Commerciante di Acquaro vittima di una rapina a mano armata a Dasà

I Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno stanno indagando su un episodio verificatosi nel tardo pomeriggio di lunedì. Un commerciante ambulante di frutta e verdura, 55 anni, di Acquaro, è stato vittima di una rapina a mano armata mentre con il suo automezzo stava attraversando la Provinciale 536. Un uomo, entrato in azione a viso scoperto, lo ha costretto a fermarsi in località Marepotamo, a Dasà. Puntandogli contro la pistola, gli ha intimato di consegnare il denaro, una somma pari a 130 euro. Impossessatosi del bottino, è scappato servendosi di Fiat Punto di colore grigio. I militari dell'Arma sono ora impegnati nell'individuazione del responsabile. 

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Accoltella una professoressa per rubarle la borsa: catturato dalla Polizia

Personale della Squadra Mobile, in virtù di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dalla Procura della Repubblica, ha catturato un trentaduenne, G.T., sospettato di aver rapinato e accoltellato quindici giorni fa un'insegnante. Sulla scorta di quanto ipotizzato dagli inquirenti, la professoressa aveva appena lasciato la scuola "Patari", in via Daniele, a Catanzaro, quando è stata affrontata da un malvivente che, per vincere le resistenze opposte dalla vittima e riuscire a sottrarle la borsa, le ha inferto una coltellata alla mano. Prima di dileguarsi si era anche scagliato con violenza contro un giovane incrociato subito dopo aver rapinato la donna.

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Pestano un uomo che reagisce a una rapina: arrestati dalla Polizia

La Polizia di Stato, nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio predisposto in sede di tavolo tecnico dal Questore Luigi Liguori ha potenziato i servizi di prevenzione tesi a frenare il fenomeno dei reati predatori in genere. Lo sforzo e l’impegno profuso nel controllo del territorio dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico – Sezione Volanti ha dato i suoi frutti. Nella serata di ieri, all’esito di numerosi servizi e sulla scorta degli elementi  raccolti, personale della Squadra Volante di Cosenza ha tratto in arresto F.C., 38 anni; V. A., 34 anni e L.A., 24 anni, in quanto ritenuti responsabili, in concorso tra loro, del reato di tentata rapina aggravata. In particolare nel pomeriggio di ieri intorno alle ore 16,20 circa, personale dell’U.P.G.S.P. mentre transitava nel capoluogo bruzio in Via Miceli, si è imbattuta nel pestaggio, ad opera dei tre arrestati, nei confronti di un cittadino rumeno di 35 anni, che a causa dell’aggressione ha riportato un trauma cranico e lesioni giudicate guaribili in dieci giorni. Gli agenti sono intervenuti nell’immediatezza immobilizzando gli autori dell’aggressione uno dei quali, peraltro, brandiva una forbice con la quale aveva tentato di colpire il cittadino rumeno. Dalla successiva ricostruzione dei fatti è emerso che F.C.,  dopo aver notato in un cortile condominiale una bicicletta, risultata essere di proprietà del rumeno, se ne è impossessato trasportandola sulla ruota anteriore essendo quella posteriore bloccata con un lucchetto al telaio della bicicletta stessa. In quel mentre rincasava il cittadino rumeno il quale, alla richiesta di spiegazioni, è stato violentemente aggredito da F.C. e dagli altri due arrestati con calci e pugni alla testa. La condotta violenta è stata quindi provvidenzialmente interrotta dalla pattuglia dell’U.P.G.P. evitando perciò conseguenze ben più gravi per l’incolumità fisica del cittadino rumeno. I tre sono statti arrestati per concorso in rapina aggravata e, dopo le formalità di rito, tradotti presso le rispettive abitazioni al regime degli arresti domiciliari come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente. 

 

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Rapina in banca: un uomo arrestato dai Carabinieri

E' accusato di aver rapinato, con la complicità di una seconda persona, una filiale della Banca di Credito Cooperativo. E' per questa motivazione che i Carabinieri hanno consegnato a V.C.C., recluso per un diverso reato nel carcere di Locri, un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari. Due banditi l'8 luglio dello scorso anno misero a segno il "colpo" nell'agenzia di Simeri Crichi, in provincia di Catanzaro.

Arrestati per rapina due fratelli ventenni ed una terza persona

La Polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Palmi, nei confronti di due persone. Il Personale del Commissariato di Gioia Tauro, a conclusione di un'attività investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica di Palmi, ha così tratto in arresto tre persone: due fratelli ventenni, disoccupati di Rosarno, R.S., già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari; e C.S., ed il 38enne N.C., anch'egli di Rosarno, già detenuto per altra causa, poiché ritenuti responsabili dei delitti di rapina aggravata in concorso e lesioni personali nei confronti di alcune prostitute straniere.  L’indagine era stata immediatamente avviata a seguito di una serie di denunce presentate presso il Commissariato di Gioia Tauro da parte di alcune prostitute straniere che svolgevano l’attività di meretricio nella periferia di Rosarno, nei pressi della zona industriale. Le prostitute avevano denunciato di essere state vittime di rapine e percosse da parte di tre individui. Gli immediati riscontri investigativi, grazie anche alla collaborazione fornita dalle parti offese, hanno consentito, a parere degli inquirenti, di raccogliere sufficienti indizi di colpevolezza, oggetto di dettagliata informativa nei confronti degli arrestati, inoltrata alla Procura della Repubblica di Palmi che ha richiesto una misura restrittiva al gip che, concordando pienamente con le risultanze investigative, ha emesso il provvedimento custodiale. I due fratelli, pertanto, espletate le formalità di rito, sono stati associati alla Casa Circondariale di Palmi a disposizione della competente Autorità Giudiziaria; mentre a N.C., in atto già detenuto per altra causa, l’ordinanza di custodia cautelare è stata notificata in carcere.

 

Calunnia e rapina, arrestato un 26enne

I carabinieri hanno tratto in arresto un 26enne di Reggio Calabria, già noto alle forze dell’ordine, per i reati di calunnia e rapina, in esecuzione all’ordine per la carcerazione, emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Reggio Calabria. Il soggetto dovrà scontare la pena definitiva residua di un anno, 6 mesi e 12 giorni di reclusione per fatti commessi in questo centro abitato nel mese di settembre 2013.

Estorsione e rapina: arrestato un 40enne

I Carabinieri, eseguendo un ordine di carcerazione disposto dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Reggio Calabria, hanno tratto in arresto un quarantenne di Bovalino, Rocco Bevilacqua. Deve espiare una condanna a due anni, 10 mesi e 6 giorni di reclusione. Giudicato autore dei reati di estorsione aggravata, rapina e riciclaggio, i militari dell'Arma della Stazione di Bovalino lo hanno accompagnato presso la casa circondariale di Locri.

Aveva appena scippato una donna: catturato dai Carabinieri

E' accusato di rapina un trentunenne che, dopo aver strattonato violentemente una donna, le aveva sottratto la borsa. I Carabinieri, che stavano pattugliando le vie centrali di Crotone, lo hanno, però, fermato prima che si potesse dileguare. Giovanni Mannarino, residente a San Giovanni in Fiore, in provincia di Cosenza, è finito così in manette e ristretto agli arresti domiciliari. Sono numerosi gli scippi di cui sono stati recentemente vittime parecchie e per questa ragione i militari dell'Arma avevano ulteriormente intensificato i servizi di perlustrazione. L'episodio è accaduto nei pressi dell'ospedale "San Giovanni di Dio". Gli investigatori sono ora impegnati ad accertare eventuali responsabilità dello stesso Mannarino in relazione agli altri casi analoghi o se, invece, i responsabili siano diversi.

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