Chiaravalle: la nuova Consulta della cultura e i vecchi fasti della Frama

" La prima volta non si scorda mai", leggiamo nei Salmi. E' ciò che ho provato nell'apprendere l'iniziativa avviata in questi giorni a Chiaravalle con l'istituzione della Consulta della cultura, quale strumento di crescita per la comunità.

Era la primavera del 1974, quando invitato dal grande studioso e storico crotonese Gustavo Valente, che ha dedicato tutta la sua vita a illustrare la Calabria, lo accompagnai conducendolo in macchina tra le vie tortuose ma incantevoli, alla Frama Sud, la casa editrice che con il suo marchio ha diffuso tantissime opere in Italia, in Europa e nel mondo.

Avevo conosciuto il Valente all'Università di Ferrara, nel giorno in cui suo figlio conseguì la laurea, prima di scendere in Calabria dalla Alma Mater di Bologna, su proposta del Beneamino Andreatta per insegnare nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Unical, avviata nell'anno accademico 1973/4.

Fu così che i nostri incontri e scambi culturali si consolidarono, e per me si stabilirono anche a Chiaravalle con altri studiosi, che qui salivano per la stampa delle loro opere.

Incontri memorabili, non solo nella stanza per gli autori della Frama, ma specialmente - a pausa pranzo - nei gradevoli ristoranti di città e dintorni, e spesso visitando anche un rinomato negozio di antiquariato, che consentiva facili acquisti di pregevoli opere. Un andirivieni che durò sino al 1990, quando la casa editrice purtroppo chiuse le porte, mentre a Soveria Mannelli si consolidava la Rubbettino, che mi offrì la direzione di una Collana

A Chiaravalle venne anche il grande filologo tedesco Gherard Rolhfs, che dopo aver ricevuto prima Laurea honoris causa nel 1981 all' Università di Arcavacara, diede alle stampe da Frama il volume: "Latinità ed Ellenismo nel Mezzogiorno d'Italia".

Come non ricordare i personaggi qui incontrati? Tra di loro: Enzo D'Agostino, Vicenzo Nadile, Carmelo Pujia, Gino Bloise, Augusto Placanica, Giovanni Mastroianni, Salvatore Gemelli, Savatore Filocamo, Silvano Onda, Emilio Barillaro, Emilia Zinzi, Maria Mariotti, Carmelina Sicari, Lorenzo Viscido, Mario Squillace,Giovanni Laviola, Sharo Gambino, Giuseppe Santagata, Orlando Vitale, P. Remigio Le Pera, Franz von Lobestein, Cesare Mulè, Domenico Teti, Armando Lucifero, Franco Mosino, Rosario D' Alessandro, Mario Pellicano Castagna, Ilario Principe, Gregorio Collistra, Giuseppe Brasacchio, ed altri ancora.

Ma credo sia interessante ricordare che tra le prime pubblicazioni della casa editrice si notano :

"Itinerari turistici archeologi di Magna Grecia in Calabria "; "Dall'Aspromonte alle Serre:  un territorio proiettato nel futuro"; " Calabria vecchia e nuova".

Un vero impegno per la Calabria anche per far conoscere sia gli "Inni sacri ", come "A  mamma calabrisi: poesie in vernacolo", senza dimenticare i "Periodici calabresi dal 1811 al 1974" ( opera oggi rarissima) e "Studi e ricerche sui trasporti in Calabria (1986)" e prima di smettere l'attività:" XV anni al servizio  degli emigrati: diario di una manifestazione Mongiana - 1970-1985".

C'è davvero da auspicare che la Consulta appena costituita inietti stabilmente nuova vita a queste terre bellissime, percorso che non ebbe seguito dopo la mostra "Ex reconditis Claravallis relucet ". Buon viaggio! e tantissimi auguri.

 

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