Vibo, una prima lettura dei dati sullo screening per il tumore al colon retto conferma un’alta incidenza territoriale
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Partita in provincia di Vibo Valentia la campagna per lo studio, la prevenzione e la cura del cancro al colon rettale, un avanzato progetto europeo cui partecipano per la competente e rispettiva micro area a rischio, la Casa di Cura “Villa dei Gerani” di Vibo Valentia e altre prestigiose realtà scientifiche quali il San Raffaele di Roma, il Cirm di Milano, l’Università Magna Graecia di Catanzaro.
A coordinare la realizzazione dell’importante iniziativa sul territorio della provincia di Vibo Valentia il dott. Soccorso Capomolla, direttore sanitario di “Villa dei Gerani” che ha messo in piedi una struttura capace di rispondere con estrema concretezza alle linee imposte dal progetto.
Per garantirsi la più adeguata riuscita il dott. Antonio La Gamba, manager della Casa di Cura “Villa dei Gerani”, ha inteso avvalersi, tra l’altro, anche della consulenza del prof. Vincenzo Mollace, preside della facoltà di farmacologia dell’Università di Catanzaro una delle figure più autorevoli del mondo della medicina calabrese e non solo.
“Non abbiamo lasciato nulla di intentato pur di assicurare la riuscita del progetto che abbiamo sposato sulla scorta di alcuni dati che stanno ad indicare quanto sia importante che la popolazione interessata aderisca all’invito per lo screening.
L’avvio – ha aggiunto il manager della Casa di Cura vibonese – ha confermato l’intelligente adesione della popolazione interessata. Di recente è infatti intervenuta una nuova e più consistente presa di coscienza di quelle forze sociali, oltre che mediche, che aiutano a favorire l’attuazione dello screening.”
L’invito è per i pazienti in fascia di età tra i 50 e i 74 anni.
Sono interessati allo screening che andrà a concludersi entro la primavera del prossimo anno, 22 comuni, per un totale di 65 mila 416 pazienti: Vibo Valentia ( Triparni), Cessaniti, Nicotera, Briatico, Spilinga, Serra San Bruno, Mongiana, Soriano, Arena, Dasà, Dinami, Acquaro, San Calogero, Rombiolo, Sorianello, Pizzo, Sant’Onofrio, Filadelfia, Spadola, Brognaturo, Vazzano e San Nicola da Crissa.
Il via al percorso di prevenzione lo ha dato il comune di Dinami ed i primi dati sono già significativi.
Sono stati 71 i pazienti che hanno aderito all’invito del Comune, attraverso il diretto impegno del sindaco, dott.ssa Maria Ventrice e dei locali medici di famiglia, sottoponendosi, gratuitamente, all’esame di ricerca del sangue occulto nelle feci.
Tra essi 21 sono risultati “positivi” e 50 “negativi”.
Un campione abbastanza indicativo e che lascia supporre che viene confermata l’alta incidenza del tumore al colon rettale ipotizzata tempo addietro nel territorio vibonese.
Sulla scorta di questo esito ai pazienti “positivi” è stata offerta la possibilità di effettuare, sempre gratuitamente, un adeguato approfondimento attraverso la colonscopia, eseguita dal prof. Agostino Scozzarro gastroenterologo di fama in servizio all’Università di Tor Vergata, che ha portato alla individuazione di patologie cliniche per sei di essi. Tre sono risultati affetti da polipi del colon che verranno asportati, dopo una seconda colonscopia dal primario chirurgo di “Villa dei Gerani”, dott. Vincenzo James Greco, che vanta una casistica notevole in chirurgia generale e laparoscopica ad indirizzo oncologico. Il primario chirurgico di “Villa dei Gerani” ha al suo attivo anche molti interventi sui casi legati alla presenza anche di un solo polipo che spesso può provocare l’insorgenza di un tumore.