Strutture abusive sequestrate in uno noto stabilimento balneare

Nell’ambito nell'operazione nazionale e transnazionale denominata Focus ‘Ndrangheta nonché delle attività di analisi programmatica dei litorali e degli specchi acquei,  espletate mediante  un capillare monitoraggio delle coste e degli eventi che quotidianamente si svolgono, personale della Sezione di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto -  Guardia Costiera di Reggio Calabria, in sinergia con personale del della Stazione Carabinieri di Gallico e del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza,  hanno accertato, all’interno di un noto stabilimento balneare, la realizzazione e l’utilizzo di strutture abusive adibite a locali cucine ed alla consumazione di alimenti, poste al servizio di una zona demaniale regolarmente  detenuta in concessione. Gli approfondimenti investigativi eseguiti hanno fatto emergere che le opere sono state edificate in  assenza delle autorizzazione necessarie e soprattutto senza alcun nulla osta paesaggistico ambientale, considerato che la zona rientra tra quelle assoggettate a tale vincolo. Gli accertamenti hanno consentito di accertare che C.D. cl. 75 aveva collocato su suolo demaniale marittimo, in asservimento alla spiaggia in concessione,  3 gazebo occupanti ciascuno una superficie complessiva di 50 mq circa, adibiti a zona di relax per il ristoro e la consumazione di pasti e bevande. Secondo gli investigatori, tutte le strutture, ben ancorate al suolo, erano state realizzate con l’intento di creare fraudolentemente aree “ricettive” da cui trarre illeciti proventi. Pertanto, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Reggio Calabria, Sostituto Procuratore Francesco Ponzetta, le opere sono state poste sotto sequestro preventivo urgente. L’intera attività è stata convalidata dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria. La vicenda, evidenzia le già note criticità legate allo sfruttamento dei litorali e delle superfici prossime al demanio  e la necessità che venga  mantenuta alta la vigilanza su una forma di inquinamento ambientale  che inevitabilmente incide negativamente sull’utilizzo e gestione dell’ambiente marino e costiero.

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