Lo sconforto di Mangialavori: "Oliverio esegue gli ordini di Renzi"

“La Regione Calabria, dopo otto mesi di scelte sballate, è stata  commissariata. Contrariamente a quanto accaduto per la sanità - sostiene il  consigliere regionale della Cdl Giuseppe Mangialavori - questa volta Renzi ha preferito, per quieto vivere, lasciare la funzione di Commissario allo stesso presidente della Regione. Ad una tassativa condizione, indicata all’interessato  dal trio Guerini-Lotti-Delrio: che il presidente-commissario Oliverio faccia i  compiti assegnatigli e torni a Roma per l’approvazione degli assessori della  nuova Giunta. Farsi dare dal Pd renziano l’autorizzazione a varare la nuova  Giunta regionale della Calabria, è il modo più sconfortante d’interpretare l’autonomismo regionale. E non è questione di rigurgiti statali neocentralisti.  Qui siamo al neocolonialismo esercitato da chi comanda in un partito e fondato  sul fatto che in Calabria chi ha vinto le elezioni non sa proprio come svolgere  il mandato di governo. Se Renzi e soci volessero fare della Calabria una loro  riserva di caccia, potrebbero benissimo farlo: la Regione commissariata non s’opporrebbe". "Eppure, oggi come mai i calabresi - aggiunge Mangialavori - avrebbero bisogno di un governo regionale libero di contestare al Governo  inadempienze eclatanti verso i bisogni della Calabria, di sollevare vertenze infrastrutturali e occupazionali con una tale forza d’urto da mettere il  Governo più antimeridionalista della storia italiana con le spalle al muro. Ma  evidentemente tutto ciò è impossibile per un presidente di Regione che, privato  persino della facoltà di nominare i suoi assessori, per la restante legislatura  dovrà solo eseguire gli ordini che il Pd gli farà avere”.

 

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