Gli alunni di Fabrizia e Nardodipace simulano un processo presso il Tribunale di Catanzaro

I ragazzi della Scuola secondaria di I grado di Fabrizia e Nardodipace accompagnati dai docenti Giovanna Iozzo, Giuseppe Esposito  e Carmen Aloi (referente del progetto), sono stati presso il Tribunale dei Minori di Catanzaro dove hanno simulato un processo su una vicenda di cyberbullismo. Il percorso s’inserisce nell’ambito del progetto "Ciak un processo simulato...Per evitare un vero processo" a cui l’ Istituto Comprensivo di Fabrizia ha aderito grazie alla collaborazione tra Tribunale dei Minori di Catanzaro e il MIUR. Il progetto avviato dall’ Ufficio Scolastico Regionale della Calabria vuole sensibilizzare i ragazzi sui temi delicati del bullismo e del cyberbullismo. Un percorso educativo sulle medesime tematiche già messo in campo dalla scuola di Fabrizia. Una giornata molto interessante, dunque, e nel contempo molto educativa in cui gli alunni hanno tra l’altro visitato il Tribunale e proseguito le attività con i formatori del Palazzo di Giustizia che già avevano fatto una lezione presso la scuola di Fabrizia.

Il progetto è volto ad avvicinare gli studenti agli istituti ed alle procedure adottate dalla Giustizia Minorile. I giovani, infatti, spesso identificano le regole come un limite della libertà individuale e non come fondamento per una vera realizzazione personale e sociale. Finalità di questo progetto è contribuire significativamente allo sviluppo della cultura della legalità e della cittadinanza attiva, promuovendo occasioni di collaborazione interistituzionali, offrendo agli alunni e ai gruppi di classe delle scuole primarie, medie e superiori della Regione Calabria che hanno aderito all’iniziativa, opportunità concrete di sperimentare nuovi percorsi di conoscenza e sviluppo del sè.

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