Illustrata la proposta di legge regionale sull'eliminazione delle barriere architettoniche

E’ stata illustrata, nella sede del comitato civico "Fare per Melito’" dal capogruppo de "La Sinistra’ Giovanni Nucera la proposta di legge recante "Disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche" che a breve sarà presentata in Consiglio regionale. "L’incontro, al quale hanno preso parte cittadini ed esponenti del mondo associazionistico - ha spiegato Nucera - è servito per acquisire suggerimenti ed osservazioni finalizzati a migliorare il testo di legge. L’ascolto, quando si tratta di intervenire con provvedimenti legislativi, è sempre necessario, perciò discuteremo ancora (i primi appuntamenti sono stati fissati per inizio aprile) di abbattimento delle barriere architettoniche con altre associazioni e con chiunque voglia offrire contributi". Aggiunge il consigliere regionale: "La legge che presto presenteremo vuole favorire la vita di relazione e la partecipazione alle attività sociali e produttive, favorendo e migliorando la mobilità urbana e gli accessi ai palazzi pubblici da parte delle persone con disabilità. Riteniamo fondamentale, vista l’importanza della materia trattata, che la proposta di legge non venga scritta da pochi e nel chiuso di qualche stanza. Al contrario, proprio per rendere il testo di legge in piena sintonia con le esigenze del territorio e delle persone con disabilità, è indispensabile che, prima di essere presentato in Consiglio, possa avvalersi dei contributi di chi quotidianamente vive il serio problema delle barriere architettoniche, la cui eliminazione, oltre ad essere una battaglia di civiltà, rappresenta un dovere per le istituzioni. Un dovere volto a garantire i diritti delle persone con disabilità".

"Urgente il reddito di cittadinanza per almeno 15 mila famiglie calabresi"

"In Calabria la povertà si tocca con mano, non risparmia nessun territorio e lambisce drammaticamente ogni fascia sociale. Tra impegni disattesi del Governo, la crisi che morde e lo sviluppo di cui non c’è traccia, bisogna capire che si rischia di giocare col fuoco. La politica - asserisce Giovanni Nucera, capogruppo de ‘La Sinistra’ in Consiglio regionale - non perda altro tempo. Se non vogliamo che la Regione e i cittadini in difficoltà siano come separati in casa, dobbiamo con immediatezza istituire il reddito minimo. Oggi - spiega Nucera -  un folto gruppo di persone esasperate è giunta a Palazzo Campanella per protestare, ma non era necessaria, come poi si è intuito, la presenza delle forze dell’ordine che pure sono accorse, perché questi cittadini sono venuti nella massima sede democratica della Calabria per sottoporre alle forze politiche problemi che afferiscono ai bisogni primari della vita quotidiana. Cittadini esasperati - aggiunge Nucera -  che non ce la fanno più ad andare avanti: privi di lavoro, senza sostegni finanziari e con famiglie da mandare avanti. Li ho ascoltati, perché l’ascolto fa parte del ‘Dna’ di una buona politica che non deve mai perdere il contatto con la gente, ma l’ascolto non basta più.  Servono le risposte. All’appello di chi oggi è giunto in Consiglio, dimostrando di nutrire ancora speranze nella politica, la Regione deve con urgente necessità rispondere approvando la legge sul reddito minimo che trova condivisione unanime.  La legge (‘Sostegno al reddito in favore di disoccupati e inoccupati e precariamente occupati’) è stata presentata ad inizio della legislatura. E’ stata approvata dalla terza Commissione, ora la si porti in Commissione bilancio e in fretta la si metta all’opera. Chiedere ed ottenere, a questo punto e in questo quadro sociale allarmante, un concreto e immediato avvio delle procedure per l’istituzione del reddito minimo anche in via sperimentale per almeno 15 mila famiglie, è il meno che si possa fare. Ce lo chiedono - conclude Nucera -  non l’establishment calabrese e neppure le strutture economiche dominanti, ma persone in carne ed ossa che hanno bisogno di beni di prima necessità. Uomini e donne che resistono con dignità alle ristrettezze economiche ed a cui il centrosinistra e l’intero arco istituzionale della Regione non possono opporre altra retorica né di annunci vuoti".  

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Eliminazione delle barriere architettoniche: qualcosa si muove in Consiglio regionale

"Abbiamo accolto con interesse la riunione, promossa dall’Assessore Marcianò, per l’abolizione delle barriere architettoniche nel Comune di Reggio Calabria. L’eliminazione delle barriere architettoniche, oltre ad essere un intervento di civiltà, rappresenta un dovere per le Istituzioni, atto a garantire il pieno svolgersi della vita delle persone con disabilità. Un’esigenza prima di tutto di dignità sociale per quei cittadini che rischiano di essere prigionieri delle proprie case e delle proprie città". A sostenerlo è il consigliere regionale e capogruppo de "La Sinistra" in Consiglio regionale Giovanni Nucera. "Si tratta di costruire una comunità - ha evidenziato l’esponente politico - in cui tutti i cittadini con disabilità, e non, possano soddisfare le proprie esigenze di autonomia, di fruibilità in sicurezza di edifici privati e pubblici, nonché degli spazi aperti al pubblico per assicurare a tutti la piena partecipazione alle attività economiche, civili e sociali". "In ragione di questo, in merito a tale argomento - ha reso noto Nucera - ci apprestiamo a presentare la  proposta di Legge dal titolo ‘Disposizioni in materia di eliminazione delle barriere architettoniche’, che speriamo possa essere, a breve, oggetto di valutazione in Commissione". "Con tale proposta di legge regionale - prosegue il capogruppo - vogliamo il riconoscimento per questo settore, della competenza regionale in campo edilizio e che venga favorito lo snellimento delle procedure amministrative necessarie per ottenere le autorizzazioni comunali al fine dell’abbattimento delle barriere architettoniche. Tutto questo, nel quadro di una maggiore accessibilità delle persone con disabilità non solo agli edifici pubblici ma anche ai servizi di trasporto. Riteniamo fondamentale in tal senso un lavoro sinergico e l’apertura di uno spazio di dialogo tra Comune, Regione ed associazioni per rendere il testo di legge in piena sintonia con le esigenze del territorio e delle persone con disabilità". "La legge che presentiamo vuole favorire l’attuazione dei piani comunali di eliminazione delle barriere architettoniche, previsti dall’articolo 32 della legge 28 febbraio 1986, n. 41 'Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato' e successive modificazioni, e all’articolo 24, comma 9, della legge 5 febbraio 1992, n. 104 ‘Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate e successive modificazioni'". Il capogruppo de "La Sinistra" aggiunge: "Vengono introdotte attribuzioni esercitate direttamente dalla Giunta regionale, relativamente all’assegnazione dei contributi per la redazione dei Piani comunali di eliminazione delle barriere architettoniche. Per incentivare gli adempimenti connessi, la Giunta regionale sarà autorizzata ad assegnare contributi ai Comuni nel limite del 50 per cento della spesa sostenuta. In capo alla Giunta regionale sarà inoltre la facoltà di dettare disposizioni per la redazione e la revisione dei Piani comunali di eliminazione delle barriere architettoniche e di conferire maggiore funzionalità alla legge di spesa, per quanto riguarda in particolare le modalità mediante le quali la Regione destina risorse del proprio bilancio a favore di interventi mirati in materia di eliminazione delle barriere architettoniche e in materia di formazione ed aggiornamento di specifiche figure professionali". "Un confronto serrato su questi temi - conclude Giovanni Nucera - potrà sicuramente contribuire a risolvere un problema che renderà le nostre città più vivibili per tutti. Per questo motivo invierò la proposta a tutti i Comuni per aprire un confronto che la renderà sicuramente migliore".

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"La legge sull'esodo del personale regionale elimina le discriminazioni"

Sull’approvazione della  proposta di legge n.25/10^ di iniziativa del consigliere Giovanni Nucera che detta disposizioni in materia di personale della Regione Calabria, lo stesso Nucera dichiara quanto segue: "La proposta consente a tutti i dipendenti aventi i titoli – rimodulando i criteri di accompagnamento fino al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dalla legge – l’uscita dall’amministrazione, tutelando chi, di fatto, aveva toccato con mano la possibilità del pensionamento e se l’era vista sfuggire con l’approvazione della Riforma Fornero. Con questa legge, si vuole dunque arginare i fattori discriminanti generati dalla dall’ultima Riforma e garantire a chi ne avesse i requisiti la stessa opportunità per il triennio 2015-2017. Tante persone andranno in pensione e tanti saranno i giovani che potranno ambire a un posto di lavoro. Per consentire a tutti di godere del medesimo diritto si stabilisce uno scivolamento rimodulando i criteri di accompagnamento, fino al raggiungimento dell’età pensionabile prevista dalla legge, così da permettere finalmente l’uscita dall’amministrazione degli aventi diritto e per garantire la stessa opportunità per il triennio 2015-2017 a chi ne avesse i requisiti. Il nostro obiettivo è di favorire il turnover per la creazione di nuovi posti di lavoro per i giovani. Sui posti lasciati liberi ci auspichiamo che vengano attivati tutti i concorsi necessari. Se questo rinnovamento del personale regionale favorirà anche una riorganizzazione degli uffici, saremo in grado di far fare un salto di qualità all’Amministrazione. Noi non vogliamo che il lavoro sia una parola vuota da sbandierare per accrescere i consensi o da abbracciare come scusa per piangersi addosso. Il lavoro è qualcosa di vivo e di concreto che deve essere trattato con rispetto, perché attiene alla dignità delle persone. E noi faremo sempre tutto il possibile per ridare dignità al popolo". 

 

"E' una vergogna che manchino i ricettari, la Regione metta fine a questo scandalo"

"Ancora una volta, come già denunciato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della Provincia di Reggio Calabria - afferma il presidente del gruppo consiliare regionale 'La Sinistra' Giovanni Nucera - si registra una scandalosa carenza di ricettari nel territorio cittadino e provinciale. Da ultimo, la carenza interessa in particolar modo il territorio di Villa S. Giovanni. I medici si trovano costretti a centellinare le poche ricette reperite con difficoltà o addirittura si ritrovano nell’incresciosa condizione di visitare i pazienti senza poter prescrivere farmaci o visite diagnostiche. Ad essere colpiti - denuncia Giovanni Nucera - sono soprattutto i pazienti meno abbienti, i quali non possono permettersi l’acquisto di farmaci a prezzo pieno o il pagamento di costose visite mediche specialistiche in strutture private.  Perché avviene tutto questo? Un problema di inefficienza burocratica?  Un tentativo di risparmiare sulla pelle dei cittadini? Inettitudine? Incoscienza? Un disegno delittuoso?" - si domanda l’esponente de 'La Sinistra'. "Ancora non riusciamo a darci una risposta di fronte ad una situazione che ha dell’incredibile. Qualsiasi sia l’ostacolo che impedisce l’arrivo dei ricettari rossi, stampati dalla Zecca dello Stato, nelle mani dei nostri medici di base, dobbiamo intervenire con urgenza e tempestività. Chiediamo alla Regione - afferma Nucera - un piano straordinario per gestire l’emergenza, anche consentendo l’utilizzo dei ricettari bianchi da parte dei medici. Ogni ritardo - prosegue il capogruppo - causerà l’aggravamento o addirittura la morte di decine di nostri concittadini. Io penso ai malati cronici o agli anziani che hanno bisogno dei farmaci salva vita: come dice lo stesso nome di questo tipo di farmaci - stigmatizza Nucera - non possiamo certo aspettare che i tempi della burocrazia rendano disponibili i ricettari a fine gennaio, mentre la gente muore". "Serve una scossa forte e repentina, lo richiede la nostra coscienza. Che questa vergogna - conclude Giovanni Nucera - non duri neanche 24 ore di più".

 

"Contro povertà e disagio sociale la Regione deve introdurre subito il reddito minimo"

"C’è un fantasma che si aggira per l’Europa: il reddito minimo. Vogliamo essere, anche questa volta, gli ultimi a recepirne l’importanza per fronteggiare povertà e disagio sociale provocati dalla crisi più lunga dal dopoguerra, pur essendo stati, come Regione, attraverso la proposta dal sottoscritto formalizzata ad inizio di legislatura, tra i primi a ipotizzarne l’urgenza?". L’interrogativo è posto dal capogruppo de La Sinistra in Consiglio regionale Giovanni Nucera che spiega: "La Finlandia è diventato il paese meno produttivo e meno efficiente della zona euro sul fronte del costo del lavoro e della produttività, eccezion fatta per la Grecia. Il Pil della Finlandia è del 6% inferiore rispetto ai livelli del 2008, mentre la disoccupazione si aggira intorno al 10%. Gli ordinativi industriali sono crollati del 31% e che nel terzo trimestre il Pil si è contratto -0,6%, indirizzando l’economia verso il quarto anno di recessione. I motivi riguardano la crisi della Nokia, principale azienda esportatrice, al crollo della domanda di carta, un segmento fondamentale nel mercato dell’export di Helsinki. La Finlandia è stata vittima dell’austerity, delle sanzioni imposte alla Russia e della conseguente recessione. Ecco perché, proprio per affrontare questa difficile congiuntura, anche in Finlandia si pensa ad introdurre il reddito minimo.  Si prevede l’erogazione di 800 euro al mese sotto forma di reddito universale a tutti i cittadini maggiorenni, esenti da tassazione e in sostituzione del cumulo di contributi, deduzioni e agevolazioni che attualmente sono in vigore. A quanto pare, all’inizio ci sarà una prima fase pilota con un assegno da 550 euro, per poi passare al pieno sviluppo del piano che costerebbe oltre 52 miliardi all'anno a regime”. Aggiunge Nucera: “Anche in Svizzera l'idea ha trovato accoglienza nel dibattito pubblico, tant’è che il prossimo anno si terrà referendum che però potrebbe non centrare l’obiettivo visto che la proposta avanzata ipotizza cifre nell’ordine di 2800 euro a testa. Ma programmi di sostegno per chi non ha reddito sono in discussione anche in Olanda. In Italia il dibattito cresce e se riusciamo a cambiare approccio al tema, innovando le chiavi interpretative finora dominanti e superando pregiudizi culturali che scambiano il reddito mino per puro assistenzialismo, probabilmente riusciremo nell’intento che, va ribadito, poggia su valori di equità e di valorizzazione della persona umana". Conclude Nucera: "La Lombardia, la regione più ricca, l’ha già introdotto e la Puglia è a buon punto. Davvero la Calabria intende permanere in una fase d’incertezza pur essendo la regione più debole del sistema-Paese con una percentuale di disoccupati da capogiro e un aumento impressionante delle povertà?"

Nucera: "Istituire una commissione ispettiva per i ritardi nella sanità"

“La questione sanità continua ad essere, nonostante i proclami del commissario ad acta, ancora drammatica. Pur apprezzando gli sforzi di Frank Benedetto, commissario straordinario dell’Azienda Ospedaliera Bianchi Melacrino Morelli di Reggio e le due visite del presidente Mario Oliverio, non ravvisiamo segnali di cambiamento concreti e sostanziali per i nostri concittadini ammalati che sono costretti ancora vivere profondi disagi. Rivendichiamo - afferma Giovanni Nucera, capogruppo de La Sinistra in Consiglio regionale - il diritto dei cittadini di Reggio Calabria di avere tutte le cure necessarie per salvaguardare il bene salute su cui non possono pendere localismi e inadeguatezze. Innanzitutto sulla cardiochirurgia, polo d'eccellenza mai entrato in funzione e per il quale si stanno ancora pagando le rate di leasing.  Chiediamo tempi certi, documenti dettagliati e una programmazione precisa che non lasci nulla al caso, affinché anche Reggio Calabria, che è certamente all’altezza dell’investimento fatto, possa avere la sua cardiochirurgia pubblica”. Aggiunge Nucera: “altro punto essenziale, su cui ancora non si è registrato un cambiamento di rotta è il Pronto Soccorso, che continua a versare  in condizioni drammatiche. Già diversi mesi fa, avevamo lanciato la nostra proposta per la creazione di un reparto di primo intervento presso le strutture del Morelli al fine di sopperire al sovraccarico del vecchio presidio, consentendo così di rispondere tempestivamente alle necessità di chi ne avesse bisogno e aprendo la strada a nuove assunzioni. Anche su questa questione non possiamo accontentarci di risposte approssimative e non ben circostanziate in termini temporali. Ancora oggi, nonostante gli sforzi profusi, troppo lunghi sono i tempi per poter fare una semplice Tac, per non parlare dell’impossibilità di poter fare una Pet a Reggio Calabria, benché a giugno scorso si fosse annunciata l’imminente entrata in funzione di tali procedure diagnostiche. Dov’è il diritto alla salute per i nostri cittadini, costretti a raggiungere i più vicini centri diagnostici in Sicilia? E quando si deciderà di mettere mano all’apparato acquisti dei dispositivi medici?”  Conclude Nucera: “l’assenza del commissario ad acta Massimo Scura, che ha disertato all’ultimo momento e per l’ennesima volta la seduta del consiglio comunale, è un altro segnale di scarsa attenzione dedicata alla sanità calabrese e che differisce ancora una volta i tempi di una rivoluzione copernicana annunciata anche a livello nazionale ma che stenta a dare risultati. Un confronto ufficiale è necessario soprattutto in vista del nuovo assetto che acquisirà la città metropolitana. Chiediamo quindi che vengano rimossi nel più breve tempo possibile, i fattori ostativi che impediscono ai nostri cittadini di poter godere di quello che è un diritto e non una concessione.  A norma di statuto e regolamento chiediamo inoltre che venga istituita una commissione ispettiva che porti alla luce e rimuova le cause di questi ritardi e valuti in maniera razionale la gestione dell’apparato acquisti”.

"La Regione supporterà le associazioni sportive"

"Ringraziamo il Presidente della Fiv Calabria-Basilicata Fabio Colella per il suo recente intervento in materia di sport che denuncia l’assenza di risorse da dedicare a questo settore per il 2015".  Ad affermarlo è il presidente del gruppo consiliare regionale "La Sinistra" Giovanni Nucera che aggiunge: “Vogliamo rassicurarlo sul fatto che lo sport è già sul tavolo di discussione in Consiglio regionale. Stiamo lavorando infatti a un disegno di legge che verrà presentato solo dopo un’ampia e aperta discussione con tutte le forze politiche elette, con i rappresentanti delle associazioni sportive e i nostri ragazzi,  affinché la proposta di legge possa soddisfare appieno le esigenze del mondo sportivo calabrese". "Noi non siamo per i cosiddetti grandi eventi, ma - evidenzia Nucera - ci interessa supportare le associazioni del luogo che con grande sacrificio hanno dato tanto e continuano ad arricchire di valore e di significato il nostro vivere civile e sociale.  Insieme al presidente Oliverio ci occuperemo della questione sportiva come una delle questioni primarie per la nostra regione, sia in quanto fattore aggregativo e sociale  che come motore economico di una società". "Nel definire l’importanza del fattore sportivo all’interno di una comunità -  prosegue Nucera - non possiamo non riferirci alla sapienza degli antichi greci e a quella terra in cui lo sport ha avuto una consacrazione nei giochi olimpici e che ha celebrato la competizione sportiva nell’arte, nella letteratura, nella riflessione filosofica, tanto da considerarla - nel contesto della spiritualità greca - come ciò che concorre all’espressione unitaria di sé, in uno spazio e in un tempo ideali, dominio dell’euritmia. Sotto questo profilo, l’esercizio dello sport diventa componente della formazione e rientra a buon diritto nel concetto di paideia, non solo ellenica naturalmente". Secondo il capogruppo de "La Sinistra": "Lo sport deve ritornare in primo piano nell’agenda politica regionale e deve essere riportato ai suoi antichi fasti. Presto ci auguriamo che, nel completamento delle nomine, venga individuato l’assessore allo sport. Abbiamo già constatato e denunciato poche settimane fa la scarsità dei contributi degli Enti locali dati allo sport. La Provincia di Reggio Calabria, forse è ancora l’unica a supportare anche economicamente le associazioni sportive". "Gli altri gravi problemi della Calabria - conclude Giovanni Nucera - non devono farci distogliere lo sguardo dal valore che questo settore ricopre quale strumento di trasmissione di valori universali e necessario fattore di sviluppo. Pertanto abbiamo il dovere di rimetterlo al centro della nostra agenda politica e di inserire una posta di bilancio autonoma da dedicare solo al settore sportivo".

 

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