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Brognaturo: la minoranza si rivolge al Prefetto

Brognaturo  - “Arroganza”, “sotterfugi”, “artefici”. Sarebbero queste le armi usate dalla “Amministrazione comunale” per cercare d’imporre “i propri tempi per poter anche solo visionare un documento” al fine di “bloccare quello che è un diritto” dei “consiglieri d’opposizione”. E’ un’accusa particolareggiata quella che i due esponenti di “Rinnovamento e Crescita”, Maria Carmela Mangiardi e Bruno Papa, muovono all’indirizzo della compagine guidata dal sindaco Pino Iennarella. Nell’atto d’accusa, contenuto in una missiva indirizzata al Prefetto di Vibo Valentia, i due rappresentanti della minoranza consiliare evidenziano le prerogative dei consiglieri comunali, i quali godono “del diritto incondizionato di accedere a tutti gli atti che possono essere utili all’espletamento del relativo mandato, anche al solo fine di valutare la correttezza e l’efficacia dell’operato dell’Amministrazione”. Eppure, secondo Mangiardi e Papa “questo diritto di controllo” al Comune di Brognaturo, non potrebbe essere esercitato “perché l’accesso agli atti significa lunghe ore d’attesa davanti alla stanza del Sindaco ed inutili (o utili per loro) rinvii per poterlo effettuare”. Da generica, l’accusa diventa circostanziata quando i due rappresentanti della minoranza rilevano che “in data 12.02.2015 è stata presentata al protocollo degli Uffici comunali una richiesta di accesso per visionare ed estrarre copia di alcuni atti”. All’istanza avrebbero fatto seguito diversi solleciti  “verbali”, oltre quello presentato per “iscritto in data 05.03.2015”. Tuttavia, secondo quanto riportato, nella comunicazione trasmessa al prefetto, “alla data odierna, ancora ci viene rifiutato l’accesso agli atti”. La situazione “surreale” determinatasi, induce i due consiglieri a “ pensare” che “l’autoritario diniego” possa “coprire chissà quale situazione poca chiara relativa ai documenti oggetto della richiesta. Pertanto – si legge in calce alla lettera - ci rivolgiamo a Lei, Eccellenza, affinché intervenga per farci consegnare gli atti e i documenti richiesti e, in mancanza di prendere gli opportuni provvedimenti nei confronti di coloro (dirigenti e/o funzionari) che si rendono responsabili delle segnalate omissioni”.

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