Cosenza, il Pd attacca il sindaco Occhiuto: "fa cassa con multe ai cosentini"
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Europa, valori, giovani, risorse ed elezioni: sono stati questi gli argomenti principali della presentazione, avvenuta a Palazzo Alvaro di Reggio Calabria, del libro “Il più bello dei mari è quello che non navigammo” del senatore Gianni Pittella; presenti all’evento, oltre all’ autore, il deputato al Parlamento europeo Giosi Ferrandino.
“I valori non sono scomparsi, sono ancora presenti e vivi - ha dichiarato Pittella - Se non fossero ancora vivi i valori, non ci sarebbero i giovani che scendono in piazza per rivendicare il diritto allo studio e all’educazione e nella società dominerebbero solamente mali come l’ignoranza, il razzismo e la xenofobia”.
“Se non ci fossero più valori – ha proseguito Pittella - non ci sarebbe più neppure la democrazia per questo bisogna continuare a lottare nel segno dell’uguaglianza e dell’equità.”
“Bisogna ascoltare più attentamente le giovani generazioni- ha affermato l’eurodeputato Ferrandino – altrimenti ne va del loro futuro e di quello dell’intera Unione.”
“Non possiamo mai allontanarci, neanche per un momento, dal cuore della gente – ha concluso Ferrandino - Il Sud ha più bisogno dell’Ue rispetto al resto della Penisola: l’unica possibilità di sviluppo risiede in un corretto utilizzo dei fondi strutturali europei unito ad una grande competenza tecnica dei funzionari pubblici, altrimenti si continueranno a perdere soldi che potrebbero essere spesi per progetti molto importanti e per la cosa pubblica”.
A portare i saluti istituzionali per il comune di Reggio Calabria è stata il consigliere del Pd Paola Serranò, che ha rimarcato l’importanza del sentimento europeista nell’azione quotidiana degli amministratori locali.
A dare un contributo c’è stato anche Jamie Gonzales Molina, consigliere comunale di Sant’Agata del Bianco, unico consigliere comunale straniero a sedere in un civico consesso italiano.
All’incontro moderato dal presidente della commissione politiche giovanili della Metro city, Adele Briganti, hanno preso parte tra gli altri anche il dirigente del settore Politiche comunitarie della Città metropolitana, Francesco Macheda che ha sottolineato la necessità di una più corretta e concreta visione di impegno sui fondi comunitari e il consigliere metropolitano Antonino Castorina, che ha portato i saluti istituzionali per la Città metropolitana.
“Francamente c’è poco da dire o da commentare nella scelta di Gianluca Callipo – con queste parole Mario Oliverio, Presidente della Regione Calabria, commenta il passaggio del sindaco napatino al centrodestra.
“Egli sceglie di collocarsi come gregario del Centrodestra in Calabria -continua Oliverio- a sostegno di una ipotesi di candidatura a Presidente che, a quanto risulta, non è stata neanche formalizzata in quella coalizione. È stupefacente, poi, la interpretazione che Callipo dá del civismo. Il suo è un artificio: è per lui civismo l’inciucio più bieco e il trasformismo più inquietante.
Nei giorni scorsi, in occasione dell’appello che la maggioranza dei sindaci calabresi mi ha rivolto per una mia ricandidatura, si era dichiarato neutrale come presidente dell’ANCI. Abbiamo scoperto oggi che il suo star sopra le parti vale solo a giorni alterni. Nel suo atteggiamento emerge una questione etica. Lui smentisce la sua terzietà dichiarata qualche giorno addietro, ma anche le dichiarazioni fatte al momento della sua elezione alla presidenza ANCI. Ha ingannato, dunque, prima di tutto i sindaci.
Per quanto riguarda la sua mancanza di coerenza e lealtà verso il PD non vorrei fosse stato condizionato da un sopito e tardivo sentimento ritorsivo per aver subito la sconfitta alle primarie del 2014 o, ancor peggio, dalla così detta sindrome rancorosa del beneficato per essere stato votato a presidente ANCI esclusivamente da circa 200 sindaci che solo un anno fa hanno condiviso i giudizi politici che lui dava su Abramo e Mario Occhiuto. Il suo gesto è, comunque, anche un gesto che fa chiarezza.
Non è più sopportabile la grande melassa delle ambiguità che da tempo implodono il PD ed il campo progressista. Sotto questo aspetto -conclude il Presidente- si può forse dire che Callipo oggi abbia rivelato la sua collocazione naturale. Ciò è fattore di serenità per lui ma anche per tutti i cittadini che ancora vogliono avere fiducia nella sinistra e nelle forze democratiche e progressiste”.
Il Pd Calabria aderisce alla mobilitazione nazionale, promossa dalla Rete dei Centri antiviolenza e da diverse realtà associazionistiche, contro il decreto Pillon. Di seguito la nota stampa diramata.
Ci siamo espressi nelle aule parlamentari e ora scenderemo in piazza per manifestare la nostra contrarietà a un provvedimento che rappresenta una regressione normativa e culturale nel delicato campo dell'affido condiviso.
Il provvedimento, infatti, rischia di riportare l'Italia indietro nel tempo e mina la tutela dei diritti dei minori e soprattutto delle donne in situazioni di abusi e violenza. Inoltre, le spese per la mediazione familiare e altre disposizioni contenute nel ddl (ad esempio l'obbligo per il genitore a cui viene assegnata la casa coniugale di corrispondere all'altro coniuge "un indennizzo pari al canone di locazione computato sulla base dei concorrenti prezzi di mercato") rischiano di gravare dal punto di vista economico al punto da scoraggiare il coniuge dall'intraprendere la separazione, con pesanti conseguenze nelle situazioni in cui sono presenti abusi e violenze.
Si tratta, dunque, di un'impostazione irricevibile, contro cui ci batteremo in tutte le sedi possibili, a partire dalle piazze calabresi che il 10 si mobiliteranno contro il decreto.
"Sono rimasto molto sorpreso dalla decisione del sindaco di Pizzo Gianluca Callipo di abbandonare il Pd e schierarsi con Mario Occhiuto. Ho avuto modo di conoscere Callipo nella sua funzione di sindaco e di presidente dell'Anci Calabria ed ecco perché la sua scelta mi appare incomprensibile. Da amministratore a diretto contatto con i problemi e i disagi del territorio non può non riconoscere l'oggettivo impegno del presidente della Regione, Mario Oliverio, nel sostegno alle amministrazioni locali in molti settori nevralgici per la vita dei comuni. Mi riferisco, solo per citarne alcuni, alla gestione dei rifiuti, all'edilizia scolastica, alla riqualificazione dei borghi, alla Protezione civile. La mano della Regione in questi anni si è avvertita in positivo e Callipo stesso ne ha dato atto in diverse occasioni pubbliche.
La contrarietà che oggi manifesta mi lascia molto perplesso e non la condivido, soprattutto perché accompagnata dalla scelta di transitare in un altro schieramento.
Quando in un partito ci sono battaglie da affrontare, diversità di vedute da rappresentare; ciò deve avvenire all'interno, rimboccandosi le maniche, spendendosi per le proprie idee e non cambiando squadra o campo da gioco".
Ad affermarlo in una nota, è il sindaco di Soverato Ernesto Alecci
Dopo la notizia di Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo Calabro e presidente dell'Anci Calabria, che ha abbandonato il centrosinistra del presidente Oliverio per passare tra le fila del centrodestra di Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza e papabile, futuro, candidato alla guida della regione, non tardano ad arrivare i primi commenti del mondo politico calabrese.
Da Giuseppe Mangialavori, Consigliere Regionale e componente dell’ufficio di presidenza Forza Italia Calabria, al consigliere regionale Vincenzo Pasqua il coro è unanime: "grande acquisto che accresce la forza del centrodestra e ci avvicina alla vittoria".
Secondo i ben informati, quello di Callipo potrebbe non essere l'unico cambio di bandiera in vista delle regionali. Tanti sarebbero infatti gli scontenti del centrosinistra che lamentano la poca coesione e l'ancor meno condivisione che al momento vive il partito di maggioranza alla guida della regione Calabria.
"Lungo il percorso che porterà alla stabilizzazione degli LSU-LPU calabresi dobbiamo essere tutti dalla stessa parte". E' quanto afferma Enza Bruno Bossio, parlamentare tra le fila del PD.
"Questo è il messaggio che ho voluto portare oggi all’Assemblea ANCI di Lamezia -continua la parlamentare-. Quella per i diritti degli LSU/LPU è sempre stata ed è ancora una battaglia parlamentare prima che politica, di giustizia sociale e mai elettorale".
"Per questo è molto incoraggiante la disponibilità dei colleghi Tucci e Cannizzaro a portare avanti una iniziativa comune per raggiungere il risultato finale della stabilizzazione per tutti i 4500 lavoratori. E se questo risultato dovesse passare attraverso un emendamento della maggioranza di governo sarò ben felice di votarlo. Il percorso iniziato dal Presidente Oliverio appena eletto e portato avanti da noi parlamentari PD tra mille difficoltà insieme ai precedenti governi e grazie alla disponibilità dei sindaci calabresi, non può interrompersi perché la tutela dei diritti dei lavoratori calabresi vengono sempre prima (ora come allora) degli schieramenti politici".