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Chiaravalle, Tino: “Inesattezze e falsità sul nostro operato”

Ha aspettato, ripensando a mente fredda a quello che è accaduto. Ha ripercorso idealmente il cammino amministrativo degli ultimi 4 anni, ha riflettuto sulle vicende e su ogni singolo passaggio politico. E ieri sera, nel corso della manifestazione “La ragione della verità”, Gregorio Tino ha esternato la sua versione dei fatti. Rivolto soprattutto a Santo Sestito e Sergio Garieri, che unitamente ai 5 esponenti della minoranza si sono dimessi causando lo scioglimento del consiglio comunale, ha puntato l’indice sostenendo che “si sono sostituiti ai cittadini per decidere l’interruzione della consiliatura. Ma la cosa più grave – ha aggiunto – è che hanno paventato illegittimità su atti che loro stessi avevano approvato”. Il bersaglio è il documento condiviso dai fautori della “caduta” dell’ex sindaco che contiene “inesattezze, affermazioni false e tendenziose” e che induce Tino a proporre “querela nei confronti dei firmatari”. A riprova della bontà dell’operato della sua amministrazione, l’ex capo dell’esecutivo riprende uno dei casi contestati e rimarca come il commissario prefettizio “ha mandato avanti senza indugio e così com’era l’appalto riguardante la raccolta differenziata”. Insomma, “tutte le loro argomentazioni non hanno riscontro nella realtà” e “le vere ragioni della rottura risiedono in un fatto squisitamente politico”. Tino scende nei particolari e asserisce che Sestito, che “già aveva avviato un dialogo con la minoranza in quanto aveva tentato, senza riuscirci, di traghettare i componenti dell’amministrazione verso Ncd”, ha voluto “confrontarsi alle scorse elezioni regionali, ma ha perso la leadership visto il numero di consensi accordati”. L’esponente di Forza Italia ricorda poi le azioni positive della sua gestione e cita “la riconversione dell’ex ospedale ‘San Biagio’ in Casa della Salute”, “il recupero dell’autonomia scolastica”, “gli interventi in ambito di edilizia scolastica e di arredo urbano”, “l’acquisizione del titolo di Città di Chiaravalle” e “il risanamento finanziario” intrapreso con “il pagamento di debiti per 4.498.000 euro” ed eseguito “mettendo al centro la tutela dei crediti delle imprese locali”.

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