Chiaravalle, visita guidata sull'arte contemporanea con la critica e storica dell'arte Lara Caccia

Vivere l'arte consapevolmente, capirla, interpretarla. A Chiaravalle Centrale una serata speciale della mostra “Chiaravalle Arte - Premio nazionale di arte contemporanea”. Oggi (13 agosto) sarà la professoressa Lara Caccia, critica e storica dell'arte, docente dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro, a guidare con il suo autorevole commento l'incontro tra le opere esposte a Palazzo Staglianò e i visitatori.

Appuntamento a partire dalle ore 20 con ingresso libero. La professoressa Caccia compone il gruppo dei curatori di “Chiaravalle Arte” insieme all'architetto Nicola De Luca, al saggista e gallerista Enzo Le Pera, al critico d'arte e sociologo Maurizio Vitiello. Un evento culturale ambizioso “Chiaravalle Arte”, voluto dall'amministrazione comunale e dalla Consulta della Cultura, destinato a durare nel tempo.

A Chiaravalle verrà, infatti, istituito un Museo d'arte contemporanea grazie alle donazioni degli artisti in concorso che lasceranno le loro opere alla città delle Preserre. Fino al 27 agosto a Palazzo Staglianò si potranno ammirare le opere in concorso di: Salvatore Anelli, Andrea Biffi, Beatriz Cardenas, Alfredo Celli, Giuliano Cotellessa, Maria Crediddio, Maria Pia Daidone, Massimiliano Ferragina, Franco Flaccavento, Fiorentina Giannotta, Nicola Guarino, Franca Lanni, Mario Lanzione, Luigi Magli, Vincenzo Mascia, Mauro Molinari, Viviana Pallotta, Natalia Gillo Piatrova, Salvatore Pepe, Tarcisio Pingitore, Myriam Risola, Enzo Spanò. Claudia Iozzo, Giulia Iozzo, Vincenzo Rauti e Michela Giacchetto animano la sezione degli artisti chiaravallesi in concorso. Ferdinando Catrambone, Vincenzo Lombardi e Paolo Macrì sono presenti quali artisti chiaravallesi fuori concorso. Nicola De Luca, Antonio La Gamba e Michele Zappino danno vita alla sezione degli artisti ospiti fuori concorso. Numerosi anche gli allievi ed ex allievi dell'Accademia di Belle Arti di Catanzaro che espongono le loro opere: Micaela Arcuri, Francesco Brogno, Francesca Cafarda, Ludovica Catanzaro, Lucy Mey, Giuseppe Mirijello, Tiziana Procopio, Cristina Russo, Salvatore Sart, Valentina Siniscalchi, Maria Tarantino, Emanuela Tavano e Maria Villirillo.

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Chiaravalle, ambulanza 118 senza medico e infermiere: “Intervenire subito con nuove unità”

“Nel pieno di un affollato fine settimana d'agosto, la postazione 118 di Chiaravalle Centrale si è ritrovata totalmente sguarnita di figure sanitarie”. È il preoccupato allarme lanciato dall'assessore comunale alla Sanità di Chiaravalle Centrale, Maria Isabella De Masi.

“Oggi - comunica l'assessore - nel turno dalle 14 alle 20 risultava operativo solo un autista. In pratica, c'era il mezzo di soccorso, c'era chi lo guidava, ma senza medico, né infermiere a bordo”. “Una situazione di grave rischio per i cittadini - la denuncia di De Masi - che peraltro potrebbe ripetersi nel tempo, date le croniche carenze di personale medico e infermieristico su tutto il territorio”. “Infermieri e medici stanno già facendo i salti mortali, coprendo più turni nei limiti delle loro umane possibilità - sottolinea l'assessore. - Un continuo arrangiarsi che, però, oggi, tra ferie e malattie, ha portato la situazione ben oltre la sopportazione”. “Qui si parla di salvare la vita alla gente, un problema risolvibile con un piano a monte, in termini di migliore organizzazione dei turni e del personale, che evidentemente non c'è stato” l'amara considerazione di Maria Isabella De Masi che chiederà “un incontro urgente a tutti i livelli per ripristinare le unità necessarie con assoluta immediatezza”.

“Questa di oggi è solo la punta di un iceberg molto più grande e grave - secondo l'assessore - e coinvolge tutto un sistema regionale che arranca per rinnovi contrattuali che non arrivano e personale che, di conseguenza, se ne va alla ricerca di posizioni migliorative anche della propria qualità della vita”. “Piena solidarietà va ai medici, agli infermieri e al personale tutto del 118, ma la situazione adesso va risolta con urgenza” le conclusioni dell'assessore De Masi.

Chiaravalle in festa tra musica, spettacoli e grande partecipazione

Prosegue con grande successo l'estate chiaravallese. Anfiteatro di Piazza Liceo gremito per la serata musicale di venerdì 5 agosto con Ciccio Nucera e i Parafoné in concerto.

Evento del “Chiaravalle Folk Festival” che, come una scossa di energia, ha risvegliato in tanti la passione per la tarantella, ballata con entusiasmo e bravura dal numeroso pubblico presente. Un abbraccio corale tra gli artisti sul palco e la gente. La bella serata ha bissato i numeri importanti della due giorni “normanna” che, mercoledì e giovedì, ha coinvolto centinaia di persone nelle rievocazioni storiche e culturali proposte dall'amministrazione comunale, con il momento clou della spettacolare “notte bianca” del 4 agosto.

Soddisfatti, in particolare, il sindaco, Domenico Donato, e il consigliere Gianfranco Corrado. Entrambi, nelle loro dichiarazioni, hanno sottolineato “il clima di festa e partecipazione che sta facendo finalmente trascorrere una estate davvero piacevole e divertente nella città delle Preserre”, dopo gli ultimi anni bui dei lockdown.

Intanto resta aperta e visitabile la mostra “Chiaravalle Arte” a Palazzo Staglianò, con opere in esposizione di livello nazionale e internazionale, in concorso per il premio di arte contemporanea inaugurato proprio quest'anno a Chiaravalle Centrale. 

Chiaravalle, gestione impianti sportivi: stop ai lavori e azione giudiziaria

Sospensione dei lavori e azione giudiziaria nei confronti del soggetto aggiudicatario della manifestazione d'interesse per la gestione degli impianti sportivi di località “Foresta”. Decisioni, prese, rispettivamente, dal responsabile del settore tecnico e dalla giunta comunale di Chiaravalle Centrale.

I dettagli sono stati divulgati pubblicamente dal sindaco, Domenico Donato, e dall'assessore ai Lavori Pubblici, Claudio Foti, nel corso di una conferenza stampa convocata nella sala consiliare comunale. Nel “portare a verità con documenti alla mano” l'intera vicenda sono, in particolare, emersi “i gravi ritardi del soggetto aggiudicatario che, dopo la consegna dei locali in data 24 maggio, ad oggi non ha ancora presentato alcun progetto con annesso computo metrico estimativo dei lavori indicati nel piano economico allegato in gara (pari a 47 mila e 700 euro)”.

“Sono pervenute all'ente, con più invii pec, soltanto una planimetria e una ortofoto estratta da Google” hanno spiegato Donato e Foti. “Elaborati inutili” che hanno portato “inevitabilmente” l'ufficio tecnico a sospendere le attività in corso “che nulla hanno a che fare con quanto autorizzato, nelle more, dallo stesso ufficio, ovvero la sola rimozione di alcune strutture in legno e un intervento di ripristino fognario”.

“Null'altro era stato autorizzato e, soprattutto, né ristoranti, né pizzerie” hanno ribadito sindaco e assessore, rilevando anche “incongruenze palesi tra quanto dichiarato dal soggetto aggiudicatario in sede di manifestazione d'interesse, e cioè di aver effettuato un sopralluogo per poter valutare correttamente i costi di ristrutturazione necessari, e il successivo aumento dell'investimento previsto fino a 70 mila euro per una presunta, mancata possibilità di accesso alla struttura che sarebbe stata negata dal precedente gestore”. Ai fatti in questione si associa la nomina di un legale, formalizzata dalla giunta comunale con delibera n. 65 del 2 agosto 2022, per valutare le azioni giudiziarie da intraprendere a tutela dell'immagine dell'ente dopo i reiterati interventi video, diffusi via social, dal soggetto aggiudicatario. Video nei quali “oltre a confondere tra responsabilità tecniche, politiche e amministrative” il soggetto stesso “pretende di attribuire all'amministrazione comunale responsabilità ad essa non ascrivibili, nei fatti e per legge”.

Dati anche i “contenziosi precedenti” che hanno riguardato la gestione del sito interessato “con pesanti risarcimenti ancora da pagare” per logica conseguenza “si è reso necessario procedere per come spiegato in sede di conferenza stampa, a tutela dell'ente amministrato”. Nel confermare quindi “il corretto operato sia degli uffici che della giunta” resta “il forte impegno” dell'amministrazione Donato per migliorare gli impianti sportivi in questione “dopo trent'anni di sostanziale disinteresse” con un finanziamento che riguarderà l'intera area: “rigenerativo” di 216 mila euro e “di più ampia portata” per oltre un milione e 400 mila euro che coinvolgerà anche la vicina villa comunale.

A Chiaravalle invasione normanna, musica, figuranti e un tuffo nella storia

Invasione normanna a Chiaravalle Centrale. Tra musica e figuranti, danze e teatro, un salutare tuffo nella storia con le rievocazioni messe in piazza nell'ambito del programma estivo proposto dall'amministrazione comunale. Passato e presente. Da una parte la memoria delle proprie radici. Dall'altra “un'idea innovativa per aggregare e coinvolgere, puntando sul binomio cultura-turismo quale fattore di identità collettiva e di sviluppo” come sottolineato dal sindaco, Domenico Donato, e dal presidente della Consulta comunale della Cultura, Teresa Tino.

L'occasione, inoltre, per posare lo sguardo su quei secoli lontani, a ridosso dell'anno mille, di fondamentale importanza per tutto il territorio calabrese e meridionale. Compagnie e associazioni sono arrivate da tutto il Sud a Chiaravalle per reinterpretare le gesta di Roberto il Guiscardo, del Conte Ruggero e dei loro cavalieri venuti dalla lontana Normandia per conquistare l'intero Mezzogiorno. Le atmosfere medievali hanno animato la festa per le vie del centro cittadino, da Piazza Dante fino all'anfiteatro del Liceo, dove un pubblico numeroso ha assistito ad oltre due ore di spettacolo.

I dialoghi teatrali curati dal professore Ulderico Nisticò, accompagnati dagli spartiti originali della compositrice Maria “Melody” Veraldi, hanno introdotto una lunga e applaudita esibizione in costumi d'epoca, con gli intermezzi danzanti delle brave allieve dell'Accademia delle Muse. I tamburini falconieri del Melfese, con le associazioni Ichinen, Sinafé Medieval, Trischine, Lune d'Oriente e il Gruppo storico Città di Catanzaro hanno riempito la serata di suggestioni antiche. Una immersione a tutto tondo nell'età normanna, epicentro di quell'unità meridionale durata per oltre otto secoli. Chiaravalle deve il suo stesso nome a quel periodo storico, significativo non solo per le opere militari, religiose e ingegneristiche di cui rimane traccia in tutto il Sud Italia.

Soddisfazione finale degli organizzatori e, in particolare, dell'associazione “Agorà”, che ha sostenuto gli sforzi operativi maggiori oltre che logistici, e dell'assessore comunale Gianfranco Corrado per la positiva esperienza capace di dare continuità, nel tempo, a una iniziativa ormai storicizzata nel cartellone estivo.

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Chiaravalle Arte, tra identità e riscatto i numeri di un successo crescente

Identità e riscatto. Sono alcuni tra i più importanti e diffusi valori-chiave raccolti nei commenti dei numerosi visitatori che, in questi giorni, stanno ammirando la mostra “Chiaravalle Arte” (Premio nazionale di arte contemporanea) a Chiaravalle Centrale.

Le storiche sale di Palazzo Staglianò che ospitano le opere in concorso rendono ancora più suggestivo il percorso tra tele, installazioni, provocazioni stilistiche, sculture. Esplosioni di colore e ricercate simmetrie geometriche si alternano, tra richiami onirici e introspezioni personali volutamente astratte. Tracce, schizzi, che lasciano libera l'interpretazione di ogni singolo sguardo. Perché l'arte è essa stessa anelito di libertà, oltre che nutrimento delle più alte vette dell'anima e del pensiero. Ma qui diventa anche potenzialità futura per il riscatto di un territorio che ridisegna la propria identità. Attraverso l'arte. Con l'arte. Una coraggiosa pietra nello stagno dell'immobilistica routine che condanna al silenzio da fin troppo tempo le aree interne, come una lenta nota di sottofondo, di malinconica rassegnazione.

“Chiaravalle Arte” è, al contrario, un accordo rock suonato nel pieno della notte. Una luce. Una speranza che non va neanche raccontata, ma solo vissuta. L'intuizione dei visitatori è la migliore garanzia di un successo corroborato dai numeri, sempre crescenti, di accessi alla mostra. Arrivano da tutta la regione, in particolare dalle vicine località turistiche costiere, per poter dire: “Io c'ero, ho visto”.

Merito che va ascritto ai curatori, agli organizzatori, agli amministratori comunali che hanno puntato sull'evento di Palazzo Staglianò come momento cruciale del cartellone estivo e punto di contatto tra le politiche culturali e quelle turistiche. Perché non di sole sagre può e deve vivere l'affollamento vacanziero, ma soprattutto di cultura e bellezza, elementi base del più arcano elisir di lunga vita.  

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Chiaravalle Centrale, due giorni di festa "normanna" il 2 e il 3 agosto

Due giorni di festa, il 2 e il 3 agosto, a Chiaravalle Centrale. Occasione per celebrare i Normanni e l'importanza di quella dominazione per l'intera Calabria.
Dopo la caduta dell'Impero d'Occidente, l'instaurazione dei regni romano-barbarici e la guerra greco-gotica, la Calabria diventa bizantina e rimane sotto il dominio di Costantinopoli per ben cinque secoli, dalla metà del VI secolo alla metà dell'XI secolo. Un lungo periodo di relativa pace, però segnato da usuranti scontri con Longobardi e Saraceni.
Per inciso, è proprio con i Bizantini, nel VII secolo, che si comincia a traslare il nome "Calabria" dal Salento pugliese alla regione che oggi conosciamo come tale e che, prima, si chiamava Bruzio.

Una Calabria, dunque, fortemente "ellenizzata" per cinque secoli dall'Impero d'Oriente nella cultura, nella lingua, nella religione. Questo equilibrio plurisecolare viene sconvolto, tra il 1050 e il 1065, dall'invasione normanna. Roberto il Guiscardo e il fratello Ruggero conquistano l'intera regione, puntando poi le armi contro Bari, la Sicilia, Durazzo. Si concretizza l'unità dell'intero Sud Italia, realizzata dai Normanni con l'introduzione del sistema feudale e la rilatinizzazione delle strutture ecclesiastiche.
Nasce in questo preciso contesto storico la Certosa di Santo Stefano del Bosco, oggi Serra San Bruno, su terra donata da Ruggero al frate Brunone di Colonia.

Aiutati dai Normanni i confratelli bruniani aggregano vasti territori e creano grange (ovvero proprietà agricole al servizio della Certosa) a Montauro, Gasperina, Olivadi e in una località detta Runci o Arunci che il dialetto conserva ancora nell'attuale paese di San Vito sullo Ionio. Proprio a San Vito, sconfinando nell'attuale comune di Petrizzi, è ancora visibile una diga di età normanna, sottoposta a vincolo archeologico dalla Sovrintendenza.
E sempre a San Vito viene collocata da ipotesi storiche del prof. Ulderico Nisticò una torre, di cui resterebbe oggi solo l'impronta della pianta circolare, nei pressi del municipio. La vicina Chiaravalle, infine, secondo studi del prof. Saverio Abenavoli avrebbe ereditato il suo nome latino, Clara Vallis, dagli stessi Normanni, primi artefici della conurbazione di quel centro abitato, oggi città di Chiaravalle Centrale.
Ma tutta la Calabria, più in generale, è ricca di tracce, ruderi e vestigia, eredità degli invasori venuti a Sud dalla lontana Normandia. Un periodo storico, dunque, fondamentale per la Calabria tutta che verrà rievocato a Chiaravalle Centrale nel corso di due intere giornate dedicate ai Normanni: il 2 e il 3 agosto.
Da non perdere le sfilate in costume e la suggestiva trama teatrale proposta in piazza con la regia e l'interpretazione del prof. Ulderico Nisticò, la sera del 2 agosto.

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Chiaravalle, un percorso storico dell'ultimo secolo nel libro di Giovanni Sestito

Uomini e donne fanno la Storia che, pertanto, non va mai considerata come una entità astratta, lontana e fredda. La concretezza degli eventi che si snodano nel tempo si manifesta in passioni, fatica, impegno, legami familiari, relazioni sociali, tradizioni, folklore, volontà di fare, lavoro.

Di tutto questo racconta piacevolmente Giovanni Sestito nel suo libro “Chiaravalle Centrale: percorso storico dell'ultimo secolo narrato in versi”. Il corposo volume è stato presentato nel corso di una serata molto partecipata e ricca di interventi, con apprezzati intermezzi musicali e brevi reading letterari. Tante le testimonianze (riportate anche da figli e parenti) di sindaci, ex sindaci, imprenditori, storici, uomini di cultura, ottimamente moderati dalla brava giornalista Annamaria Colabraro.

Fatti e aneddoti che hanno accompagnato la memoria di una comunità che ha sempre contraddistinto se stessa per l'operosità dei propri cittadini. Sestito, non a caso, ha prodotto una poderosa ricerca su tutte quelle persone che, nel loro campo di attività, hanno lasciato un segno. Presenze legate alle professioni, all'industria, alla politica. Prosa e poesia si intrecciano nel libro, con piena padronanza stilistica. Ulteriore qualità che va ascritta all'autore. Unanimi i commenti positivi per un'opera di pregevole fattura che non potrà, certamente, mancare nelle case di ogni chiaravallese e non solo. 

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