"Il Club Bilderberg", ovvero la storia segreta dei padroni del mondo

" Immaginate un club privato – composto da presidenti, Primi ministri, banchieri internazionali e loro collaboratori […] – all’interno del quale tutta questa gente discute di guerre, di mercati e dei destini dell’Europa". Questo il prologo del terzo capitolo di “Il Club Bilderberg – La storia segreta dei padroni del mondo”, il successo editoriale in cui il giornalista investigativo di origine russa, Daniel Estulin, descrive “il Bilderberg group, l’organizzazione più segreta al mondo”. Il best seller, tradotto in 50 lingue, diffuso in oltre 70 paesi, ripubblicato più volte in Italia dalla casa editrice Arianna, traccia la storia del più potente e misterioso organo decisionale del pianeta. Il volume, riccamente documentato, svela in chiave originale i retroscena di alcuni dei maggiori misteri della storia internazionale; dal Piano Marshall, all’omicidio Moro, passando per lo scandalo Watergate. Una storia di intrecci, di spie e di segreti dalla quale emerge la fisionomia dei “padroni del vapore”. Un gruppo ristretto, nato su impulso del principe olandese Bernhard e di David Rockefeller, riunitosi per la prima volta, il 29 maggio 1954, all’hotel Bilderberg, di Oosterbeek, in Olanda. Da allora, il sodalizio, annualmente ricongiunge le maggiori personalità del panorama politico, economico, industriale e militare, con lo scopo segreto di dettare le linee guida della globalizzazione. Il gruppo includerebbe i dirigenti delle istituzioni, delle aziende e delle più influenti organizzazioni del mondo. Un libro cult per gli amanti del complottismo e per quanti credono all’esistenza di un sinedrio internazionale in cui viene deciso il futuro, ma anche il presente, del mondo. Un’ampia e documentata ricerca legata da un filo conduttore a Tragedy and Hope, l’opera pubblicata nel 1966, da Carroll Quigly che interpreta la storia dell’occidente nel primo sessantennio del Novecento, come lo sviluppo di un opprimente capitalismo anglo-americano destinato ad impadronirsi, attraverso segrete complicità politiche, economiche e finanziarie, di tutto il "mondo conosciuto". A sostegno delle sua verità, Estulin pubblica le foto degli incontri, numerosi documenti, alcune lettere di invito e le liste dei partecipanti alle riunioni. L’autore traccia i confini ed i punti di congiunzione tra il Gruppo Bilderberg, gli eventi mondiali, i politici più importanti, i magnati dell’industria e gli altri due “mostri” segreti dell’elite dominante, il CFR (Consiglio per le Relazioni Estere) e la TC (Commissione Trilaterale). Ciò che il libro si propone di rendere di pubblico dominio è la volontà del Gruppo di sostituire la sovranità degli stati-nazione con un governo mondiale al quale assoggettare le economie locali. Un club tanto segreto, quanto pericoloso, di cui Estulin dice: “Questo mondo parallelo rimane nascosto agli occhi di gran parte dell’umanità che combatte le proprie battaglie quotidiane, ma credetemi, esiste: una fogna di ambiguità, bugie, ricatti e corruzione. È un modo surreale di alleanze in continuo mutamento, di assassini professionali psicotici, di lavaggi del cervello, di mercenari la cui fonte principale di guadagno sono le più sporche e sovversive azioni di governo, tali da non poter mai essere svelate”.

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