Statale 18 Tirrenica, “nessuna opera di messa in sicurezza permanente”

Un’interrogazione per conoscere “quali azioni ed interventi il presidente della Giunta regionale intenda assumere affinché l’Anas inserisca tra le priorità, la messa in sicurezza della Statale 18 Tirrenica, prevedendo progetti strutturali e opere definitive rispondenti alle vigenti normative sulla sicurezza stradale”. L’ha formalizzata il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò “alla luce degli eventi calamitosi che si sono verificati nel corso del 2016 e negli anni precedenti”. “L’importante arteria di collegamento – ricorda il capogruppo di FI – è stata interessata da frane e smottamenti che hanno comportato la chiusura temporanea di un lungo tratto il 14 marzo, il 9 ed il 24 agosto e il 6 settembre da Bagnara Calabra a Scilla”. “Interruzioni e interdizioni al traffico – sottolinea Nicolò - che hanno provocato disagi per l'intero territorio sia rispetto alle esigenze di mobilità che, soprattutto, relativamente al rischio concreto per la salute e la vita stessa delle persone. I lavori eseguiti dall’Anas successivamente agli episodi franosi soprarichiamati – precisa l’esponente politico  -  sono serviti solo a liberare la strada da fango e detriti. Nessuna opera di messa in sicurezza permanente, invece, è stata realizzata. In considerazione della valenza strategica di questa via di comunicazione e alla luce del già precario tessuto connettivo della nostra regione, carente di adeguati sistemi di collegamento – è la conclusione - si rende dunque necessario e non più rinviabile, ripristinare le condizioni di agibilità e sicurezza della Statale 18 che, ad oggi, continua a presentare palesi aspetti di pericolosità e rischi concreti per i cittadini”.

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"Del trasporto aereo in Calabria ne discuta il Consiglio Regionale"

"Vorrei potere essere smentito dai fatti, ma la giusta azione, che io condivido,  intrapresa dalla Giunta regionale assieme al Sottosegretario di Stato Dorina Bianchi per l’aeroporto di Crotone, non sembra trovare  eguale rispondenza d’impegno per l’aeroporto ‘Tito Minniti’ di Reggio Calabria". Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Campanella, Alessandro Nicolò.  "Lungi dal dare fiato da parte mia a questioni così dette di ‘geopolitica’ – evidenzia Nicolò – o ancora peggio, di campanile, logiche che non mi appartengono perché ho sempre lavorato per l’affermazione del regionalismo, tuttavia ripropongo una preoccupazione molto diffusa a Reggio Calabria e nella sua provincia sullo stallo della situazione che sembra ancora avvolgere le sorti dell’aeroporto della Città Metropolitana. Non vi è dubbio – dice ancora Alessandro Nicolò – che l’interesse commerciale manifestato da Ryanair in Calabria sia un fatto assolutamente positivo perché infligge una sana frustata di concorrenza ad una situazione da decenni cristallizzata e dominata da un unico vettore. Ma le politiche di trasporto e della mobilità di beni e persone che la Giunta regionale e la maggioranza che la sostiene intendono varare devono necessariamente trovare un momento di riflessione in Consiglio regionale". "Non sto entrando di proposito nel merito – evidenzia Alessandro Nicolò -  se sia più o meno utile istituire un’unica società di gestione per tutti gli aeroporti calabresi, ma appare del tutto evidente che l’Area dello Stretto abbia una identità specifica poiché in un bacino geografico di poco più di venti  chilometri quadrati convivono, e mi limito al solo dato dei comuni di Reggio e Messina, oltre quattrocentomila abitanti e due Università. Credo che l’interesse della nostra regione, dunque, sia quello di offrire a cittadini e operatori economici una infrastrutturazione trasportistica in grado di facilitare l’incontro tra la  domanda e l’offerta di servizi in maniera diversificata, rispondendo così alle esigenze più volte manifestate con lettere sui giornali e sui network da centinaia di famiglie e operatori economici reggini e messinesi  massacrati economicamente dal monopolio esercitato dell’ex compagnia di bandiera su Reggio Calabria". "Alitalia spa – aggiunge Nicolò – continua, in mancanza di una seria e credibile  alternativa, a gestire gli slot e gli orari di collegamento con Milano con orari assurdi e incompatibili con qualsiasi esigenza che non preveda obbligatoriamente la sosta di almeno una giornata in Lombardia, con dispendio di tempo e di risorse economiche. Gli attuali orari di collegamento da e per Milano Linate – rileva ancora Alessandro Nicolò –  sono, di fatto, una scelta penalizzante per Reggio Calabria, e l’utenza del ‘Tito Minniti’ sta subendo un pesante danno economico per tariffe paragonabili solo a quelle previste per i voli internazionali!" "Alitalia spa continua dunque a operare secondo logiche confutabili di mercato perché i vecchi orari, con partenza mattutina da Reggio Calabria e ritorno da Milano in nottata, soluzione per la quale intendo continuare a battermi, hanno fatto sempre riscontrare un buon indice di gradimento da parte dell’utenza. Se la flessibilità è il mantra di Alitalia spa quando si tratta di Reggio e dell’Area dello Stretto, la risposta istituzionale non può essere da meno a tutela dei cittadini”.  "Ecco perché sul sistema degli Aeroporti della Calabria non sono utili fughe e soluzioni singole, ma serve costruire un ragionamento unitario  di tutto il Consiglio regionale per indicare ai calabresi una sola linea di intervento il cui unico obiettivo è di varare un network efficace dei tre aeroporti della regione valorizzandone specificità e qualità in relazione ai potenziali bacini territoriali di sviluppo". 

 

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"Caos Buona Scuola, in Calabria si tocca il fondo"

"Hanno creato un caos e l’hanno chiamato …Buona Scuola. La nuova legge voluta dal governo Renzi ha pochissime luci e moltissime ombre. Nell’attuazione concreta, poi, stiamo assistendo ad un autentico disastro: c’è in atto una vera e propria 'deportazione' di insegnanti dal Sud verso province del Nord, mentre ci sono docenti in vetta alle graduatorie di merito di concorsi degli anni passati, oggi esclusi in modo illegittimo". E’ quanto dichiara Alessandro Nicolò, presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia alla Regione Calabria, aggiungendo: "Se il quadro generale è caotico sul piano nazionale, in Calabria si tocca il fondo col verificarsi di situazioni che non esito a definire grottesche". "Un clamoroso caso-limite – aggiunge l’esponente politico –  riguarda l'Istituto d'Istruzione Superiore di Oppido Mamertina che da quest’anno scolastico comprenderà anche l'Istituto Tecnico Commerciale di Taurianova con la denominazione di Istituto Superiore Gemelli Careri“.  “Si tratta – continua Nicolò – di un nuovo istituto strutturato in Tecnico con ben 36 classi e in Liceo Scientifico con 8 classi. Ed essendo un Istituto Tecnico con specializzazione in Telecomunicazioni, Logistica ed Informatica, Amministrazione, finanza e marketing, Costruzione, ambiente e territorio, Servizi per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha richiesto all’U.S.R. Calabria, seguendo l'iter previsto dalle normative vigenti, quattro posti di potenziamento: uno in Telecomunicazioni, un altro in Informatica, un altro ancora in Matematica e il quarto in Materie Letterarie per il Vicario". "Incredibile ma vero – dichiara il capogruppo di Forza Italia – il Gemelli Careri si è visto invece assegnare tre docenti di Storia dell'Arte, uno di Matematica e Fisica, un docente di Latino, un docente di Discipline Giuridiche, due docenti di sostegno e un docente di Scienze Naturali…". "Sul caso – sottolinea Nicolò – ho depositato un’interrogazione in Consiglio rivolta al presidente Oliverio perchè venga chiarita la ragione di un provvedimento che ha così clamorosamente disatteso le reali esigenze didattiche/progettuali della scuola. Non so come potranno essere giustificate iniziative in stridente contrasto con il Comma 5 della legge 107, limitando la programmazione e impedendo la realizzazione dei vari progetti programmati puntualmente dal Collegio dei Docenti dell’istituto Gemelli Careri e codificati nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa approvato all'unanimità dallo stesso collegio e pubblicato nel portale Scuola come da normativa". "Ho chiesto inoltre di sapere – conclude – quale ratio è stata utilizzata per la mancata assegnazione delle figure professionali richieste dall'Istituto e per chiedere, eventualmente, di intervenire con tempestività presso l'USR Calabria allo scopo di fare assumere provvedimenti urgenti finalizzati a garantire l'assegnazione delle suddette figure onde consentire all'Istituto in oggetto di iniziare l'anno scolastico in modo regolare, porre rimedio ad una situazione al limite del grottesco ed evitare che il prossimo anno scolastico si apra all'insegna di una grande incertezza compromettendo la realizzazione delle molte attività curricolari e extracurricolari previste che sono l'asse portante della ‘Buona Scuola’, tra cui l'alternanza scuola-lavoro". 

 

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Esclusione aeroporto Reggio da Piano Ryanair, Nicolò: “Oliverio faccia sentire la voce della Regione”

"L’esclusione dell’aeroporto ‘Tito Minniti’ dal nuovo piano di ripartizione della più grande compagnia Low Cost mondiale Ryanair, che ha deciso d’investire esclusivamente sugli scali di Lamezia e Crotone, nel silenzio assoluto del Governo regionale e del Governo nazionale, rischia di prostrare ulteriormente le ambizioni dell’aeroscalo dell’unica Città Metropolitana della Calabria, mortificando il diritto alla mobilità di un vasto bacino di utenza”. È quanto sostiene il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò. “Una brutta notizia per l’aeroporto dello Stretto estromesso dagli importanti circuiti della compagnia irlandese, contrariamente alle promesse di sviluppo dell’importante infrastruttura, annunciate sia dal premier Renzi che dal presidente Oliverio” - evidenzia l’esponente politico. “Un rilancio in grande stile quello di Ryanair o di analoghe compagnie che potrebbe sortire effetti significativi per la tutela dell’aeroporto dello Stretto. Quali sono le motivazioni di queste scelte? Vi sono state riunioni romane? Che ruolo ha avuto la Regione?” - prosegue Alessandro Nicolò. “Paradossale che non si sia prestata la giusta attenzione verso uno scalo aeroportuale individuato quale snodo strategico di collegamento per l’invidiabile posizione geografica. Riteniamo che, anche per l’aeroporto Metropolitano dello Stretto, si avvii lo stesso percorso giustamente intrapreso per l’aeroporto di Lamezia su cui si continuano ad investire ingenti somme e per il 'Sant’Anna' di Crotone, capace di attrarre nuovi investimenti grazie ad una significativa coesione delle Istituzioni” – sottolinea il Capogruppo di FI. “Come diceva Nietzsche ‘Bisogna avere buona memoria per mantenere le promesse’”. “Attendiamo che il presidente Oliverio faccia sentire la sua voce sull’esclusione dello scalo reggino dal Piano Ryanair 2017, in occasione del prossimo incontro in programma a Crotone con i vertici della compagnia irlandese. Sarebbe un’ottima occasione per un minimo di concretezza rispetto ad una politica che deve guardare al fare e ai risultati” – conclude Alessandro Nicolò.

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Precariato Azienda Calabria Lavoro, Nicoló: “Ci sono prospettive positive”

“La nostra iniziativa di sindacato ispettivo finalizzata ad assicurare stabili prospettive occupazionali ai lavoratori affidati all’Azienda ‘Calabria Lavoro’ ha ricevuto riscontro positivo. D’ora in poi, quindi, il nostro impegno sarà quello di vigilare attentamente finchè saranno pienamente e puntualmente rispettati gli obblighi assunti con la ‘road map’ tracciata dai vertici amministrativi della Regione”. È quanto dichiara Alessandro Nicolò, capogruppo dei Forza Italia alla Regione, rendendo noti gli sviluppi positivi derivanti da una sua interrogazione sul futuro dei servizi affidati all’Azienda Calabria Lavoro e sulle prospettive riguardanti il riassorbimento e la cessazione del precariato degli addetti. Il capogruppo di FI rende conto dei passaggi conseguenti alla sua azione: “La risposta scritta alla nostra iniziativa, fornita per conto della Giunta dal dottor Antonio De Marco, direttore generale reggente – spiega Nicolò – ripercorre l’iter della vicenda a partire dalla legge regionale n. 28/2008  e dalla delibera di Giunta n. 160/2013 che hanno avviato le procedure di selezione per l’inclusione nel cosiddetto bacino di precariato della Regione Calabria, dei lavoratori interessati a forme di trattamento di ammortizzatori sociali affidati all’Azienda Calabria Lavoro e  attualmente inquadrati con contratto a tempo determinato fino al dicembre prossimo”. “In sostanza – aggiunge Nicolò – gli addetti sono attualmente utilizzati in convenzione con Azienda Calabria Lavoro alcuni presso la Regione Calabria, i Comuni e le Amministrazioni giudiziarie, e c’è un accordo preciso per la loro progressiva ricollocazione entro il 2016 esclusivamente presso le strutture dell'Amministrazione regionale. Come è noto anche a loro si applicano le disposizioni nazionali integrate in materia di stabilizzazione del precariato nella Pubblica Amministrazione che però hanno rinviato l'avvio del processo di stabilizzazione del precariato dal 2017 al 2018. Nell’attesa, la Regione Calabria non può procedere ad alcuna forma di assunzione e/o stabilizzazione ma prorogherà il contratto a tempo determinato con Calabria Lavoro fino a tutto il 2017 in attesa delle disposizioni normative nazionali per la definitiva stabilizzazione”. “I riscontri avuti – conclude Nicolò – sembrano positivi e ne prendiamo atto con soddisfazione: il Dipartimento Lavoro si dichiara impegnato nella prospettiva della stabilizzazione a garantire la reinternalizzazione dell’utilizzo dei lavoratori della legge 28/2008 nell’ambito delle strutture della Amministrazione regionale per come deciso dal tavolo tecnico di concertazione. Per quanto ci riguarda, saremo rigorosamente vigili sull’intera vicenda, per garantire che gli impegni assunti vengano rispettati puntualmente”. 

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Rischio sismico. "Urgente mettere in sicurezza le strutture sanitarie"

"E’ urgente mettere in sicurezza gli edifici adibiti a strutture sanitarie. Sono preoccupato per il mancato adeguamento delle strutture sanitarie reggine agli standard più aggiornati relativi al rischio sismico e chiedo puntuali risposte circa gli intendimenti d’intervento e le azioni da assumere per fronteggiare tutte le situazioni di rischio delle strutture a garanzia dei diritti alla vita e alla salute dei cittadini e degli stessi operatori sanitari". Il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò, spiega così l’interrogazione a risposta scritta depositata “in ordine al rischio sismico dell’Ospedale Bianchi-Melacrino-Morelli di Reggio Calabria". "Avendo preso atto della nota redatta dal Dirigente Generale del Dipartimento Tutela della Salute e Politiche Sociali scaturita da una mia interrogazione presentata l’8 marzo scorso sullo ‘status’ della struttura e dei reparti dell’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria – aggiunge Nicolò – ho rilevato la situazione definita ‘non ottimale’ del nosocomio reggino nonché la preoccupante 'non conformità ai più recenti e rigorosi requisiti antisismici’' del plesso". "Non c’è dubbio – aggiunge il capogruppo di FI – che, vista l’ubicazione della struttura ospedaliera in zona altamente sismica, non è rassicurante apprendere che è stata rispettata ‘l’osservanza delle regole costruttive a suo tempo vigenti’, certo oggi largamente superate dagli standard attuali e neppure che una programmazione di interventi di adeguamento ‘derivante da analisi e verifiche dei tecnici’, secondo il rapporto del DG, ‘necessitano corposi finanziamenti al momento non disponibili'". E non basta: "Occorre prendere atto – sostiene l’esponente politico –  che gli edifici realizzati antecedentemente all'introduzione della legge antisismica del 1974, la numero 64/74, sono stati progettati senza l’adeguato rispetto dei criteri antisismici oggi vigenti e che quindi è indispensabile programmare interventi mirati per la messa in sicurezza". "Il tragico terremoto che ha colpito nove giorni fa il centro del Paese e le devastanti conseguenze in perdita di vite umane e di annientamento dei centri urbani – osserva Nicolò – rendono non più rinviabili i necessari interventi preventivi su tutte le strutture edilizie, a cominciare ovviamente da quelle pubbliche preposte alla salute ed alla cura dei cittadini. Non è possibile tollerare su questo argomento né approssimazioni e neppure ritardi, visto che l’intera Calabria è gravemente esposta al rischio sismico e che in particolare Reggio ha conosciuto nella propria storia spaventosi eventi tellurici fra i più luttuosi mai avvenuti". 

 

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Case popolari, Nicoló: “Calabria maglia nera per l’accessibilità degli alloggi”

"Quasi sempre è il Governo Renzi a trascurare o ‘dimenticare’ la Calabria; altre volte è il Governo di Oliverio a perdere importanti opportunità offerte da Roma. Una cosa è certa, però: a farne sempre le spese sono i cittadini e le imprese calabresi”. È tranciante il giudizio di Alessandro Nicolò, capogruppo di Forza Italia alla Regione, sull’ultimo report del ministero delle Infrastrutture “che assegna alla Calabria – stigmatizza l’esponente politico –  la ‘maglia nera’ per le attività finalizzate a rendere accessibili gli alloggi ed a ristrutturare gli edifici danneggiati delle case popolari”. “La bocciatura che arriva dal ministro Graziano Delrio – continua Nicolò – è pesantissima ed è l’ennesima legnata politica per il presidente Oliverio e la sua Giunta. Il rapporto ministeriale, che è di qualche settimana fa, relega la Calabria all’ultimo posto nella classifica nazionale delle attività di recupero e degli interventi di ristrutturazione del patrimonio edilizio pubblico”. “Ma non basta – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – il dossier, secondo le ricognizioni giornalistiche, inchioda la Calabria come l’unica regione in Italia a non aver neppure avviato interventi per superare la criticità dell’edilizia popolare dopo le somme stanziate dalla Legge di Stabilità del 2016. In particolare, i dati ministeriali rilevano che nella nostra regione gli alloggi vuoti e da mettere in sesto per essere assegnati sono 357 ma al momento sono a quota zero quelli riutilizzati. Le palazzine che hanno bisogno di interventi di ristrutturazione sono 313 e su queste nessuna attività è mai partita”. Nicolò ricorda che “con la Legge di Stabilità 2016 il Governo aveva deciso di favorire il recupero del patrimonio residenziale pubblico attraverso interventi di ristrutturazione mirati, per migliorare le condizioni degli alloggi popolari con l’obiettivo dichiarato di azzerare gli alloggi vuoti e risanare quelli in cattivo stato entro il 2020”. “S’era offerta l’occasione – continua il capogruppo di Forza Italia – non solo di fornire una risposta alla crescente richiesta di alloggi popolari ma anche di offrire opportunità alle imprese edili perchè la legge prevede per recuperare gli alloggi vuoti a causa di piccoli danni o problemi di abitabilità, finanziamenti fino a 15 mila euro per alloggio e per gli interventi di manutenzione straordinaria più impegnativa stanziamenti fino a 50.000 euro”. “La Giunta Oliverio purtroppo è ferma al palo – osserva Nicolò – anche per interventi di carattere d’urgenza che avrebbero imposto uno slancio straordinario di efficienza e tempestività. E’ ora di suonare la sveglia e di rimboccarsi le maniche per recuperare il tempo perduto finora. Il settore dell’edilizia popolare nella regione è in crisi da decenni e su questo quadro disastroso le speculazioni, anche losche, hanno lucrato enormemente”.

"Fondi cultura, l'ennesimo autogol della Giunta Oliverio"

"La levata di scudi di trenta associazioni culturali (beneficiarie dell'avviso pubblico per le iniziative culturali 2016 della Regione) - che annunciano di adire il giudice amministrativo avverso la graduatoria definitiva pubblicata il 4 agosto scorso, e di rivolgersi persino all'Autorità anticorruzione - è un'altra pagina poco edificante per il Governo regionale - l'ennesimo autogol che rischia di deteriorare ulteriormente l'immagine e la credibilità dell'Ente agli occhi dei calabresi". E' quanto afferma il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che aggiunge: "Risibili sono ora i tentativi del Governatore di disinnescare le polemiche, addossando tutte le responsabilità della vicenda ai limiti della legislazione vigente. Rimangono tutte in piedi, infatti, le ombre paventate dalle stesse associazioni che parlano di 'vicenda dai mille risvolti di clientela e di intessi partitici, alla luce del fatto che si è deciso di variare la graduatoria, in corsa, allargando la platea dei destinatari dei finanziamenti e riducendo di conseguenza dall'80% al 50% il contributo regionale rispetto al costo totale dei progetti presentati". "A suscitare critiche roventi: contraddizioni, presunte gravi irregolarità procedurali, mancanza di chiarezza, coerenza e linearità. Ancora una volta - aggiunge Nicolò - la Regione procede con interventi 'a pioggia', tesi più a dare il contentino e ad alimentare il consenso che a promuovere ed inverare quei processi di crescita culturale ed economica di cui la Calabria ha estremo bisogno. Quel che più sconcerta è che la graduatoria definitiva allunga la lista dei progetti sovvenzionati, ripescando soggetti prima esclusi con la riduzione dell'entità del finanziamento su cui le associazioni già facevano affidamento, costringendole a garantire comunque una parte ingente di spese da rendicontare attraverso canali diversi dal finanziamento pubblico. Risulta, dunque, oltremodo confuso e irresponsabile il modo di procedere della Regione che, seguendo deprecabili atteggiamenti partigiani, rischia ancora una volta di auto smentirsi, incapace di seguire una linea politica". Rispetto alla vicenda in oggetto - conclude l'epsonente forzista - chiediamo sia fatta piena luce richiamando la necessità che si operi sempre nel rispetto delle regole e dei principi di serietà e rigore per scongiurare contenziosi e dunque il pericolo di un blocco delle procedure con inevitabile nocumento per le associazioni e per la stessa offerta culturale della Calabria. Serve intervenire a livello legislativo per migliorare la normativa vigente. Nel frattempo occorre che il presidente Oliverio e la sua Giunta adottino le misure necessarie per governare una situazione che rischia di sfuggire di mano considerato che siamo già a metà agosto, che molte iniziative sono state già realizzate e che la maggior parte di esse dovrà realizzarsi proprio in questo mese".

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