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Decennale morte Fortugno, il ricordo di Falcomatà: "Vive nella mente dei calabresi onesti"

"Il ricordo di Franco Fortugno vive nella mente dei calabresi onesti e si esprime negli occhi dei ragazzi della Locride che lottano per il cambiamento". È quanto dichiara il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà durante le celebrazioni del decennale della scomparsa del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno, ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. "Questa è una terra difficile - ha aggiunto Falcomatà - che soffre di un’arretratezza prodotta da decenni di scelte politiche fallimentari. Abbiamo bisogno di riferimenti, di esempi, di testimonianze. A dieci anni dalla sua scomparsa, Franco Fortugno rappresenta un simbolo di riscatto per la Locride e per tutta la Calabria. Il nostro dovere è quello di dare corpo a questa richiesta di cambiamento. Solo attraverso l’onestà, l’impegno e lo spirito di servizio nei confronti delle istituzioni e dei cittadini, la politica sarà all’altezza della sfida che l’immenso sacrificio di Franco, e di tutte le altre vittime di mafia, ci mette di fronte ogni giorno".

 

Falcomatà condanna l'aggressione all'assessore regionale Roccisano

"Abbiamo partecipato con convinzione alla manifestazione per la sanità pubblica tenutasi nella giornata di ieri a Locri. Riteniamo che il diritto alla salute sia uno dei principi cardine della democrazia, soprattutto in un territorio difficile e martoriato come la Locride". E' quanto dichiara il Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà. "E' sacrosanto - ha spiegato il Sindaco - che i cittadini scendano in piazza chiedendo conto alle istituzioni di scelte che influenzano pesantemente la vita quotidiana della loro comunità. Anche in quest'ottica abbiamo organizzato la scorsa settimana a Palazzo San Giorgio il confronto tra i Sindaci del territorio della Città Metropolitana e il Commissario regionale Massimo Scura, un'occasione importante di dialogo per il rilancio della sanità nella nostra provincia".  "Quando si parla di temi così importanti - ha aggiunto Falcomatà - bisogna essere chiari e responsabili. Ciò che è accaduto sul palco di Locri, con l'aggressione verbale nei confronti dell'Assessore regionale alle Politiche Sociali Federica Roccisano, è un episodio che condanno con fermezza e che non fa bene né alla politica né ai cittadini, che si allontanano sempre più da istituzioni spesso logore ed autoreferenziali. All'Assessore Roccisano la mia personale solidarietà, nella speranza che presto si possa tornare a remare tutti nella stessa direzione, promuovendo per la Locride e per tutta la Città Metropolitana di Reggio Calabria un modello sanitario completo, moderno, efficiente ed a misura di cittadino".

 

A Palazzo San Giorgio vertice sull’erosione costiera. Falcomatà e Marino: "Intervento immediato su Bocale"

Un intervento immediato e urgente da parte del Comune per la messa in sicurezza dell’area costiera dell’estrema periferia sud di Reggio Calabria interessata nelle scorse settimane da pesanti mareggiate. È questo l’esito dell’incontro, tenutosi nella giornata di venerdì a Palazzo San Giorgio, dedicato al fenomeno dell’erosione costiera nel territorio urbano. Alla riunione erano presenti il Sindaco Giuseppe Falcomatà, l’Assessore alle Politiche Comunitarie Giuseppe Marino, l’Assessore ai Lavori Pubblici Angela Marcianò, il Presidente della Commissione Urbanistica del Comune Giuseppe Sera, il Direttore marittimo della Calabria e della Basilicata tirrenica Andrea Agostinelli, il Dirigente dell’Autorità di Bacino regionale Salvatore Siviglia, il vicepresidente della Provincia Giovanni Verduci e il Dirigente del Settore Difesa del Suolo e Salvaguardia delle coste Giuseppe Mezzatesta. L’incontro è servito ad analizzare i rischi derivanti dal fenomeno dell’erosione costiera nella periferia sud di Reggio. Ad illustrare la situazione, che nelle ultime settimane ha raggiunto un nuovo livello di criticità, è stato l’Assessore alle Politiche Comunitarie Giuseppe Marino, che ha evidenziato la necessità di un intervento urgente per la messa in sicurezza dell’area. "Siamo di fronte ad una vera e propria emergenza - ha dichiarato Marino - è necessario un intervento urgente per la messa in sicurezza della zona e subito dopo l’avvio del progetto complessivo di riqualificazione dell’area costiera nella periferia sud della città". Un invito prontamente raccolto dal Sindaco Giuseppe Falcomatà che ha ordinato immediata esecutività dei lavori per la sistemazione dell’area, soprattutto a tutela delle abitazioni e della strada costiera. Il Capitano Agostinelli ha poi ribadito l’importanza di verificare tutti gli interventi alla luce della normativa sulla valutazione di impatto ambientale per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente costiero. Assicurato l’intervento immediato, che sarà avviato a breve, il Sindaco e gli Assessori hanno rappresentato al Dirigente dell’Autorità di bacino regionale la necessità di accelerare l’iter burocratico per la consegna dei lavori previsti nell’ambito del progetto regionale per la messa in sicurezza del litorale tra Bocale e Punta Pellaro, per una spesa complessiva di 2 milioni e 500 mila euro, già finanziati con fondi Cipe. Un progetto che risolverebbe in maniera definitiva l’annosa problematica dell’erosione costiera nella periferia sud della Città. "Il tema va affrontato con estrema urgenza - ha dichiarato al termine dell’incontro il Sindaco Falcomatà - abbiamo chiesto alla Regione di velocizzare l’iter per l’avvio dei lavori perché riteniamo che l’area sud del territorio urbano sia uno dei punti più qualificanti dell’intero frontemare cittadino. La nostra idea di città, rappresentata negli ultimi giorni anche al Governo nazionale nell’ambito degli incontri programmati per i Patti per il Sud, è quella di far recuperare alla città il suo rapporto con il mare, soprattutto in un’ottica di servizi e di sviluppo turistico. Dopo la sistemazione del Lungomare di Gallico e gli altri interventi programmati sul litorale, la riqualificazione dell’area costiera della zona sud della città va esattamente in questa direzione. È importante muoversi con celerità ed evitare che la burocrazia rallenti l’idea di sviluppo che abbiamo avviato per il rilancio delle periferie cittadine".

 

Obiettivo Occupazione, imprenditori reggini esasperati: "Da Falcomatà nessuna risposta"

Ripetuti solleciti inoltrati nel corso del tempo non sono stati sufficienti per ricevere una risposta definitiva. E' l'odissea che sta vivendo Giuseppe Granato, proprietario dell'Hotel Residence Sirio, che a nome di altri 277 imprenditori e professionisti, sta cercando con insistenza di ottenere una risposta dal sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, in merito ai contributi previsti dal progetto Obiettivo Occupazione. Come testimoniato dalla pubblicazione su Facebook della corrispondenza con il Primo Cittadino, l'albergatore, quasi due mesi addietro, il 7 agosto per la precisione, era stato rassicurato dall'inquilino di Palazzo San Giorgio. Nell'occasione gli erano stati garantiti "aggiornamenti per dopo Ferragosto". Una promessa che, tuttavia, rivela Granato, non è stata mantenuta in quanto "da allora non ho ricevuto notizie". Dopo aver rimarcato la mancanza di riscontro anche da parte del Governo presieduto da Matteo Renzi, pure investito del problema tramite un'email inviata al ministro Graziano Delrio, l'imprenditore torna a rivolgersi direttamente al sindaco, ponendo l'accento sulla "disperazione ed impotenza" di cui sono pervasi gli interessati. E' con questo spirito che preannuncia un'assemblea presso la Confcommercio di Reggio Calabria. Convocazione obbligata in assenza di chiarimenti risolutivi "entro pochi giorni". Una mobilitazione che servirà, auspica Granato, a sensibilizzare Sindaco ed Amministrazione tutta affinché si rendano conto della "esasperazione e del disagio che serpeggiano nella nostra quotidianità". L'obiettivo è quello che ci sia una data certa e che siano finalmente "sbloccati i fondi destinati alle imprese" necessari all'erogazione delle cifre anticipate per il pagamento del personale.

Polizia Municipale, Fazio (RF): "Falcomatà castiga Crupi per indagini su cognato e sorella"

"Credo fermamente che ricoprire un incarico istituzionale, soprattutto in territori sensibili come il nostro, necessiti di un modus operandi attento e oculato, specie in quei settori che per definizione devono essere contraddistinti da trasparenza e legalità: il riferimento immediato è alla vicenda della nomina del Comandante della Polizia Municipale di Reggio Calabria". Antonino Carlo Fazio, Responsabile Legalità e Sicurezza di Reggio Futura, interviene sulla questione legata alla scelta del Comandante della Polizia Municipale di Reggio Calabria, che sta creando più di un grattacapo al sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.  "Il Corpo Municipale rappresenta il biglietto da visita di una città, il 'trait d’union”'  tra il Palazzo comunale ed i cittadini, pertanto ritengo - sostiene Fazio - che questi ultimi debbano essere correttamente informati su quanto stia accadendo. Andando ad analizzare il susseguirsi delle vicende che hanno portato all’avvicendamento dei vari Comandanti nominati dal sindaco Falcomatà, salta subito agli occhi la scarsa chiarezza della condotta dei nostri amministratori nelle procedure di designazione. Dando per assunta la professionalità di ciascuno dei nominati, l’interrogativo che si pone è il seguente: per quale motivo, pur disponendo dopo l’improvvisa scomparsa del colonnello Cosimo Giuseppe Fazio, uomo dalle grandi doti umane e professionali, da sempre impegnato nella lotta alla ‘ndrangheta, di un nuovo comandante identificato già dalla triade commissariale nella persona del dottor Domenico Crupi, il sindaco Falcomatà ha deciso di estrometterlo dall’incarico andando alla ricerca disperata di sostituti che poco dopo il loro insediamento si sono visti costretti a rinunciare all’incarico? Il caso del dottor Rocco Romeo, anch’egli uomo delle istituzioni e valente professionista, è l’ennesima riprova dell’instabilità di questa Giunta". "Il totonomi sul prossimo comandante - sottolinea l'esponente di Reggio Futura - sta assumendo contorni grotteschi e se non fossero i cittadini a pagare lo scotto di queste manovre di palazzo, non staremmo neanche qui a discuterne: la città ha bisogno che vengano garantiti sicurezza, ordine, legalità… i cardini della democrazia, insomma! E invece, cosa fa il nostro primo cittadino? Cerca di non scontentare il suo amato cognato Naccari Carlizzi e la cara sorella Valeria che certamente non accoglierebbero con entusiasmo la nomina del comandante Crupi, reo di aver  indagato su di loro per la vergognosa vicenda del concorso agli Ospedali Riuniti e di esser riuscito a portare numerosi elementi di prova tali da determinare il loro rinvio a giudizio! Dovrebbe essere noto al sindaco che per ragioni di spending review e in vista dell’imminente nascita della città metropolitana, l’operazione più ovvia e conveniente per la comunità sarebbe quella di indicare il dottor Crupi quale nuovo comandante dei Vigili Urbani, senza dunque imporre all’ente costi aggiuntivi". "Darebbe finalmente prova - secondo Antonino Carlo Fazio - della sua capacità amministrativa e non verrebbe più considerato come colui che  antepone gli interessi di amici e familiari a quelli della comunità che ha l’onore di rappresentare".

 

Falcomatà annuncia al popolo l'arrivo del Bibliobus: sicuro che non esistesse prima?

"A Reggio Calabria è partito il BiblioBus: una vera biblioteca Itinerante per tutti i cittadini. Una pratica diffusa nelle principali metropoli europee che finalmente diventa realtà anche qui". Ad annunciarlo al popolo di Facebook e Twitter è Giuseppe Falcomatà. Il sindaco di Reggio, legittimamente orgoglioso per il (ri)lancio dell'iniziativa, spiega che: "All’interno del bus sono liberamente consultabili i libri donati da molte associazioni e da editori. Questa è un'occasione di crescita collettiva e di condivisione: il Bibliobus offre infatti l’opportunità di mettere a disposizione i propri libri e consultarne di nuovi". Tutto bello, tutto meritevole di applausi, se solo non si tralasciasse un dettaglio che, in un'epoca dominata dal flusso ininterrotto di informazioni, rischia facilmente di essere dimenticato da quegli stessi cittadini ai quali il Primo Cittadino si rivolge rivendicando l'originalità bontà dell'idea, come sottolineato dalla frase "finalmente diventa realtà anche qui". Basterebbe, infatti, resettare la memoria, evidentemente colma di input zampillanti a getto continuo, per afferrare dal recente passato quello che serve: nel caso specifico, infatti, si tratta di un servizio che era stato avviato nel gennaio del 2011, come facilmente riscontrabile consultando lo stesso sito del Comune di Reggio Calabria, dal quale abbiamo catturato l'immagine a corredo dell'articolo. Il "particolare"  non è passato inosservato agli occhi di un'utente Facebook, Dominella Maio, che, infatti, ha subito commentato il post del sindaco scrivendo: "Iniziativa interessante, ma è un evento già realizzato nel nostro Comune qualche hanno fa, con un successo strepitoso!!! Evento per il quale sia la città che le scuole hanno risposto con interesse, e tanto entusiasmo, tanto che il bibliobus era oramai un punto di incontro. Al solito, progetto iniziato, senza un seguito, dove, gli Enti promotori e di gestione, erano di pertinenza, settore Cultura, ed il personale assolutamente qualificato, con un patrimonio librario arricchito con ultime edizioni. Peccato che dei vecchi progetti fatti, oggi, sembra tutto nuovo!! E che le persone addette specializzate siano ad oggi disoccupate". Considerazioni identiche che sono state messe per iscritto anche da altri fan del Primo Cittadino, evidentemente muniti di fosforo a sufficienza per ricordare quel che è stato. Merito, dunque, di Falcomatà e della sua "squadra" aver (ri)proposto il Bibliobus, esperienza felice ed interrottasi lungo il percorso,  ma onestà intellettuale esige, da parte nostra, rimettere ordine nel cassetto in cui sono riposte le azioni compiute dai pubblici amministratori succedutisi nel corso del tempo. 

 

Polizia Municipale, Cisl FP tiene duro: "L'Amministrazione Falcomatà insiste nel produrre atti nulli"

Non accenna a placarsi lo scontro in atto tra la il Coordinamento provinciale Polizie Locali della Cisl Funzione Pubblica e l'Amministrazione Comunale di Reggio Calabria. Il piano inclinato su cui stanno scivolando i rapporti fra le due parti, anzi, ha rapidamente condotto verso una guerra totale, come testimoniato dal documento affisso sulla bacheca della sede del Comando. Le contestazioni che erano state mosse, sul piano prettamente normativo, alle recenti decisioni adottate dal sindaco Giuseppe Falcomatà non hanno avuto alcun riscontro e, al contrario, sono state seguite da ulteriori passi concreti da parte di Palazzo San Giorgio che, denuncia il sindacato, sta agendo con somma indifferenza rispetto ai rilievi evidenziati. Il Coordinamento provinciale delle Polizie Locali, fin dalle prime righe della nota firmata da Giuseppe Falcone e rivolta al sindaco, al Segretario Generale e, per conoscenza al Prefetto, porta a galla il cuore della questione, rivelando di essere "venuto a conoscenza che negli ultimi giorni sono stati adottati presso il settore Polizia Municipale atti compiuti dal Segretario Generale e dal Vice Comandante che contestiamo integralmente. A seguito della richiesta di revoca del decreto sindacale con il quale il sindaco assegnava 'impropriamente' le funzioni di dirigente del Settore Polizia Municipale al Segretario Generale e di coordinamento della Polizia Municipale al Dott. Nigero, la Cisl FP, comunque sempre disponibile al confronto ed al dialogo, si aspettava, visti i rilievi di non poco conto avanzati, quantomeno che l'Amministrazione non proseguisse in tale direzione". Un atteggiamento di chiusura che i rappresentanti della Polizia Municipale, convinti della bontà della loro posizione, suffragata da dottrina e giurisprudenza,  non intendono consentire. "Più precisamente pochi giorni fa, a firma del Segretario Generale, è stato fatto lo spostamento - scende nel dettaglio la Cisl FP - di quasi tutti i responsabili di ufficio". "I motivi di doglianza riguardano il fatto che tali atti sono nulli in quanto, a parere di questa organizzazione sindacale, è nullo il provvedimento delle funzioni dirigenziali al Segretario Generale. Nel merito, poi, non si comprende quali criteri siano stati utilizzati - è la stilettata ulteriore del sindacato - per effettuare la rotazione del citato personale dopo solo due giorni dal conferimento dell'incarico visto che il Segretario Generale, non solo non conosce il personale del settore Polizia Municipale ma non ha mai neanche mai messo piede al Comando non conoscendo le varie criticità e affidandosi, quindi, come riportato nel trasferimento del personale al solo parere del 'nuovo coordinatore' del Comando, Vice Comandante Dr. Luigi Nigero". "Tutto ciò - ribadisce con forza il Coordinatore Giuseppe Falcone - oltre che illegittimo, è evidentemente inopportuno considerato anche la temporaneità dell'affidamento dell'incarico con il decreto contestato. Il Vice Comandante, in più, - accusa infine l'organizzazione sindacale - contravvenendo alle funzioni attribuitegli dalla legge, ha redatto e firmato atti di competenza dirigenziale, quali le modifiche dell'articolazione oraria, ha disposto di personale già assegnato  ai responsabili di servizio senza interpellare i vari ufficiali all'uopo preposti, non rispettando il regolamento degli uffici e dei servizi andando, quindi, oltre le sue prerogative e ben oltre i limiti dell'incarico conferitogli con il decreto contestato. La gravità di tali atti, che il Coordinamento Polizie Locali ritiene nulli in quanto nullo è il decreto sindacale, richiede un'attenzione importante da parte dell'Amministrazione, così come già esplicitato nell'ultima comunicazione inviata. Si auspica un confronto urgente e soprattutto costruttivo e nelle more rinnova la richiesta di revocare immediatamente tutti gli atti prodotti che, in difetto, potrebbero sicuramente creare problemi di natura contenziosa e organizzativa"

Monta l'opposizione all'amministrazione Falcomatà: Reggio scende in piazza per "la spallata"

Era nell'aria, in fondo era sufficiente annusare l'aria che tira in città da qualche mese a questa parte per intuire il malcontento che ormai fatica a rimanere sotto la cenere pretendendo, al contrario, di manifestarsi in modo plateale, per non  lasciar dubbi a temporeggiamenti equivoci. Lo avevamo scritto poco meno di due settimane fa: un numero crescente di cittadini, molti dei quali convinti assertori della necessità della Svolta, sono stati assaliti nel tempo da una profonda delusione, accompagnata da disincanto e disillusione, a causa di una navigazione a vista, incerta e confusa da parte di un timoniere che, in troppe circostanze, ha dovuto maldestramente tentare di disincagliarsi dagli scogli sui quali la barca, malmessa e dotata di un equipaggio raffazzonato alla buona, era andata a sbattere per impreparazione ed inadeguatezza disarmante. Una situazione di fronte alla quale coloro che ne stanno ravvisando la pericolosità hanno scelto la strada della mobilitazione finalizzata ad accendere la scintilla in grado di scuotere dalle fondamenta Palazzo San Giorgio. Ed è così che, casualmente, seguendo pensieri e parole, ci si è imbattuti in una pagina Facebook aperta per canalizzare e programmare, in modo ordinato e concreto, l'opposizione alle gesta dell'Amministrazione Falcomatà. L'obiettivo è ambizioso: dare una spallata robusta partendo dal basso, o forse sarebbe meglio dire dall'alto, dell'opinione pubblica e coinvolgere rappresentanti istituzionali, movimenti e partiti di centrodestra. Interpellando gli organizzatori della manifestazione che a breve sarà organizzata, la sensazione, forte, è che nessuno sia più disposto ad assistere inerme alla prosecuzione della serie ininterrotta di scivoloni in cui sono incappati i rappresentanti della maggioranza comunale. Le vicende, che hanno tormentato i dieci mesi trascorsi dall'insediamento in Municipio e per nessuna delle quali è stata fornita adeguata giustificazione, politica ed amministrativa, costituiscono il detonatore di una delusione che abbraccia fette sempre più ampie di cittadini. Prima o dopo sarebbe dovuto accadere e quel momento è arrivato, esplicitando la richiesta di dimissioni della Giunta Falcomatà per "manifesta incapacità politica", come si legge sulla bacheca della pagina Facebook che prepara all'evento. Dalle oscure ambiguità che hanno circondato il caso Miramare, ai rubinetti anemici di acqua nel cuore dell'estate senza che qualcuno si sia sentito in dovere di scusarsi per il disagio indegno di una città anche solo mediamente civile; dalle polemiche sorte per la presenza di uno staff "informale" ed il cui destino è tuttora avvolto nelle nebbie dell'incertezza, al sequestro dei gazebo, avventato per modalità e tempistica come ha messo nero su bianco il TAR prima ancora di decidere nel merito della controversia; dalle decine di milioni di euro di cui in una conferenza stampa convocata ad hoc è stato annunciato l'arrivo grazie ad un regalo del "governo amico", dimenticando incidentalmente di precisare che trattavasi di una somma complessiva da frazionare tra tutte le Amministrazioni dotate di determinati requisiti. L'elenco delle doglianze, anche nella sua mera esposizione, merita una tregua perché troppo lungo. Dopo aver preso fiato, infatti, si può "tranquillamente" procedere ricordando la recente defenestrazione del Comandante della Polizia Municipale, Rocco Romeo, prima fortemente voluto e poi, al momento della scadenza semestrale abbandonato per una non meglio comprensibile e specificata "assenza di feeling politico". A proposito della gestione, delicatissima in una città come Reggio Calabria, del Corpo dei Vigili Urbani, peraltro, sono di questi giorni le contestazioni in punto di diritto, mosse dalle organizzazioni sindacali in merito alle scelte adottate. O ancora, la conduzione, anch'essa circondata da misteri nebulosi, del caso Reggina, un pezzo importante di storia sistemato in soffitta, al pari di quelle inutili cianfrusaglie che ingombrano una casa; la frattura, esplicitata in modo fragoroso dalla durissime parole dell'Arcivescovo Monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, con la Chiesa reggina a causa dell'adozione di provvedimenti che mal si conciliano con le reali urgenze e necessità di un popolo sfiancato dalla crisi economica. Impossibile tralasciare nemmeno la scarsa attenzione nella gestione dei fondi europei, un errore imperdonabile che ha fatto perdere a Reggio Calabria milioni di euro indispensabili per accrescerne il livello di qualità ambientale. Una sfilza, che appare interminabile, di mosse sbagliate, di passi arrischiati e di valutazioni superficiali: troppo, per gli ideatori dell'iniziativa che abbraccerà associazioni sorte spontaneamente e movimenti civici, forze politiche e movimenti popolari: tutti spinti dall'ansia morale di interrompere la deriva.  

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