Fondi europei: a Reggio l'infoday del M5s organizzato da Laura Ferrara a Federica Dieni

Si svolgerà sabato 11 febbraio, nella sala incontri "Giulia" dell’hotel Apan di Reggio Calabria, la giornata formativa sul funzionamento e l’accesso ai fondi europei, promosso dall’eurodeputata Laura Ferrara e dalla deputata Federica Dieni, entrambe portavoce del Movimento 5 Stelle.

Una full immersion dedicata a imprenditori, cittadini e associazioni che cercano delle opportunità di sviluppo e crescita attraverso i fondi comunitari.

"I finanziamenti messi a disposizione dall’Europa per il ciclo 2014-2020 sono molteplici e gli obiettivi fissati toccano diversi settori – commenta  Ferrara – sin dal mio insediamento a Bruxelles ho inteso organizzare gli infoday affinché i calabresi potessero avere una visione chiara e più semplice per l’accesso a queste opportunità. Abbiamo registrato fin dai primi incontri grande partecipazione in tutte le province della regione, ecco perché non ci siamo fermati e continuiamo ad offrire sul territorio, gratuitamente, la possibilità di incontrare gli esperti in programmazione europea".

Oltre alle giornate formative dal 5 gennaio, presso l’ufficio territoriale di Laura Ferrara a Cosenza, è stato attivato “Sportello Punto Europa” al quale potranno rivolgersi tutti coloro che vorranno avere informazioni su bandi, fondi, progetti europei, nonché chi vorrà essere aggiornato in tempo reale su tutte le attività e opportunità professionali connesse alle istituzioni comunitarie.

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Il Movimento 5 Stelle scende in trincea contro "trucchi e trucchetti" dell'Amministrazione Falcomatà

"La sconfortante fotografia di Reggio Calabria fatta dall’associazione 'Cosa pubblica' purtroppo conferma quello che fin dalla campagna elettorale avevamo profetizzato: con il centrodestra e il centrosinistra al governo in città non ci può essere nessun cambiamento perché sono di fatto la stessa cosa. E il silenzio di Falcomatà sulle gravissime 'coincidenze' portate alla luce non fa che confermarlo".  Le rivelazioni, emerse in occasione dell'iniziativa organizzata dalla stessa associazione "Cosa Pubblica", hanno disvelato una serie di intrecci, nel migliore dei casi, discutibili, e tali da mettere in dubbio la strombazzata trasparenza tipica di una "casa di vetro", esistente più nell'artificiosa propaganda pseudo istituzionale che nella reale quotidianità amministrativa. Perplessità che diventano certezze nelle parole di Federica Dieni, parlamentare reggina del Movimento 5 Stelle e nelle considerazioni del meetup Reggio 5 Stelle. Una gestione delle faccende cittadine, censurabile a parere dei rappresentanti pentastellati, che dimostra l'importanza di mettere assieme un'aggregazione di soggetti sufficientemente attrezzati per mobilitare le forze sane al momento disperse in mille rivoli. "Abbiamo raccolto con piacere l’invito dell’associazione perché da tempo - spiegano- siamo convinti della necessità di costruire un’alternativa a chi da decenni non fa che prendere in giro i cittadini. E alla luce di quanto emerso, si tratta di una necessità che si sta trasformando in urgenza. Consideriamo grave che un soggetto come Tonino Serranò, beccato a scarrellare una pistola in compagnia di uomini attenzionati dalle forze dell’ordine, venga retribuito con appalti pubblici. Consideriamo estremamente grave che 'curiosamente' il principale consigliere di opposizione Massimo Ripepi, sia 'casualmente' il coordinatore nazionale del movimento PACE cui si rifanno gran parte delle cooperative che risultano affidatarie di appalti, come che le associazioni espressione delle liste che hanno sostenuto l’attuale sindaco siano – guarda caso – grandi mattatrici di affidamenti in città. Ancora più grave è l’affinità parentale e amicale che sembra aver ispirato il sindaco nello scegliere non solo la sua Giunta e il suo staff, ma anche i più importanti incarichi 'tecnici' all’interno dell’Amministrazione". Secondo il Movimento 5 Stelle  "si tratta di coincidenze che offendono l’intelligenza e la volontà di cambiamento dei reggini, ma siamo certi che non siano che alcuni degli esempi. Per questo possiamo assicurare all’Amministrazione che non smetteremo di cercare di svelare trucchi e trucchetti con cui centrodestra e centrosinistra sono abituati a proteggere i loro comuni affari e non esiteremo un momento a portarli all’attenzione del Parlamento". In trincea per battersi contro questo genere di trasversalismo ci sarà Federica Dieni che stronca così l'operato di Falcomatà e compagni: "Dopo lo scioglimento per mafia, il processo che ha visto l’ex sindaco Giuseppe Scopelliti condannato per aver falsato i bilanci e l’adesione al piano di pre-dissesto che oggi condanna Reggio Calabria a un presente di massimi tributi e zero servizi, quest’Amministrazione, che si pone in perfetta continuità con le precedenti, è una condanna che la città non merita. I cittadini onesti di Reggio Calabria – che ci sono e sono tanti – meritano un governo cittadino che lavori per gli interessi di tutti e non per i benefici di pochi, emancipando questa città dal limbo in cui decenni di amministrazioni diverse per forma, ma uguali nella sostanza l’hanno precipitata". "Il Movimento Cinque Stelle - annuncia l'esponente pentastellata - vuole essere parte della battaglia perché proprio dal cambiamento di città come Reggio Calabria che dipende il futuro di questo paese”.

Diffida parlamentari M5S: "Non spostate macchinari di risonanza magnetica da Cosenza a Reggio"

"Diffidiamo il commissario alla sanità calabrese e i commissari delle Aziende sanitarie di Cosenza e Reggio Calabria affinché non procedano al passaggio delle apparecchiature di risonanza magnetica dall'Asp di Cosenza all'Asp di Reggio Calabria". Lo hanno scritto in una nota formale i parlamentari del Movimento 5 Stelle Dalila Nesci, Nicola Morra, Paolo Parentela e Federica Dieni. Documento che, per conoscenza, è stato indirizzato, oltre che ai commissari in questione, rispettivamente Massimo ‪Scura‬, Gianfranco ‪‎Filippelli‬ e Giuseppe ‪‎Priolo‬, anche a Prefetti e Procure di Cosenza e Reggio Calabria, nonché al presidente della Regione Mario Oliverio, al suo vice Antonio ‪‎Viscomi‬ e al dirigente generale del dipartimento regionale per la tutela della Salute, Riccardo ‪‎Fatarella‬. "Nella nota "abbiamo ricordato - spiega Nesci - che per l'esercizio del sindacato ispettivo avevamo già chiesto di conoscere, nella precedente missiva del 24 novembre scorso, con urgenza gli strumenti giuridico-amministrativi utilizzati nella fattispecie, atteso che il '‪dirottamento‬' appare palesemente ‪‎illegittimo‬. Alla data odierna non (ci) è pervenuto alcunché dal commissario ad acta, né dai commissari delle aziende sanitarie interessate all'indebito trasferimento delle apparecchiature in oggetto. Pare, invece, che sia imminente il trasferimento in questione, in seguito al quale i presìdi di ‪Praia a Mare‬ e ‎Acri‬ non riceverebbero più le nuove macchine per la risonanza magnetica. Insomma, abbiamo utilizzato lo strumento della diffida per evitare un passaggio di strumenti diagnostici che sembra del tutto ‪arbitrario"‬.

Gioia Tauro, il M5s chiede la decadenza del sindaco Giuseppe Pedà

“Per legge Giuseppe Pedà non può ricoprire la carica di sindaco di Gioia Tauro, perché il suocero, Luigi Bagalà, è amministratore unico di Eurocome, che lì gestisce il servizio di raccolta e trasporto rifiuti, peraltro con una proroga illegittima disposta durante il recente commissariamento del municipio, a ridosso delle ultime comunali”. Lo dichiarano i parlamentari del M5s Dalila Nesci, Riccardo Nuti, Francesco D’Uva, Paolo Parentela e Federica Dieni che hanno interrogato il ministro dell’Interno per sollecitare il prefetto di Reggio Calabria a proporre l’azione di decadenza del primo cittadino. “La vicenda – affermano - lascia interdetti, essendo evidente una fattispecie di grave incompatibilità, che Pedà non ha mai sanato dall’elezione dello scorso giugno. Oltretutto, è bene che il ministero dell’Interno approfondisca i vari passaggi della proroga a Eurocome, dal momento che fu disposta al di fuori della normativa, senza che la convenzione originaria la prevedesse e perfino aggiungendo la raccolta dei rifiuti indifferenziati. Non sfugga – aggiungo gli esponenti pentastellati - che proprio sulla gestione del servizio dei rifiuti cadde, perduta la maggioranza, la precedente amministrazione comunale di Gioia Tauro, che con personale interno al municipio aveva attuato il sistema per la raccolta differenziata, evitando aumenti dei costi ed eventuale perdita di controllo nel delicato settore dello smaltimento dei rifiuti urbani. Si tratta – è la conclusione - di ripristinare nei fatti la legalità, che con tanta leggerezza viene ignorata in Calabria, spesso a favore di misure clientelari che bloccano l’emancipazione dalla cultura del prevaricare, propria della mafia”.

Parco Aspromonte, i parlamentari del M5S: “Indecorosa la spartizione dell’Ente in barba alle incompatibilità”

"Non permetteremo che il Parco nazionale di Aspromonte si trasformi in un poltronificio, una sorta di bottino da spartire tra i soliti noti.” Questa la dichiarazione dei parlamentari del Movimento 5 Stelle Federica Dieni, Dalila Nesci e Paolo Parentela, a fronte dell’atto di denuncia da essi sottoscritto e depositato a Montecitorio sul “cumulo di cariche” ricadenti in capo a Francesco Cannizzaro, capogruppo della Casa delle Libertà in Regione Calabria. “Come troppo spesso accade in Calabria, anche l’Ente Parco d’Aspromonte, come altri enti pubblici è divenuto una specie di bottino da spartire per la classe politica locale, attraverso cui distribuire incarichi, in barba ad ogni giudizio di incompatibilità o opportunità, oltreché incanalare ingenti fondi pubblici. Abbiamo già portato avanti, alla Camera il caso di Francesco Malara, che è contemporaneamente revisore dei conti del Consiglio regionale, sindaco di Santo Stefano d’Aspromonte e componente del consiglio direttivo del Parco d’Aspromonte. Ora abbiamo segnalato con un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Ambiente il caso di Francesco Cannizzaro, consigliere regionale, provinciale e anch’egli membro del Consiglio direttivo dello stesso Parco. Partito Democratico e centrodestra, solidalmente, si spartiscono i posti nel consiglio direttivo che di un ente può disporre di una dotazione finanziaria di circa 9 milioni di euro e che probabilmente ritengono essere il giardinetto di casa loro”. Continuano Dieni, Nesci e Parentela: “a questo sistema clientelare che ignora le regole e che opera senza il minimo pudore va messo un punto. Noi siamo determinati a smantellarlo, se ce ne sarà bisogno un pezzo per volta. E il sistema consociativo che regge la Calabria non dubiti: i cittadini stanno aprendo gli occhi. Il vento sta cambiando”.

 

Porto Saline, Dieni (M5S) punta l'indice contro Raffa: "La Provincia sperpera soldi pubblici"

"E’ triste che, tra gli ultimi atti della Provincia di Reggio Calabria, si debba ricordare un enorme spreco di denaro pubblico come quello che elargisce il bando per  il miglioramento del porto di Saline Joniche. Un porto che è insabbiato".  Così la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni prende posizione sull’opera finanziata dalla Provincia che sta suscitando svariate polemiche. "Mezzo milione di euro per un porto inutilizzabile. Questa è la trovata geniale della Provincia di Reggio Calabria per dei lavori che sono stati dichiarati completamente inutili dallo stesso sindaco di Montebello Jonico e dall’assessore ai lavori pubblici. Interventi per la realizzazione del pennello, opere di urbanizzazione primaria, di manutenzione della pavimentazione stradale e  di  bonifica  mediante  pulizia  delle aree verdi. Peccato che l’infrastruttura sia irreversibilmente danneggiata da decenni di incuria ed interdetta ad ogni attività. Tanto per capirci è una scelta paragonabile  a dare una bella pennellata di bianco su una casa che cade a pezzi. Certo, com’è noto il tempo della provincia si sta esaurendo. A differenza che nel resto d’Italia a Reggio, infatti, questo ente verrà smantellato per davvero, lasciando il posto alla Città metropolitana. Probabilmente è una delle ultime possibilità per l’amministrazione provinciale di lanciarsi in spese folli, ma, anche volendo sperperare i soldi dei cittadini e fare appalti qua e là, non c’era davvero nessun’altra opera pubblica che necessitava un intervento più urgente sul nostro territorio? Che so io, un istituto professionale o una strada provinciale?  Termina la parlamentare reggina: "Raffa evidentemente sta facendo l’impossibile per non farci sentire la nostalgia della Provincia di Reggio Calabria, e ci sta riuscendo benissimo. Come Movimento 5 Stelle cercheremo di opporci, insieme agli attivisti che già hanno sollevato il problema, contro questo incredibile scandalo. L’unico motivo di consolazione, tuttavia, è che almeno si tratta di uno delle ultime iniziative di un’amministrazione provinciale che sta dando uno spettacolo indecoroso". 

 

Aeroporto dello Stretto, l'addio di Dieni (M5S) a Porcino: "Lui come Schettino"

"Carlo Alberto Porcino è come il comandante Schettino: prima ha provocato l’affondamento dell’Aeroporto e ora lascia la nave e l’equipaggio al suo destino, prima di venire travolto dalle onde".  Usa questa metafora la deputata del Movimento 5 Stelle reggino Federica Dieni per commentare l’addio del dimissionario presidente della Sogas. "Carlo Porcino non ci mancherà, così come non ci mancherà questo Consiglio di Amministrazione che ha portato l’Aeroporto sull’orlo del baratro. Il presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa si straccia le vesti per questo abbandono, dichiarando che addirittura Porcino avrebbe dato fastidio per gli interessi da lui toccati, scontentando gli altri attori istituzionali, Comune in primis. Sostiene che nessun politico guiderà la società se la Provincia sarà ancora il socio di maggioranza. Eppure Porcino è espressione della politica e non sembra davvero abbia creato dei risultati esaltanti. Il rischio della chiusura della Sogas per mano dell’Ente Nazionale Aviazione Civile è noto, ma, oltreché sul bilancio, non sono noti neppure risultati positivi sul servizio. I passeggeri, che nel 2012 erano 570 mila, nel 2014 sono diventati 517 mila. L’Aeroporto dello Stretto di Reggio è al 26° posto in Italia ed ha perso posizioni. I vettori sono diminuiti e cala il numero di voli. Ultimo eclatante caso è stato il ridimensionamento della presenza di Alitalia. L’unico problema, secondo Raffa e Porcino, è l’alto numero di dipendenti impiegati, come se questi incidessero su questo tipo di performaces. Non comprendo quindi sotto quale aspetto sarebbero così esaltanti i risultati portati dal management e per quale motivo dovremmo rimpiangerlo. Io, da utente dell’aeroporto, certamente non lo farò". "L’augurio - continua la deputata calabrese -  è che la gestione possa cambiare e possano essere fatte per davvero scelte che non abbiano a che vedere con la politica del clientelismo tanto in auge a Reggio. Ma se Raffa difende Porcino come amministratore, davvero c’è ben poco da sperare. Per inciso: speriamo di non vedere Porcino a breve in qualche altra partecipata: sarebbe davvero uno spettacolo indecoroso". 

 

 

Dieni (M5S) non si lascia intimidire: "Sul caso Parco d'Aspromonte siamo solo all'inizio"

"E' per certi versi commovente constatare come ben 14 primi cittadini, oltre al sindaco– revisore dei conti –membro del Consiglio direttivo del Parco d'Aspromonte Francesco Malara, si attivino in difesa di quest'ultimo".  Con queste parole la deputata del Movimento 5 Stelle di Reggio Calabria, Federica Dieni, commenta i comunicati in risposta dell'interrogazione presentata dala stessa al Ministro dell'Ambiente per bloccare il decreto di nomina del Malara, vista la pluralità d'incarichi da lui ricoperti. "Sono certa che tutti questi primi cittadini si muovono in modo totalmente disinteressato e di loro spontanea volontà. Viene tuttavia da domandarsi il motivo di tutta questa stizza per una semplice interrogazione. Non so, forse a qualcuno da fastidio che si parli di tripli incarichi o che si ficchi il naso in un Parco che – forse sarà sfuggito agli esimi amministratori – è nazionale e finanziato anche dallo Stato. Mi spiace deluderli: questo tipo di messaggi in cui si sostiene che 'da parte dei rappresentanti del Parlamento Italiano occorrerebbe più prudenza' non mi 'convincono' ad arretrare di un passo". Continua la parlamentare: "Agli esimi amministratori, alcuni dei quali sono evidentemente piccati anche per comparire in altri atti della sottoscritta, preciserò meglio il contenuto dell'interrogazione in questione, visto che a quanto pare non l'hanno affatto letta. Mi rifaccio ad articoli mai smentiti comparsi sulla stampa, con citazioni virgolettate, in cui si parla di “pressioni” sui sindaci da parte dell'ineffabile Sebi Romeo, per fare eleggere anche nel Consiglio direttivo dell'Ente Parco l'onnipresente Francesco Malara, il quale, grazie ad una legge proposta e calendarizzata su impulso dello stesso Romeo, è potuto divenire sindaco di Santo Stefano d'Aspromonte mantenendo l'incarico di revisore dei conti. I sindaci che mi accusano di imprecisioni dovrebbero quindi andare alla fonte, visto che nell'interrogazione ogni frase è citata pedissequamente e il sindacato ispettivo della Camera dei Deputati non accetta nessun atto con contenuti diffamatori. Se tuttavia hanno un'idea diversa possono tranquillamente agire nelle sedi che riterrano opportune senza far finta che mi stiano graziosamente risparmiando. Questo è il metodo del Movimento 5 Stelle. Il resto sono chiacchiere senza neppure un riferimento concreto". "Quanto al sindaco–revisore dei conti–membro del Consiglio direttivo del Parco d'Aspromonte Francesco Malara che mi consiglia, in un comunicato permeato da una vuota ironia ed inefficaci giri di parole, di perdere meno tempo a prendermela con lui e di lavorare di più per il territorio, vorrei rassicurarlo sul fatto che il suo è certamente un caso di interesse territoriale, in quanto, come ricordo nell'interrogazione “l'istituto di incompatibilità tra cariche, fatto che consegue a giudizio dell'interrogante ad un approccio clientelare, spartitorio, e proprietario nella gestione della cosa pubblica, è senza dubbio molto spesso anticamera di fenomeni legati allo scambio di favori e alla corruzione".  Egli assicura che per il bene della Nazione non si farà eleggere più a nulla se porterò a casa qualcosa a favore dei nostri territori. Gli ricordo che è stata approvata una settimana fa una mozione (il massimo atto di indirizzo) che impegna il Governo a rafforzare il sistema dei trasporti in Calabria, tra cui l'aeroporto di Reggio, il sistema ferroviario, la A 3 e la s.s. 106. Alla redazione ho partecipato in prima persona ed è facile constatare che porta anche la mia firma. Attendo, conseguentemente alla sua promessa, le sue dimissioni almeno da revisore dei conti del Consiglio regionale". "Ovviamente" -conclude la deputata pentastellata - non mi aspetto che Francesco Malara tenga fede alla parola data. Non si preoccupi, comunque. A me lui interessa pochissimo, ma sul Parco d'Aspromonte siamo solo all'inizio". 

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