A Serra San Bruno la bandiera nera per le occasioni mancate

A Serra San Bruno la bandiera nera delle occasioni mancate.

Proprio così! Ancora una dimenticanza? Una distrazione? Una mancata segnalazione? O più semplicemente disconoscimento?

L’ultimo traguardo mancato è dei giorni scorsi. A Genova, alla presenza del direttore generale del Touring Club Italiano, è stata assegnata la “Bandiera arancione”, un prestigioso riconoscimento per i comuni dell’entroterra con meno di 15 mila abitanti che si distinguono per un’offerta turistica di eccellenza e un’accoglienza di qualità.

Il premio ha visto protagonisti ben 227 borghi  dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. 

Per la Calabria il riconoscimento è andato al comune di Taverna patria di Mattia Preti e ad Oriolo nell’alto cosentino.

Serra San Bruno? Sta a guardare. Tante, troppe le opportunità perse per attrarre turismo e quel che ne consegue.

Ricordiamone qualcuna. Nel non lontano 1999 la Provincia di Vibo, allora non ancora in dissesto finanziario, aveva acquistato il piano terra di uno dei tanti palazzi più antichi di Serra: il palazzo Bifezzi, sito nel centro storico, a Terravecchia. L’obiettivo: incrementare lo sviluppo turistico e culturale del territorio delle Serre. L’assessore provinciale dell’epoca dichiarava che “Serra San Bruno merita l’attenzione della Provincia per le sue indiscusse potenzialità turistiche che non possono più essere sacrificate e ignorate senza penalizzare ulteriormente questo territorio…”.

Molti avevano accolto con soddisfazione l’iniziativa, soprattutto tra gli intellettuali e gli artisti. Già si pregustava la possibilità di utilizzare il palazzo Bifezzi come centro di studi bruniani con annesso un museo di storia certosina. Stiamo aspettando! Ma no, non ci sono più risorse! 

Ed ancora. Sempre gli anziani, come chi scrive, ricordano i tanti bei momenti culturali e di intrattenimento vissuti nell’attraente edificio denominato Kursaal sorto, negli anni ’60, per volontà dell’allora Ente Provinciale per il Turismo di Catanzaro, nel bel centro della cittadina. Dopo tanti anni di lustro è caduto nell’oblio e nell’abbandono più assoluto. Orbene, nel 2010, l’Amministrazione comunale aveva chiesto alla Regione Calabria, proprietaria dello stabile, la cessione dell’immobile dove poter insediare un teatro comunale. Avete letto bene: un teatro! Anche questo nel dimenticatoio.

Ed ancora. Solo pochi anni orsono, l’Amministrazione comunale di Serra aveva ideato l’iniziativa denominata “Rionando”. In pratica la cittadina veniva suddivisa in cinque rioni storici: San Gerolamo, Scorciatina, Palumbo, Pagliarola e Calvario. Obiettivo: stimolare “una sana competizione tra i diversi rioni prendendo spunto dalle festività, dalle realtà e tradizioni locali e promuovendo giochi, gare, confronti ed eventi formativi.” Non se ne fece niente. Insomma un “Palio di San Bruno” mancato!

Nel 2015 il FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano) con l’iniziativa “Ricordiamoci di salvare l’Italia” andò a visitare diversi siti di gran pregio storico – artistico – paesaggistico presenti in Calabria. Ma non la città bruniana.

Con questa iniziativa si celebrava  la Giornata internazionale della guida turistica, istituita dalla World Federation of Tourist Guide Associations e promossa dall’Associazione delle guide turistiche nazionale e calabrese. Una due giorni dedicata alle visite guidate per scoprire i vari siti della nostra regione e  volta alla formazione delle guide turistiche. Orbene, i partecipanti hanno visitato: il castello di Vibo Valentia e l’annesso Museo “Vito Capialbi”;  le chiese di Rossano e il Codex Purpureus;  il castello e la concattedrale di Santa Severina; l’area archeologica di Capo Colonna; la chiesa del Rosario e la casa-museo di Bernardino Grimaldi a Catanzaro; la biblioteca De Nava a Reggio Calabria; il palazzo Sanseverino a Marcellinara.

Insomma ce n’è stato per tutti i gusti nei cinque territori provinciali. Serra San Bruno non presente. Vien da chiedere agli Amministratori che ne pensano. Non sono propositivi o  inascoltati!? O cos’altro? Inutile attendere gradito riscontro!

E nel 2016 a Santa Severina si è tenuto  un convegno nazionale su “Il turismo dei Borghi più belli d’Italia in Calabria. Valorizzazione, promozione, social media.” Tra gli aderenti  figuravano ben 10 comuni calabresi: oltre al borgo dell’antica Siberene, Morano, Altomonte, Civita, Aieta, Fiumefreddo Bruzio, Stilo, Gerace, Bova e Scilla.

Il borgo della Certosa no! A sentir Fiorello Primi, presidente nazionale del sodalizio, dei 700 borghi italiani visitati solo 264 hanno dimostrato di possedere i requisiti giusti per farne parte. Vuoi veder che Serra non ha i requisiti giusti?! Ma valli a capire!  O forse gli Amministratori non sanno o non vogliono vendere il prodotto?

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A Marcellinara “I tesori della terra - Profumi e sapori di casa nostra”

Si svolgerà a Marcellinara (CZ) il 18 giugno prossimo la manifestazione denominata “I tesori della terra - Profumi e sapori di casa nostra” organizzata dalla locale pro loco e da altre sette pro loco dei comuni limitrofi, tutti facenti parte della condotta Slow Food di Catanzaro.

L’evento, patrocinato dalla Regione Calabria, dalla Provincia di Catanzaro e dal Comune di Marcellinara, rientra nel progetto, portato avanti dalle pro loco di Marcellinara, Amato, Miglierina, Tiriolo, Settingiano, Caraffa, San Pietro Apostolo e Decollatura, di creare un gruppo di lavoro per valorizzare il  territorio dell’Istmo, la sua cultura enogastronomica e le sue tradizioni

Nel corso dell'iniziativa, i visitari potranno fruire degli stand allestiti per la degustazione di prodotti e piatti tipici.

All’iniziativa, inoltre, parteciperanno alcuni imprenditori che porteranno la loro testimonianza e la loro esperienza su come si può costruire un’azienda di successo, riconosciuta fuori dai confini nazionali.

Nell'ambito della manifestazione si svolgerà la seconda edizione della disfida olearia “I produttori premiano se stessi“, concorso oleario regionale riservato ai soli produttori olivicoli calabresi entrati nella Guida agli Extravergini di Slow Food 2017.

Si tratta di un evento organizzato dal coordinamento regionale della guida, della condotta Slow Food di Soverato versante jonico, con la collaborazione della condotta di Catanzaro ed il patrocinio di Assofrantoi.

L’iniziativa rappresenta una novità assoluta nel mondo dell’olio perché, per la prima volta, sono i produttori stessi a giudicare e premiare l’olio migliore.

Gli obiettivi sono molteplici: innanzitutto creare una sana e costruttiva competizione tra aziende entrate e non in guida, in modo da incoraggiare quest’ultime a migliorare lo standard qualitativo e meritarsi la recensione nelle edizioni successive; poi quello di potersi confrontare tra produttori in modo da avere una panoramica generale dei profili sensoriali dei vari oli, monitorando la qualità della “concorrenza” fungendo da sprono per fare sempre meglio.

Ma l’obiettivo primario è far incontrare i consumatori con i migliori produttori oleari calabresi al fine di ottenere un mutuo vantaggio: per i produttori vendere il prodotto ai calabresi, per i consumatori conoscere e acquistare la migliore produzione regionale.

Per l’occasione, infatti, in piazza Moro saranno allestiti in uno spazio riservato ai produttori, gli stand per l’esposizione, la degustazione e la vendita dei prodotti.

Anas presenta la campagna di comunicazione per la valorizzazione turistica dell‘ Autostrada del Mediterraneo

Un’autostrada rinnovata con la quale riscoprire i territori del Sud Italia attraversati dal tracciato: Campania, Basilicata e Calabria. La prima infrastruttura con un piano che promuove l’offerta culturale, spirituale, artistica ed enogastronomica

“Tra Campania, Basilicata e Calabria, c'è una strada dove ogni viaggio è una scoperta: è l’Autostrada del Mediterraneo. Buon viaggio”. È il claim della campagna di comunicazione istituzionale sulla nuova A2 Autostrada del Mediterraneo: un invito a rivedere l’dea di autostrada e di infrastruttura. Anas vuole proporre una visione della A2 diversa rispetto al passato: non solo un luogo di passaggio, ma anche un’opera attraverso la quale accedere, apprezzare e riscoprire i territori del Sud Italia attraversati dal tracciato. Sarà la prima autostrada ad avere un piano di valorizzazione che promuove l’offerta turistica, declinandola sotto ogni aspetto: culturale, spirituale, artistico ed enogastronomico.

La campagna, realizzata da Anas e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, è stata presentata questa mattina dal ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, dal ministro dei Beni e delle Attività Culturali, Dario Franceschini e dal presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani. Alla conferenza hanno partecipato, in rappresentanza delle regioni attraversate dalla A2, anche Marcello Pittella, Presidente della Regione Basilicata e Roberto Musmanno, Assessore alle Infrastrutture della Regione Calabria.

Il progetto è l’evoluzione di un lavoro cominciato due anni fa e che ha portato alla ridenominazione dell’ex Salerno-Reggio Calabria, lo scorso 22 dicembre 2016, in A2 ‘Autostrada del Mediterraneo’, sottolineando così l’importanza di questa infrastruttura come naturale prosecuzione dell’itinerario che collega il Nord e il Sud Italia e che nasce a Milano con la A1. Il nuovo tracciato – che ora si estende per 432 km – inizia da Fisciano, sede dell’Università di Salerno, per poi terminare a Villa San Giovanni, porta d’accesso verso la Sicilia e il Mediterraneo. La nuova A2 ha permesso di ridurre i tempi di percorrenza: è adesso possibile viaggiare da Fisciano fino a Villa San Giovanni impiegando un’ora in meno rispetto al passato.

L’obiettivo dell’Azienda è di proporre un nuovo, dinamico e moderno modello di sviluppo, trainato dalla sinergia tra tutte le realtà locali interessate: Campania, Basilicata, Calabria. Mettere in campo iniziative concrete di sviluppo, di conoscenza e di fruizione del territorio in grado di definire, nel loro insieme, la forza e il valore del Meridione. Un percorso teso a trasformare l’immenso patrimonio di beni culturali, di risorse paesaggistiche, di tradizioni culturali, enogastronomiche e artigianali in economia moderna e globale.

A supportare Anas nel piano di valorizzazione dell’Autostrada del Mediterraneo c’è un testimonial d’eccezione, Giancarlo Giannini. Attraverso la sua forza narrante, la campagna lancia a tutti il messaggio di come, viaggiando lungo la A2, si possano scoprire e riscoprire continuamente angoli d’Italia pieni di bellezza, natura, paesaggi mozzafiato, spiritualità, cultura e arte. Senza dimenticare anche i prodotti della terra unici e l’eccezionale offerta enogastronomica per cui il Sud è famoso in tutto il mondo.

Anas è convinta che l’Autostrada del Mediterraneo sia un’infrastruttura fondamentale per la mobilità del Paese, ma allo stesso tempo crede che possa essere più di una grande opera materiale fatta di acciaio, cemento e asfalto. La A2 ha le potenzialità per diventare un’autostrada-itinerario che, attraversando il cuore meridionale dell’Italia, sia anche un generatore di opportunità e di sviluppo per il territorio. Un obiettivo che Anas si prefigge di raggiungere grazie anche al coinvolgimento, in fase di ideazione del piano di valorizzazione, di enti e istituzioni locali, luoghi di interesse artistico e culturale nonché di realtà imprenditoriali locali.

Per far conoscere alcune delle enormi potenzialità che la A2 può esprimere, sono state individuate con istituzioni e ed enti locali, attraverso i 52 svincoli dell’autostrada, dieci ‘Vie’ che lambiscono l’Autostrada del Mediterraneo e si snodano attraverso terre piene di storia, memoria e bellezza. Dieci percorsi che saranno richiamati dalla cartellonistica autostradale, invitando gli automobilisti a concedersi magari una deviazione dal proprio tragitto per scoprire mito, arte, profumi e sapori del Meridione. Le ‘Vie’ saranno inoltre promosse con appositi totem all’interno delle aree di servizio lungo la A2, proponendo agli automobilisti questi itinerari religiosi, culturali, naturalistici ed enogastronomici per scoprire i territori di Campania, Basilicata e Calabria raggiunti dal tracciato autostradale.

Un nuovo viaggio attraverso il Sud Italia proposto anche tramite un sito web (www.autostradadelmediterraneo.it) e un’appdedicati. Al loro interno sono presenti la storia, il tracciato e gli svincoli dell’A2, informazioni e notizie sulla viabilità. Nonché suggerimenti e suggestioni sui luoghi delle dieci ‘Vie’ che è possibile raggiungere con l’Autostrada del Mediterraneo.

Anas sta provvedendo alla progressiva installazione della nuova cartellonistica stradale, per rendere gli utenti maggiormente consapevoli del cambiamento in atto. Sarà quindi aggiornata la segnaletica autostradale e installata quella inerente gli itinerari turistici proposti. Gli automobilisti che decideranno di percorrere l’Autostrada del Mediterraneo si troveranno quindi a poter scegliere quale itinerario seguire tra quelli proposti a ogni svincolo. Scegliendo magari consapevolmente di deviare dal proprio percorso originario per concedersi un momento di scoperta di questa parte del territorio italiano e delle enormi ricchezze che custodisce.

L’Autostrada del Mediterraneo riserva, tuttavia, altre novità da svelare e che miglioreranno sempre più l’esperienza di guida degli automobilisti. La A2 sarà la prima smart road italiana, grazie all’implementazione delle tecnologie di ultima generazione applicate alla mobilità e alla sicurezza di chi viaggia. L’autostrada verrà interamente cablata e dotata di hot spot Wi-Fi ogni 300 metri per dare e ricevere informazioni e creare una connessione unica. Così gli utenti potranno usufruire di info-viabilità, condizioni meteo, segnalazione congestione, percorsi alternativi e sistemi di sicurezza innovativi come l’SOS On Board. L’Azienda potrà invece contare su un flusso continuo di dati che consentiranno la gestione intelligente degli accessi in autostrada e l’osservazione dei flussi di traffico.

L’utilizzo dell’Internet delle cose permetterà di incrementare il controllo delle condizioni di tutta l’infrastruttura, che sarà provvista digreen island ogni 30 km: delle ‘isole’ autostradali utili per fornire energia rinnovabile e dotate di droni per monitoraggio e soccorso. Infine, grazie all’utilizzo di  sistemi che consentono il dialogo tra i veicoli e l’infrastruttura, in futuro l’Autostrada del Mediterraneo sarà la prima ad essere predisposta per accogliere le auto a guida autonoma.

 

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"Un nuovo volto all'estate calabrese", l'idea del Movimento nazionale per la sovranità

Riceviamo e pubblichiamo

"La stagione estiva è alle porte, come ogni anno la costa ionica catanzarese soffre il disagio dei trasporti da e per Lamezia, snodo centrale sia per il sito aeroportuale sia per quello ferroviario.

È così difficile per i Sindaci riunirsi e firmare un protocollo d’intesa per dar vita almeno a cinque corse giornaliere per agevolare gli spostamenti dei turisti e dei residenti? La spesa presunta, ripartita tra i diversi Comuni, non dovrebbe rappresentare un costo insostenibile.

Erogare servizi come questo rappresenterebbe un’ulteriore agevolazione alle strutture ricettive e dimostrerebbe che esiste un minimo di capacità di organizzazione. Il turismo non può solo e soltanto essere inteso come capacità di ospitalità, ma è indispensabile rafforzarlo costantemente con nuova linfa.

Collegare ad esempio Tropea con Soverato, potrebbe incrementare le presenze nei due centri in maniera esponenziale nei mesi estivi; far diventare la linea ferroviaria Ionica una metropolitana di superficie sarebbe cosa saggia e lungimirante.

Basterebbe provare a mettere in atto quanto appena esposto per dare un volto nuovo all’estate 2017 sulla costa Ionica; trovarsi a Soverato e fare la passeggiata sul lungo mare di Reggio Calabria o viceversa sarebbe davvero bello; recarsi a Le Castella e visitare il parco Scolacium altrettanto.

Il Movimento nazionale per la sovranità invita tutti i Sindaci e amministratori della fascia Ionica e tirrenica Catanzarese a voler intraprendere un cammino virtuoso teso a rafforzare e incrementare l’offerta turistica".

Movimento nazionale per la sovranità - Catanzaro

Turismo, presentato il nuovo numero della rivista Terredamare che dedica la copertina alle attrazioni di Pizzo

Una città che rappresenta la bandiera del turismo in Calabria. Così appare Pizzo, in una bellissima immagine che occupa l’intera copertina del nuovo numero della rivista Terredamare, periodico dell’omonimo consorzio che riunisce numerosi operatori turistici e Comuni calabresi. La prima pagina del magazine rimanda a un ampio servizio interno, nel quale vengono illustrate alcune delle principali attrazioni della città napitina, oltre ad approfondimenti sulle strutture ricettive, sulle specialità enogastronomiche e sul culto di San Francesco, figura sacra molto venerata a Pizzo. 
 
La rivista è stata presentata questa mattina nel corso di un incontro organizzato nel Castello Murat e moderato dal giornalista Maurizio Bonanno, al quale hanno partecipato, tra gli altri, i sindaci di Pizzo e di Roseto Capo Pulico, Gianluca Callipo e Rosanna Mazzia, il presidente e il direttore del Consorzio Terredamare, rispettivamente Marco Cupello e Francesco Imbroisi, il direttore responsabile del magazine Adele Filice e il presidente di Confesercenti Calabria, Vincenzo Farina.
 
La scelta della redazione di Terredamare non ha lasciato indifferente il primo cittadino della città napitina, che vede nella decisione della rivista di puntare su Pizzo un’ulteriore conferma dell’accresciuta capacità attrattiva della città e delle sue risorse paesaggistiche.
 
"Pizzo è bellissima e quindi ha sempre avuto grandi potenzialità turistiche - ha detto Callipo -, ma per troppo tempo sono rimaste in gran parte inespresse. Negli ultimi anni, grazie anche agli interventi di riqualificazione urbanistica e alle iniziative di promozione territoriale promosse dal Comune, il motore turistico della nostra città ha cominciato a girare a pieno regime. Lo dimostra il boom di presenze registrate negli ultimi tre anni e la gran quantità di investimenti privati in attività alberghiere e della ristorazione, ma anche nella ristrutturazione di vecchi immobili, opere che hanno contribuito a valorizzare il nostro centro storico".
 
Un cambio di passo innescato anche da un’ottimale gestione dei siti museali, vera e propria calamita per decine di migliaia di turisti che ogni anno scelgono di visitare Pizzo.
 
"Grazie a una gestione moderna ed efficiente - ha sottolineato il primo cittadino -, Castello Murat e Chiesetta di Piedigrotta hanno incrementato di oltre il cento per cento le presenze, passando da un incasso annuo di circa 65mila euro ai 190mila euro attuali. In particolare, con 70mila visitatori l’anno, la Chiesetta di Piedigrotta è diventata il secondo sito museale più visitato in Calabria, dopo i Bronzi di Riace". 

 

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Terradamare 2017, oggi la presentazione a Pizzo

"La forza della Rete" è il concetto che riassume e caratterizza l'edizione 2017 della rivista Terredamare, organo di comunicazione ufficiale dell'omonimo Consorzio che riunisce numerosi operatori turistici e Comuni calabresi.
 
La rivista sarà presentata nel Castello Murat di Pizzo Calabro, alle 10,30 di oggi (30 maggio).
 
La scelta di Pizzo non è casuale, visto che proprio alla cittadina vibonese, tra i luoghi più noti e visitati della Calabria, è dedicata la copertina del nuovo numero del magazine.
 
"Un’ulteriore sottolineatura - spiegano i responsabili del Consorzio - dell'attenzione con cui Terredamare guarda alle modalità di fare turismo e che investe non solo il grande attrattore mare, come sarebbe logico per una realtà consortile di strutture balneari, ma tutto il territorio in tutta la sua complessità e varietà".
 
All’incontro, moderato dal giornalista Maurizio Bonanno, parteciperanno i sindaci di Pizzo e di Roseto Capo Pulico, Gianluca Callipo e Rosanna Mazzia, il presidente e il direttore del Consorzio Terredamare, rispettivamente Marco Cupello e Francesco Imbroisi, il direttore responsabile del magazine Adele Filice, il consigliere regionale Michelangelo Mirabello e il presidente di Confesercenti Calabria, Vincenzo Farina.

 

Gerocarne e Zungri gettano le basi per una collaborazione in ambito turistico

“Mattinata doppiamente feconda quella di ieri a Zungri, dove sono state gettate importanti fondamenta per due progetti che avranno sicuri risvolti positivi sia per il comune del ‘Poro’ che per Gerocarne. Il primo è frutto di un incontro - visita alle ‘Grotte degli Sbariati’, dove il primo cittadino del centro dell’Alto Mesima è stato ricevuto dal collega, padrone di casa, Franco Galati, dal vice sindaco, Caterina Gaudioso e dalla coordinatrice del sito rupestre Maria Caterina Pietropaolo”.

E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo.

Come riportato nel comunicato, nel corso dell’incontro sono state “gettate le basi per una proficua collaborazione”, finalizzata a permettere ai “due centri” di mettere "reciprocamente a disposizione di visitatori e turisti le bellezze di entrambi i comuni”.

In virtù di tale collaborazione, “i visitatori che si recheranno a Zungri per le grotte, successivamente muoveranno verso Gerocarne, dove potranno ripercorrere i passi  di Giuseppe Musolino nel percorso naturalistico ‘I cammini del brigante’, oppure immergersi nella magica ed antica atmosfera belle botteghe artigiane per assistere ai mastri vasai all’opera”.

"Ovviamente – prosegue la nota - chi visiterà Gerocarne farà un percorso inverso verso Zungri ed i suoi suggestivi insediamenti, che da metà marzo ad oggi sono stati ammirati da ben cinquemila visitatori, confermandosi come importante attrattiva turistica della provincia. Come pure lo sta diventando sempre più Gerocarne. L’accordo, quindi, non potrà che essere positivo per i due comuni, che puntano in tal modo ad incrementare un turismo peculiare e diverso che è sempre più di tendenza".

In un altro incontro, svoltosi sempre nella mattinata di ieri, Papillo ha visitato la mostra laboratorio dello scultore Michele Zappino, che "ha manifestato l’intenzione di realizzare alcune sue sculture con l’argilla proveniente da Gerocarne o, comunque, con alcuni degli oggetti realizzati dai maestri vasai. Anche in tal caso si tratta di un ‘project in progress’, che già ad agosto potrebbe vedere la luce ed essere presentato ufficialmente. Collaborazioni come quelle appena citate - conclude Papillo - possono tradursi in qualcosa di benefico e vantaggioso per un turismo alternativo che aspetta solo di essere conosciuto”.

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Serra, in arrivo la nuova segnaletica

"Prosegue la campagna di riqualificazione del decoro urbano, avviata nei mesi scorsi dall'amministrazione comunale di Serra San Bruno guidata dal sindaco Luigi Tassone".
 
E' quanto si legge in una nota dirimata dall'amministrazione comunale.

"L'esecutivo - prosegue il comunicato - ha provveduto a notificare una lettera ai commercianti e a tutti gli operatori economici.
 
La missiva ha ad oggetto la 'disciplina di installazione delle preinsegne', nell'ambito delle prescrizioni contenute nel Codice della strada.
 
Il regolamento in materia era stato approvato nel lontano 2004 dall'allora maggioranza guidata dall'ex sindaco Bruno Censore. 
 
A distanza di oltre due lustri, l'attuale amministrazione ha deciso di avviare un'azione di rivalutazione della segnaletica secondo i criteri vigenti, mediante la predisposizione di adeguati sostegni lungo le principali vie della cittadina.
 
In particolre, il Comune provvederà all'apposizione di paletti in ferro battuto, sui quali verranno poi installate le relative insegne.

Il progetto - conclude la nota - è stato seguito direttamente dall'assessore Valeria Giancotti. Serra, insomma, si rifà il look e così come avviene anche in altri borghi d'Italia, come ad esempio in Toscana o in Umbria, presto avrà delle nuove insegne per far sì che 'i turisti possano essere ben indirizzati e informati in merito alle offerte enogastronomiche, ricettive, storico-culturali e commerciali presenti sul territorio' ".
 

I soggetti interessati all'installazione delle preinsegne dovranno presentare richiesta secondo le modalità riportate nel regolamento vigente.  

 

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