Produttori di nocciole in azione per la pulizia della rotonda all’uscita Cardinale-Torre della Trasversale delle Serre

Lo scorso febbraio i soci del Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e l’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, hanno ottenuto dall’Anas la possibilità di realizzare un noccioleto, con la messa a dimora di cinquanta piante, nell’area della rotonda all’uscita Cardinale-Torre della Trasversale delle Serre, quale simbolo identificativo della realtà dei luoghi, della vocazione corilicola della economia agricola locale.

Un progetto portato avanti assieme ai Comuni di Cardinale e di Torre di Ruggiero.

In coerenza all’impegno assunto, i produttori si sono attivati ora per la pulizia dell’area e si sono messi in azione, per offrire una buona immagine ai residenti delle due comunità e a quanti si troveranno di passaggio, motivati a valorizzare anche attraverso simili iniziative un’importante risorsa del territorio.

«La relazione tra impresa e territorio, soprattutto negli ultimi anni, si sostanzia con duplice significato» ha evidenziato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dell’Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio.

«Se per un verso, infatti, le imprese necessitano di azioni, di programmazioni ed investimenti pubblici – ha spiegato – principalmente sul versante delle infrastrutture, dall'altro in aderenza al principio sancito dalla Costituzione della funzione sociale, assumono da privati l'onere di occuparsi di temi e luoghi di rilevanza pubblica».

Con l’impegno di curare l’area della rotatoria, si è voluto dare anche una dimostrazione tangibile di una ricaduta non solo economica dell’attività dei produttori corilicoli nelle comunità e nei luoghi di pertinenza.

Nocciola Tonda di Calabria, prosegue il progetto di ricerca “Valtifru 4.0”

Proseguono, nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, storicamente vocati alla produzione della nocciola, le attività di ricerca nell’ambito del progetto “Valtifru 4.0” per la “valorizzazione delle filiere tipiche di frutta a guscio e fresca trasformata ad alto valore aggiunto”, finanziato dal Miur portato avanti da referenti scientifici dell’Università di Milano, dell’Università di Torino, del Centro di Ricerca pugliese “Basile Caramia”, dell’Arsac e di partner privati.

Ad osservare da vicino le caratteristiche della nocciola Tonda di Calabria bio, Roberto Botta, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino.

Riguardo la produzione corilicola locale, ha spiegato «è una realtà piccola, ma lo sviluppo di una filiera può risultare molto redditizio e innovativo a livello di prodotti. Dalle informazioni raccolte si tratta di una nocciola con ottime caratteristiche sotto il profilo gustativo. Viene utilizzata soprattutto tostata nel settore dolciario. Una filiera locale di prodotti trasformati, quali creme, potrebbe trovare uno spazio interessante nell’ambito della Calabria e dei mercati esteri».

Dal punto di vista operativo ha informato: «stiamo effettuando delle analisi chimiche. Da dati raccolti precedentemente la nocciola Tonda calabrese risulta possedere buoni contenuti di acido oleico. Ulteriori informazioni comparative le potremo avere dal confronto con altre varietà».

Riguardo alle caratteristiche dei noccioleti, ha edotto: «sono presenti impianti degli anni Cinquanta e Sessanta, con un’idea da allora abbastanza moderna: un solo tronco per facilitare la raccolta. Successivamente si è passati alla pianta a cespuglio. Sono piante in ottime condizioni, considerato che alcune hanno settanta anni. Non c’è irrigazione, ma i terreni e la pioggia riescono a fornire un’umidità sufficiente per portare avanti la produzione».

Dati che emergono da studi importanti in direzione del marchio Igp, che rappresenterebbe «un’ottima opportunità – ha commentato il docente Botta – se si crea un mercato di filiera che valorizzi la denominazione. Si tratta di un prodotto che viene da una zona particolare, biologico ed è un valore in più che fa la differenza, per un Igp di successo».

Relativamente al valore di una coltura tradizionale, alla storicità di una nocciola che ha assunto caratteristiche sue proprie si è espresso Fabio Petrillo, tecnico dell’Arsac, Saranno utili, ha riferito, per il riconoscimento dell’Igp, anche gli studi pedologici che si stanno conducendo nei noccioleti dell’areale di Cardinale e Torre di Ruggiero, per delineare le caratteristiche dei terreni.  

Per Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione Tutela Nocciola di Calabria e Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio, «si procede coerentemente alla nostra intenzione di far assegnare alle nostre nocciole un tratto identificativo di straordinario valore, con il riconoscimento dell’Indicazione geografica protetta. Importanti in tal senso risultano anche gli studi condotti nell’ambito del progetto “Valtifru 4.0” e siamo lieti di ospitare nei nostri noccioleti i tecnici che se ne stanno occupando. La loro presenza è un’opportunità di confronto e ci sprona a migliorarci».

La nocciola Tonda di Calabria nel progetto di ricerca “Valtifru 4.0”

La valorizzazione della filiera della frutta in guscio, è una delle finalità del progetto “Valtifru 4.0”, approdato con la presenza di ricercatori dell’Università di Milano e tecnici Arsac, nei territori della nocciola Tonda di Calabria.

Nell’attuazione del progetto strategico, finanziato dal Miur convergono le competenze di referenti scientifici dell’Università di Milano, dell’Università di Torino, del Centro di Ricerca pugliese “Basile Caramia”, dell’Arsac e di partner privati.

“Valtifru 4.0”, si prefigge di potenziare «sei filiere, in particolare, tre di produzione della frutta a guscio e tre di frutta fresca trasformata: nocciola, castagna, mandorla, susina, albicocca e fico. Filiere che sono state scelte per il ruolo importante che l’Italia ha nella produzione, ma spesso marginale nella trasformazione, fattore che influisce sul valore economico di queste filiere a livello internazionale. Il partenariato mira sostanzialmente a introdurre innovazioni di processo o di prodotto, proprio per rinforzare e valorizzare il ruolo di queste filiere nell’economia nazionale e internazionale» ha spiegato Pietro De Marinis, del Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano.

Punto di forza del progetto è «l’approccio integrato per mettere attorno ad uno stesso tavolo tutti gli attori della filiera a partire dagli Enti di ricerca fino a produttori, a vario livello, per aggregare le diverse componenti e trovare soluzioni che rispondano ai bisogni evidenziati dalle differenti prospettive» come ancora edotto.

«È indubbio – ha osservato De Marinis – che i prodotti della nocciola italiana abbiano caratteristiche uniche nel mondo, spesso non conosciute dal segmento finale, il consumatore. Una percezione che sta cambiando in questi ultimi anni, grazie a progetti come questo».

Oggetto dell’attività di ricerca dei ricercatori in visita nell’areale di Cardinale e Torre di Ruggiero sarà lo studio del posizionamento sul mercato delle aziende, dell’analisi delle filiere, dello studio di competitività, del comportamento del consumatore.

Una parte rilevante del progetto, ha illustrato Federica Monaco del medesimo Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università di Milano «riguarda la caratterizzazione dei diversi frutti, delle diverse varietà, di interesse non solo per i partner industriali, ma anche per i partner locali».  La caratterizzazione dal punto di vista della genetica favorirà una tracciabilità del frutto stesso e consentirà di realizzare una sorta di carta di identità delle differenti varietà, valorizzando il Made in Italy. La caratterizzazione riguarderà anche le caratteristiche organolettiche e le caratteristiche nutraceutiche.  

Maurizio Falbo, agronomo e tecnico Arsac, ha evidenziato, in quest’ottica, l’incisività e l’efficacia di trasferire tutte le ricerche innovative dell’agricoltura 4.0, che sono state già sperimentate su altre specie fruttifere.

La caratterizzazione, che contribuisce alla tracciabilità del prodotto sarà operazione utile anche in direzione dell’iter per il riconoscimento del marchio Igp, già intrapreso per la nocciola Tonda di Calabria.

 

La nocciola Tonda di Calabria presente al Vinitaly per promuovere gusto e territorio

Non solo i migliori prodotti enologici protagonisti al Vintitaly, ma anche l’agroalimentare di eccellenza e di qualità nell’Area Sol&Agrifood, nel corso del salone internazionale che ha avuto luogo dal 10 al 13 aprile a Verona.

Una manifestazione tornata in presenza per la 54° edizione, dopo due anni di fermo, e pertanto ancor più attesa, con le 4.400 aziende nell’area espositiva provenienti da 19 Paesi.

In uno scenario di così notevole rilevanza, un posto se lo è ritagliato meritatamente anche la Calabria, con il valore dei prodotti e tra questi, grazie al sostegno della Regione, la nocciola prodotta, in particolare, nei territori di Cardinale e Torre di Ruggiero, in provincia di Catanzaro.

Significativa in tal senso la visita del presidente Roberto Occhiuto, presso lo spazio dedicato alla nocciola “Tonda di Calabria” e dell’assessore all’Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha dichiarato la volontà, come istituzione regionale, di avere presso Veronafiere rappresentati i migliori prodotti agroalimentari. Tra questi «le nocciole, un altro elemento di valore. La Tonda di Calabria, sulla quale in questi ultimi giorni abbiamo ragionato e discusso, rappresenta una nostra eccellenza che sosteniamo. Ma facciamo anche molto di più sostenendo l’intero comparto e quanti sulla frutta in guscio voglio impegnarsi e lavorare».

«La presenza al Vinitaly – ha commentato Giuseppe Rotiroti, presidente del Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria e dall'Ats Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio – ha rappresentato un’occasione straordinaria di promozione del nostro territorio e del nostro prodotto. Il valore riconosciuto alla nostra nocciola contribuisce, infatti, anche al rilancio delle aree interne vocate alle corilicultura. Ha offerto l’opportunità di raccontare la nostra esperienza di produttori e di porci all’attenzione di interlocutori e buyer nazionali ed internazionali. In fiera è stato fatto assaggiare un torrone preparato con le nostre nocciole e il miele di Amaroni dell’azienda Bova, per rendere l’idea di una realtà, quella del Consorzio e dell’Associazione dei produttori, che guarda al futuro e alla trasformazione che intendiamo realizzare in loco».

Si è espresso sull’esperienza al Vinitaly anche Domenico Martelli, vicepresidente del Consorzio, presente a Verona, assieme al componente del direttivo Nicola De Giorgio. «Essere in fiera – ha commentato – ci ha consentito di incontrare molte persone che non conoscevano la nostra realtà, che associavano la coltura corilicola, prevalentemente, alle Langhe e sono stati positivamente sorpresi nello scoprire una produzione di qualità e di nicchia presente in Calabria. Già questo e il loro apprezzamento per il nostro prodotto, per noi produttori, sono motivo di orgoglio».

 

 

Le nocciole calabresi saranno presenti al Vinitaly

"La produzione agroalimentare italiana è universalmente riconosciuta per gli standard qualitativi e nella filiera corilicola, cosi come per la verità in molte altri comparti, quella tra quantità e qualità è solo apparentemente una contrapposizione. Qui in Calabria i percorsi sono due ed entrambi contribuiscono a rendere forti ed apprezzate le produzioni corilicole; da un lato c'è  senz'altro  la prospettiva messa in piedi dal più grande player mondiale del settore, la Ferrero, i cui volumi produttivi sono straordinariamente alti e dall'altro, nell'area di Cardinale e Torre di Ruggiero, ci sono i produttori che hanno scelto una via diversa ed affatto contrapposta”.

Lo afferma in una nota, il presidente dell’Ats Nocciola biologica calabrese, Giuseppe Rotiroti.

“ Il nostro obiettivo – prosegue -  è quello di configurare e rendere completa una filiera che parta dalla produzione ed arrivi alla trasformazione aumentando quanto più possibile la redditività delle singole aziende. Si tratta di una scelta che corrisponde ad una visione precisa, vogliamo fare della nocciola non solo un prodotto, ma un elemento fortemente identitario e distintivo del territorio coniugando l'elemento economico a quello culturale, la dimensione propriamente aziendale ad un contesto che recuperi la propria dimensione rurale ed irrobustisca la capacità attrattiva del territorio. Questa percorso, che non è contrapposto ad altri ma parallelo, non è affatto semplice e negli ultimi anni ha potuto contare sulla visione strategica della regione Calabria che grazie ai fondi comunitari ha garantito sostegni ed investimento che hanno permesso di  imprimere una decisa accelerazione. Con la misura 3.2 abbiamo attivato strategie di promozione, giovani agricoltori e nuovi impianti sono possibili grazie alla misura 6.1 ed nell'ottica della trasformazione del prodotto con due diverse misure, la 4.1 e la 4.2, è in itinere il percorso della necessaria meccanizzazione e innovazione della filiera. Infine- conclude Rotiroti - come produttori di nocciole, siamo grati per il fatto che quest'anno saremo anche presenti al Vinitaly, una vetrina internazionale a cui parteciperemo nel padiglione della Regione Calabria"

Nocciola Tonda di Calabria bio, il Consorzio punta alla trasformazione sul posto

«La trasformazione sul posto della nocciola, costituirà un ulteriore passaggio di un processo virtuoso per la Tonda calabrese avviato con la costituzione, nel 2008, del Consorzio di valorizzazione e tutela nocciola di Calabria e proseguito con l’accelerazione impressa, in tempi più recenti dall'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio»

Ad affermarlo il presidente Giuseppe Rotiroti che indica come obiettivo a breve termine quello di una trasformazione ritenuta: «chiave di svolta per la filiera corilicola ed asset strategico per il rilancio del territorio delle Preserre catanzaresi e più specificamente per i comuni di Cardinale e Torre di Ruggiero»

Per il presidente del Consorzio e dall'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio «la realizzazione di quest’intervento consentirebbe di rafforzare la filiera già esistente e di accrescerla, così come consentirebbe di aumentare il valore del prodotto, di diminuire i costi di produzione e di affacciarsi a nuovi mercati. Si riverberebbe positivamente sul profilo occupazionale e consoliderebbe la sinergia tra le imprese del territorio»

Tra Cardinale e Torre di Ruggiero si punta in particolare alla trasformazione in semilavorato, granella, farina, nocciola tostata e pasta di nocciola, che attualmente interessa circa il 90% della produzione ed avviene però fuori regione.

Si comprende pertanto l’indotto che una simile operazione apporterebbe se avvenisse direttamente sul territorio.

«Diversi imprenditori e operatori del settore dolciario – aggiunge Rotiroti – hanno manifestato interesse per la trasformazione della nocciola in loco e i produttori sono fortemente motivati a procedere in questa direzione.

Nei mesi scorsi una professionista, operante al Nord, appassionata della realtà corilicola locale, alla quale la legano le origini familiari, ha realizzato una linea di cosmetici a base di olio di nocciole, da noi fornite, e che contiene vitamine e antiossidanti preziosi alleati per la cura della pelle.

È evidente come la trasformazione aprirebbe nuovi sbocchi e a nuove fasce di mercato, non solo nel settore alimentare».

 

 

 

Nocciola Tonda di Calabria, finanziameno in arrivo per 9 aziende corilicole

Ottime novità per la filiera della nocciola Tonda calabrese. Un finanziamento di circa 160 mila euro sosterrà un progetto di cooperazione presentato dal Consorzio Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria, che in particolare consentirà la realizzazione di investimenti per l’incremento, il miglioramento delle produzioni corilicole e una prima lavorazione della nocciola.

Un passaggio che ha preso ufficialmente forma nella sede del Consorzio a Cardinale, presso la quale Marziale Battaglia, presidente del Gal “Serre Calabresi”, e Giuseppe Rotiroti, presidente dello stesso Consorzio, hanno sottoscritto gli atti di concessione dei contributi a fondo perduto per la realizzazione del progetto di filiera, finanziato nell’ambito del Piano di Azione Locale “Spes Strategie per restare”.

In particolare, il Consorzio ha presentato il proprio progetto, ha spiegato il presidente Battaglia, in riferimento «al bando promosso dal Gal in attuazione dell’intervento A.1.1. “Le colture della storia. Creazione e potenziamento di filiere e microfiliere dei prodotti tipici del territorio. Sostegno alla creazione di impianti di trasformazione dei prodotti, in linea con le lavorazioni tipiche locali e sostenendo l’innovazione di processo”.  Ha superato la fase di valutazione ottenendo un finanziamento a fondo perduto di circa 160 mila euro, a fronte di investimenti per l’incremento ed il miglioramento delle produzioni corilicole, per migliorare la fase di stoccaggio e per una prima lavorazione della Tonda di Calabria, la quale rappresenta un’eccellenza del nostro territorio che occorre sostenere, promuovere e valorizzare. Dopo un iter molto travagliato, reso ancora più complicato dalla pandemia, il Consiglio di Amministrazione del Gal ha approvato la graduatoria definitiva lo scorso 30 dicembre che, dopo avere ottenuto il parere favorevole dell’Autorità di Gestione del Psr Calabria, nei giorni è stata pubblicata sul sito istituzionale del Gruppo di Azione Locale».

«Insieme al Consorzio, nove aziende corilicole beneficeranno del contributo finalizzato ad interventi per rafforzare la cooperazione territoriale, per promuovere e valorizzare la nocciola prodotta nell’areale dei Comuni di Torre di Ruggiero e di Cardinale.

Il finanziamento, in continuità con quanto già realizzato nelle precedenti programmazioni da parte del Gal, scommette sulla produzione della nocciola ed è anche un ulteriore stimolo per tutto il comparto per incrementare le produzioni ed allargare la rete territoriale coinvolgendo altre attività produttive e commerciali, laboratori di pasticceria, gelaterie, bar che facciano del prodotto della cultivar Tonda calabrese un vero prodotto identitario» ha commentato con soddisfazione Rotiroti, il quale oltre che come  presidente del Consorzio, riveste un ruolo di primo piano nella filiera corilicola locale  come presidente dell'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio.

Nell’occasione il presidente del Gal, inoltre, ha annunciato la prossima pubblicazione di un nuovo bando che sosterrà investimenti per le aziende agricole e zootecniche, con una procedura semplificata e con un tasso di contributo a fondo perduto fino al 70% della spesa ammessa. Il bando prevede una procedura snella e veloce con tempi contingentati in quanto entro la fine dell’anno occorre notificare gli atti di concessione di contributo. È un’altra opportunità che consentirà di completare i progetti di investimento avviati con interventi di miglioramento fondiario, acquisto di mezzi ed attrezzature, ma anche finalizzati alla realizzazione di recinzioni per limitare i danni prodotti dai cinghiali.

 

 

“Il borgo della nocciola”: a Cardinale nuove opportunità per la Tonda di Calabria bio

Comune storicamente legato alla produzione corilicola, Cardinale si appresta a realizzare il progetto “Il borgo della nocciola”, che mira a valorizzare: il frutto in guscio, come risorsa, per le sue qualità gastronomiche e nutraceutiche, la tradizione agricola, sotto il profilo culturale, economico, turistico e occupazionale, la peculiarità paesaggistica e il valore naturalistico del luogo.

Molteplici finalità che verranno perseguite con un finanziamento di un milione e mezzo di euro, concesso nell’ambito del bando “Borghi” della Regione Calabria.

L’avvio dei lavori per la realizzazione degli interventi previsti dal progetto, fa sapere dal Comune il sindaco Danilo Staglianò, dovrebbe avvenire dopo l’estate.

Un progetto accolto con plauso dall'Ats - Associazione dei produttori Tonda di Calabria bio e dal Consorzio di Valorizzazione e Tutela Nocciola di Calabria.

Per il presidente Giuseppe Rotiroti: «Il progetto conferisce centralità alla coltura prevalente del territorio, ad una nocciola di qualità, biologica per il 90% della produzione, che negli anni si è conquistata un posto di tutto rispetto nella realtà nazionale.

Gran parte del prodotto va oltre i confini regionali e la Calabria è la quinta regione a vocazione corilicola dopo Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia.

Il progetto varato grazie ai sostegni del Bando Borghi – prosegue - prevede la creazione di itinerari turistici. L'obiettivo è promuovere il nostro ricco patrimonio, valorizzando luoghi di produzione, riqualificando il centro storico e la vocazione ambientale, evidenziando e mettendo a sistema le risorse enogastronomiche con in primo piano la nocciola e l’ottima produzione lattiero-casearia del territorio».

Peraltro, precisa ancora Rotiroti, «la nocciola rappresenta un pezzo importante della nostra storia locale, emblema e testimonianza è Castello Filangieri, in località Razzona, nelle cui vicinanze fu realizzato il primo noccioleto specializzato in Calabria.

Il progetto redatto per il Bando Borghi, la cui realizzazione attendiamo con entusiasmo, rappresenta il corposo tentativo di saldare definitivamente territorio e nocciola, comunità e filiera corilicola,  produzione e attrattività turistica; rispondono in pieno a questo obiettivo le previste attività culturali, artistiche, scientifiche e culinarie con l’allestimento di aree per la sperimentazione didattica del processo produttivo della nocciola, la promozione della ricerca e dello sviluppo di prodotti nutraceutici derivati dalla nocciola e degli aspetti salutari sulla dieta, l’organizzazione di convegni, laboratori, corsi di assaggio ed abbinamenti in cucina».

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