Governo Conte, Vono (M5S): "Sì alla fiducia, è il ciclone del rinnovamento"

“Il ciclone del rinnovamento è avviato e non potrà che avere effetti positivi sul Paese”.

A dichiararlo è la senatrice del Movimento 5 Stelle Silvia Vono, oggi in Aula a Palazzo Madama per la fiducia al Governo Conte.

“Un momento storico per tutti noi - ricorda la parlamentare calabrese - per gli eletti di maggioranza, espressione di milioni di cittadini, piccoli imprenditori, professionisti, giovani, pensionati, lavoratori e disoccupati, ma anche delle donne e degli uomini più bisognosi e dimenticati da un potere che, in questi anni, si è rivelato sordo alla loro realtà quotidiana”.

“Nel collegio che mi onoro di rappresentare (Catanzaro - Vibo Valentia ndr) - prosegue l'esponente M5S - ovviamente insieme all'intera nazione, sono tante le istanze che chiamano in causa i principi fondanti della nostra Repubblica: giustizia sociale, diritto-dovere al lavoro, libertà dal bisogno, diritto alla salute e a un ambiente con questa compatibile, diritto alla mobilità, e quindi a infrastrutture e trasporti sostenibili e sicuri, lotta alla corruzione e alla criminalità. Tutti principi, nei fatti, disattesi in questi lunghi anni di distanza tra la politica e i cittadini che vivono fuori da queste aule come in un universo parallelo. Per la prima volta arriva in Parlamento un inarrestabile ciclone di rinnovamento politico e istituzionale che non potrà che avere effetti positivi sul nostro Paese, sulle nostre famiglie, sulle nostre economie, che si avvantaggeranno di una nuova classe dirigente legata al merito, all'assenza di clientele, al potere inteso come servizio, all'integrità degli obiettivi da perseguire”.

“L'avvio di questa legislatura, dunque - sottolinea Silvia Vono - segna un passaggio storico, epocale per il nostro Paese. Riguardando il film di questi ultimi tre mesi, possiamo certamente dire che, per la prima volta, i cittadini italiani sono stati i veri protagonisti, gli artefici del cambiamento. Prima hanno deciso, con lo strumento della partecipazione democratica, che un vecchio sistema andava cancellato. Poi, sempre democraticamente, hanno addirittura approvato i contenuti programmatici su cui fondare l'avvio di questa Terza Repubblica. La Repubblica dei cittadini”.

“Da donna meridionale e calabrese - puntualizza la senatrice - giudico, inoltre, positivamente la creazione di un ministero dedicato al Sud. Ma, sia chiaro, non per rinnovare logiche assistenzialiste, logore, fallimentari e già viste. Il Sud non vuole essere assistito, ma pretende di esprimersi nella pienezza delle proprie potenzialità, chiede di liberarsi dal giogo delle mafie e dei corrotti, sogna un futuro di opportunità che sia analogo rispetto alle altre regioni d'Europa. Strade, sanità, servizi, libertà d'impresa. Un nuovo corso positivamente racchiuso nelle parole del presidente del consiglio, Giuseppe Conte: lì dove, ad esempio, ha parlato di sanità e dell'esigenza di mettere finalmente al riparo il settore dalle indebite influenze della politica; nel campo degli appalti, la cui disciplina va riformata, superando il formalismo fine a se stesso banalmente scambiato per legalità e che invece, troppo spesso, nasconde corruzione e non impedisce la cattiva esecuzione delle opere; sul terreno della lotta alle mafie, da contrastare con ogni mezzo, aggredendo le loro finanze, le loro economie e colpendo le reti di relazioni che consentono alle organizzazioni criminali di rendersi pervasive nell'ambito del tessuto socio-economico”.

“Pertanto - conclude la senatrice Silvia Vono - votare la fiducia, oggi, era a dir poco un obbligo morale. Dare speranza a questo Paese è il nostro compito. E per questo ci spenderemo, quotidianamente, nella convinzione che un'epoca è finita e una nuova storia è appena cominciata”.

Governo Conte, la senatrice Vono (M5s): "Oggi i cittadini scrivono la storia"

"Finalmente i cittadini scrivono la Storia. Finalmente abbiamo un governo votato dal popolo. La nomina del presidente del consiglio Giuseppe Conte è una vittoria della democrazia, dei liberi e degli onesti che, con coraggio, hanno creduto nel sogno di poter governare l'Italia, restituendo credibilità e forza alle Istituzioni. Adesso, per tutti noi parlamentari di maggioranza è il momento della responsabilità, della conferma piena degli impegni indicati nel Contratto del Governo del Cambiamento. Ci aspetta un grande lavoro, con l'obiettivo prioritario di ridare speranza e fiducia al Paese, al Sud come al Nord. Comincia così la Terza Repubblica: la Repubblica dei cittadini, per i cittadini".

È quanto di legge in una nota della senatrice del Movimento 5 stelle, Silvia Vono

 

 

Depurazione e balneazione delle acque in Calabria, Ferrara (M5s): “Arpacal segnala punti non conformi ma dalla Regione nessun segnale risolutivo”

«Gli allarmi che lancia Arpacal circa la non conformità delle acque in alcuni punti della costa calabrese riapre, alle porte della stagione estiva, tutti i miei interrogativi sulla questione della (mala)depurazione».

Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle, interviene ancora una volta sulla scarsa qualità del mare calabrese.

«È di ieri l’ennesimo bollettino di Arpacal – continua l’europarlamentare pentastellata – in cui si segnalavano due punti non conformi rispetto ai parametri previsti dal decreto legislativo 116 del 2008 nei comuni di Praia a Mare e Scalea, cittadine del tirreno cosentino ad alta densità turistica nella stagione estiva. Nei giorni scorsi Arpacal segnalava ulteriori difformità anche a Crotone (500 m a sud fiume Neto), Brancaleone, San Lucido, Pizzo, Fuscaldo e di nuovo Praia a Mare. Ancora prima il bollino nero era stato riservato a Belvedere, Corigliano, Villapiana, Amantea, Cassano e Paola». Per questi ultimi Comuni i campionamenti suppletivi - per iter si eseguono a pochi giorni dal primo prelievo - avevano dato poi esito positivo. 

«Con quale credibilità – continua la Ferrara- il governatore Oliverio dibatte di turismo e sviluppo in Calabria quando, a distanza di anni e diversi milioni di euro stanziati – dai primi anni del 2000 ad oggi oltre un miliardo di euro è stato destinato al comparto - sulla depurazione nulla è stato fatto. Il MoVimento 5 Stelle, seppur non presente in Consiglio regionale è riuscito, attraverso una petizione a portare la questione fino a Bruxelles, inoltre sono tantissime le interrogazioni parlamentari da me inoltrate alla Commissione per cercare una risoluzione al problema. Ebbene i cittadini calabresi rimangono ancora una volta in attesa, in attesa del sollecito formale che il Parlamento europeo deve inviare ad Oliverio affinché ponga in essere le dovute azioni per far fronte alle problematiche evidenziate nella petizione. In attesa che il finanziamento di 260 milioni di euro annunciato a febbraio dal presidente della Regione Calabria passi dallo stato di propaganda elettorale all’effettivo stanziamento e quindi alle opere di risanamento delle criticità. Nel frattempo, basandomi sulle informazioni diramate dal portale della Regione e non avendo altre informazioni dai canali istituzionali calabresi ho chiesto alla Commissione se è a conoscenza del cronoprogramma dettagliato di tale investimento e se lo ritiene risolutivo delle problematiche depurative degli agglomerati calabresi coinvolti nella procedura d’infrazione 2014/2059.

Non voglio essere disfattista, siamo alle porte della stagione estiva e per molti piccoli imprenditori questo è il momento della promozione ed è loro interesse pretendere un mare pulito. Ma la realtà dei fatti purtroppo ci pone di fronte ad una situazione critica ed i responsabili sono anche tutti quegli amministratori locali, di destra e sinistra, che negli anni hanno sottovalutato il problema. A Reggio Calabria, in 11 punti permane il divieto di balneazione per il quarto anno consecutivo e si rischia il divieto definitivo, non va meglio a Praia a Mare – conclude l’europarlamentare - dove Arpacal ha segnalato il divieto temporaneo di balneazione in punti in cui vigeva già lo scorso anno». 

Vono (M5s): "È il momento di governare e cambiare l'Italia"

“E' finita l'epoca dei privilegi, è finita l'epoca della politica fatta di pacchetti di voti preconfezionati e di voti di scambio. Sta per iniziare un periodo di cambiamento radicale, di rivoluzione culturale”.

Con queste parole la senatrice Silvia Vono ha salutato al Bounty di Soverato, sul Lungomare Europa, i tantissimi attivisti, simpatizzanti e cittadini che hanno partecipato alla chiusura del tour che la parlamentare pentastellata ha condotto in provincia di Catanzaro per presentare il Contratto di Governo sottoscritto dal MoVimento e dalla Lega.

“Un contratto - ha affermato Silvia Vono - che rispetta tutti i punti del nostro programma elettorale, quel programma che abbiamo condiviso e che adesso vogliamo concretizzare con un'azione di governo chiara e decisa”.

Tra i punti salienti toccati “i giovani che pensano ad un futuro migliore, i lavoratori che hanno diritto ad un salario dignitoso, la qualità della vita delle mamme e delle donne che lavorano, gli insegnanti, gli anziani che mantengono intere famiglie con la loro pensione, gli imprenditori che portano avanti con forza il made in Italy, le forze dell'ordine che tutelano la nostra sicurezza, i pescatori, gli agricoltori, le vittime dei reati di violenza”.

“In questo contratto - ha concluso la senatrice - ci sono tutti i cittadini italiani e calabresi. Ognuno di noi è nel contratto. Ci sono tutte le cinque stelle del MoVimento, le battaglie storiche come l’acqua pubblica, la lotta al consumo di suolo, la difesa dell’ambiente, il contrasto alle grandi opere inutili, le norme anti corruzione, la legge sul conflitto di interesse. E ci sono anche i tanti punti del programma per la qualità della vita con cui ci siamo presentati alle elezioni. Come ripete Di Maio, adesso diremo finalmente all’Europa e al mondo intero che il benessere e la felicità dei cittadini vengono prima di ogni altra cosa. È il momento del coraggio, di governare e di cambiare l'Italia!”.

Contratto di governo, Ferro(FdI): " Il Movimento 5 stelle ha tradito il Sud"

“Nel contratto di governo giallo-verde è sparito qualunque impegno per il Sud. Niente infrastrutture, niente politiche per lo sviluppo, niente lavoro per i giovani. C'è solo il miraggio di una misura assistenziale come il reddito di cittadinanza che non si potrà iniziare a realizzare se non tra più di due anni. A soli due mesi dal voto il Movimento Cinque Stelle ha già tradito quel Sud che gli aveva dato grande fiducia. Di fronte ad un progetto politico che rischia di aumentare ancora di più e in maniera irreparabile il divario tra il Nord ed il Sud del Paese, Fratelli d’Italia sente ancor di più la responsabilità di essere il partito del Mezzogiorno, come ha sostenuto in campagna elettorale Giorgia Meloni. Difenderemo in parlamento gli interessi dei territori meridionali, che necessitano non di assistenzialismo, ma di misure che possano innescare processi di sviluppo e opportunità di vera occupazione attraverso gli investimenti infrastrutturali e la valorizzazione delle identità di territori meravigliosi e ricchi di storia, cultura e prodotti di eccellenza”.  

E' quanto afferma il deputato di Fratelli d'Italia, Wanda Ferro. 

Consorzi di bonifica, Laura Ferrara (M5S): "aspettiamo da un anno la risposta della Regione" 

«La notizia degli aumenti riguardanti avvisi e cartelle di pagamento dei Consorzi di bonifica non fa altro che esasperare una situazione di forte crisi in cui le ragioni dei cittadini vengono calpestate dalle istituzioni regionali».

Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 stelle, ritorna sull'illegittimità dei tributi consortili a fronte di un mancato beneficio da parte dei contribuenti.

«La nostra proposta di un tavolo istituzionale giace già da un anno sulle scrivanie del presidente Oliverio, dell'assessore Mauro D'Acri e delle associazioni di categoria che ruotano attorno ai Consorzi di Bonifica. Avevamo inviato le nostre proposte per correggere il sistema di imposizione dei Consorzi ovvero modificare prima la L.R. 11/2003 e successivamente riscrivere i piani di classifica del 2014 per adeguarli alle modifiche, individuando le aree che non traggono uno specifico e diretto beneficio dalla bonifica per escluderle dalla contribuenza. È fondamentale ricordare che sono state presentate due proposte di legge di iniziativa popolare, una delle  quali sostenuta da 8000 firme. Insabbiate e sostituite da un testo normativo del consigliere delegato all'agricoltura D’Acri, diventato Legge regionale (la n. 13/2017) approvato contestualmente ai piani di classifica nel mese di maggio 2017. Una soluzione mal digerita anche dai Comitati. I piani di classifica avrebbero dovuto creare le condizioni per una giusta corresponsione fra tributi e benefici effettivi e invece la situazione rimane immutata. Nel frattempo le Commissioni tributarie continuano ad accogliere i numerosi ricorsi presentati dai cittadini. Vi sono persino Comuni che pagano avvocati ai propri concittadini per presentare ricorsi collettivi puntualmente accolti. La Regione continua ad ignorare gli input che arrivano dall'esterno, da cittadini stanchi di vessazioni e ingiustizie, con i paraocchi porta avanti iniziative che non modificano lo stato delle cose. Non rimane che sollecitare ancora una volta l'istituzione del tavolo tecnico – conclude la Ferrara – in attesa che qualcuno dalla Cittadella voglia per una volta ascoltare le ragioni dei cittadini».

 

 

Collegamento multimodale "Aeroporto – Stazione di Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido". Laura Ferrara (M5s) interroga la Commissione

"Il funzionale collegamento dell'aeroporto di Lamezia Terme è un progetto che i calabresi aspettano da anni. Sulla carta rimane uno dei “grandi progetti” che questa amministrazione regionale avrebbe dovuto avviare e concludere attraverso l'asse 7 del Por Calabria 2014-2020 il quale prevede, appunto, il collegamento multimodale “Aeroporto – Stazione di Lamezia Terme Centrale – Germaneto – Catanzaro Lido”".

L'eurodeputata calabrese, Laura Ferrara, interviene sul tema dei Grandi Progetti ed in particolare quello riguardante il collegamento da e per l'aeroporto di Lamezia Terme e fa sapere di aver interrogato nei giorni scorsi la Commissione europea.

"L'obiettivo di questo progetto è appunto migliorare la mobilità regionale, collegando i nodi secondari e terziari alla rete globale, nonché garantire la qualità, l’interconnessione e la funzionalità del sistema dei trasporti in Calabria – fa notare la Ferrara-. Ancora oggi però non si conoscono né la versione finale, né i tempi di realizzazione, né i costi dello stesso. Nell'ultima riunione del Comitato di Sorveglianza, risalente a febbraio di quest'anno, si richiedeva la trasmissione ufficiale della scheda del Grande Progetto alla Commissione europea entro il 15 marzo. Chiedo pertanto alla Commissione se la versione finale del Grande Progetto e la spesa prevista per lo stesso sia effettivamente arrivata. 

C'è da segnalare che nella sua fase embrionale il progetto prevede la riqualificazione complessiva della tratta esistente con l’ottimizzazione delle sezioni critiche tranne che per l'ultimo chilometro, quello che collega la stazione di Lamezia Terme centrale all'aeroporto per il quale si è scelto l’attivazione di un sistema bus su gomma e la realizzazione di una sede stradale dedicata al transito di tali mezzi. Alla Commissione chiedo se questa opzione sia conforme agli obiettivi del Por. È lampante il forte ritardo con cui si procede nell'avvio di importanti progetti che potrebbero effettivamente portare dei benefici allo sviluppo del nostro territorio. È intenzione del MoVimento 5 Stelle vigilare per questo motivo ho chiesto alla Commissione se è a conoscenza di un cronoprogramma dettagliato dei tempi necessari per il completamento dell'opera in questione. I Grandi Progetti, se conformi alle reali esigenze della Calabria - e un migliore collegamento dell'aeroporto di Lamezia lo è - non possono rimanere solo spot elettorali - conclude l'europarlamentare –. La loro realizzazione in tempi certi senza spreco di denaro pubblico è un dovere nei confronti dei cittadini" . 

Vigili del fuoco discontinui, la Commissione risponde a Laura Ferrara

«La situazione dei vigili del fuoco discontinui è in corso di valutazione da parte della Commissione europea».

Lo fa sapere Laura Ferrara, eurodeputata del Movimento 5 Stelle.

«È giunta la risposta alla lettera che avevo inviato due settimane fa alla Commissaria all'occupazione e agli affari sociali, Marianne Thyssen. La Commissione conferma le valutazioni in corso – continua Ferrara - in particolare sta esaminando la conformità della legislazione italiana che regola la situazione dei dipendenti del settore pubblico, compresi i vigili del fuoco occasionali, con la clausola 5 dell'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, che obbliga gli Stati membri ad adottare misure per prevenire l'abuso di continue proroghe dei contratti a termine. In pratica, la Commissione europea equipara i vigili del fuoco discontinui ai precari della pubblica amministrazione. Eppure la normativa nazionale di riferimento, il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, nell'articolo 29 esclude nell'applicazione del D.lgs i vigili del fuoco discontinui. Una difformità con la normativa europea alla base di tutte le anomalie che questi lavoratori da tempo denunciano, anomalie che io stessa avevo già segnalato alla Commissione tramite interrogazione parlamentare. Una paradossale situazione venutasi a creare in Italia, per la quale, tale tipologia di lavoratori discontinui non beneficia di adeguata tutela previdenziale, assistenziale ed economica pur se occupati in base a una successione di contratti a tempo determinato per svolgere compiti analoghi per natura a quelli dei vigili del fuoco permanenti, sotto la stessa catena di comando, così come confermava la Commissione nella risposta alla mia interrogazione.
La prassi italiana, dunque, potrebbe essere contrastante con le clausole 4 e 5 della direttiva n.1999/70/CE, direttiva europea – sottolinea l'europarlamentare – che tutela i lavoratori precari da eventuali discriminazioni. Questo il nodo che dovrà dirimere la Commissione nella sua valutazione finale. Nella sua analisi dovrà considerare se la normativa italiana preveda o meno altre misure equivalenti al decreto legislativo del 15 giugno 2015 applicabili alla tutela dei vigili del fuoco discontinui. La Commissione inoltre per l'eventuale tutela in sede giuridica dei diritti dei vigili del fuoco discontinui, richiama la recente sentenza Santoro, la C-494/16, in cui alla richiedente è stato riconosciuto un risarcimento economico per l'abuso dei rinnovi dei contratti a termine. Continueremo a seguire tutti gli sviluppi della vicenda- conclude la pentastellata – affinché si ponga una volta per tutte fine a questa situazione di disequilibrio e diritti negati».

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