Regione. In Commissione discussione sulle carenze di Protezione Civile, Sorical e Arpacal

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta da Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori odierni i rappresentanti della Protezione civile della Calabria, della Sorical (Società per le risorse idriche) e dell’Arpacal.  “La seduta di oggi – ha detto Morrone a conclusione dei lavori – ha avuto il merito di far emergere dai rappresentanti delle tre società le carenze e le criticità di importantissimi settori della infrastrutturazione civile regionale. Non vi è dubbio, anche per la contingenza del momento – ha rilevato Giuseppe Ennio Morrone – che l’audizione del dottore Tansi, responsabile della Protezione civile, abbia messo in chiaro quanto sia poco efficace e mal distribuita sul territorio la rete della Protezione civile calabrese. Tansi – ha detto ancora Morrone – ha riportato all’attenzione della Commissione lo stato di disorganizzazione di una struttura, che conta ben 91 dipendenti in sala operativa contro i nove della Regione Lombardia,  dedicata soprattutto ad interventi di particolare cruenza naturale, come i terremoti e le alluvioni. In tal senso, giudico positivo che siano stati interessati tutti i Comuni calabresi affinché entro i prossimi 90 giorni provvedano ad inviare alla Regione ed alla Protezione civile la mappatura dei luoghi di raccolta delle popolazioni in caso, appunto, di terremoti e l’individuazione di zone per l’atterraggio degli elicotteri per accelerare i primi soccorsi in caso di sisma di forte entità. I dati comunicati da Tansi – ha detto  il presidente della Commissione – lasciano di che riflettere, peraltro confermati dalla recentissima elaborazione dell’Istituto nazionale di Statistica, che evidenziano come in Calabria siano circa 450 mila gli edifici a rischio sismico”.  Su tali problematiche, la Commissione ha approvato una mozione unitaria per chiedere al Presidente Nicola Irto una seduta apposita di Consiglio regionale.  In seguito, la Commissione ha audito il Commissario liquidatore della Sorical, l’on. Luigi Incarnato, e il direttore generale della società, il dottor Simone Lo Piccolo.  “Dalle loro audizioni – ha proseguito Giuseppe Ennio Morrone -  emerge lo stato di grave crisi debitoria dei Comuni calabresi, pari a 368 milioni di euro, nei confronti della Sorical. Non vi è dubbio – ha affermato – come sia necessario corresponsabilizzare gli enti e, contemporaneamente, affrontare con determinazione il rilancio degli investimenti per il potenziamento e l’ammodernamento della rete idrica calabrese che appare fatiscente in ogni provincia della regione. Infine, l’audizione dell’avv. Francesca Gatto, commissario dell’Arpacal – ha terminato Giuseppe Ennio Morrone – ha chiuso una giornata di straordinario interesse di cui la Commissione  presto ne discuterà con gli altri organi istituzionali. L’organismo ha molto apprezzato le linee di lavoro dell’avv. Gatto, i cui esiti sono certamente esiziali per affrontare in maniera efficace la prevenzione e la salvaguardia in materia ambientale”. Il presidente della Commissione ha reso noto che durante la prossima seduta saranno auditi ilvVicepresidente della Giunta regionale, professor Antonio Viscomi, il dirigente generale del dipartimento risorse umane e controlli della Giunta reigonale, il dirigente generale del dipartimento Bilancio riguardo la situazione economico/finanziaria delle società partecipate e/o controllate, nonché degli enti strumentali della Regione Calabria.  Ai lavori hanno fornito il loro contributo i consiglieri Nicolò, Pasqua, Cannizzaro e Guccione.

 

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Protezione civile, Tansi annuncia: "Non sarà ridotto il personale di Vibo e Crotone"

La Commissione speciale di Vigilanza, presieduta dal consigliere Giuseppe Ennio Morrone, ha audito nel corso dei lavori della seduta odierna il presidente del Consorzio di Bonifica 'Tirreno Vibonese', dottor Domenico Piccione, accompagnato dal direttore dell’ente, ingegner Domenico Basile,  il Commissario liquidatore del Consorzio di Bonifica 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', avvocato Rodolfo Elia e il responsabile della Protezione civile, dottor Carlo Tansi. "Il dibattito in Commissione – ha commentato a conclusione dei lavori l’onorevole Morrone – ha fatto emergere tutta una serie di criticità e di elementi di riflessione sul sistema amministrativo finora attuato nei tre enti di gestione della Regione. In particolare – ha proseguito Morrone – la Commissione ha preso atto di una comunicazione ufficiale dell’avvocato Elia secondo cui negli anni compresi fra il 2010 ed il 2015, all’ex commissario del Consorzio 'Piana di Sibari e media Valle del Crati', dottor Domenico Bilotta, sono state liquidate somme pari a 1.430.303,43 euro per compensi per la funzione di commissario liquidatore. La Commissione, su questo argomento, ha deciso all’unanimità di rimettere gli atti alla valutazione di tutti gli organi  competenti". Nel prosieguo dei lavori, il dottor Tansi ha illustrato la situazione organizzativa della Protezione civile calabrese ed annunciato che non vi sono in atto orientamenti di ridurre la presenza del personale negli uffici di Crotone e Vibo Valentia. "Il dottor Tansi – ha detto ancora Morrone – ha avuto modo altresì di comunicare alla Commissione gli orientamenti di riorganizzazione e di ridistribuzione delle risorse, soprattutto dei mezzi meccanici, su tutto il territorio regionale, atteso che né a Cosenza, né a Reggio Calabria, sono disponibili mezzi per il movimento terra e questo, obiettivamente, è un elemento di preoccupazione. Voglio, infine, ringraziare i colleghi consiglieri che hanno arricchito con il loro contributo la discussione con l’impegno che il lavoro della Commissione proseguirà con spirito costruttivo per verificare e rimuovere quelle incrostazioni burocratiche e gestionali che hanno ritardato  il raggiungimento di importanti obiettivi di primario interesse per la popolazione calabrese". Alla seduta della Commissione hanno partecipato i consiglieri: Cannizzaro, Battaglia, Giudiceandrea, Mirabello, Sculco e Pasqua.  "Ho preso atto con soddisfazione che il dottor Tansi oggi in Commissione Vigilanza e Controllo ha confermato di non voler procedere né alla  chiusura né al depotenziamento delle sedi operative dei centri della Protezione civile  di Vibo e Crotone. Premesso che la sottoscritta – afferma la consigliera regionale di Calabria in Rete Flora Sculco -  e l’intera Commissione sono dell’avviso che la Protezione civile debba diventare un organismo efficace ed efficiente e che si condivide pienamente ogni iniziativa di modernizzazione che concretamente, con atti e assunzione di provvedimenti, si voglia portare avanti, si è voluto ribadire che ogni iniziativa va condotta con compostezza, ordine e massimo  rispetto delle istituzioni regionali e dei loro rappresentanti eletti dal popolo. Il dottor Tansi - spiega Flora Sculco -  nelle scorse settimane ed anche di recente si è reso protagonista, in diverse occasioni pubbliche, di atteggiamenti e comportamenti, di parole, frasi e gesti lesivi ed offensivi della rappresentanza istituzionale, della stessa Istituzione che rappresenta e dell’organismo (compreso tutto il personale) che è stato chiamato a guidare. Atteggiamenti che violano precise disposizioni  di legge, ad iniziare dal Dpr 62/2013 e lo stesso codice di comportamento per i  dipendenti adottato dalla Giunta regionale nel giugno 2014. Per sgombrare il campo da possibili equivoci, è bene chiarire che non è in discussione la libertà di manifestazione del pensiero. Anzi, sono dell’avviso che se il dottor Tansi ha notizie di reati, circa il personale o la stessa organizzazione del settore, non deve fare altro che rivolgersi agli organismi ed alle autorità preposte, non certo alle telecamere o ai taccuini dei giornali. Agire, viceversa, con accuse generiche nell’esercizio di funzioni pubbliche, sollevando preoccupazioni ed allarmismi nell’opinione pubblica, o utilizzare un linguaggio che nulla ha di tecnico, non solo depotenzia la stessa credibilità professionale di chi pone in essere  siffatti atteggiamenti, ma soprattutto lede i diritti delle persone coinvolte e la reputazione e l’immagine dello stesso settore”. Conclude la consigliera regionale: "Visto, in ogni modo, che in Commissione il dottor Tansi ha riconosciuto di essere andato oltre e sopra le righe nelle sue esternazioni, facendo ammenda del comportamento tenuto ed assicurando, per il prosieguo,  un modo di porsi congruo con la funzione ricoperta, la stessa  Commissione ha preso atto delle sue affermazioni, ribadendo che sosterrà incondizionatamente ogni azione riformatrice ed innovativa della Protezione civile regionale". 

 

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Caso presidenza della Commissione Vigilanza: Oliverio si difende dalle accuse di inciucio

Completate le procedure di voto che si sono risolte con l'elezione degli uffici di presidenza della Commissioni di Vigilanza e di quella contro la 'ndrangheta, ha preso la parola, nell'aula di Palazzo Campanella dove è in corso di svolgimento la seduta del Consiglio Regionale, Mario Oliverio. Il capo della Giunta calabrese ha fatto esplicito riferimento ai sospetti relativi ad accordi nebulosi stretti nel recinto cosentino con Ennio Morrone, da oggi, come abbondantemente previsto nella lunga vigilia, presidente della Commissione di Vigilanza. Il presidente della Regione, come se volesse erigere un muro a tutela delle sue strategie tese a salvaguardare il consolidamento di delicatissimi equilibri, ha chiesto di prendere la parola davanti alla platea del Consiglio. "Tranne che nella passata legislatura, la Commissione Vigilanza - ha tenuto a ricordare - è stata sempre assegnata all'opposizione. Non c'è nessun inciucio. "Abbiamo votato - ha spiegato a proposito della decisione di accordare alla minoranza la presidenza dell'organismo consiliare - una proposta formalmente avanzata dal capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicoló". Quello che è balzato agli occhi, tuttavia, è il caos imperante anche dopo le estenuanti trattative avviate e portate avanti nel corso dei mesi per sistemare, con colpevole ritardo, le caselle ancora vuote delle Commissioni di Vigilanza e contro la 'ndrangheta. Ne è lampante testimonianza la richiesta di sospensione di dieci minuti avanzata dal consigliere regionale della Casa delle Libertà, Francesco Cannnizzaro, poco prima di procedere alle operazioni di voto. Una scelta che non ha incontrato la condivisione  dei consiglieri di Forza Italia. Se il centrosinistra che governa la Calabria naviga a vista, questi sono episodi che certificano come anche il centrodestra proceda tuttora in ordine sparso. 

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Nicolò e Salerno salutano l'elezione di Morrone alla presidenza della Commissione di Vigilanza

"Esprimiamo il nostro compiacimento per l’elezione dell’onorevole Ennio Morrone alla guida della Commissione speciale di vigilanza, organismo consiliare che riveste importanti e delicate funzioni di garanzia e controllo". Ad affermarlo il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia Alessandro Nicolò congiuntamente al consigliere regionale Nazzareno Salerno. "Al collega Morrone - proseguono Nicolò e Salerno - rinnoviamo le congratulazioni più sentite nella consapevolezza che egli saprà onorare al meglio il prestigioso incarico che gli è stato conferito dalla massima Assemblea elettiva calabrese". "Lo spessore politico, la cultura e l’esperienza del presidente Morrone - concludono i due esponenti politici - sono per l’intera Assemblea componenti di grande affidamento nello svolgimento della sua missione istituzionale". 

 

Regione. E' Morrone il presidente della Commissione di Vigilanza, il vibonese Pasqua vicepresidente

Nessuna sorpresa, i patti sono patti e gli accordi stretti nel corso di questi lunghi mesi hanno finalmente partorito l'esito sperato dai contraenti: è Ennio Morrone il nuovo presidente della Commissione speciale di Vigilanza. Una mossa, quella per la quale si è impegnato in prima persona Mario Oliverio che ha premiato il consigliere regionale di Forza Italia, in passato e, chissà, anche in futuro, quando in primavera i cosentini saranno chiamati alle urne per il rinnovo del Consiglio Comunale. Un accordo tutto in salsa bruzia: del resto, si sa, in Calabria, il trasversalismo ha sempre avuto diritto di cittadinanza. A maggior ragione se si butta l'occhio, anche solo per un attimo, ai numeri che durante la seduta odierna del Consiglio Regionale hanno portato all'elezione dell'esponente forzista. Morrone, infatti, ha raccolto sedici voti: testimonianza tangibile che su di lui sono confluiti i voti dei rappresentanti del centrosinistra, in misura addirittura maggiore rispetto a quelli espressi nei suoi confronti dai colleghi che siedono sui banchi dell'opposizione. Una preferenza è stata accordata a Giuseppe Mangialavori. Vicepresidente dell'organismo di Palazzo Campanella sarà il vibonese Vincenzo Pasqua, che ha ottenuto il consenso di sette consiglieri. Ad espletare il ruolo di Segretario della Commissione, provvederà, Giuseppe Giudiceandrea. Morrone è stato eletto in Consiglio regionale nella circoscrizione Nord per Forza Italia con 7.291 preferenze. Alla quarta legislatura regionale, in quella precedente è stato presidente del gruppo Forza Italia. Assessore al Personale nella Giunta regionale presieduta da Agazio Loiero e vicepresidente della I Commissione consiliare “Politica Istituzionale”, è stato deputato e segretario dell’Ufficio di Presidenza della Camera. Nato a Cosenza l’1 gennaio 1946, è sposato e ha quattro figli. Ingegnere e libero professionista. Ha militato nel Partito socialista italiano e da socialista è stato vicesindaco di Cosenza tra il 1987 e il 1989, ricoprendo inoltre anche la carica di assessore ai lavori pubblici, alle politiche sociali e alla cultura. Dirigente dell’Udeur calabrese, è stato cofirmatario di uno dei progetti di legge in materia elettorale che detta norme sulla disciplina delle elezioni del Consiglio regionale e del Presidente della Giunta regionale della Calabria e relatore della legge Urbanistica in Calabria nel corso della VII legislatura. 

 

 

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