Vibo, Antonio Schiavello passa dalla parte del sindaco Elio Costa

La maggioranza che sostiene il sindaco Elio Costa oggi, con l’ufficializzazione di una confederazione di due gruppi consiliari, fa registrare un suo significativo allargamento. Infatti, il gruppo consiliare “La Città che vorrei”, espressione diretta del sindaco Elio Costa e composto da cinque consiglieri (Giuseppe Policaro,  Giuseppe Roberto Muratore, Maria Rosaria Lagrotta, Elisa Fatelli e Umberto Buccarelli) si confedera con il gruppo consiliare “Territori e libertà”, che, alle ultime elezioni, ha visto registrare l’ingresso nel civico consesso del consigliere Antonio Schiavello a seguito della rinuncia dell’eletto ed ispiratore dell’omonima lista, Cesare Pasqua. La confederazione nasce “quale alleanza tra gruppi consiliari per perseguire in campo politico-amministrativo il benessere della città, pur mantenendo ciascuno piena indipendenza ed autonomia”. Pertanto, i due gruppi consiliari “agiranno all’unisono nelle commissioni e nel consiglio, proponendo argomenti di interesse collettivo, convergendo nelle votazioni in maniera univoca e, soprattutto, garantendo maggiore solidità ed equilibrio al sindaco Elio Costa.

Gradimento dei sindaci: in Calabria sale Occhiuto, scende Falcomatà, Costa sopra il 50%

Come consuetudine, attesa o temuta a seconda della popolarità di ciascun sindaco, anche quest'anno è stata pubblicata la graduatoria, elaborata da Ipr Marketing per conto de Il Sole 24Ore, che indica quanto sono graditi i Primi Cittadini. Performance in chiaroscuro per quelli dei capoluoghi calabresi. Solo tre su cinque hanno convinto più della metà degli intervistati. Si tratta di Mario Occhiuto, Giuseppe Falcomatà ed Elio Costa. Un risultato apparentemente simile, ma diverso per come è maturato. Se, infatti, il sindaco di Cosenza ha conquistato l'1% dei consensi in più rispetto al 2014, raggiungendo il 55% totale, il capo dell'Esecutivo comunale della città dello Stretto è in caduta libero rispetto alla precedente rilevazione: un crollo che lo fa scendere dal 62 al 55%, al quarantunesimo posto come il collega bruzio. Elio Costa, sindaco di Vibo Valentia, invece, al vertice dell'Amministrazione Comunale dalle elezioni celebratesi nel 2015, si attesta al 52%, occupando così la posizione numero 63. Deludente l'esito per Sergio Abramo, sindaco di Catanzaro da quasi quattro anni, non riesce ad andare oltre il posto 89 dell'elenco: per lui, arenatosi al 48%, il calo è pari al 2,6%. infine Peppino Vallone, Primo Cittadino di Crotone da quasi cinque anni, è piombato al centesimo posto: due i punti percentuali in meno in relazione al grado di soddisfazione, era al 44% nel 2014, si ferma al 42% nell'indagine resa nota stamane.

Vibo, l’analisi di Russo sui rifiuti: “Giunta Costa afflitta da ansia da prestazione”

"In gergo si chiamerebbe ansia da prestazione, di questo è afflitta la Giunta Costa”. La diagnosi sull’esecutivo vibonese la opera il consigliere comunale Giovanni Russo che rafforza la sua ipotesi sostenendo che “lo abbiamo visto con la frettolosa inaugurazione della villa comunale, lo vediamo oggi leggendo il capitolato sulla raccolta rifiuti. Tutte iniziative importanti ma fatte con troppa fretta e poca attenzione. In mezzo sempre i vibonesi. Scelte fatte – spiega l’esponente del PD - forse senza gli opportuni accorgimenti, anzi con una vera e propria beffa per gran parte dei cittadini vibonesi, che ancora una volta si vedono costretti a pagare un servizio non effettuato. Già, quegli stessi cittadini che alla fine dell'anno scorso si sono visti recapitare in maniera insolita ben due annualità di pagamento inerente l'acqua, sulla cui potabilità e qualità nessuno vuole esprimersi (é pronto un mio Odg che presenterò insieme al gruppo PD). Vibo oggi – aggiunge Russo - è tornata ‘invasa’ dai cassonetti, a Vibo Marina ne sono ricomparsi a decine, dunque in direzione opposta alla raccolta porta a porta e alla differenziata (servizi previsti nel capitolato e pagati alla ditta). Città che continua a rimanere sporca. Molte vie non sono mai state pulite nè lo saranno in futuro. A riguardo annuncio un'interrogazione nel consiglio del 5 febbraio per sapere quali siano stati gli indirizzi politici sul nuovo temporaneo appalto, quale sia il dirigente che ha formulato il nuovo capitolato e in funzione di quale criterio si siano scelte alcune vie lasciandone fuori molte altre. Inoltre se queste scelte incidono e in quale misura sui costi del servizio, dai quali costi ricordo, è esclusa la gestione del verde pubblico che sicuramente sarà affidata prossimamente. Pian pianino – sottolinea il rappresentante della minoranza - iniziamo a intuire le reali motivazioni delle dimissioni del buon Enzo De Filippis al quale, da ottimo matematico quale è, evidente non tornavano i conti. Ma questa ‘nuova Giunta’ , a me sembra già vecchia e logora, preferisce cambiare gli amministratori anziché mettere mano all'apparato burocratico. Ecco perché spero vivamente che il sindaco Costa si ravveda al più presto riguardo la politica ambientale nello specifico e che intervenga in maniera decisa su chi ha redatto il capitolato. Non vorremmo che queste stesse persone in futuro percepiscano anche i premi di produttività. Sindaco  - ammonisce Russo - batta un colpo, è una questione di maggiore vivibilità di equità e di decoro. Lo deve ai vibonesi, a tutti i vibonesi, perché sono certo che per lei non esistano cittadini di serie A e cittadini di serie B. Soprattutto in virtù del fatto che il costo complessivo del servizio viene ripartito su tutti i cittadini senza alcuna distinzione e/o detrazione. Questa volta nessuno potrà nascondersi dietro ‘l’errore materiale’. Lei sindaco è chiamato a riguardo a lanciare un messaggio forte e chiaro a noi vibonesi. A meno che – è la conclusione - non voglia continuare fare programmare e gestire le scelte sulla città dalla sola burocrazia comunale”.

Vibo, Capodanno senza botti e petardi: multe per i trasgressori fino a 500 euro

La “consuetudine di celebrare le festività con lanci di petardi e botti di vario genere”, che spesso ha provocato seri danni alla persone ed alle cose, subisce uno stop nella città capoluogo di provincia per effetto dell’ordinanza emessa ieri dal sindaco Elio Costa, posta in essere per “garantire la sicurezza di ciascuno e migliorare le condizioni di vivibilità nel centro urbano, salvaguardando la civile convivenza e la coesione sociale”. Nello specifico, “è vietato far esplodere botti e/o petardi di qualsiasi tipo in luoghi, coperti o scoperti, pubblici o privati, all’interno di scuole, condomini, ospedali, case di cura, comunità varie, uffici pubblici e ricoveri animali, in tutte le vie, piazze e aree pubbliche, dove transitano o siano presenti delle persone, fatto salvo ove vi siano che i botti cosiddetti declassificati di libero commercio possono essere esplosi in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultano affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi”. La violazione dell’ordinanza comporta l’applicazione di sanzioni amministrative da 25 a 500 euro.

Manifestazione contro la chiusura della Prefettura di Vibo: l'appello accorato del sindaco Costa

"La manifestazione di sabato 21 novembre, a Vibo Valentia, ideata per far sentire le legittime proteste del territorio in tutte le sue più svariate articolazioni: dalla politica alle istituzioni, dalle amministrazioni pubbliche alle aziende, ai sindacati, alle scuole, alla chiesa, alle professioni, alle scuole, sulla soppressione della Prefettura, rappresenta - secondo il sindaco del capoluogo, Elio Costa - un serio e delicato momento di mobilitazione che richiede l’organica partecipazione della popolazione. Per la prima volta, nella storia di questo territorio, c’è una chiamata, un invito alla più concreta responsabilità perché c’è in gioco il futuro di Vibo Valentia e provincia, già martoriata per talune scelte che hanno deluso ogni speranza di ripresa e che hanno mandato a casa migliaia di lavoratori, adulti e giovani, rassegnandoli, talvolta, anche alla povertà. Oggi la concreta minaccia della soppressione della Prefettura getta allarme ma anche disperazione in chi da tempo si è affidato alla tutela, competenza e comprensione della massima autorità territoriale di governo, indispensabile baluardo di difesa del profondo dilagare della delinquenza organizzata. Al Governo centrale che dimostra di non saper valutare nella giusta misura un tipo di provvedimento che è destinato, se attuato, a spegnere ogni lumicino di speranza per una popolazione che rivendica solo e soltanto il ripristino di una vita normale rivolta ad ogni tentativo legittimo di crescita socio economica ed occupazionale, la popolazione del Vibonese deve rispondere facendo fronte comune ed in maniera clamorosa. Utilizzando tutti gli strumenti di democrazia a disposizione per fronteggiare l’incalzare di una minaccia che se realizzata porterebbe alla più assurda sconfitta della libertà dei cittadini vibonesi". "E’ quanto basta - afferma il Primo Cittadino - per motivare la inderogabile necessità di accogliere e far proprio un momento di lotta che non può non passare se non attraverso la messa in scena di una vibrante protesta che deve avere il sapore di una giusta rivendicazione sociale. Vibo Valentia, nella manifestazione che l’apposito Comitato Promotore ha inteso mettere in piedi per giocare questa grande scommessa, deve dare tutta se stessa. Tutti, dico tutti, sabato 21 novembre dobbiamo scendere in strada e superando il metodo e la classicità della protesta di sempre, scandire, ad alta voce, la nostra guadagnata libertà che si poggia, sopratutto, sul supporto che la Prefettura ha fornito in questi ultimi anni nel contesto della più ferma e responsabile lotta per la difesa della legalità e dei reali interessi della popolazione. Sindaci, amministratori, dirigenti, operatori di tutti gli strati ai diversi livelli dell’impegno di tutti i giorni, donne, studenti, dovranno stare al fianco del Comitato per dar luogo alla più singolare e animata protesta che sta per essere messa in piedi per dire un fermo 'NO' alla soppressione della Prefettura, decretata assurdamente da un Governo centrale che continua a relegare questa splendida realtà naturale nel ruolo di fanalino di coda. Una funzione, quest’ultima, immeritata, ingiusta, penalizzante al massimo che la provincia di Vibo Valentia respinge con fermezza, animo e coraggio ma anche con tanta speranza. Sabato 21 novembre i sindaci, in particolare, che sono i massimi rappresentanti delle comunità locali, dovranno dire 'No'  in maniera compatta e convinta al decreto che, se attuato, propizierà la più assurda delle conseguenze: l’avvio della consegna di questo territorio al patrimonio di chi si è sempre posto dalla altra parte dello Stato per rivendicare il più strenuo potere illegale". "Ecco perché per un giorno - è l'appello del sindaco Costa - tutte le comunità del territorio di Vibo Valentia e dintorni dovranno trasferirsi per 'firmare' in prima fila, e con la più giusta convinzione di chi sa e comprende cosa può essere l’effetto negativo del provvedimento del Ministero dell’Interno, un atto di partecipazione che vale quanto una carta di credito per chi continua a credere nella più piena ripresa della vita di questa comunità.

 

Soppressione prefettura Vibo, Costa chiama a raccolta i sindaci

Li ha convocati per mercoledì alle 16.30 presso il municipio della città capoluogo di provincia al fine di discutere della soppressione della prefettura ed individuare possibili azioni da mettere in campo. Il sindaco di Vibo Valentia Elio Costa ha chiamato a raccolta i suoi omologhi: il territorio si muove, anche se incidere sulle volontà romane sembra  un’impresa sempre più difficile.

 

Vibo, Costa ha nominato la nuova Giunta: questi i nomi

E' stata varata dal sindaco Elio Costa la nuova Giunta comunale di Vibo Valentia. Nove i componenti della squadra che lo affiancheranno nell'amministrazione operativa della città. Quattro di loro sono donne: Loredana De Marco, a cui sono state affidate le deleghe ad Affari generali e Personale; Lorenza Scrugli, che si occuperà di Politiche sociali, Welfare e Sanità; Laura Pugliese, nominata assessore all'Urbanistica; Raffaella Imeneo (Bilancio, Programmazione economica, Tributi, Entrate comunali). Dell'Esecutivo di palazzo Luigi Razza faranno parte, inoltre, Raimondo Bellantoni, delegato a Pubblica istruzione, Cultura e Turismo; Bruno Cutrì, che si è visto assegnare le competenze relative a Politiche giovanili, Fondi strutturali europei, Politiche di coesione, Innovazioni tecnologiche; Francesco Alessandria (Lavori pubblici, Servizi tecnici, Impianti, Finanza di progetto, Protezione civile); Vincenzo De Filippis, nuovo titolare dell'assessorato ad Ambiente, Sostenibilità ambientale, Energie rinnovabili; Domenico Console (Commercio, Attività produttive e Sport).

 

Amministrative Vibo, Galati: “Vittoria Costa monito per governo regionale”

“La straordinaria vittoria al primo turno di Elio Costa a Vibo Valentia premia la coesione tra mondo civico e partitico con un unico obiettivo: realizzare un progetto vincente per la città”. E’ quanto afferma Giuseppe Galati, deputato e vicecoordinatore di Forza Italia in Calabria. “Il Magistrato Costa – aggiunge Galati – saprà mettere al servizio dei vibonesi la sua esperienza e capacità di intervenire direttamente sui problemi che quotidianamente attanagliano il territorio.  Un percorso che porterà Vibo Valentia a rimuovere le criticità esistenti e a far riemergere le sue tradizioni turistiche e imprenditoriali. Forza Italia, insieme agli altri partiti e liste civiche che sostengono Costa, continuerà a dare il suo contributo in termini di idee e proposte di sviluppo per la città. La vittoria del centrodestra a Vibo Valentia, unico capoluogo di regione calabrese interessato alle elezioni amministrative, rappresenta – conclude Galati - un forte segnale di dissenso nei confronti degli attuali governi nazionale e regionale entrambi troppo distanti dalle reali esigenze dei cittadini”. 

 

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