Rischi per l’aeroporto di Reggio Calabria, Nicolò: “Oliverio e Falcomatà la smettano di dormire”

“Dum Romae consulitur, Saguntum expugnatur. Il richiamo a Tito Livio, sul destino incombente, calza, purtroppo, in maniera efficace per le sorti dell’aeroporto ‘Tito Minniti’”. 

Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò. 

“Le preannunciate decisioni di Alitalia di abbandonare lo scalo reggino, a pochissimo tempo dall’approvazione del Piano regionale dei Trasporti – afferma Nicolò - ha scombussolato il centrosinistra calabrese che, Oliverio in testa (così parrebbe dalle notizie di cronaca...), è a Roma per chiedere lumi al ministro Del Rio dopo sonnacchiosi periodi e rassicuranti dichiarazioni, autori, primi fra tutti, i consiglieri di centrosinistra della provincia di Reggio Calabria. Colti di sorpresa? O non tenuti in conto? Lo vedremo da qui a qualche giorno".

“In Consiglio regionale si è parecchio dibattuto sul costruendo aeroporto della Sibaritide, sull’aeroscalo di Praia a Mare, sul rafforzamento del ruolo centrale di Lametia Terme, ma nessuno ha pensato all’esistente, agli aeroporti di Reggio Calabria e Crotone, operativi e non da realizzare, il cui funzionamento è messo seriamente in discussione, e non solo dal vettore ex nazionale, ma dall’inconsistenza politica di questa Giunta regionale i cui rappresentanti farebbero meglio a ripassare la lezione prima di affrontare programmi televisivi molto impegnativi”.

“L’aeroporto della Città Metropolitana – prosegue Nicolò – denuncia da tempo una situazione insostenibile dal punto di vista dei costi finanziari e della capacità di varare un vero piano industriale in grado di sostenerne il rilancio. Da parte mia non vi è alcuna intenzione di giustificare le responsabilità di chi ha condotto il ‘Tito Minniti’ in queste condizioni, ma non si può neppure tacere, altrimenti si diventa complici di disegni che guardano altrove, e l’aeroporto non può chiudere a causa dell’inanità del governo regionale di centrosinistra e del sindaco della Città Metropolitana.

I consiglieri regionali di maggioranza non possono fare la figura di chi sta cascando dal pero ma assumere ogni iniziativa, seguendola con puntualità, su quanto sta avvenendo ai danni di Reggio Calabria. Possiamo discutere e polemizzare quanto vogliamo – dice ancora Alessandro Nicolò – ma la chiusura del ‘Tito Minniti’ non appare molto aleatoria e la rinuncia di Alitalia a volare da e per Reggio Calabria non è una minaccia ma una concreta ipotesi. Alitalia, intanto, continua ad occupare gli slot migliori, qui e a Milano Linate, anzi, ha trasferito il volo mattutino delle 6,15 con rientro notturno alle 23,30 da Reggio a Lametia Terme, una decisione gravissima che ha ulteriormente affossato il traffico passeggeri, soprattutto quello di origine siciliana. Ma non solo – rileva il capogruppo di Forza Italia – ha tolto ai reggini un’opportunità di raggiungere in orari decenti Milano, tra cui molti imprenditori e tante persone con disabilità, adesso costrette a pernottare obbligatoriamente nella città meneghina con notevole aggravio di costi.

Se i consiglieri regionali di centrosinistra e il presidente Oliverio – continua Nicolò – preferiscono rimanere ‘usi ad obbedir tacendo’, ebbene, noi non possiamo accettare simili conclusioni. Oliverio e la sua maggioranza… silenziosa – dice ancora Nicolò – dicano ai reggini cosa faranno per scongiurare la chiusura del ‘Tito Minniti’, perché di questo di tratta, e non continuino con il loro atteggiamento dilatorio ed inconcludente a continuare a scavare la fossa all’Aeroporto dello Stretto. I tecnici della giunta Oliverio contribuiscano con i loro saperi a dare indicazioni operative, prospettive da raggiungere, congiunture in grado di non bloccare l’operatività dello scalo di Reggio Calabria, altrimenti si dimettano!  

Reggio Calabria – conclude  Nicolò – non è una città che può pazientare a lungo e Oliverio, da politico navigato qual è, se ne dovrebbe preoccupare più di ogni altro. Oggi a Roma, speriamo sia così, incontreranno il ministro Del Rio, non una ‘seconda fila’, ma un esponente di primo piano del Governo Renzi, quindi, in grado di dire una parola chiara sul ‘che fare’. Che Alitalia spa continui ad operare a Reggio Calabria è certamente importante, ma adesso il mercato del trasporto aereo offre sicuramente numerose alternative. Personalmente sono convinto dell’idea che Alitalia resti operativa su Reggio Calabria, cambiando orari e con una politica dei prezzi più ‘umana’.

Adesso però la parola tocca alla politica, a chi governa ed è in grado di decidere”.

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Nicolò nominato vice-coordinatore regionale di Forza Italia

Rinnovata l'assise regionale di Forza Italia. Alessandro Nicolò, consigliere regionale, è stato nominato vice-coordinatore regionale. Ai già vice-coordinatori Roberto Occhiuto, Wanda Ferro e Nino Foti si aggiunge quindi il capogruppo in Consiglio regionale. La nomina è stata decisa dal coordinatore regionale Jole Santelli e dal coordinamento nazionale in accordo con il responsabile organizzativo Gregorio Fontana e con il presidente della conferenza dei coordinatori regionali Sestino Giacomoni. 

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Programmazione Fesr-Fse 2014/2020: “Calabria in ritardo, solo un bando approvato”

“Marca il passo la Calabria sulla programmazione Fesr-Fse 2014/2020: un solo bando finora approvato, per 3,9 mln di euro, mentre il resto delle Regioni, anche quelle del Mezzogiorno, sembrano avere preso più abbrivio rispetto a noi”. Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò. “Le Regioni italiane hanno complessivamente 397 bandi di gara dall’inizio della programmazione comunitaria 2016/2020, un risultato positivo contro cui, però, cozza il lavoro finora fatto dalla nostra Regione. Non si tratta di sollevare polemiche – rileva Nicolò – ma sarebbe opportuno che il presidente della Giunta regionale, almeno entro la fine di questo anno, dicano al Consiglio regionale ed ai calabresi come stanno le cose. Le grandi Regioni del nord – prosegue Nicolò - ma anche le imprese del nord, hanno fatto la parte del leone rispetto ai bandi per ricerca, sviluppo ed innovazione, riuscendo a mobilitare, secondo i dati forniti da Il Sole-24 Ore oltre il 60% della dote messa a bando dalla Commissione europea. Progetti che hanno fortissime ricadute sul territorio, migliorano la qualità dei prodotti, affinano la competitività aziendale e producono occupazione specialistica con forte redditività. La nostra Regione ha spesso sofferto per limiti burocratici e lentezze politiche, non riuscendo spesso a introiettare nel tessuto economico calabrese quelle risorse europee che sono estremamente significative soprattutto in tempi di crisi. In un quadro così definito – aggiunge Nicolò – appare quasi ineluttabile che la Giunta regionale prepari una comunicazione puntuale sullo stato dell’arte del Fesr e Fse, un quadro di sintesi da dove sia possibile evincere con chiarezza i punti di criticità e gli inghippi burocratici che impediscono la velocizzazione della spesa comunitaria e l’emissione dei bandi. Qui non si tratta di puntare indici su eventuali responsabilità – prosegue Nicolò – ma di ottenere una risposta dagli uffici preposti e dall’Autorità dei Gestione sulla conformità dei nostri programmi comunitari, sui percorsi di buona gestione amministrativa e finanziaria e sull’ottimizzazione dei criteri di efficacia degli strumenti adottati e degli obiettivi indicati. Dobbiamo anche lavorare, soprattutto in Calabria – dice ancora Nicolò – per sconfiggere quella percezione negativa secondo cui i Fondi europei siano soltanto il solito strumento truffaldino per accaparrarsi finanziamenti pubblici, anche se episodi di tal genere si siano in passato verificati. Da qui, anche la necessità di aprire una forte campagna di comunicazione diretta all’opinione pubblica calabrese con cui spiegare il potenziale positivo degli effetti concreti ottenibili con i fondi strutturali sul territorio, irrobustendo così la coesione sociale del Continente e rispondendo con i fatti alle argomentazioni dei vari populismi”.

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Classifica Forum pubbliche amministrazioni, Reggio Calabria ultima. Nicoló: “Serve un momento di riflessione”

“Cinque Città Metropolitane agli ultimi cinque posti della classifica, tra cui ultima Reggio Calabria. Spiace constatarlo, ma il FPA (Forum delle pubbliche amministrazioni) fotografa uno scenario davvero preoccupante per la nostra Città”. Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo al Consiglio regionale di Forza Italia, Alessandro Nicolò. “Gli indicatori alla base della ricerca su 106 comuni di tutta l’Italia – Economia, ambiente, legalità e governance – prosegue Nicolò – fanno emergere una situazione di forte sofferenza per Reggio Calabria. Qui non si tratta di polemizzare sui dati di fatto, quanto piuttosto comprendere fino a che punto di profondità la crisi interessa e sta investendo Reggio Calabria e come trovare la strada per risollevarsi. C’è necessità – asserisce Nicolò – di trovare un punto di incontro per una attenta valutazione politica ed istituzionale dove condensare programmi di attività che riportino Reggio Calabria ad una condizione di sviluppo che ne salvaguardi il futuro. I dati di FPA non lasciano scampo a dubbi di interpretazione, anzi, suonano come campanello d’allarme per la politica e per chi governa. Non vi è alternativa, a mio parere – prosegue Nicolò – se non individuare una forte azione unitaria per imporre all’agenda politica nazionale, al Parlamento ed al Consiglio regionale, una discussione di merito sul ‘che fare’ per Reggio e la Calabria. Notiamo, giorno dopo giorno – rileva Alessandro Nicolò – impotenti, allo spopolamento delle giovani generazioni che ormai si muovono per il mondo in cerca di una sicurezza, qui negata. Una migrazione delle forze più dinamiche della società calabrese, diplomati e laureati, che non riescono a vivere oltre in questa regione e ripercorrono le rotte dei padri o dei nonni. Di tempo, dunque, ne resta ben poco e urge che i governi a tutti i livelli comincino a lavorare con concretezza per dare risposte serie a quelle che sono le esigenze del territorio in merito all’emergenza e a quella auspicata progettualità, finora propagandata nei vari libri dei sogni dei programmi elettorali della sinistra. È con alto senso  di responsabilità che chiedo al sindaco Falcomatà e al presidente della Regione Oliverio di costruire un momento serio di riflessione istituzionale orientato a porre al Governo nazionale ed all’Europa un gruppo di obiettivi, a partire dal recupero funzionale e dalla messa in sicurezza del territorio, che servano ad infrastrutturare la città metropolitana collegata ad  una regione, per altro sofferente e puntellata da interventi tampone senza carattere di continuità. La precarietà – conclude Nicolò – colpisce i calabresi e certamente non aiuta, anzi, scoraggia qualsiasi investitore a puntare sulla Calabria. Una condizione di obiettiva stasi che potrà essere rimossa solo ad una forte azione dello Stato e degli enti pubblici, e con una seria  programmazione che inserisca Reggio Calabria tra le aree da cui far ripartire l’economia nazionale”. 

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Forza Italia, Santelli nomina Nicoló e Cannizzaro sub-commissari della provincia reggina

Procede per Forza Italia l'opera di riorganizzazione territoriale del partito a Reggio Calabria. Il coordinatore regionale On. Jole Santelli, commissario provinciale di Forza Italia nel reggino, rende note le nomine a sub-commissari dei consiglieri regionali Alessandro Nicolò e Francesco Cannizzaro, che lavoreranno a stretto contatto con il commissario per il radicamento di Forza Italia sui territori mettendo a disposizione la loro esperienza nelle istituzioni. Il commissario ed i sub-commissari si avvarranno inoltre dell'apporto del coordinamento provinciale, composto da  membri rappresentativi di tutta la provincia, nelle persone di: Ali Wiliam, Attinà Antonino, Barreca Giuseppe, Catalano Domenico, Casella Oscar, Coluccio Giuseppe, Crea Patrizia, Crinò Franco, Cusato Vincenzo, Dattola Luigi, De Leo Francesco, De Pietro Rocco, Di Giorgio Elisabetta, D'Ascoli Giuseppe, Fedele Cosimo, Genovese Giovanni, Lamberti Armando, Lizzi Rudj, Mansueto Umberto, Mafrica Giovanni, Marino Celestina, Palamara Rocco, Polimeno Alessandra, Politano Vincenzo, Shipilliti Francesco, Scrivo Domenico, Sgarlato Pietro. Fanno parte del coordinamento inoltre Vincenzo Primerano, coordinatore regionale di Studenti per le Libertà in Calabria,  Francesco Bruzzaniti, coordinatore provinciale di Forza Italia giovani a Reggio Calabria e Lucrezia Romeo, membro della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria. Viene contestualmente indicato quello che sarà il Direttivo provinciale del movimento azzurro di cui fanno parte oltre al commissario, i sub-commissari ed il vicecoordinatore regionale Nino Foti anche Caracciolo Maria Antonietta, Cavallaro Salvatore Alessandro, Giannetta Domenico, Lamberti Castronuovo Edoardo, Macrì Francesco, Micari Lorenzo, Modafferi Francesco, Musco Giuseppe, Pizzimenti Antonio, Pizzimenti Giovanna  ed inoltre il vicecoordinatore vicario di Forza Italia Giovani in Calabria Giuseppe Romeo e la presidente del Consiglio della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria Falcomatà Monica. "Un mix tra forze fresche ed esperienze consolidate - dichiara Jole Santelli - in un progetto che mette al centro i territori e le loro connotazioni. Il coordinamento provinciale unitamente al direttivo lavoreranno pertanto al coinvolgimento attivo dei territori e nell'ottica di riavvicinare alla politica elettori e militanti, che della politica ne sono l'essenza”. “Lavoreremo in sinergia con il coordinatore regionale Jole Santelli e con il collega Francesco Cannizzaro - dichiara il consigliere regionale Alessandro Nicolò - per il rilancio di Forza Italia nel reggino e come sempre metterò a disposizione tutta l'esperienza maturata nel partito in tanti anni. Il nostro sarà un lavoro ambizioso mirato alla condivisione ed al coinvolgimento di risorse, culture ed energie capaci di apportare quel cambio di passo che ci permetta di essere credibili ed alternativi ad una sinistra che sta sfasciando la Calabria”. Segue il collega Francesco Cannizzaro: "Dopo un periodo di transizione per il partito nella nostra provincia, in piena sinergia e collaborazione con il collega Nicolò e con la coordinatrice Santelli, siamo riusciti, finalmente, a costruire un gruppo dirigente formato da donne e uomini che saprà, con impegno e dedizione, nel breve tempo, radicare e riaffermare ancor di più i valori del nostro partito sull'intero territorio provinciale con la volontà di divenire il motore dell'intera coalizione di centrodestra e imporci come alternativa ad un PD e ad un centrosinistra più che mai fallimentare”.

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Garanzia Giovani, Nicolò: “Comportamento scorretto e irriguardoso del Dipartimento Lavoro”

"Troviamo quantomeno irrituale, se non scorretto sul piano istituzionale ed irriguardoso nell’ambito delle relazioni che devono intercorrere tra gli uffici della Cittadella e l’Assemblea regionale e i suoi componenti eletti dai cittadini, che dal Dipartimento regionale ‘Lavoro’ qualche anonimo burocrate risponda direttamente sulla stampa a un consigliere, circa le problematiche legittimamente sollevate sul ritardato pagamento delle spettanze di circa quattromila giovani calabresi impegnati nel programma ‘Garanzia Giovani’ della Calabria”. È quanto afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, che aggiunge: ”È un andazzo che non ha precedenti, inaugurato in questa legislatura con episodi-limite verificatisi in più circostanze. Repetita iuvant!”. “Evidentemente, però – continua Nicolò – alla Cittadella si avalla uno stile che consente ad un burocrate che non si firma di impartire ‘paternali’, ‘richiami’ e rimproveri a un consigliere regionale che il vizio di ‘disturbare’ certamente ce l’ha e considera, anzi, questo ‘difetto’ un dovere imprescindibile connesso al mandato ricevuto dagli elettori”. “Duole, purtroppo, constatare – prosegue il capogruppo di Forza Italia – che i vertici di Palazzo Campanella, che ricordo a chi lo avesse dimenticato, è un’assemblea legislativa, tollerino e siano acquiescenti a metodiche che non trovano riscontro simile neppure nei più modesti municipi dove sono sempre gli assessori o i sindaci a replicare o fornire delucidazioni ai consiglieri comunali”. Conclude la nota dell’esponente politico: “Ci limitiamo a mettere fra parentesi che, tra le tante scorrettezze e i passaggi di pura propaganda che inneggiano agli sforzi e tessono le lodi dei presunti successi della Giunta regionale, la replica del Dipartimento Lavoro conferma peraltro in pieno la questione da noi sollevata, ammettendo, testualmente a mo’ di giustificazione che ‘i ritardi sono da imputare alla chiusura anticipata della precedente legislatura ed al tempo necessario per la costituzione della Giunta attuale’”.

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"Sconcertante che la Regione abbia perso 3 milioni di euro per studenti e disabili"

"Apprendere, da una fonte autorevole qual è la Corte dei Conti, che quasi tre milioni di euro di finanziamenti nazionali destinati a interventi in favore di studenti e disabili calabresi non sono stati spesi dalla Regione e che la somma persa è rientrata a Roma, non è solo sconcertante e riprovevole, ma impone contromisure adeguate”. E’ quanto dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia alla Regione, Alessandro Nicolò, aggiungendo:”Non può certo bastare la giustificazione fornita dal presidente Oliverio, secondo il quale per quei finanziamenti non era indicata una finalità specifica ma solamente una generica voce 'welfare', rendendone così difficile l’impegno e la spesa. E’ una scusa inappropriata, che suona per i calabresi come la classica toppa peggiore del buco". "Oliverio con la sua giunta – continua Nicolò – ha spuntato uno stentato voto di sufficienza dai magistrati della Corte dei Conti, però ha rimediato l’ennesima raccolta di cantonate. Innanzitutto, per i magistrati contabili, il bilancio regionale è parificato ma a condizione che venga corretto un ‘piccolo’ errore rilevato, circa 228 milioni di euro relativi all'indebitamento, errore ammesso seduta stante dallo stesso Mario Oliverio che ha precisato, sarà sottoposto a immediata correzione. Poi c’è questa vicenda incredibile di quasi tre milioni di euro che invece di essere spesi in interventi a favore degli studenti e dei disabili della nostra regione sono rimasti inutilizzati e perciò restituiti a Roma". Incalza Nicolò: "Ma è davvero possibile? Se risponde al vero, come si sono affrettati a far sapere dalla Cittadella, che i fondi erano stati resi disponibili dallo Stato sotto una voce troppo generica, ‘welfare’, rendendone così difficile la spesa, perché nessuno ha chiesto chiarimenti? Perché dalla Giunta non è partita una richiesta al governo 'amico' di Matteo Renzi per ricevere indicazioni più specifiche per l'utilizzo di quei finanziamenti? Come mai si sono lasciati ‘perdere’ circa tre milioni di euro, lasciando che rientrassero a Roma sol perchè non era sufficientemente chiara la destinazione?". "Senza dimenticare – conclude il capogruppo di Forza Italia – che a furia di giustificare ogni inadeguatezza dell’azione di governo con l’eredità del passato, Oliverio e la sua giunta hanno ottenuto invece severe reprimende per la loro gestione delle partecipate. Secondo i magistrati della Corte dei Conti, infatti, non sarebbero virtuose né l'Aterp di Vibo Valentia, che fa registrare un aumento della spesa del 56,76%, né quella di Cosenza (+44,64%) e nemmeno l'Ardis (+13,17) e l'Aterp di Reggio Calabria (+7,78)".

 

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"Garanzia giovani in Calabria si sta traducendo nell'ennesima beffa"

"'Garanzia giovani’" un utile strumento congiunturale in materia di politiche attive per il lavoro, in Calabria sta traducendosi nell’ennesima beffa. Vittime, ancora una volta, oltre quattromila giovani dai 15 ai 29 anni, che ancora oggi attendono di essere pagati. Nulla però si muove, e per responsabilità di questa Giunta regionale". Lo afferma in una dichiarazione il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella Alessandro Nicolò. "A tutt’oggi – prosegue Nicolò -  il Ministero del Lavoro ha erogato poco meno del 50% delle somme previste per il soddisfacimento delle prestazioni dei giovani, a fronte della quasi totalità liquidata ad altre Regioni che si sono servite di questo strumento per alleviare temporaneamente la disoccupazione e fornire un minimo di redditività a disoccupati storici, passando attraverso l’esperienza del lavoro. E meno male – evidenzia ancora Alessandro Nicolò – che a Palazzo Chigi siede  un ‘governo amico’ di questa Giunta regionale, che dovrebbe essere più sensibile ai problemi della Calabria, ma così non è. E non c’è sondaggio che tenga o che sia in grado di misurare l’angoscia profonda dei calabresi dinanzi alla palude in cui Oliverio e la sua maggioranza stanno lasciando affogare, giorno dopo giorno, la nostra regione. E’ francamente incomprensibile che dinanzi ai fatti, Oliverio si affidi ai sondaggisti anziché aprire un’autentica vertenza nazionale per capire cosa intenda fare il Governo di questa terra. Non vi è, infatti, un solo settore della vita civile ed economica, fatta salva l’iniziativa di qualche coraggiosissimo imprenditore privato, che trovi sostegno e promozione da questa Giunta regionale: dall’agricoltura, alle aziende manifatturiere, ai servizi, in Calabria, nonostante qualche lievissimo decimale di Pil, aumenta la richiesta di cassa integrazione che certifica la narcosi politica di questa Giunta regionale su cui incombono quotidianamente i colpi e i contraccolpi delle liti interne al PD.  Impietoso, peraltro, il giudizio dei Sindacati confederali della Calabria sui risultati,  uguali o tendenti a zero, acquisiti dall’Esecutivo regionale, cui fanno da pendant i dati forniti oggi da un quotidiano di informazione sull’attività istituzionale (sedute dell’Assemblea, attività legislativa delle Commissioni) che lasciano sbigottiti per l’incapacità del centrosinistra di fornire, a metà legislatura, indicazioni e progetti di sviluppo, piani di intervento, soluzioni per la sanità, per l’agricoltura delle tre Piane, per Gioia Tauro ed il sistema di mobilità. Oliverio, insistiamo, deve discutere con il Consiglio regionale, informarlo sull’andamento dei rapporti col Governo e assumere le iniziative necessarie ad imprimere un passo nuovo alla 'vertenza Calabria'. Forza Italia non vive di polemiche o pregiudizi – termina Alessandro Nicolò – anzi mai abbiamo lavorato furbescamente, e lo potevamo legittimamente fare tenuto conto delle assenze croniche dei membri di maggioranza nelle Commissioni -  perché è del tutto evidente che la nostra regione si trova in una situazione tale di prostrazione che necessita di una forte spinta collettiva e credibile per ritornare a marciare. Tempo ve n’è poco e Oliverio bene farebbe a non disperdere quella disponibilità istituzionale  che offriamo, soprattutto per dovere nei confronti dei calabresi tutti".          

 

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