Wanda Ferro (FdI) interviene sull'istituzione della sede della Direzione regionale dogane

"In merito alla istituzione della nuova sede della Direzione regionale delle Dogane, con il sindaco Sergio Abramo stiamo monitorando da tempo l'iter procedurale, come abbiamo reso noto alcuni giorni fa. Secondo le informazioni in nostro possesso non ci sono margini perché venga cambiata la delibera del Comitato di Gestione, che indica in Catanzaro la sede della Direzione. Continuiamo dunque a vigilare, e facciamo fatica a comprendere le esternazioni del sindaco Falcomatà. La politica deve avere la responsabilità di non alimentare dannosi campanilismi, mettendo le comunità una contro l'altra come è avvenuto in passato, e di evitare forzature rispetto a ciò che prevedono le norme. Su questo auspico l'adesione di tutti i parlamentari calabresi. Non voglio credere infatti che il governo di centrosinistra, che gli italiani hanno già mandato a casa, possa rendersi responsabile di un colpo di mano, magari per dare un aiuto ad una amministrazione amica. Bisogna inoltre far presente che la Direzione Regionale non verrebbe trasferita da Reggio, dove attualmente esiste un Distretto della Direzione di Napoli, ma verrebbe istituita ex novo nella sua sede naturale, ovvero il capoluogo di regione, come avviene in tutte le altre regioni italiane. Tra l'altro tutti gli organismi regionali con i quali dovrà interfacciarsi la Direzione regionale hanno sede a Catanzaro, come la Commissione Tributaria Regionale, la Direzione regionale dell'Agenzia Entrate, la direzione regionale dell'Agenzia Demanio, il comando regionale della Guardia di Finanza, gli uffici giudiziari amministrativi e contabili. Ci risulta inoltre che anche gli uffici di Reggio verranno mantenuti e rafforzati. Della firma per l'istituzione della nuova sede si dovrà occupare pertanto il prossimo Ministro delle Finanze, considerato che l'attuale governo non ha alcuna autorità e legittimazione ad assumere decisioni in evidente difformità dalle previsioni di legge".

E' quanto scrive in una nota, il deputato e consigliere regionale di Fratelli d'Italia Wanda Ferro

Il plauso di Wanda Ferro (Fdi) per la nomina di Bombardieri a Procuratore di Reggio Calabria

"Rivolgo un augurio di buon lavoro al dottore Giovanni Bombardieri, attuale procuratore aggiunto a Catanzaro, nominato stamane dal plenum del Csm quale nuovo Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria".

È quanto afferma il deputato e consigliere regionale di Fratelli d'Italia Wanda Ferro.

"La nomina - prosegue Wanda Ferro - rappresenta il giusto riconoscimento per l’attività svolta dal magistrato nel corso della sua carriera, basti citare i brillanti risultati ottenuti nel corso degli ultimi anni trascorsi alla Procura distrettuale di Catanzaro nelle indagini dirette al contrasto della criminalità mafiosa. Un magistrato che tutti apprezzano per la sua preparazione, la sua laboriosità e la sua serietà. Straordinarie doti morali che, unite alle sue indiscusse capacità professionali e alla esperienza maturata sul campo - fin dall’inizio della sua carriera come giudice a Locri, passando per l’attività di sostituto alla Procura di Roma, fino all’attuale ruolo all’interno della distrettuale guidata dal procuratore Nicola Gratteri -, gli consentiranno di guidare con l’autorevolezza e la determinazione necessarie la Procura reggina, che ha competenza su un territorio estremamente complesso e delicato, in cui è forte e pervasiva la presenza di cosche di ‘ndrangheta di elevata caratura criminale ".

 

Serra San Bruno: esame cardiologico fissato a maggio 2020, lo sconcerto di Wanda Ferro (Fdi)

“Sono sconcertata per quanto avvenuto all’ospedale di Serra San Bruno, dove ad un 83enne è stato fissato un esame cardiologico per il maggio del 2020, cioè tra oltre due anni. Un vero e proprio insulto nei confronti di una persona che necessita di accertamenti sul proprio stato di salute, ma soprattutto una imbarazzante ammissione di resa della sanità pubblica di fronte ai bisogni dei cittadini. Prenotare un esame diagnostico a distanza di due anni significa costringere un paziente a rivolgersi ad una struttura privata o, come purtroppo spesso avviene, a rinunciare all’esame, considerato che soprattutto in territori montani come quelli delle Serre, gravemente penalizzati nei collegamenti e da una viabilità disastrata, non è facile per un anziano recarsi presso altre strutture sanitarie. Spero non siano questi i progressi nel settore della specialistica ambulatoriale pubblica sbandierati dal Commissario Scura per giustificare i tagli alle strutture private. Credo che della vicenda, ma più in generale dei lunghi tempi di attesa per la diagnostica che quotidianamente vengono denunciati in tutte le aziende sanitarie e ospedaliere della Calabria, a causa di carenze strutturali e organizzative i cui effetti vengono arginati soltanto dall’abnegazione di medici e personale sanitario, debba occuparsi il Consiglio regionale e in particolare la commissione Sanità. Auspico inoltre che il nuovo governo ponga fine una volta per tutte ad un Commissariamento della sanità calabrese, che oltre a non avere ottenuto i risultati prefissati sta fornendo al governo regionale un comodo pretesto per assolversi dalle proprie responsabilità, mentre proprio oggi il presidente Oliverio ammette di non essere riuscito ad interloquire con il governo nazionale guidato dal suo stesso partito, e di avere sbagliato a minacciare di incatenarsi a Roma per poi non fare nulla”.

E’ quanto scrive in una nota, il Consigliere regionale e deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro

Sicurezza, Wanda Ferro (FdI) incontra il prefetto di Vibo Guido Longo

Gli strumenti per garantire la sicurezza e la legalità sul territorio della provincia di Vibo Valentia sono stati al centro dell’incontro istituzionale tenuto ieri mattina in Prefettura, tra il prefetto Guido Longo e l’on. Wanda Ferro.

È stato lo stesso deputato di Fratelli d’Italia, eletta nel collegio di Vibo Valentia, a chiedere un incontro al rappresentante del Governo, avviando così una serie di appuntamenti con i rappresentanti istituzionali e delle forze sociali del territorio.

Durante il cordiale colloquio con il prefetto Longo si è parlato innanzitutto della difficile situazione finanziaria in cui versano gli enti locali del Vibonese, dalla situazione di dissesto dell’Amministrazione provinciale alla realtà di pre-dissesto di molti comuni. Una condizione di crisi che necessita di grande attenzione da parte delle istituzioni politiche, poiché impedisce agli enti locali, che rappresentano per i cittadini il principale volto dello Stato e il più vicino interlocutore, di offrire servizi efficienti in settori importanti quali la viabilità, l’edilizia scolastica, i servizi per i più deboli, mettendo a rischio la stessa tenuta sociale della comunità.  

Èstato, quindi, affrontato il tema della presenza criminale sul territorio e dal confronto con il prefetto è emersa la necessità di fare fronte alla carenza di magistrati che interessa gli uffici giudiziari di Vibo Valentia, e di potenziare gli organici delle forze dell’ordine, in particolare della Polizia di Stato, che soffre una significativa carenza di personale, e della Guardia di Finanza che ha subito nel tempo un consistente ridimensionamento.

Sempre sul tema della criminalità organizzata, l’on. Wanda Ferro ha condiviso con il prefetto Longo la necessità che la politica tenga alta la soglia dell’attenzione per scongiurare il rischio, molto forte sul territorio vibonese, di condizionamenti e infiltrazioni mafiose nelle istituzioni democratiche.

Infine si è parlato della necessità di scongiurare il ridimensionamento del personale dei Vigili del Fuoco, che rischia di penalizzare un territorio a forte vocazione turistica, e si è anzi valutata con favore la possibilità di potenziare l’attività del Corpo con l’istituzione di un distaccamento capace di affrontare con maggiore efficienza e rapidità le emergenze che colpiscono i comuni della costa. 

Ferro e Orsomarso plaudono all'adesione a Fratelli d'Italia del consigliere regionale Nicolò

Il deputato e consigliere regionale di Fratelli d’Italia Wanda Ferro e il consigliere regionale Fausto Orsomarso accolgono con entusiasmo l’adesione al partito di Giorgia Meloni del consigliere regionale Alessandro Nicolò.

“Il suo ingresso, condiviso con i vertici nazionali - commentano i due esponenti di Fratelli d’Italia - rappresenta per il nostro partito un importante valore aggiunto, per l’autorevolezza, l’esperienza, la serietà, la coerenza e la capacità che Alessandro Nicolò ha saputo dimostrare nel corso della sua esperienza politica. Fratelli d’Italia non solo aumenta la sua rappresentanza a Palazzo Campanella, ma dimostra di proseguire nel suo percorso di crescita in tutta la regione, frutto di un confronto continuo con quei cittadini alle cui istanze Fratelli d’Italia vuole dare rappresentanza e risposte attraverso un progetto politico moderno e credibile sia a livello nazionale che regionale. Alessandro Nicolò è un esponente politico di grande valore, con il quale abbiamo avuto sempre rapporti di stima e di leale collaborazione, e averlo insieme a noi è la dimostrazione della capacità di Fratelli d’Italia di radicarsi sul territorio e di crescere in maniera inclusiva e attenta alla qualità e alla serietà delle persone”.

Alla soddisfazione degli on. Wanda Ferro e Fausto Orsomarso, si aggiungono anche le congratulazioni e gli auguri di buon lavoro da parte del portavoce regionale Ernesto Rapani.

L’adesione dell’on. Nicolò a Fratelli d’Italia sarà oggetto di una conferenza stampa dei vertici calabresi del partito che verrà convocata dopo le festività pasquali.

 

Tagli alla specialistica ambulatoriale, Wanda Ferro (FdI): " A pagare sono sempre i cittadini"

"I budget assegnati dal Commissario alla sanità Massimo Scura alla specialistica ambulatoriale per l’anno 2018, contenuti nel DCA 72/2018 appena pubblicato, con un abbattimento di circa 20 milioni rispetto al 2016, mettono a repentaglio strutture sanitarie storiche della regione e soprattutto rischiano di creare gravi disagi in una popolazione che riesce con difficoltà ad accedere ad una sanità pubblica i cui servizi di diagnostica e di laboratorio sono spesso caratterizzati da inefficienze e lunghi tempi d’attesa. Di fronte ad una rete sanitaria territoriale ancora lontana dalla possibilità di dare risposte concrete alla domanda di salute dei cittadini, non si può pensare di tagliare in maniera indiscriminata le risorse per le prestazioni specialistiche, che vengono ridotte di una cifra stimabile tra il 15 e il 20 per cento. A pagare il prezzo di questa politica ragionieristica sono sempre i cittadini, l’anello debole, che davanti ad un problema di salute si vedranno costretti a pagare di tasca propria per sottoporsi in tempi utili ad un esame diagnostico o ad una visita specialistica,  o come spesso avviene valuteranno se rivolgersi anche per la diagnostica nelle strutture del Nord che poi, dopo la diagnosi, li tratterranno con ogni probabilità anche per gli eventuali percorsi di cura. Senza contare che determinate prestazioni specialistiche non vengono affatto erogate dalle strutture pubbliche, e pertanto in alcuni casi si costringe il cittadino a pagarsi le cure, quando può permetterselo, o peggio a non curarsi affatto. Anche questo provvedimento del commissario Scura sembra andare in direzione contraria rispetto all’obiettivo di ridurre l’emigrazione sanitaria e quindi la spesa per la mobilità passiva che toglie risorse enormi alla sanità calabrese per finanziare quella delle regioni del Nord. Basti evidenziare come lo scorso anno circa 60mila ammalati calabresi hanno deciso di curarsi fuori regione, mentre la spesa per l’emigrazione sanitaria è arrivata a fare registrare 319 milioni di passivo. In questo scenario il possibile taglio delle risorse per la mobilità sanitaria, in discussione nella Conferenza Stato-Regioni, rischia di ricadere sulla concreta possibilità di assicurare il diritto alla salute ai cittadini calabresi". 

E' quanto scrive in una nota, il deputato e consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro.

Wanda Ferro (FdI) lancia l'allarme sul rischio ridimensionamento dei vigili del fuoco del vibonese

“La Regione Calabria deve raccogliere il grido d’allarme lanciato dalle organizzazioni sindacali dei Vigili del Fuoco della provincia di Vibo Valentia, che hanno denunciato un drastico ridimensionamento del personale dei presidi situati sulla costa tra Pizzo e Nicotera, deciso dal Dipartimento".

E' quanto afferma il deputato e consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro, che prosegue: "Proprio la recente mareggiata che ha colpito la costa tirrenica dà la prova di quanto sia importante mantenere, ed anzi potenziare la presenza dei Vigili del Fuoco su un territorio ad alta vocazione turistica che pertanto, nel periodo estivo, registra un consistente aumento della popolazione. Noi faremo la nostra parte in Parlamento, ma è importante che il governo regionale chieda al Dipartimento di rivedere le decisioni assunte, che rischiano di penalizzare ulteriormente un territorio che soffre peraltro una drammatica difficoltà nei collegamenti viari, compromettendo la rapidità di eventuali operazioni di soccorso e quindi mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini”.

Wanda Ferro (FdI) interviene ad Omnibus La7, per parlare di immigrazione e politiche per il Sud

Le ricette di Lega e Movimento cinque stelle per il Mezzogiorno, gli strumenti per portare investimenti e lavoro al sud, gli immigrati come risorsa o problema da gestire, sono stati gli argomenti al centro della puntata odierna di Omnibus trasmessa su La7, alla quale ha preso parte in collegamento da Catanzaro l’on. Wanda Ferro, eletta alla Camera con Fratelli d’Italia. 

Sulle “ricette” per il Sud, Wanda Ferro ha rivendicato la bontà di quella del centrodestra che punta alla defiscalizzazione, alla valorizzazione delle identità e delle eccellenze dei territori, all’investimento sulle famiglie.

“Il centrodestra garantisce più attenzione per il Mezzogiorno rispetto ad un Movimento cinque stelle che punta tutto sul reddito di cittadinanza in territori in cui cresce la disoccupazione, e ad un Pd che è crollato per la sua politica di soli annunci, che ha penalizzato soprattutto gli amministratori, che sono in prima linea nella difesa dei bisogni dei cittadini. I governi di centrosinistra si sono riempiti la bocca di Mezzogiorno, ma in realtà anche il Piano per il Sud si è rivelato per lo più un contenitore vuoto. Gli ultimi tre governi hanno dedicato al Nord il 70 per cento degli investimenti infrastrutturali, e solo il 30 per cento al Sud. Una situazione ancora più grave in una regione come la Calabria, dove il centrosinistra ha sprecato le opportunità offerte dai fondi comunitari, che non vengono spesi, e non è in grado di sfruttare le potenzialità offerte dal turismo e dai grandi bacini culturali. Senza contare il dramma di una sanità commissariata e sottoposta alle ristrettezze del piano di rientro”.

Per portare investimenti e lavoro al Sud, quindi, le priorità per Wanda Ferro sono rappresentate dallo sviluppo infrastrutturale e dalla semplificazione burocratica.

“La burocrazia farraginosa - ha detto - allontana gli imprenditori che vogliono investire, e ai quali non possono essere sufficienti gli sgravi fiscali previsti dalla nuova Zes. Soprattutto in un contesto di deficit di infrastrutture che aumenta i costi per le aziende che vogliono esportare”.

“Il Sud - ha proseguito la deputata di Fratelli d’Italia - non può essere terra di industrie e acciaierie, ma deve valorizzare le proprie identità, le proprie produzioni di qualità, mentre invece si rischia di svendere questo valore alle multinazionali. Così si può rilanciare l’occupazione, passando anche per la formazione e l’orientamento dei giovani”. 

Particolarmente acceso il dibattito sull’immigrazione, sul quale Wanda Ferro, dopo avere rimarcato l’appello del Viminale “che proprio oggi ha parlato di sistema a rischio collasso e lanciato l’allarme sull’insufficienza di uomini e risorse”,  ha contestato l’attuale modello di gestione “che non consente di uscire dall’emergenza né di garantire agli immigrati una reale possibilità di integrazione. Basti guardare alle condizioni della tendopoli di San Ferdinando: bisogna far entrare nel nostro Paese coloro che accettano le nostre regole, la nostra cultura, ma soprattutto coloro ai quali possiamo garantire diritti e dignità, non condizioni da nuovi schiavi”.

“Ciò che è impensabile - ha detto ancora Wanda Ferro - è l’idea di contrastare il calo demografico con l’immigrazione: bisogna piuttosto consentire ai nostri giovani di lavorare e di mettere su famiglia nel nostro Paese”.

Uno dei punti cruciali del programma di Fratelli d’Italia è infatti quello di investire su un grande piano per la natalità.

“Bisogna dare opportunità ai nostri giovani che vogliono diventare medici, abolendo i test per l’accesso a numero chiuso nelle Università, e trattenendo tutti coloro che sono costretti a cercare opportunità all’estero, dagli infermieri ai nostri ricercatori”.

 

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