Caridi (FI) si scaglia contro il Governo: "In Calabria continua a tagliare gli investimenti"

"Il grido d’allarme lanciato dal presidente dell’ANCE Calabria legato alla riduzione delle risorse destinate alle grandi opere nella nostra regione non va sottovalutato". E' quanto dichiara il senatore Antonio Caridi, vice coordinatore regionale di Forza Italia. Prendere alla leggera la presa di posizione di Francesco Berna sarebbe uno sbaglio, nonostante la pronta smentita dell’Anas da parte del suo presidente Armani; secondo quest’ultimo, infatti, grazie alla recente legge di Stabilità - prosegue l'esponente 'azzurro' - sono state aumentate le risorse per la Calabria. Moralmente mi sembrerebbe corretto sottolineare che i fondi destinati alla Calabria, presi in considerazione da Armani, strettamente legati alla Legge di Stabilità 2016 ed altri provvedimenti recentemente approvati, sono frutto del lavoro dell’opposizione. I mie sforzi, connessi alla comunione d’intenti di chi, come me, ha a cuore il Sud e la Calabria, sono dimostrati quotidianamente dalle interrogazioni e dagli emendamenti, mirati al Centro Nord Italia a discapito, come sempre, del meridione. D’altronde, il disinteresse del Governo verso il Mezzogiorno e la Calabria in particolare è stato certificato dalla recente indagine sul mercato dei lavori pubblici nell’anno 2015 effettuata dall’Osservatorio Cresme e pubblicata su 'Il Sole 24 Ore' di domenica 3 gennaio scorso. Il dato evidenziato è impietoso: nel 2015 il Centro-Nord ha visto un incremento di bandi di gara del 9,9% mentre il Sud ha sofferto di una riduzione del 7,7% (dal 43,1% al 35,4%). Più in dettaglio, la regione che ha visto contrarsi maggiormente gli importi complessivi dei bandi di gara pubblicati è stata appunto la Calabria che, in un anno, ha subìto una riduzione di – 55,4%, seguita dalla Campania (-35,4%) e dalla Sicilia (-30,5%)". "Ciò dimostra come, le tre regioni più in difficoltà in Italia, vengano costantemente abbandonate a se stesse, non potendo contare su politiche keynesiane di ammodernamento infrastrutturale, utili - secondo il senatore forzista - a riattivarne l’asfittica economia e ad incidere sugli insostenibili tassi di disoccupazione. Suppongo che non si debba ragionare in termini di favoritismi nel momento in cui il problema è la progettazione infrastrutturale del Paese; ma non è questa la strada intrapresa dal Governo nel momento in cui i tagli sugli investimenti riguardano sempre e solo il meridione; la Salerno–Reggio Calabria è chiaramente un esempio lampante, la palese dimostrazione di come possa bastare, al Sud, un’autostrada dell’antichità. Si potrebbe andare avanti ad oltranza e porre l’attenzione, magari, sulla Ferrovia che, al Nord, viaggia ad altissima velocità mentre nel meridione rimane a stento un binario. Il dato pubblicato da 'Il Sole 24 Ore' avvalora purtroppo quanto denunciato dalla Svimez, riguardo la grave compressione della spesa pubblica in conto capitale, consumatasi a danno del Mezzogiorno anche negli ultimi anni. Mentre al Centro-Nord, il livello è sceso nel 2013 all’80,4%, rispetto al 2001 (dopo aver toccato il 108,2% del 2007), nel Mezzogiorno il declino costante, accentuato gravemente dalla crisi, ha portato ad un livello di circa -39% rispetto alle spese del 2001 (ossia 9,9 miliardi di euro in meno). Realisticamente le statistiche mettono in risalto la situazione dell’Italia,  Paese sempre più diviso e diseguale, con l’intero Sud che continua a scivolare nei bassi fondi dell’arretratezza: il Pil continua ad essere negativo (-1,3%); il divario di Pil pro capite è tornato ai livelli di 15 anni fa; negli anni di crisi 2008-2014 i consumi delle famiglie meridionali sono crollati quasi del 13% e gli investimenti nell’industria in senso stretto addirittura del 59%". "Bene ha fatto quindi - ribadisce in conclusione Antonio Caridi - il presidente dell’ANCE Calabria a lanciare un pesante avvertimento contro questo governo. Suppongo che gli annunci e la parole di Renzi abbiano fatto il loro corso;  quando sarà il momento dei fatti?

Voli cancellati, consiglieri Forza Italia: "Reggini stanchi degli annunci truffa di Falcomatà"

"Alitalia ha cancellato, per l'ennesima volta, i voli da Reggio Calabria a Milano dall'8 Gennaio al 31 Marzo. Iniziamo da qui -scrivono in una nota i consiglieri comunali di Forza Italia Mary Caracciolo, Antonino Maiolino, Massimo Ripepi, Giuseppe D'Ascoli, Luigi Dattola, Antonino Matalone, Antonio Pizzimenti. "Iniziamo quindi dalla verità, quotidianamente messa in discussione, così come la buona volontà - dichiarano gli esponenti 'azzurri' - o meglio l'onestà intellettuale di ognuno di noi, sbeffeggiati continuamene dal governo, sia a livello comunale che regionale. Sembrerebbe una barzelletta il siparietto tra Comune, regione e perfino il ministro Delrio che probabilmente non ha ancora capito con chi avere a che fare; ma come si poteva pensare che sarebbe passato tutto in sordina? Che manovre sono state prese nel tutelare chi ha già acquistato un biglietto per il suddetto lasso di tempo? Domande senza una risposta, o meglio risposte per le quali il cittadino si è stancato, assuefatto ormai dagli annunci truffa di questa amministrazione che tenta, con vere e proprie opere di convincimento, di farci credere che tutto vada per il verso giusto. Dopo un anno per questa amministrazione della "svolta" possiamo sostenere che la svolta c'è stata, ma verso un vicolo cieco, una strada chiusa che mette con le spalle al muro Comune e Regione, bloccata dai cittadini, stufi di false promesse e privi di ogni forma di tutela. Quando, in sede di Consiglio, si è proposto il ripiano delle perdite della Sogas siamo stati accusati di codardia nell'astenerci al voto, ma la nostra scelta è stata dettata dal rispetto delle leggi e dalla critica costruttiva di scelte illogiche che continuano a martoriare la nostra terra. Il ripiano di perdite che la delibera ha operato arrivava senza i tanto richiesti pareri tecnici nelle sedi preposte e senza la spiegazione di un piano industriale che dia concrete possibilità di una continuità di gestione". "Chiaramente l'Aeroporto Tito Minniti - evidenziano i rappresentati forzisti di Palazzo San Giorgio - non si salva solo salvando la Sogas, ma questo è il bombardamento mentale operato dalla Giunta e dal Sindaco nei confronti di una maggioranza che inspiegabilmente ha chinato il capo.  Sostanzialmente, adesso, ciò che ci preme, più di ogni altra cosa, è tentare di tutelare il cittadino; da soli chiaramente è impossibile. Chiediamo così aiuto alla Regione che, con un intervento economico, possa farsi carico di quelle che sono le necessità dei cittadini calabresi che, quotidianamente, si vedono tagliati fuori dal resto dell'Italia; un intervento che possa risanare una situazione davvero critica per una gestione non ottimale; un intervento che possa garantire un servizio indispensabile per la città, forse sottovalutato dall'Amministrazione comunale, fino ad oggi. Non si tratta di buon senso, ma di rispetto; qualcosa che si è perso strada facendo nei confronti soprattutto di quelle persone, che tra mille difficoltà, cercano di vivere una vita normale che paradossalmente gli viene vietata proprio da chi li governa. Il processo educativo, evidentemente, non ha sortito gli effetti desiderati al consigliere Castorina che con una caduta di stile attacca il senatore Cardi. Per quanto possa essere determinante la critica costruttiva, che è quella prefissata dai consiglieri di minoranza, vorremmo che non si scendesse nelle ingiurie pesanti. Avvoltoio e altri termini così offensivi non fanno altro che denotare il grave momento di difficoltà dell'Amministrazione Falcomatà che, pur di distogliere i cittadini dal problema reale, sposta l'attenzione su frivolezze". "Il senatore Caridi, già nel ruolo di assessore regionale, si è speso per la città che da sempre ha riposto in lui molte speranze; decine e decine di emendamenti bocciati al Senato - ricordano i consiglieri comunali di Forza Italia - per un mancato appoggio dei colleghi di maggioranza per provvedimenti che ri-guardavano solo ed esclusivamente la città di Reggio Calabria sono emblematici per l'attaccamen-to che il Senatore ha per la sua terra; attaccamento che manca in quest'Amministrazione che, non avendo a cuore i problemi della gente, mira ad un attacco personale tentando di dar vita a una que-relle mediatica, che morirà prima ancora di iniziare.  Il sindaco Falcomatà era, inoltre, al corrente di un emendamento strettamente mirato alla Città Metropolitana, per il quale si è richiesto il sostegno del PD, solo ed esclusivamente mirando alle aspettative di vita dei cittadini di Reggio Calabria, fortemente migliorabili; la risposta purtroppo è sempre la stessa; mancato appoggio per interessi lontani dalla popolazione reggina. Si critica tanto il senatore Caridi, ma la deputazione reggina eletta nel centrodestra e che ha da subito virato a sinistra tradendo il mandato degli elettori cosa ha fatto per la città di Reggio Calabria?  E i deputati eletti nel centro sinistra che più di tutti dovrebbero tutelare la città di Reggio Calabria? Se lo è mai chiesto il consigliere Castorina? Invitiamo il consigliere Castorina a rivolgere le proprie accuse ai colleghi di partito che hanno preso, verosimilmente, misure che non hanno tutelato affatto il popolo calabrese". "Piuttosto che tirare in ballo i problemi di Forza Italia - suggeriscono i consiglieri comunali di Forza Italia - sarebbe più logico prestare attenzione ai problemi interno al proprio partito, caratterizzato da liti interne che non giovano a nessuno. Per concludere vorremmo ricordare al consigliere Castorina che se non fosse stato per il senatore Caridi ci troveremmo, adesso, senza la Camera di Commercio e senza la sede del Tar, solo per citare alcune manovre concrete attuate e non supposte". 

 

Caridi (FI) demolisce la candidatura di Anna Rita Leonardi: "Mortifica la popolazione di Platì"

"La politica Renziana, tra segretezza e mistificazione, tra accuratezza mediatica e false illusioni, sta realmente toccando il fondo nel Meridione". Questo il pensiero del senatore Antonio Caridi a proposito della candidatura di Anna Rita Leonardi a sindaco di Platì, annunciata sette mesi fa e sigillata dal presidente del Consiglio sul palco della Leopolda. "Una politica che mira sostanzialmente ai numeri, una politica colonialista che nell’ultima uscita del premier Renzi, in riferimento alle prossime elezioni nel Comune di Platì, continua a prendere in giro i cittadini - tuona il vice coordinatore di Forza Italia - e quel senso d’appartenenza, andato ormai alla rovina. Non si tratta di patriottismo insensato, ma di attaccamento al territorio, ai problemi della propria terra e alla voglia di contribuire alla risoluzione di quelle difficoltà che hanno reso, soprattutto in passato, la vita politica e quotidiana difficile a Platì; tutti elementi che il premier pensa non siano realmente importanti o quantomeno sottovalutabili nel momento in cui, dal palco della Leopolda, lancia la candidatura di Anna Rita Leonardi a sindaco di Platì in Calabria. Chiaramente, come è giusto che sia, Renzi fa leva su temi importanti quali coraggio e determinazione nel promuovere la propria candidata che, a trent’anni ha deciso di intraprendere un percorso molto difficile, considerando che, questa realtà è stata caratterizzata da due scioglimenti del Comune per mafia e dalla morte di alcuni amministratori locali. Ma mi chiedo: perché importare una candidata, coraggiosa e incosciente che sia, e non ritrovare la personalità giusta, all’interno del territorio, che ha la determinazione necessaria per ripartire, avendo, giocoforza, maggiormente a cuore i problemi della sua terra? Apparentemente non ci sarebbe una risposta logica nella scelta di Renzi di portare avanti la candidatura di Anna Rita Leonardi, ma le ripercussioni sarebbero pesanti; non si considera, infatti, che si andrebbe a mortificare una popolazione che da anni non ha un’amministrazione democraticamente eletta governata dal Commissario Prefettizio Dottor Luca Rotondi, stimato ed apprezzato dal popolo platiese, ma che ha la necessità di cambiar rotta; non si darebbe la possibilità di crescere a chi vive il territorio ogni giorno e si andrebbe così ad umiliare per l’ennesima volta il cittadino". "Emblematiche, a tal proposito, le parole del Sindaco di Locri Giovanni Calabrese che, reputando provocatoria la sponsorizzazione del premier Renzi, afferma che Platì - ricorda il senatore - ha la necessità di reagire, di svegliarsi e non farsi ingannare dai giochi di governo; è questa la motivazioni che lo spinge a prestare attenzione a candidature di tutt’altro genere, due personalità, innanzitutto platiesi, come la giovane Margherita Catanzariti, giornalista e scrittrice, ed Antonella Reitano, Professore Ordinario all’Unical, per scendere in campo per candidarsi alla guida di un nuovo movimento che veda Platì governato dai propri cittadini.  #‎platìliberadaineocolonialistireggini   #‎platìgovernatadaiplatiesionesti". "Il paradosso, per concludere, riguarda la sede del partito nel piccolo centro dell’Aspromonte che - sottolinea Antonio Caridi - sembra aver chiuso i battenti; a testimonianza di ciò, Domenico Trimboli, pensionato, tornato dopo aver trascorso buona parte della sua vita a Milano, sostiene: 'c’è stata soltanto una riunione col segretario provinciale Romeo in cui non sono state prese significative decisioni. Le tessere non sono mai arrivate, nessun organismo è stato creato. Per farla breve, il partito non è mai nato".

Caridi (FI) ha presentato un emendamento per la stabilizzazione degli lsu-lpu

Il Decreto Legge 25 novembre 2015, n. 185, recante misure urgenti per interventi nel territorio, prevede una serie di azioni finalizzate ad attuare iniziative prioritarie di carattere nazionale e ad avviare operazioni utili a risolvere emergenze in alcune aree a forte criticità. "Per questo motivo - assiucura il senatore di Forza Italia, Antonio Caridi - la nostra attenzione è alta e tesa a far approvare dal Parlamento una serie di interventi non più rinviabili nella Regione Calabria, la cui sottovalutazione sta creando notevoli problemi alle famiglie ed alle imprese della nostra regione. La questione, verosimilmente, interessa i lavoratori socialmente utili (LSU) ed i lavoratori di pubblica utilità (LPU), calabresi, i quali, rimanendo invariate le attuali incertezze legate alla proroga ed al rinnovo dei contratti, vedrebbero, seriamente, compromesso il proprio futuro lavorativo. In questo senso, comunico di aver presentato un emendamento al Decreto Legge in discussione che abbia la finalità di prevedere la proroga o il rinnovo dei contratti a tempo determinato, in essere o scaduti, per tutti gli LSU ed LPU della Calabria, proponendo l’autorizzazione di una spesa di 180 milioni di euro per il biennio 2016-2017 da destinare a tutti gli enti pubblici non economici (tra cui gli Enti Parco) della Regione Calabria. Verrebbe inoltre prevista la contrattualizzazione degli 80 Lavoratori socialmente utili calabresi di cui alla Legge di Stabilità 2014". "In assenza di tale previsione normativa, non solo la disoccupazione aumenterebbe, ma gli enti pubblici calabresi - è la preoccupazione dell'esponente 'azzurro' - rimarrebbero privi di personale utile e necessario per portare avanti le proprie attività ed i vari progetti. Il danno pertanto sarebbe duplice: gli Enti Pubblici Non Economici calabresi vedrebbero bloccarsi irrimediabilmente le proprie iniziative, mentre le persone attualmente occupate perderebbero la propria occupazione minando fortemente le condizioni vitali proprie e dei propri cari".

Soppressione Prefettura di Vibo, Caridi (FI) presenta interrogazione parlamentare ad Alfano

"Mi trovo in totale accordo con quanto messo in evidenza nell'interrogazione alla Camera, proposta da Jole Santelli e Roberto Occhiuto, in merito alla situazione legata alla Prefettura di Vibo Valentia e alla sua salvaguardia. Il senatore di Forza Italia, Antonio Caridi, interviene sulle polemiche sorte attorno alla paventata soppressione della Prefettura di Vibo Valentia. "La tutela di un presidio di legalità come la Prefettura di Vibo - sostiene Caridi, che riveste anche l'incarico di vice coordinatore regionale di Forza Italia - mi ha spinto a presentare, al Senato, l'interrogazione al ministro Alfano perché ritengo, sostanzialmente, che il contesto del vibonese in particolare, sia afflitto quotidianamente da problemi di ogni genere, con in cima la criminalità organizzata che presenta dei dati allarmanti, che dovrebbero tutelare prontamente Vibo Valentia. Un'attività di indagine istituzionale mette in evidenza ben 11 atti intimidatori nei confronti di amministratori pubblici locali, dal 1 Gennaio 2015, che rappresentano un elemento che parla da se; l'emissione di 15 interdittive antimafia in considerazione dei rapporti tra le organizzazioni e l'imprenditoria locale, che chiarificano la difficile situazione nel vibonese; per non parlare dei 15 Comuni sciolti per mafia. Un altro problema è, senza dubbio, l'elevato flusso migratorio che, quotidianamente, costringe la Prefettura, presidio di legalità, a tutelare la Provincia di Vibo Valentia che rischierebbe, altrimenti, il soffocamento. Sono chiaramente a favore di quella presa di posizione contro lo schema di D.P.R di riorganizzazione del Ministero dell’Interno, che prevede la soppressione del Prefetto e l’accorpamento della Prefettura di Vibo Valentia a quella di Catanzaro". "È fondamentale, inoltre, evidenziare che la presenza dello Stato nel territorio di Vibo sarebbe fondamentale - sottolinea Antonio Caridi - nelle vesti di Prefettura, Questura e Comando Provinciale dei Carabinieri; tutte situazioni migliorabili con un rafforzamento sistematico che andrebbe a tutelare l'intera Provincia.

A3, interrogazione forzista e delibere dei Comuni del Savuto: “No a revisione dei progetti”

I deputati di Forza Italia Jole Santelli, coordinatore regionale del partito, e Roberto Occhiuto, suo vice, alla Camera ed il senatore Antonio Caridi a Palazzo Madama, hanno presentato un'interrogazione parlamentare in merito allo stop degli investimenti e alla conseguente modifica del progetto sulle grandi opere, che riguardano l’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria,  in particolare nel tratto compreso tra lo svincolo autostradale di Cosenza Sud e quello di Altilia-Grimaldi. L'atto, con richiesta di risposta orale, è stato indirizzato al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Nel documento i due parlamentari chiedono spiegazioni a seguito delle recenti dichiarazioni del presidente dell'Anas Armani, e successivamente alla risposta del Ministro Delrio in Question Time alla Camera,  secondo le quali gli interventi di rifacimento per i 40 km di autostrada, tutto ricadenti nel tratto cosentino, saranno sostituiti da semplici interventi di riqualificazione e manutenzione straordinaria, non bastevoli a garantire idonee condizioni di sicurezza e percorribilità dell'arteria. Inoltre i sindaci dei Comuni di Cosenza, Altilia, Mangone, Malito, Scigliano, Parenti, Paterno, Marzi, Colosimi, Cellara, Figline Vegliaturo, Bianchi, Rogliano, Grimaldi, Carpanzano e Belsito hanno fatto  approvare in giunta  le delibere per manifestare la loro assoluta contrarietà alla revisione  dei progetti relativi alle opere di ammodernamento. “Il tratto dell'A3 in discussione - dichiara Santelli - è il più difficile oltre ad essere quello più pericoloso per la statistica incidenti. Non è possibile giocare con le parole, qui si tratta di rifare il tracciato come da progetto oppure no. Il resto è una presa in giro, e non permetteremo al Governo l'ennesima mortificazione alla Calabria e ai calabresi”.

Caridi (Forza Italia) boccia la Legge di Stabilità: "Calabria abbandonata dallo Stato"

"La presentazione del maxi emendamento del Governo conferma purtroppo la preoccupazione che la Calabria sia considerata una terra oramai abbandonata dallo Stato".  Sono parole intrise di amarezza quelle pronunciate dal senatore di Forza Italia, Antonio Caridi. "Già nella sua struttura originaria, la legge di stabilità 2016 si è manifestata - accusa l'esponente 'azzurro' -come un provvedimento privo di una strategia di lungo respiro. L’annunciata riduzione della pressione fiscale è caratterizzata solo ed esclusivamente dal rinvio di maggiori e più dolorose tasse nel 2017 e nel 2018: l’IVA è previsto che incrementi del 3%, portandosi dal 22% al 25% e dal 10% al 13%; l’effetto previsto sarà di maggiori tasse per oltre 34 miliardi di euro. Già in passato ho criticato la norma sugli ammortamenti ad aliquota maggiorata, presentando un emendamento che estendesse l’agevolazione ai fabbricati aziendali, così da aiutare la ripresa delle numerose imprese edili presenti nei nostri territori. Ho proposto il mantenimento degli esoneri contributivi triennali a favore delle nuove assunzioni al Sud, considerato l’inaccettabile tasso di disoccupazione. Ho chiesto un intervento efficace a favore del turismo marittimo e costiero, anziché la destinazione di cospicue risorse solo ad archivi e biblioteche. Ho proposto di inserire nelle risorse a favore delle emergenze ambientali esclusivamente destinate alla Terra dei Fuochi anche i Comuni della Calabria soggetti a bonifica concentrando gli stanziamenti destinati alle ciclovie turistiche alle emergenze stradali calabresi". "Più in generale, con un articolato emendamento, ho avanzato - ricorda il senatore che ricopre anche l'incarico di vice coordinatore regionale di forza Italia - la richiesta dell’istituzione della ZES a Gioia Tauro nonché l’inserimento nella Legge di Stabilità di una norma che rendesse più conveniente il credito d’imposta della ricerca effettuata dalle imprese. Nessuno di questi emendamenti è stato accolto. Al contrario, il maxiemendamento su cui il Governo ha posto la fiducia è un vero assalto alla diligenza con numerosi piccoli interventi a favore di enti, associazioni, comuni e regioni che niente hanno a che fare con i reali problemi del Paese, della Calabria e delle sue quotidiane emergenze. Soldi alle scuole paritarie (25 milioni), al cinema (35 milioni), alla Scuola per l’Europa di Parma (3,9 milioni), ad archivi, biblioteche, fondazioni e accademie varie (90 milioni); per gli eventi sismici del 2012, sono stati trovati 160 milioni di euro per l’Emilia-Romagna e 30 milioni per la Lombardia; 8 milioni saranno destinati alla celebrazione di anniversari e 5 milioni per la produzione della barbabietola da zucchero. Sono stati altresì confermati 450 milioni per la Terra dei Fuochi in Campania, considerando probabilmente che le emergenze al Sud non scendano al di sotto di Eboli. Sono state trovate risorse per il gran premio di Monza, 2 milioni per la Biblioteca dei ciechi, sempre di Monza, il finanziamento alle olimpiadi dei diversamente abili così come fondi per il recupero dei percorsi ferroviari dismessi da destinare itinerari con la bici; neanche un euro per la Calabria.  Dispiace infine vedere che ai comuni siciliani sono stati destinati 3 milioni per il ristoro delle spese per l’emergenza immigrazione, mentre ai comuni calabresi quotidianamente impegnati a fronteggiare gli sbarchi dei migranti non è stato riconosciuto alcunché. Come se Reggio Calabria, Crotone, Vibo Valentia e gli altri enti locali della nostra regione non stiano quotidianamente impegnandosi, con uomini e mezzi, ad accogliere dignitosamente migliaia di persone. Di tutto questo non si potrà discutere e variare nulla. Il Governo pone la questione di fiducia sul maxiemendamento. Mi chiedo se la rappresentanza parlamentare calabrese avrà il coraggio di combattere, in tutte le sedi, una battaglia a favore della terra che essi rappresentano. Mi chiedo se i senatori eletti in Calabria, che sorreggono la maggioranza, avranno il coraggio di votare a favore di una legge di stabilità che calpesta la dignità del popolo che li ha eletti". "Da parte nostra - garantisce Caridi - siamo convinti che le forze di opposizione saranno ferme ed intransigenti nel votare contro questa legge al contempo ingiusta ed iniqua.         

 

Salerno, Graziano e Morrone insistono: “Tallini è sempre stato un battitore libero”

“Non c’era bisogno delle ultime vicende: il consigliere regionale Mimmo Tallini è sempre stato un battitore libero, fuori da qualsiasi schema, che spesso incappa in errori, facilmente evitabili con un po’ di buonsenso politico. Certamente questa volta è andato oltre ogni limite e, dunque, riteniamo che non ci sia altra via d’uscita se non quella dell’espulsione dal partito”. È ancora nell’occhio del ciclone la compagine berlusconiana dopo i nuovi contrasti verificatisi nei frangenti finali dell’ultima seduta a palazzo Campanella. Ad insistere nell’arrivare al chiarimento finale sono Nazzareno Salerno, Giuseppe Graziano ed Ennio Morrone che dichiarano di non comprendere, oltre a Tallini, “chi, anziché guardarsi intorno, si allinea alla sua posizione rinunciando alla propria. Forza Italia – spiegano - esercita un’opposizione credibile in Consiglio regionale mirante a sottolineare la stasi e gli sbagli di chi è oggi al Governo, individuandone le motivazioni, specificando quali vie sarebbe stato necessario seguire e formulando proposte realizzabili. Il tutto con senso di equilibrio, trasparenza e nel pieno rispetto del mandato conferito dagli elettori. In particolare, il capogruppo Alessandro Nicolò ha sempre saputo interpretare al meglio il suo ruolo, dimostrando correttezza, coerenza e capacità di fare sintesi. Stupisce – è questo un passaggio significativo - la posizione del senatore Antonio Caridi che, appena entrato in Forza Italia e dunque non conoscendo da vicino fatti e dinamiche, interviene per assumere una linea precisa che non tiene conto di quanto accaduto. Allo stesso modo – sostengono i tre consiglieri regionali - andrebbe rivisto l’atteggiamento della coordinatrice regionale Jole Santelli che agisce solo nel momento in cui si è arrivati al punto di non ritorno. Era logico, al proposito, usare un minimo di lungimiranza poiché era intuibile che la situazione sarebbe presto sfociata in quello che è poi successo. E, allo stesso modo, sarebbe stato più opportuno impegnarsi maggiormente per un effettivo radicamento del partito, cercando di condividere obiettivi e strategie”. Salerno, Graziano e Morrone rivelano infine di essere “in attesa della riunione che si terrà a Roma e durante la quale auspichiamo che siano adottati provvedimenti tesi a rendere Forza Italia un partito più compatto, in cui i protagonisti possano serenamente discutere per scegliere e concretizzare, insieme e con convinzione, le più opportune azioni per rilanciare il partito e proporsi come valida alternativa alla maggioranza”.

 

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