Sbarco di 1137 migranti in Calabria: catturati due presunti scafisti

La Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e la Squadra Mobile di Crotone hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto due presunti scafisti tunisini.  È il risultato delle incessanti attività di indagine svolte a seguito dello sbarco di 1137 migranti avvenuto nel pomeriggio del 20 settembre nel porto di Crotone, dalla Squadra Mobile della Questura e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone. Si tratta dei sedicenti cittadini tunisini: W. M., nato in Tunisia nel 1989; C. H., nato in Tunisia nel 1975, entrambi indagati per il reato di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Gli oltre 1000 cittadini di varia nazionalità sono stati soccorsi dalla nave "Dattilo" della Capitaneria di Porto, nel canale di Sicilia e poi trasportati a Crotone dove era stata predisposta l’ormai rodata procedura di accoglienza. I disperati sono partiti a bordo di due fatiscenti barconi dalle coste libiche, nelle prime ore della mattina del 18 settembre e individuati dalla nave "Dattilo" il giorno successivo. Ad ultimazione delle operazioni di trasbordo i mezzi venivano lasciati alla deriva perché in precarie condizioni di galleggiabilità. Dopo tali operazioni, il pattugliatore della Capitaneria di Porto procedeva la navigazione verso il porto calabrese, dove ad accogliere i migranti era già operativo il dispositivo di accoglienza, che ha visto impegnati la Polizia di Stato, la Capitaneria di Porto, la Guardia di Finanza, i Carabinieri, la Misericordia, la Croce Rossa, il 118, il Comune e le associazioni di volontariato, sotto il coordinamento della locale Prefettura. Nel contempo, gli investigatori della Squadra Mobile della Questura e della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Crotone hanno avviato approfondite e mirate attività di indagine, riuscendo ad individuare due soggetti di nazionalità tunisina, interrogati presso la locale caserma della Guardia di Finanza. Successivamente, attraverso una capillare attività di ricerca effettuata tra i migranti, sono stati individuati ed identificati coloro i quali hanno voluto fornire dati utili al prosieguo delle investigazioni, in quanto molti di essi non hanno inteso dare collaborazione alcuna, per timore di ritorsioni ad opera di altri complici dell’organizzazione criminale che ha gestito l’evento. Da alcune testimonianze e dal materiale acquisito è stato possibile accertare, secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, che i due cittadini tunisini, sarebbero stati coloro i quali hanno condotto i natanti verso le coste italiane.  Gli stessi, inoltre, erano già noti alle forze dell’ordine per aver più volte fatto ingresso illegale nel nostro Paese negli ultimi anni. Sulla scorta delle risultanza acquisite i due sono stati sottoposti a fermo di indiziato di delitto e tradotti presso la casa circondariale di Crotone a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. 

 

 

Catturati 10 scafisti, arrivata in Calabria la nave Phoenix con 332 migranti

Sono dieci le persone tratte in arresto perché sospettate di essere responsabili del traffico di esseri umani che utilizza barconi malmessi per approdare sulle coste calabresi e siciliane. Ad eseguire i provvedimenti restrittivi sono stati gli agenti di Polizia della Questura di Ragusa con il supporto dei colleghi del Commissariato di Siderno, in provincia di Reggio Calabria. I cittadini extracomunitari, trovatisi in difficoltà mentre attraversavano il Canale di Sicilia, sono stati suddivisi in due distinti raggruppamenti di persone: quelli diretti a Pozzallo e quelli dirottati su Roccella Ionica. In mattinata, nel frattempo, è approdata al porto di Reggio Calabria la nave Phoenix a bordo della quale hanno trovato posto 332 soggetti, fra loro sono 105 le donne ed altrettanti i minorenni. Le attività di prima accoglienza ed assistenza sono state effettuate sotto il coordinamento della Prefettura di Reggio Calabria. Nessuno di loro permarrà in riva allo Stretto in quanto saranno trasferiti nei vari centri allestiti ad hoc e dislocati sul territorio nazionale, secondo quanto predisposto dal Piano di ripartizione predisposto dal Viminale. Altre 860 persone sono, invece, sbarcate al molo portuale di Crotone, in questo caso accompagnate dalla nave Bourbon Argos, gestita da un equipaggio di Medici senza Frontiere. In sette hanno avuto necessità di essere trasferite presso il locale ospedale affinché fossero sottoposte ad esami clinici. 

Immigrazione: catturati scafisti responsabili di uno sbarco dei giorni scorsi in Calabria

Le forze dell'ordine hanno catturato due persone di nazionalità egiziana sospettate di essere responsabili dell'arrivo di cittadini extracomunitari registratosi qualche giorno addietro al porto di Roccella Ionica, in provincia di Reggio Calabria. Si tratta di un ventisettenne e di un venticinquenne. La misura restrittiva è stata eseguita sulla base di una disposizione sancita dai magistrati della Procura della Repubblica di Locri. L'operazione è stata condotta congiuntamente dai Carabinieri di Roccella, dagli agenti del Commissariato di Polizia di Siderno e dai militari del Gruppo navale della Guardia di finanza di Locri. Ad inchiodare alle loro responsabilità i due presunti scafisti sono stati i racconti e le testimonianze fornite dagli stessi migranti che hanno raggiunto le coste calabresi. 

    

Immigrazione clandestina: la Polizia ha catturato cinque scafisti

Sarebbero cinque persone di nazionalità egiziana i presunti trafficanti di uomini responsabili dello sbarco di 328 migranti giunti sul molo d Reggio Calabria quattro giorni fa. Sono stati catturati dalla Polizia su disposizione della Procura della Repubblica della città dello Stretto. Devono rispondere di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Soccorsi nelle acque del canale di Sicilia, i cittadini extracomunitari erano poi arrivati in Calabria viaggiando sulla nave Poseidon, della Guardia Costiera svedese.  

Sbarco di 835 migranti a Vibo: fermati 6 scafisti

Ieri sera la nave Dattilo che trasportava 835 cittadini extracomunitari è arrivata regolarmente al porto di Vibo Valentia. Originari di vari Paesi Sub Sahariani, di Eritrea, Etiopia, Palestina, Senegal, Siria, sono 615 di sesso maschile, 189 donne (fra loro dieci incinte). Trentuno i minorenni. Prestate le prime cure insieme al personale volontario ed ai sanitari del Servizio 118, i rappresentanti delle forze dell'ordine hanno raggiunto l'imbarcazione nel tentativo di identificare i trafficanti di uomini che avevano organizzato il viaggio. Un'azione riuscita, grazie anche ai racconti dei migranti ed al supporto fornito dai militari sulla nave, e che ha portato al fermo di sei tunisini. 

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