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Appello a Mario Oliverio

 A perseguire i presunti ladri ci pensino i giudici. E nemmeno voglio che Oliverio si dimetta, perché andremmo a votare dopo aver perso altri sei mesi: e, di grazia, votare per chi? Ora Oliverio deve mettere assieme una nuova giunta, e non mi piace che stia facendo anche lui il calabrese barocco e magniloquente, con la sua promessa di “alto profilo”, mentre i nomi che circolano sono normali, direi banali, gente che conosciamo e che non cammina sulle acque e non compie nessun altro genere di prodigi, né sono mostri di cultura o vincitori di nove Olimpiadi come Milone. Gente di tutti i giorni, niente di troppo “alto”. Del resto, caro presidente, non ci servono questi watussi della politica, altissimi! Un assessore non è un santo, un eroe, un poeta, un profeta, un campeador come el Cid: è solamente un assessore; e, come dice la parola, siede “ad”, presso il presidente, lo aiuta; e se fa ciò bene, è già il suo dovere. Non ci aspettiamo che un assessore taumaturgo come san Gregorio guarisca la Calabria da difetti che si porta dietro da almeno quattro millenni, e la Regione dal 1970; o un altro attraversi il mare sopra il mantello come san Francesco di Paola: solo che facciano gli assessori. Alcuni dei nomi che circolano, e che spero siano solo invenzioni dei giornalisti, sono francamente deludenti. Ammesso, e non minimamente concesso, che la Musella abbia fatto qualche danno alla mafia con le marce e i convegni e i pistolotti a scuola, non mi pare che esista un assessorato all’antimafia o uno ai predicozzi in favore di telecamere; e lo stesso per un altro nome che nemmeno ripeto tanto mi pare fuori da ogni logica! Sarebbero, mio buon Oliverio, le mosse di un disperato, che, non sapendo fare di meglio, cerca una boccata d’ossigeno sui giornali e una benedizione dei politicamente corretti o di una Conferenza Episcopale Calabra ormai in cerca di visibilità a colpi di scomuniche canonicamente non valide. E quando i salvatori del mondo si riveleranno inetti a gestire gli assessorati, la gente comincerà a rimpiangere i (presunti) ladri!  Ci servono persone sensate, con i piedi per terra, capaci di intelligenza dei problemi quotidiani e della loro risoluzione. Non saranno di (presunto, presentissimo!) alto profilo, ma almeno sapranno fare gli assessori. Intanto leggiamo che la Calabria è vicina a perdere i fondi europei per incapacità di spenderli. Congratulazioni, Oliverio.

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