Due percettori di Reddito di cittadinanza sorpresi a lavorare in un negozio

Nell’ambito dei servizi predisposti dalla Questura di Crotone, finalizzati alla verifica del regolare svolgimento delle attività commerciali della provincia, personale della locale Divisione polizia amministrativa, supportato dai colleghi del Reparto prevenzione crimine di Cosenza, ha svolto alcuni accessi ad attività nei comuni di Isola Capo Rizzuto e Crotone.

Nel corso delle verifiche effettuate presso un negozio di materiale per l'edilizia, ubicato ad Isola di Capo Rizzuto, sono stati identificati 9 dipendenti, tra i quali 3 non regolarmente assunti e due di loro addirittura percettori del Reddito di cittadinanza.

In merito ai controlli effettuati nel comune di Crotone, il titolare di un esercizio ambulante di abbigliamento e bigiotteria è stato sanzionato per aver abusivamente occupato il suolo pubblico con l'esposizione della merce posta in vendita e per aver svolto l’attività commerciale senza la prescritta autorizzazione amministrativa rilasciata dal Comune.

Irregolarità riscontrate, sempre nel capoluogo, anche nel corso di un controllo ad un’attività di somministrazione di alimenti e bevande del lungomare, il cui titolare è stato sanzionato per aver omesso di fornire il locale di apparecchio di rilevazione del tasso alcolemico, da mettere a disposizione dei clienti che desiderano verificare il proprio stato di idoneità alla guida dopo l'uso di alcolici, per aver omesso di esporre all'interno del locale apposite tabelle che riproducano la descrizione dei sintomi correlati ai diversi livelli di alcolemia delle bevande alcoliche più comuni che determinano il superamento del tasso alcolemico per la guida in stato di ebrezza e per aver proseguito oltre le ore 2 l'emissione di suoni da parte di sorgenti sonore fisse o elettroacustiche, in violazione al regolamento comunale

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Serra, attivati 3 Progetti utili alla collettività

Sono partite stamattina le attività di 3 nuovi “Progetti utili alla collettività” avviati dal Comune di Serra San Bruno con l’impiego di beneficiari del Reddito di cittadinanza (per un minimo di 8 ore settimanali ciascuno; ogni gruppo sarà coordinato da un tutor). Tali progetti hanno il duplice scopo di coinvolgere ed arricchire in termini di esperienze le persone coinvolte nel progetto e di fornire un servizio che soddisfi le esigenze della comunità.

Ad essere impegnati con il Puc “A scuola con ordine e in compagnia” sono al momento 11 beneficiari (che potranno essere numericamente incrementati nelle prossime settimane fino ad un massimo complessivo di 20), che svolgeranno attività di regolamentazione delle modalità di accesso ai mezzi di trasporto ed alle scuole e di accompagnamento ed ulteriore ausilio sugli scuolabus comunali.

Il Puc “Manutenzione e cura della città” viene attuato da 7 beneficiari (anche in questo caso incrementabili nelle prossime settimane fino ad un massimo di 10) che rafforzeranno le attività di manutenzione di strade e luoghi che necessitano di interventi di riparazione o comunque migliorativi, anche ai fini di una maggiore fruibilità. Potranno, inoltre, essere effettuate lavorazioni di ripristino degli stessi luoghi e altre piccole riparazioni.

Il Puc “Il Museo è la nostra identità” viene attuato grazie alle prestazioni di 4 beneficiari le cui attività consentiranno di sostenere l’accesso e la fruizione del patrimonio museale. Sono previste anche l’attività di vigilanza, presidio e assistenza al pubblico all’interno delle sale espositive e di collaborazione nell’eventuale allestimento di iniziative pubbliche quali mostre, conferenze o altri eventi.

In precedenza, erano stati attivati altri 3 Puc (“Decoro urbano e cura delle aree verdi”, “Educazione civica e ambientale”, “Supporto alle attività di vigilanza”).

Complessivamente, sono stati coinvolti attivamente oltre 50 beneficiari. Si è inoltre provveduto a segnalare all’Inps per la revoca del Reddito di cittadinanza diversi beneficiari che si sono rifiutati di aderire al Puc o che hanno accumulato assenze ingiustificate per oltre 24 ore.

“Abbiamo deciso di realizzare questi progetti – ha affermato l’assessore ai Servizi sociali Carmine Franzè – per rafforzare o consentire una più ordinata fruizione dei servizi. Riteniamo che i Puc possano anche agevolare la riattivazione dei beneficiari, rendendoli maggiormente consapevoli delle loro potenzialità e valorizzando il senso di appartenenza alla comunità. Alla luce dei risultati già prodotti, nei prossimi mesi provvederemo a predisporre nuovi progetti. Ringrazio – ha concluso - tutti i componenti dell’Ufficio Servizi sociali, che con la consueta disponibilità hanno reso possibile lo svolgimento dei Puc”.

Altri 17 furbetti del Reddito di cittadinanza scoperti in Calabria

Diciassette beneficiari del Reddito di cittadinanza sono stati denunciati nel Cosentino per false dichiarazione o omesse comunicazioni.

In particolare, a Rende i Carabinieri hanno denunciato un 43enne per truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, omessa comunicazione di informazioni rilevanti ai fini della revoca del reddito di cittadinanza e false dichiarazioni.

Per l’accusa, l’uomo – che dovrà restituire 10.500 euro – avrebbe dichiarato residenze fittizie e omesso di comunicare all’Inps di essere sottoposto agli  arresti domiciliari.

Altre 16 persone sono state denunciate a Torano Castello, dove i militari dell’Arma hanno scoperto alcuni immigrati provenienti da Nigeria e Sri Lanka che da circa due anni percepivano il reddito di cittadinanza dopo aver attestato falsamente di risiedere in Italia da almeno dieci anni.

Per tutti è scattata la segnalazione all’Inps che dovrà procedere alla revoca del beneficio e al recupero delle somme indebitamente percepite.

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Reddito di cittadinanza: più di 500 persone denunciate in Calabria in 3 anni

Nei tre anni di vigenza della misura a sostegno delle famiglie in difficoltà denominata “reddito di cittadinanza”, è di oltre 500 persone denunciate e di 2,5 milioni di euro recuperati il bilancio dei controlli dell’Arma calabrese sulla regolarità delle istanze presentate dai percettori dello speciale contributo.

Particolarmente diffuso è stato infatti l’aggiramento dei requisiti necessari alla fruizione, che si è concretizzato nelle modalità più disparate: dalla simulazione di gravidanza, all’attestazione di residenza presso ruderi inesistenti o addirittura dell’esistenza di una famiglia fittizia, sino a giungere al tentativo posto in essere da esponenti della criminalità organizzata di lucrare sulle risorse previste dal Governo in tema di incentivazione dell’occupazione.

Per contrastare efficacemente il fenomeno, i Carabinieri hanno posto in essere attività di analisi documentale sulle istanze presentate, integrate dai necessari riscontri sul territorio, concentrando i loro sforzi sulle aree più degradate.

Un caso particolare è rappresentato dal reddito di cittadinanza percepito dai cittadini stranieri ospitati presso la Tendopoli di San Ferdinando, la cui irregolarità ha riguardato principalmente la carenza del requisito della residenza effettiva in Italia da almeno dieci anni, di cui due in maniera continuativa. Le indagini espletate in tale direzione hanno consentito di acclarare come circa la metà dei migranti domiciliati nella tendopoli avesse presentato domanda per la speciale elargizione.

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Operazione “Tentazione” contro l’illecita percezione del reddito di cittadinanza, denunciati 177 migranti

E’ stata chiamata “Tentazione”, l’operazione con la quale i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro (Rc) hanno passato al setaccio i percettori di reddito di cittadinanza nel comune di San Ferdinando.

L’attività ha coinvolto anche 200 persone domiciliate presso la tendopoli ministeriale di San Ferdinando. Dagli accertamenti, condotti dai militari della locale Stazione, con il supporto dei colleghi del Nucleo Ispettorato del lavoro di Reggio Calabria, è emerso che a fronte dei 530 residenti nella tendopoli, erano state presentate 250 domande, 50 delle quali respinte dall’Inps nella fase istruttoria.

Pertanto, l’attenzione degli uomini dell’Arma si è focalizzata sui 200 percettori del sussidio, 177 non ne avrebbero avuto diritto.

Le difformità riscontrate hanno consentito di stimare un danno per le casse dello Stato di oltre 140 mila euro. L’intervento dei militari ha scongiurato un ulteriore danno, per oltre mezzo milione di euro, che i percettori avrebbero incassato in assenza delle necessarie verifiche.

Gli esiti delle indagini sono stati trasmessi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, per cui i 177 soggetti sono stati denunciati in stato di libertà per violazione delle norme a tutela del reddito di cittadinanza. Contestualmente, i nominativi coinvolti nell’inchiesta sono stati comunicati all’Inps che dovrà provvedere alla sospensione del sussidio.

Percepiscono indebitamente il Reddito di cittadinanza, denunciati

Cropalati - Cinque persone, due italiani e tre romeni, sono state denunciate dai Carabinieri della Stazione di Cropalati (Cs), con l’accusa di aver beneficiato indebitamente del Reddito di cittadinanza.

Per gli uomini dell’Arma, gli indagati avrebbero incassato oltre 17 mila euro, in virtù di dichiarazioni mendaci o omesse comunicazioni di variazioni di stato.

I cinque, pertanto, sono stati deferiti in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Castrovillari.

Contestualmente, i militari hanno inoltrato comunicazione all’Inps che avvierà le procedure per la sospensione del benecizio e per il recupero delle somme già erogate.

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Serra, attivati i Puc: al via attività dei percettori di reddito di cittadinanza

Serra San Bruno - “Sono partite stamattina (1 marzo) le attività relative ai Progetti utili alla collettività avviati dal Comune di Serra San Bruno e seguiti, in modo particolare, dall’assessore alle Politiche sociali Carmine Franzè. Si tratta di interventi, effettuati con l’impiego dei percettori di reddito di cittadinanza, che mirano contestualmente a creare le condizioni di una maggiore inclusione sociale per i beneficiari ed a rendere servizi per la comunità”.

E’ quanto si legge in una nota del Comune di Serra San Bruno, che comunica di aver “dato vita, al momento, a due Puc, ciascuno dei quali prevede l’impiego di 10 beneficiari. La mancata partecipazione ai progetti comporta la decadenza dal beneficio relativo al Reddito di cittadinanza.

Il primo progetto, denominato “Decoro urbano e cura delle aree verdi”, punta a “migliorare la vivibilità del paese, stimolando allo stesso tempo il senso civico e ispirando il senso di comunità e lo spirito di valorizzazione dei luoghi nei quali si vive”. Le attività consisteranno nella materiale pulizia dei luoghi, nella cura e nel miglioramento degli stessi ai fini di una maggiore fruibilità, in lavorazioni di ripristino degli stessi luoghi, in piccole riparazioni e saranno eseguite con il coordinamento ed il controllo di personale comunale.

Il secondo, denominato “Educazione civica e ambientale”, si pone l’obiettivo di “trasmettere ed inculcare informazioni idonee a sviluppare il senso civico e a far rispettare l’ambiente ed i luoghi in cui si vive”. L’intervento consentirà di “rafforzare il senso di rispetto per il patrimonio storico, architettonico e paesaggistico serrese”. Tali attività, nelle intenzioni dell’Amministrazione comunale, favoriranno “una crescita culturale e sociale collettiva”. In sostanza, lo scopo è quello di “sensibilizzare i cittadini attraverso dialoghi educativi e la consegna di materiale informativo concernente anche le modalità di rispetto dell’ambiente”. Dunque, si tratterà di porre in essere “azioni a supporto delle attività comunali di sensibilizzazione rispetto alla salvaguardia dell’ambiente, della corretta esecuzione della raccolta differenziata, del rispetto e della tutela dei beni pubblici”.

“Abbiamo realizzato questi progetti – commenta l’Amministrazione comunale – seguendo le direttive ministeriali e contestualizzandoli rispetto alla nostra idea di sviluppo, che si basa sul coinvolgimento e sulla condivisione delle finalità, sulla valorizzazione delle nostre bellezze, sul rispetto del territorio. I percettori del reddito di cittadinanza vivranno un’esperienza formativa nella consapevolezza di contribuire alla crescita del proprio paese. Queste azioni, che mettiamo in campo anche al fine di far comprendere la connessione fra diritti e doveri dei cittadini, riflettono la nostra intenzione che è quella di lavorare, giorno dopo giorno, per ridare centralità e lustro a Serra San Bruno”.

Reddito di cittadinanza a condannato per mafia ed a parenti di ‘ndranghetisti, 14 denunce a Crotone

Crotone - Avrebbero percepito indebitamente il reddito di cittadinanza.

Per questo motivo, 14 persone sono state denunciate dalla Guardia di finanza di Crotone.

Tra i beneficiari del sussidio, figurerebbe anche un condannato in via definitiva nell’ambito delle indagini dell’operazione “Kyterion” nei confronti della cosca Grande Aracri.

Come se non bastasse, gli altri 13 denunciati sarebbero legati da  rapporti di parentela ad esponenti della ‘ndranghetra, già condannati per reati di mafia ed estorsione, traffico di stupefacenti e detenzione di armi a seguito delle operazioni “Eracles/Perseus”, “Filottete”, “Old Family” e “Kyterion” che hanno interessato le cosche di Crotone, Cutro e Petilia Policastro.

Complessivamente, l’importo indebitamente percepito, supera i 100 mila euro.

I destinatari del provvedimento sono stati segnalati all’Inps per il recupero delle somme illecitamente percepite.

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