Aggredisce la moglie con una roncola, arrestato

I carabinieri della Compagnia di Bianco, hanno tratto in arresto S.M., 29 enne indiano ma residente a Bianco, colto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia.

I militari dell’arma, allertati da una chiamata al “112”, sono intervenuti presso l’abitazione di residenza dell’uomo il quale, a causa di dissidi familiari riconducibili a divergenze caratteriali, avrebbe aggredito con una roncola della lunghezza di 42 centimetri, la moglie K.M., 26enne anch’essa indiana.

Durante l’aggressione la donna ha riportato ferite alle manie ed al collo, che sono state medicate sul posto dai sanitari del 118.

Il cittadino indiano è stato, quindi, arrestato ed associato alla casa circondariale di Locri.

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Prete aggredito in parrocchia, è grave

Don Giorgio Costantino, parroco della Madonna del Divino Soccorso è stato aggredito e malmenato da persone non identificate.

L'aggressione è scattata la notte scorsa a Reggio Calabria. Secondo la ricostruzione, pare che il prelato abbia ripreso un gruppo di giovani che si era introdotto in un locale della parrocchia, dopo aver forzato il cancello d’ingresso.

Il sacerdote, allo stato ricoverato in prognosi riservata, ha riportato un ematoma alla testa per il quale è stato sottoposto ad un delicato intervento neurochirurgico.

Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno avviato le indagini per cercare d'individuare gli autori del pestaggio.

Allo stato pare, tuttavia, che all'origine dell'aggressione non vi sia un tentativo di furto andato male.

Lite per questioni di vicinato,90enne ridotto in fin di vita

Un allevatore M. M. di 34 anni è stato arrestato, a Paola, dagli agenti della Polizia di Stato con l’accusa di lesioni.

 L’uomo avrebbe provocato gravi lesioni a un novantenne. Il motivo dell’aggressione sarebbe da ricercare in atavici contrasti scaturiti da problematiche inerenti rapporti di “vicinato”  e dalle continue “invasioni” di capi di bestiame al pascolo nelle terre di proprietà della vittima.

Al culmine dell’ennesima discussione, il 34enne avrebbe aggredito fisicamente l’anziano riducendolo in fin di vita.

Ricoverato presso il locale ospedale, al malcapitato sono stati riscontrati: un trauma cranico commotivo, un trauma facciale con ecchimosi al volto, un trauma toracico e la frattura di una costola.

I poliziotti del Commissariato di Paola hanno, quindi, rintracciato ed arrestato il presunto aggressore.

Al termine delle formalità di rito, l’allevatore, già noto alle forze dell’ordine, è stato posto ai domiciliari in attesa del giudizio per direttissima.

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Calci e pugni ad una ragazza alla fermata dell'autobus, in manette un trentenne

I Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria, diretta dal Maggiore Mariano GIORDANO, nel pomeriggio del 20 marzo u.s. hanno tratto in arresto B. P. R. classe 1988, di Reggio Calabria, resosi responsabile di una violenta aggressione perpetrata, verso le ore 14:30, ai danni di una sua coetanea di Reggio Calabria.

L’uomo, in via Provinciale Spirito Santo, ha aggredito con violenti calci e pugni una ragazza del posto che era ferma ad una fermata dell’autobus in attesa che arrivasse il mezzo.

La giovane, pensando ad uno scippo ha lanciato la borsa all’indirizzo del malvivente, sperando si appropriasse esclusivamente dei soldi, l’aggressore ha ignorato il portafogli e si è scagliato con violenza inaudita contro la malcapitata e palpandola nelle parti intime, procurandole contusioni ed escoriazioni per le quali, dopo essere stata visitata presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale “Riuniti”, ha avuto sette giorni di prognosi.

La ragazza, benché aggredita, ha avuto la forza e la prontezza di urlare; le sue urla hanno sia richiamato l’attenzione di alcuni residenti che fatto desistere l’uomo che è fuggito per le vie circostanti ed immediatamente lanciato l’allarme al numero unico di emergenza europeo “112”, la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Via Aschenez, inviava sul posto l’ambulanza del 118 ed alcune pattuglie dell’Aliquota Radiomobile cittadina.

I militari intervenuti, raccolta una sommaria descrizione del malvivente dalla vittima prima che venisse accompagnata presso il pronto soccorso, trasmessa alle altre pattuglie impegnate nelle ricerche del fuggitivo, sfruttando la loro conoscenza del territorio si sono diretti verso lo spiazzo posto alle spalle della Stazione Ferroviaria Centrale “zona Tempietto”pensando che il malvivente potesse aggredire altre donne sole.

L’intuizione dei Carabinieri si è dimostrata giusta; i Carabinieri, infatti, giunti sul posto, hanno incrociato l’uomo che, a bordo di una bicicletta, transitava in quel tratto di strada.

Il malvivente, bloccato dai militari, ha cercato prima di sottrarsi al controllo ed una volta fermato ha opposto una ferma resistenza ai militari per evitare di salire a bordo dell’autovettura di servizio ed essere condotto in caserma per gli accertamenti del caso.

L’aggressore, oltre a ferire alcuni dei militari intervenuti, ha anche danneggiato gli interni dell’autovettura di servizio nel suo intento di sottrarsi al controllo ed all’accompagnamento in caserma.

 

Lo stesso, riconosciuto successivamente dalla vittima, è stato tratto in arresto e tradotto presso la Casa Circondariale di ARGHILLÀ a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina 

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Parcheggiatori abusivi aggrediscono i carabinieri, il Coisp esprime preoccupazione

“Quanto avvenuto questa mattina nella zona Nord di Catanzaro, con l’aggressione di alcuni colleghi dell’Arma dei Carabinieri intervenuti per identificare soggetti extracomunitari che svolgevano l’attività di parcheggiatori abusivi, in maniera spesso tanto molesta e aggressiva da provocare diffuso allarme e preoccupazione tra la popolazione, è l’ennesima dimostrazione della incapacità da parte della politica di affrontare in maniera seria, senza condizionamenti da tifoseria, il problema dell’immigrazione”.

E’ quanto afferma Giuseppe Brugnano, Segretario Generale Regionale calabrese del COISP - il Sindacato Indipendente di Polizia, che ha rivolto la propria solidarietà ai militari, uno dei quali finito in ospedale perché preso a morsi da un extracomunitario che tentava di resistere all’identificazione.

“Non si può continuare a gestire il fenomeno con superficialità - prosegue Brugnano -  perché è proprio la mancata efficacia degli interventi a causare i deprecabili fenomeni di razzismo ed intolleranza in una popolazione che è spesso esasperata per la percezione di una scarsa tutela della sicurezza da parte delle istituzioni. La realtà è che mancano adeguati strumenti legislativi e operativi per consentire alle forze di polizia di intervenire in maniera efficace e con effetti duraturi. Pur rivolgendo il plauso ai militari dell’Arma per l’operazione di servizio, spiace rilevare come nella popolazione sia già diffusa la sensazione che la soluzione del problema possa durare il breve volgere di un pomeriggio, per poi ripresentarsi puntualmente all’indomani, poiché proprio la mancanza di strumenti rischia di vanificare gli sforzi di quegli operatori delle Forze dell’Ordine che mettono a rischio la propria incolumità, purtroppo spesso inutilmente. Anche questa del parcheggio abusivo in diversi quartieri della città - oltre alla zona nord si vive una forte emergenza anche nel quartiere marinaro, nella zona centrale di piazza D
ogana e nei pressi della stazione ferroviaria - è una realtà che viene monitorata continuamente dalle Forze di Polizia, nonostante la forte carenza di personale e di mezzi soprattuto in una realtà in cui viene svolta anche una forte attività di lotta alla criminalità organizzata. Per questo è fondamentale la collaborazione dei cittadini”.

“Auspichiamo inoltre - conclude Brugnano - l’istituzione di una task force, magari coordinata dalla Prefettura, per portare a sistema gli interventi delle diverse Forze dell’Ordine e degli enti locali, sulla scia di quanto sta avvenendo proficuamente nell’azione di contrasto all’occupazione abusiva di alloggi di edilizia popolare”.

Picchiano selvaggiamente un 25enne, 4 giovani denunciati a Crotone

Quattro persone di età compresa tra i 19 ed i 22 anni sono state denunciate dalla Polizia di Stato di Crotone per lesioni personali. Indagato anche un medico del pronto soccorso dell'ospedale cittadino per omessa denuncia di reato. I fatti si riferiscono al pestaggio subito nei giorni scorsi, da un venticinquenne.

A dare l’abbrivio alle indagini condotte della Squadra mobile, la denuncia presentata dalla madre della vittima.

I FATTI

Il giovane era stato accompagnato dai genitori presso il pronto soccorso dell’ospedale della città pitagorica per essere medicato. Il 25enne, cui i sanitari hanno riscontrato un “trauma cranico e facciale e trauma ginocchio destro” con una prognosi di giorni 30, aveva dichiarato di essere stato vittima di un’aggressione.

Le indagini condotte tempestivamente dagli agenti della Polizia di Stato grazie, anche, alle immagini immortalate dalle telecamere di videosorveglianza collocate nel centro cittadino, hanno permesso di ricostruire compiutamente l’accaduto.

Secondo quanto emerso nel corso dell’attività investigativa, dopo essere stata oggetto di una prima aggressione scaturita da una lite per futili motivi nei pressi di un locale della città, la vittima era riuscita ad allontanarsi.

Inseguito dagli aggressori, il giovane, era stato raggiunto nei pressi della sua abitazione dove era stato nuovamente malmenato. Al pestaggio aveva assistito la madre che, richiamata dai rumori provenienti dalla strada si era affacciata al balcone.

In seguito alle urla della donna, gli aggressori si erano dati alla fuga, lasciando il malcapitato a terra.

Accompagnato dai genitori al pronto soccorso gli erano stati riscontrati numerosi traumi.

Nonostante, il giovane, avesse dichiarato di essere stato vittima di un aggressione, il medico di turno non aveva proceduto ad informare dell’accaduto le forze dell’ordine, ragion per cui ora è indagato per omessa denuncia di reato.

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Calci e pugni contro un medico del 118, arrestato un 30enne

Calci e pugni ad un medico accusato d’aver impiegato troppo tempo ad aprire la porta del locale che ospita l’equipaggio del 118.

Protagonista dell’assurda vicenda, un 30enne di Cirò Marina che, durante la notte, ha raggiunto la sede della guardia medica per chiedere una visita per un parente.

Non trovando il medico, impegnato fuori sede per una visita, l’uomo ha bussato alla porta della struttura assegnata ai sanitari del 118.  Appena aperta la porta, il 30enne avrebbe colpito il medico di servizio con un pugno in piena faccia accusandolo di aver tardato ad aprire. L’aggressione è stata fermata da alcuni infermieri e dal sopraggiungere dei carabinieri.

Arrestato, l’uomo si trova, attualmente, ai domiciliari in attesa del rito per direttissima.

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Calabria: accoltella il compagno, arrestata una donna

Una donna di Petilia Pelicastro, in provincia di Crotone, è stata arrestata dai carabinieri con l'accusa di omissione di soccorso e lesioni aggravate. Secondo una prima ricostruzione, in seguito ad un furibondo litigio, la donna avrebbe ferito con un coltello da cucina il proprio convivente. L'uomo ha subito due fendenti al braccio sinistro. Le ferite sono state giudicate guaribili in sette giorni. Non contenta di aver colpito il convivente, la donna si è scagliata contro gli uomini della Benemerita che cercavano di portare a termine una perquisione all'interno dei locali in cui è avvenuta l'aggressione. In ogni caso, il controllo eseguito dai militari ha permesso di rinvenire due coltelli sporchi di sangue. Al termine dell'udienza di convalida per la donna è stato disposto l'arresto.

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