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È Elio Costa il nuovo sindaco di Vibo: superato il 50% dei voti al primo turno

Ce l’ha fatta senza passare dal ballottaggio portando avanti una linea di ferro, che per alcuni poteva essere un motivo di rischio ma che per lui era la chiave della vittoria. Elio Costa è il nuovo sindaco della città capoluogo di provincia: la sua immagine lo ha trascinato alla vittoria, gli avversari non sono stati considerati dagli elettori una valida alternativa. Ha da subito puntando su liste di matrice civica rifiutando gli schemi ed i ragionamenti dei partiti, forse con in mente la sua esperienza precedente conclusasi per effetto delle decisioni drastiche di Michele Ranieli e Franco Bevilacqua. Il risultato di quest’ultimo (2,79% quando le sezioni scrutinate sono 32 su 36) è peraltro da considerarsi marginale, tenendo anche conto del ruolo rivestito per anni. Incarnava una sorta di continuità con la vecchia amministrazione, evidentemente bocciata dalla popolazione. Non eccezionale l’esito degli scrutini (37,4%) per Antonio Lo Schiavo, uomo scelto dal deputato Bruno Censore e sostenuto, con impegno diretto, da esponenti di caratura nazionale del Pd. Ha avuto il coraggio di confrontarsi, non la forza per battere un avversario che ben conosce Vibo nelle sue diverse sfaccettature e nelle sue aspirazioni. Sotto 5% Cesare Pasqua e Antonio D’Agostino. Oggi la scena è tutta per l’ex magistrato, temuto da quelli che furono i suoi consiglieri per la sua rigidità organizzativa e soprattutto per il suo stile amministrativo ritenuto eccessivamente decisionista. A tutti è chiaro che la giunta sarà costruita secondo le sue determinate intenzioni e che chi sarà chiamato a svolgere il compito di assessore dovrà farlo senza distrazioni. E d’altronde Vibo ha bisogno di una scossa forte in un frangente temporale delicato per tutti gli Enti, specie per quelli del Mezzogiorno che quotidianamente devono confrontarsi con problemi aggravati dal ritardo di sviluppo e da una mentalità che tende più a far guardare agli sbagli del passato che non alle occasioni del futuro. Vibo ha creduto in Costa (i consensi dovrebbero attestarsi sul 50,5%), probabilmente perché lo considera colui che può cambiare le sorti di una terra dalle grandi potenzialità che ha l’esigenza impellente di una guida sicura.

Vibo, Lo Schiavo: "Convinto dell'estraneità di Elio Costa alle vicende giudiziarie"

In riferimento a quanto emerso circa il possibile coinvolgimento del candidato a sindaco di Vibo Elio Costa in vicende giudiziarie il suo antagonista Antonio Lo Schiavo dichiara quanto segue:

“Sono convinto che il dottor Costa sia estraneo alle vicende giudiziarie aperte presso la Procura di Monza e, sin d’ora, posso assicurare che questa vicenda non sarà da me utilizzata come argomento di campagna elettorale, essendo convinto che i cittadini sapranno scegliere sulla base dei programmi e dei contenuti. D’altronde questa mia posizione è coerente con ciò che ho sempre affermato, e cioè che bisogna evitare, in campagna elettorale, di affidare ai mass media frettolosi giudizi attinenti vicende giudiziarie ancora in corso, e che prima di giudicare bisogna conoscere a fondo i fatti, valutare gli stessi con equilibrio e trattarli con il necessario ‘garantismo’ che deve contraddistinguere ogni società democratica”.

 

Costa a Porto Salvo e Bivona: "Restituiamo a Vibo la sua identità"

Il candidato a sindaco Elio Costa si è soffermato presso le case popolari di Porto Salvo e nella piazza di Bivona, due importanti frazioni marine a cavallo della città vibonese, e, nella prima località, ha assicurato che nell’ipotesi in cui verrà eletto primo cittadino interverrà direttamente presso l’Aterp perché vengano eseguiti i lavori di manutenzione straordinaria di competenza dell’ente. Ha inoltre aggiunto che, l’amministrazione da lui eventualmente presieduta si interesserà per fornire ai bambini degli spazi dove poter trascorrere in sicurezza il loro tempo e dove poter giocare. Intende inoltre completare l’attivo anfiteatro e la piazzetta i cui lavori sono stati avviati nel periodo in cui è stato sindaco della città. A Bivona ha invece partecipato ad un dibattito nel corso del quale sono stati affrontati i problemi riguardanti la spiaggia, l’occupazione, la Tonnara, il Castello di Bivona, il Porto e il sito dell’Italcementi. Giovanni Patania, Nino De Pinto, Laura Bellezza e Stefano Luciano hanno sottolineato incisivamente lo stato di abbandono nel quale è stata lasciata Bivona e, dilungandosi sulle ragioni che li hanno indotti a sostenere la candidatura a sindaco di Costa, hanno ribadito che si è costituito, attraverso la confluenza delle diverse liste a sostegno della candidatura di Costa, un movimento nel quale confluiscono persone di estrazione politica diversa, ma tutte animate da un comune denominatore: voler cambiare la situazione e restituire a Vibo il volto che per molto tempo l’ha contraddistinta come città colta e bella dal punto di vista paesaggistico. Costa ha quindi concluso, spiegando il suo programma e “l’urgente necessità di restituire alla città quella normalità che nell’ultimo decennio ha completamente perduto”. Ha affrontato pertanto il problema dell’acqua, della rete fognaria, della raccolta della spazzatura, della circolazione stradale e della condizione e della necessità di assicurare ai cittadini, anche dal punto di vista psicologico, “condizioni di sicurezza attraverso la presenza di vigili urbani e un sistema di video sorveglianza”. Si è soffermato in seguito sull’importanza della Tonnara nella storia del quartiere e sulla necessità dell’acquisizione del bene al patrimonio culturale perché possa ospitare un museo del mare ed un centro di educazione ambientale. Costa ha anche posto la sua attenzione sul Castello di Bivona, dopo gli interventi che sono stati eseguiti durante l’amministrazione D’Agostino, ponendo in risalto gli atti di vandalismo che sono stati eseguiti con la sottrazione persino dei servizi igienici. Pur rilevando la gravità della situazione in cui versa il quartiere Pennello, ha tuttavia evidenziato che dedicherà la sua massima attenzione perché possa essere risolto il problema dell’erosione costiera che diventa giorno dopo giorno più grave. Ha fatto anche riferimento al progetto che intende realizzare il Comune di Vibo Valentia della costruzione di un lungomare con una pista ciclabile sopraelevata, ma ha concluso che qualunque opera potrà essere realizzata deve essere adeguatamente protetta con delle barriere soffolte. Nell’avviarsi alla conclusione Costa ha evidenziato che il suo programma, oltre che sulla eliminazione del gap infrastrutturale esistente tra le frazioni e la città, ruota soprattutto sul recupero dell’identità storico-culturale dell’intero territorio, poiché intende vivificare le tradizioni della città e al tempo stesso ricucire il legame tra la comunità e la sua città. 

 

Vibo, domani la presentazione ufficiale delle liste e dei candidati a sostegno di Elio Costa

Domani pomeriggio con inizio alle ore 17,00 presso la Sala consiliare della Amministrazione provinciale di Vibo Valentia, in via Cesare Pavese, il candidato a sindaco del Comune di Vibo Valentia, Elio Costa, presenterà le liste ed i candidati della coalizione che sostengono la sua candidatura a primo cittadino. All'incontro, saranno presenti i candidati consiglieri delle sette liste civiche, compresa la lista Per Vibo Valentia Popolare, appena riammessa dal Tar di Catanzaro nella competizione elettorale, dopo l'esclusione da parte della Commissione elettorale.

Vibo, ufficializzata l'intesa fra Forza Italia ed Elio Costa

Diventa certo, dopo una fase alquanto travagliata,  il legame fra Elio Costa e Forza Italia in vista delle prossime elezioni comunali di Vibo Valentia. Di seguito i termini dell’accordo fra le parti:

- presa d’atto della coerenza del percorso già avviato nelle scorse settimane dal candidato a sindaco; 

 - condivisione dei contenuti politico-amministrativi proposti da Forza Italia, partito che, in coerenza con quanto oggi deciso sul sostegno al progetto del dottor Costa, crede ed auspica un rilancio politico amministrativo per Vibo Valentia, avendo esso stesso manifestato il proprio disagio verso la precedente amministrazione, di cui non faceva parte ed essendosi limitato a donare un appoggio esterno;

- la partecipazione alla coalizione per le prossime elezioni amministrative include solo le liste civiche come segno del progetto “Vibo Valentia prima di tutto”. Sulla base di ciò FI rinuncia alla presentazione del proprio simbolo di partito, riconoscendo la validità del progetto di rinnovamento di municipalità che, attorno al dottor Elio Costa unisce forze politiche diverse e società civile, sulla base del comune obiettivo in nome del bene della città e della buona amministrazione;

- completa autonomia nella composizione delle liste rispettando l'innovazione oltre che i requisiti di moralità pubblica e garantendo l'assenza di qualsiasi elemento pregiudiziale o pregiudizievole della condotta dei singoli candidati.

Di fatto, Costa e la compagine berlusconiana si sono divisi la strada con la seconda che rinuncia al simbolo ed il primo che non potrà mettere veti sui candidati. Viene così superato il problema della candidatura degli assessori uscenti, anche se fra questi ultimi potrebbero essere pochissimi o addirittura nessuno a voler correre insieme all’ex magistrato.

 

Amministrative di Vibo, per Costa è l’ora di decidere

Ad un certo punto, sembrava l’unico concorrente. Quello che vince lasciando dietro di sé il vuoto. E invece da qualche tempo le cose non girano più per il verso giusto per Elio Costa. Da una parte si ritrova un avversario giovane e lanciato come Antonio Lo Schiavo, consacrato da primarie che per quanto discusse lo hanno visto prevalere su un ex consigliere regionale (senza considerare che c’è anche Antonio D’Agostino), dall’altro le grane interne si moltiplicano. Avviata la fase pre-elettorale con l’impostazione di un’aggregazione completamente civica, Costa dà oggi l’idea di aver timore di cedere terreno sulla concezione originaria. Il punto è che deve fare i conti con i partiti. Non è una riedizione del passato: stavolta non dipende dalle logiche di Franco Bevilacqua e Michele Ranieli, ma non può ignorare la voce del centrodestra. Se, infatti, vuole avere a sostegno un numero adeguato di liste non può non trattare (verbo che Costa certamente non usa, preferendo “dialogare”) con i partiti. E trattare significa chiedere ed ottenere, ma anche ascoltare e concedere. Che poi consentire a Forza Italia, che è sempre stato uno dei principali partiti italiani di utilizzare il proprio simbolo, una concessione in senso stretto proprio non lo è. La paura è degli effetti a cascata perché a quel punto bisognerebbe offrire parità di trattamento a Ncd e Udc. Questi ultimi due, in realtà, potrebbero correre sotto le insegne di Area popolare. La soluzione, in teoria, non sarebbe troppo complicata, se non fosse che Costa pare vittima della sua ostentata intenzione di ‘sentirsi diverso’ rispetto ai partiti o almeno della volontà di apparire predominante rispetto ad essi: forse per scacciare i vecchi fantasmi che sacrificarono la sua amministrazione sull’altare delle spartizioni (spirito di rivalsa?), forse per dare prova di discontinuità, forse perché ritiene queste organizzazioni politiche come degli ostacoli all’immagine di chi vuole rilanciare la città capoluogo di provincia in un frangente temporale in cui la fiducia nei partiti è ai minimi storici. Non basta dire alla Gazzetta del Sud che “Quello dei simboli è un problema loro”. Non è così, è un qualcosa che riguarda tutta la coalizione, a partire da chi la guida. Le aspirazioni del candidato a sindaco e i suoi ragionamenti sono legittimi, come lo sono però anche quelli di chi vuole contribuire al governo della propria città ed ha una precisa ideologia o una storia politica alle spalle.

Vibo, salta l’accordo fra Forza Italia e Costa?

Aria di tempesta sull’asse Costa-Forza Italia. I confronti a distanza degli ultimi giorni fanno trapelare una certa tensione e quello che sembrava definitivo diventa terribilmente in bilico. A spiegare la posizione della compagine berlusconiana è Nazzareno Salerno per il quale “non è possibile per Forza Italia rinunciare al proprio simbolo alle prossime elezioni comunali di Vibo Valentia”. Il consigliere regionale ribadisce che “l’accordo del nostro partito con il candidato a sindaco Elio Costa e con la coalizione che lo sostiene deve essere di carattere politico” perché “semplicemente non può esistere un accordo civico nella competizione amministrativa che riguarda il capoluogo di provincia”. Ma se la premessa non presenta elementi di novità rispetto a quanto asserito in precedenza è il resto a far temere una improvvisa rottura. “Qualora dovessero riscontrarsi resistenze in questo senso tali da impedire la proposizione del simbolo – sostiene Salerno - Forza Italia dovrà riflettere e pensare da subito a costruire un’aggregazione, guidata da un proprio candidato a sindaco e rispecchiante la coalizione di centrodestra, con la quale concorrere – abbandonando dunque il progetto Costa - a questa tornata elettorale”. Nel gioco delle strategie spetta ora a Costa muovere la prossima pedina: scelta assolutamente importante perché potrebbe avere risvolti decisivi sugli esiti delle elezioni.

Vibo, Salerno a Costa: “L’accordo è politico, in campo anche gli assessori uscenti”

“Le elezioni comunali che interesseranno Vibo rivestono una rilevanza particolare in quanto, soprattutto in questo periodo condizionato da gravi difficoltà finanziarie a tutti i livelli, vi è la necessità di una squadra compatta che aggredisca i problemi e offra valide soluzioni ai cittadini.  Per questo e per rendere solida l’alleanza fra tutte le compagini che appoggiano Elio Costa occorre una chiarezza di fondo e un confronto sui progetti e sulle idee che generi effetti positivi per tutta la popolazione”. Lo dichiara il consigliere regionale Nazzareno Salerno. L’esponente del partito berlusconiano spiega la sua posizione affermando che “l’accordo con il candidato a sindaco è politico: non potrebbe, d’altronde, essere altrimenti poiché il dialogo, la scelta e le decisioni sono intrinseche alla politica, ad ogni suo aspetto e ad ogni suo passaggio. È evidente la volontà di Elio Costa di proporre una coalizione di carattere civico, su questo  non ci sono né dubbi né titubanze. Nel momento in cui in questa coalizione entra Forza Italia – aggiunge - il discorso non cambia nella sostanza ma certamente si arricchisce perché alla creazione ed al rafforzamento del progetto amministrativo contribuisce un partito con le sue radici, la sua storia, le sue convinzioni. Un partito che non è statico, che non è ciecamente cristallizzato su  posizioni precostituite e al quale si può chiedere di ascoltare le altre voci, di approfondirle, di migliorarle, di condividerle”. E qui arriva la puntualizzazione perché al partito azzurro “non si può imporre di rinunciare alla sua autonomia, al suo simbolo ed ai suoi uomini più rappresentativi. È un ragionamento semplice, che porge la mano agli alleati e che dimostra la nostra lealtà e la nostra schiettezza. Forza Italia – è questo il passaggio chiave - vuole essere parte attiva di un processo di crescita economica e sociale di Vibo Valentia e vuole fornire il suo apporto per mezzo dei suoi esponenti, primi fra tutti quegli assessori uscenti che, forti dell’esperienza amministrativa maturata e del quotidiano contatto con la gente, vogliono continuare a spendersi per il bene della città capoluogo di provincia”. In conclusione, viene confermato “il pieno e convinto sostegno a Costa, a disposizione del quale mettiamo il nostro bagaglio culturale e le nostre energie migliori per collaborare, con la determinata azione dei nostri uomini, alla realizzazione di un serio progetto di sviluppo”.

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