GUERRA IN FORZA ITALIA / Santelli verso le dimissioni?

La partita diventa sempre più pesante, il clima sempre più caldo. Come il telefono di Nazzareno Salerno, raggiunto nelle ultimissime ore da una raffica di telefonate provenienti un po' da tutta la Calabria. A contattarlo sono amministratori e dirigenti di partito, evidentemente scontenti della gestione della compagine azzurra. Gente che nel suo affondo ha rivisto il proprio sfogo. Il fronte più acceso è quello cosentino, dove i consiglieri regionali Ennio Morrone e Giuseppe Graziano sembrano convintissimi nel portare avanti la loro battaglia: le amministrative sono un appuntamento troppo importante per essere lasciato al caso o agli effetti di decisioni contrastate. Solo all’apparenza è più cauta la posizione di Alessandro Nicolò. Il capogruppo forzista in consiglio regionale è in realtà in tutto e per tutto dalla parte dei “ribelli”. Insomma, fra i componenti del gruppo di palazzo Campanella nessuno è disposto a spendere una parola a favore di Jole Santelli: al contrario, tutti sono pronti a detronizzarla. E la coordinatrice azzurra ha finalmente capito queste dinamiche politiche, ha fiutato i rischi e sta cercando di abbozzare una strategia difensiva. Ma la fretta, si sa, è cattiva consigliera e l’insidia dell’errore si nasconde dietro ogni passo. Come quello di contattare altri consiglieri regionali che, però, mosse avventate non sono disposti a farne. Di più, comunicare è nella politica di oggi l’arte più difficile, anche perché il gioco degli alleati/avversari interni è un filo troppo sottile per non spezzarsi all’improvviso. Ecco perché il rischio di implosione per Forza Italia è un pericolo concreto. Santelli, secondo indiscrezioni, avrebbe addirittura pensato di dimettersi nell’ipotesi di un mancato argine agli attacchi provenienti da più parti. Argine che, al momento, non esiste. Le notizie provenienti da Roma, poi, svelano una realtà che forse la stessa coordinatrice non si aspettava: c’è chi ha il contatto diretto con Silvio Berlusconi. Gli parla, lo ascolta e rilancia. E, probabilmente, adesso indossa tutto tranne che i panni dell’amico.

 

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