Serre: riaprono i punti prelievi – Gli orari

  1. Da domani (1 luglio) al 14 agosto prossimo nelle giornate di martedì, mercoledì, giovedì e venerdì, saranno riaperti, presso le postazioni di continuità assistenziale, i punti prelievi dell’area territoriale di Serra San Bruno, specificatamente nei comuni di Dinami, Arena, Acquaro, Fabrizia, Nardodipace e nelle frazioni di Monsoreto di Dinami e Cassari di Nardodipace.

Di seguito il piano di lavoro con gli orari di apertura al pubblico:

  • martedì: nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) Dinami - orario  apertura punto prelievi al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 9.30. si precisa che il terzo martedì del mese sarà possibile effettuare prelievi a domicilio nella frazione di Monsoreto di Dinami, previa prenotazione;
  • mercoledì: nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) Arena orario apertura punto prelievi al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 9.30.
  • giovedì: nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) Acquaro - orario apertura punto prelievi al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 9.30.
  • venerdì: nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) Fabrizia orario apertura punto prelievi al pubblico dalle ore 8.00 alle ore 9.30
  • il primo venerdì del mese nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) di Nardodipace - orario apertura punto prelievi al pubblico: dalle ore 8.00 alle ore 9.30;
  • il terzo venerdì del mese Cassari nella postazione di continuità assistenziale (guardia medica) - orario apertura punto prelievi al pubblico dalle ore 8.00 alle ore  9.30.

 L’attività assistenziale infermieristica sarà garantita nel rispetto delle misure procedurali e del distanziamento sociale previste per il covid 19.

Ricovero pazienti post-covid a Serra, la precisazione dell’Asp

"In ordine al ricovero di 3 pazienti post-Covid presso il reparto di lungodegenza dell’ospedale di Serra San Bruno, corre l’obbligo - al fine di fornire una corretta informazione e tranquillizzare tutti i cittadini - precisare quanto segue:

il Dipartimento Tutela della Salute della Regione Calabria ha chiesto a questa Azienda Sanitaria di disporre il ricovero, presso la RSA di Soriano, di 3 pazienti già ospiti della RSA Domus Aurea di Chiaravalle Centrale e provenienti dal Policlinico di Catanzaro dove si trovavano ricoverati da circa 20 giorni.

A corredo della richiesta, il Dipartimento Tutela della Salute ha inviato dettagliata relazione clinica dalla quale si evince che si tratta di pazienti guariti e dimissibili e ai quali erano stati effettuati due tamponi risultati negativi (Circolare dell’Istituto Superiore di Sanità del 28/2/2020: Documento relativo alla definizione di “Paziente guarito da Covid-19” e di “Paziente che ha eliminato il virus SARS-CoV-2”)".

Questo l'incipit di una nota dell'Asp di Vibo Valentia, che prosegue: "Trattandosi comunque di pazienti convalescenti si è ritenuto opportuno, dopo aver informato con congruo anticipo (nota prot. n°19570 del 5/5/2020) il Dipartimento Tutela della Salute regionale, disporre temporaneamente il ricovero presso l’unico ospedale – Serra San Bruno - ove è presente la Lungodegenza. Ciò al fine di consentire un inquadramento clinico più approfondito prima di un eventuale trasferimento degli stessi ad altro regime assistenziale. I pazienti sono stati ricoverati in ambiente ospedaliero e nei posti letto disponibili senza alcuna modifica organizzativa dell’unità operativa e dell’ospedale. In una logica regionale di garantire l’assistenza ed avendo disponibilità di posti letto, l’Azienda non si poteva esimere dall’accettare il trasferimento di pazienti guariti.

Nonostante il contenuto della documentazione sanitaria rilasciata dal Policlinico Mater Domini di Catanzaro relativa alle dimissioni degli anziani fosse da un punto di vista clinico rassicurante, si è scrupolosamente ritenuto - prima di ricoverare gli stessi all’interno del reparto di Lungodegenza – isolarli in due stanze separate e sottoporli ad un ulteriore tampone.

Ovviamente, in tutte le varie fasi del percorso ospedaliero sono state adottate le misure previste dai protocolli relativi alla gestione dell’emergenza Covid – 19, ponendo in essere tutte le misure di prevenzione indicate.

In particolare - aggiungono i vertici Asp -tutti gli operatori che sono entrati in contatto con i soggetti interessati, erano dotati dei Dispositivi di protezione individuali (tute, copricapo, mascherine, calzari etc.).

Appena conosciuto l’esito dei tamponi, la paziente risultata positiva è stata trasferita presso il Policlinico Universitario di Germaneto dal quale proveniva, mentre gli altri due sono stati ricoverati presso il reparto di malattie infettive del Presidio Ospedaliero di Vibo dove già si trovano altri tre ex ospiti sempre della Domus Aurea, risultati negativi ad un doppio tampone e che avevano già lasciato Germaneto.

Contestualmente - conclude la nota - si è proceduto ad effettuare il tampone per tutti i ricoverati in lungodegenza e a programmare l’effettuazione dei tamponi anche al personale sanitario assegnato.

Pur comprendendo le legittime preoccupazioni dei cittadini serresi è possibile affermare, alla luce delle procedure adottate, che la scrupolosa attenzione del Management di questa Azienda sanitaria nella gestione del caso in questione ha permesso di mettere in sicurezza i pazienti e gli operatori sanitari e ridurre al minimo il rischio che avrebbe potuto determinare non poche apprensioni per tutta la popolazione residente nel territorio serrese".

 

Ospedale di Serra: ripristinato il pronto soccorso, ritornano anche gli anestesisti

"L’Asp di Vibo Valentia, guidata dal Commissario Straordinario dott. Giuseppe Giuliano, dopo un ampio confronto con il Direttore Sanitario Aziendale, dr. Matteo Galletta, il Direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza, dr. Michele Comito, il Direttore di Anestesia e Rianimazione, dr. Peppino Oppedisano, al fine di affrontare la nota carenza di Anestesisti, aggravata dall’emergenza Covid-19 e grazie alla disponibilità manifestata dai medici rianimatori pronti ad implementare la continuità assistenziale con ulteriori prestazioni e ore di straordinario, comunica che è stata superata la temporanea rimodulazione presso il Presidio di Serra San Bruno a Punto di Primo Intervento e, a far data dalle ore 08.00 di Sabato 28.03.2020 sarà nuovamente garantita l’attività anestesiologica, ripristinando la piena attività di Pronto Soccorso.

Si ringraziano le forze civiche, quelle politiche di Centro Sinistra e quelle di Centro Destra, in particolare il Sen. Giuseppe Mangialavori e l’On. Wanda Ferro, per la sensibilità manifestata e la collaborazione offerta per superare un’emergenza sanitaria che non ha uguali negli ultimi decenni".

E' quanto si legge in una nota dell'Asp di Vibo Valentia.

Ospedale di Serra: Lagrotteria, Giancotti e Albano: “Insoddisfatti della gestione del caso di Coronavirus, pretendiamo rispetto ed attenzione”

“A seguito di quanto accaduto all’Ospedale di Serra San Bruno in occasione del riscontro di un caso di paziente positivo al Covid-19 manifestiamo formalmente il nostro disappunto nei confronti dell’Asp di Vibo Valentia e di questo abbiamo provveduto ad inoltrare apposita comunicazione ufficiale al Commissario Straordinario Dott. Giuliano ”.

Gli ex consiglieri comunali Walter Lagrotteria, Valeria Giancotti e Brunella Albano si soffermano su quella che definiscono “una gestione non ottimale della situazione, causata anche e soprattutto dalla mancata attivazione del Pre-Triage e dell’adozione delle relative procedure previste in questi casi” e mettono in evidenza “la assoluta mancanza di dispositivi di protezione individuale che dovrebbero essere forniti a tutti gli operatori sanitari e di cui non vi è, invece, ancora disponibilità”. In più, rilevano che “a seguito dell’esposizione, avuta nei giorni scorsi, degli operatori del Pronto Soccorso potrebbe verificarsi una situazione di potenziale contagio” e ricordano che “sono state emesse diverse ordinanze di quarantena obbligatoria, anche nei confronti di personale ospedaliero, ci fa allarmare e rimaniamo sgomenti di fronte alla irresponsabile scelta di emanare un ordine di servizio nei confronti di tutto il personale del Pronto Soccorso e del 118 e di Radiologia di rientrare comunque in servizio, senza alcun preventivo controllo sanitario che riteniamo, in queste circostanza, obbligatorio a tutela degli stessi operatori, dei pazienti e della popolazione del territorio delle serre. Ci chiediamo chi è, l’incosciente, che si vorrà fare carico di tale gravi disposizioni”

Da qui nascono ulteriori riflessioni e richieste: “è assolutamente necessario evitare la diffusione del virus e spegnere sul nascere eventuali focolai. Dunque, anche alla luce degli ultimi ordini di servizio, riteniamo urgente:

1)      sospendere l’ordine di servizio di rientro al lavoro dei soggetti interessati ed effettuare, a tutela della loro salute e di quella dei pazienti, i tamponi sugli operatori sanitari entrati in contatto con il paziente poi risultato positivo e di tutto il personale ospedaliero, così come anticipato, nei giorni scorsi, anche dal DG del Dipartimento  della Salute regionale Dott. Belcastro;

2)      dotare, immediatamente, di tutti i dispositivi di protezione e attrezzatura necessaria al corretto svolgimento delle prestazioni sanitarie: tutti gli operatori sanitari del Pronto soccorso, del 118, dei reparti, tutti i dipendenti ospedalieri e anche coloro i quali, anche essi ad oggi trascurati, forniscono il servizio di assistenza domiciliare, che quotidianamente entrano in contatto con gli ammalati e che possono rappresentare un ipotetico veicolo di contagio e veicolazione del virus, di tutti i dispositivi di protezione;

3)     rendere disponibili maggiori unità di personale infermieristico, anche impiegando personale attualmente non impiegato negli ambulatori che momentaneamente sono stati chiusi;

4)      provvedere all’immediata apertura del Pre-Triage che, al momento, sembrerebbe ancora chiuso in quanto, ad oggi,  sembrebbe non ci sia la disponibilità, all'interno della stessa tenda neanche della dotazione, per tipologia e quantità, di idonea strumentazione e, cosa  altrettanto grave, ribadiamo manca della dotazione degli appositi dispositivi di protezione per gli operatori (DPI).

5)      garantire l’operatività e la reperibilità di personale, secondo quanto previsto dalla delibera n. 345 del 18 marzo, che ad oggi non ha trovato riscontro in alcun ordine di servizio. Ciò servirebbe a rendere disponibile ulteriore personale necessario al presidio ospedaliero per il funzionamento della tenda di Pre-Triage e del Pronto Soccorso e ad attivare e rendere disponibile il servizio della seconda ambulanza, che potrebbe essere impiegata per il trasporto di pazienti risultati positivi. E che oggi si rende ancor più necessaria per il nostro territorio. Sarebbe pertanto opportuno, anche qua, quantomeno creare con apposita turnazione di reperibilità necessaria al possibile impiego di questo mezzo dotandolo degli appositi sistemi per l'isolamento e trasporto in ambulanza di pazienti a rischio contagio.

Lagrotteria, Giancotti e Albano spiegano inoltre che “pretendiamo rispetto ed attenzione verso la comunità” e che “rimarremo sempre vigili per far rispettare il sacrosanto diritto alla tutela della salute della nostra comunità, lotteremo per garantire il rispetto dei operatori ospedalieri e per la tutela della loro incolumità su i luoghi di lavoro. E tutto ciò senza guardare in faccia nessuno nel solo interesse e tutela dei cittadini e del nostro territorio”.

“Infine ringraziamo tutti coloro in questi giorni si sono adoperati al servizio dei cittadini a difesa e tutela della loro incolumità: operatori ospedalieri, medici ed infermieri del Pronto Soccorso, dei Reparti e del servizio di Assistenza domiciliare; le Forze dell’Ordine: Carabinieri e Polizia; I dipendenti Comunali e la Polizio Municipale; gli operatori di Protezione civili e i volontari che si sono adoperati per garantire le consegne a domicilio per chi non autosufficiente e comunque a tutela della salute di tutti noi. Grazie a tutti Voi”

 

Scioglimento Asp di Catanzaro, nominati i componenti della Commissione straordinaria

Sono stati nominati oggi, dal prefetto di Catanzaro, i componenti della terna commissariale che dovrà gestire l’Asp del capoluogo di regione. (Per leggere la notizia clicca qui)

Si tratta di Domenico Bagnato, Franca Tancredi e Salvatore Gullì.

La nomina della commissione straordinaria, che svolgerà le funzioni dell’organo di direzione generale, segue di un giorno lo scioglimento per infiltrazione mafiosa disposto, nella giornata di ieri, dal Consiglio dei ministri.

  • Published in Cronaca

Assenteismo ASP Serra, tutti i NOMI degli indagati

Nella giornata odierna, i militari della Stazione Carabinieri di Serra San Bruno, hanno notificato un provvedimento di conclusione delle indagini preliminari emesso dalla Procura di Vibo Valentia nei confronti di 20 soggetti, originari di Serra San Bruno e di altri Comuni della Provincia di Vibo Valentia e di Catanzaro, contro il cd. fenomeno “assenteismo” negli enti pubblici.

Il provvedimento vede, tra le fattispecie contestate ai vari indagati, i reati di truffa aggravata continuata e false attestazioni o certificazioni di orari lavorativi.

L’indagine, condotta dai militari della Stazione di Serra San Bruno. Nasce nel mese di dicembre 2017 quando venivano riscontrate una serie di condotte presumibilmente illecite poste in essere da parte di un medico impiegato presso il distretto ASP di Serra San Bruno. A seguito di ciò è stata sviluppata l’attività investigativa che ha permesso di acclarare una serie di condotte poste in essere da medici, infermieri, assistenti e collaboratori a vario titolo, che hanno integrato i reati per i quali si è proceduto.

Nella fattispecie è stato riscontrato, spesso e volentieri, l’allontanamento volontario da parte degli indagati dal presidio pubblico: gli stessi, a volte allontanatisi durante gli orari del pranzo, piuttosto che per recarsi presso supermarket locali, compivano queste azioni durante l’orario di lavoro senza eseguire la prescritta timbratura del cartellino elettronico in loro possesso.

Così facendo, non interrompendo l’orario di lavoro, facevano risultare comunque svolte, nell’ambito della giornata,  le ore lavorative e in taluni casi, addirittura tali condotte venivano compiute durante le ore di straordinario.

In un caso è stata registrata un doppia timbratura di due cartellini differenti da parte della stessa persona.

Il periodo in esame comprende i mesi da gennaio fino ad inizio maggio 2018.

Ecco chi sono gli indagati: Maria Abronzino, Domenico Albanese, Francesca Barbara, Vito Bertucci, Monica D’Oro, Filippo Forte, Nicola Gentile, Alberto Antonio Giancotti, Vincenzo Ierace, Maria Teresa Iorfida, Bruno Malvaso, Salvatore Marchese, Gregorio Paglianiti, Eleonora Pantano, Luigino Pasquino, Maria Dolores Passante, Bruno Antonio Pisani, Antonio Salvatore Scrivo, Francesco Valente, Maria Vellone.

Serra. Approvazione posti di Riabilitazione, Tassone: “Passo in avanti, ma pretendiamo tempi celeri”

“Costituisce senz’altro un fatto importante e positivo l’approvazione del progetto definitivo-esecutivo dei lavori di attivazione di 20 posti letto di Riabilitazione nel nostro ospedale, ma il cammino resta ancora lungo ed un cambio di passo in termini di velocità di concretizzazione dei programmi resta un’esigenza imprescindibile”. Il sindaco di Serra San Bruno, Luigi Tassone, mostra soddisfazione per la delibera dell’Asp che dà un segnale per il locale nosocomio ma nel contempo resta “attento e vigile” perché “le procedure vanno a rilento e la popolazione ha bisogno di risposte tangibili in tempi brevi”.

“Una comunità che vive in un’area disagiata e che ha subito privazioni significative con il Piano di rientro – spiega Tassone – non può permettersi lungaggini e ritardi. Si deve dunque procedere a stretto giro di posta anche con l’approvazione del progetto della Lungodegenza e con l’esplicazione della gara per consentire la materiale disponibilità e la reale fruibilità dei posti letto. Nei prossimi giorni – conclude il primo cittadino - chiederò un incontro ai vertici dell’Asp di Vibo per discutere del potenziamento del nostro ospedale, a partire dal Pronto Soccorso, affinché tutto ciò che riguarda il rafforzamento del presidio, che è un baluardo fondamentale per la tutela della salute dell’intero comprensorio, sia percepito come un’attività effettivamente riscontrabile e non come una prospettiva che resta sulla carta”.

Il giudice del Lavoro sospende la nomina di Damiani a direttore del Distretto sanitario di Vibo

Il giudice del Lavoro del Tribunale di Vibo Valentia ha sospeso la delibera con la quale il direttore generale dell'Asp Angela Caligiuri ha conferito l’incarico di direttore del Distretto sanitario unico dell’Azienda sanitaria provinciale vibonese a Vincenzo Damiani, medico serrese di 57 anni.

La decisione è stata assunta in accoglimento della domanda cautelare, presentata dai legali di un dirigente medico dell’Asp di Vibo.

In particolare, nel ricorso la dirigente ha segnalato una serie di presunte irregolarità nella procedura di nomina e nella composizione della commissione esaminatrice.

Per il giudice del Lavoro, la commissione ha stilato un elenco di tredici persone in ordine alfabetico, dal quale il direttore generale ha individuato uno dei candidati, peraltro ammesso con riserva.

Vincenzo Damiani aveva assunto la direzione del Distretto sanitario unico nel novembre del 2017.

  • Published in Cronaca
Subscribe to this RSS feed