Droga nascosta in casa, 25enne finisce in manette

Un 25enne di Amantea, è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione, con l’accusa di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

L'arresto è stato eseguito nel corso di una perquisizione domiciliare, durante la quale i militari hanno rinvenuto 170 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e materiale per il confezionamento della droga.

Una volta sequestrato lo stupefacente, gli uomini dell'Arma hanno fatto scattare le manette attorno ai polsi del giovane che, terminate le formalità di rito, su disposizione del Sostituto di turno presso la Procura di Paola, è stato posto ai domiciliari.

 

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Scossa di terremoto al largo della costa calabrese

Un terremoto di magnitudo ML 3.3 è stato registrato dai sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia al largo della costa tirrenica calabrese.

La scossa è stata rilevato alle 21,58 di ieri, ad una profondità di 275 chilometri, in un tratto di mare compreso tra Cetraro e Paola.

 

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Reati fiscali, sequestrati beni per 5 milioni di euro

I militari del Comando provinciale della Guardia di finanza di Cosenza, nell’ambito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Paola, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per equivalente, disposto dal Gip del Tribunale di Paola, per un ammontare complessivo di poco inferiore ai 5 milioni di euro, nei confronti della Casa di Cura Tricarico Rosano s.r.l. e di Rosano Fabrizio Tricarico nella sua qualità di legale rappresentante pro tempore.

I reati contestati alla società e per essa all’amministratore unico indagato, vanno dall’infedele dichiarazione dei redditi, all’omesso versamento di ritenute certificate negli anni dal 2011 al 2014.

La misura cautelare trae origine da una verifica fiscale eseguita dai finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza che ha interessato le annualità dal 2011 al 2014 ed ha fatto emergere l’omesso versamento di ritenute, relative ad emolumenti erogati, per circa 4 milioni di euro, nonché un’evasione d’imposta (Ires) superiore agli 800 mila euro.

A fronte di tali violazioni Il Gip, recependo e condividendo la proposta formulata dal Pm ha disposto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente delle disponibilità finanziarie e dei beni mobili riconducibili all’indagato e alla società fino a concorrenza della somma di circa 5 milioni di euro.

Nel corso delle attività svolte per a dare esecuzione al provvedimento, le fiamme gialle hanno scoperto, tra i vari beni, un conto corrente della società contenente disponibilità finanziarie per diversi milioni di euro.

 

Si nasconde sotto un furgone per sfuggire ai carabinieri, 53enne finisce in manette

Un 53enne, R.T., è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Paola con l'accusa di furto, in concorso, aggravato dalla violenza sulle cose.

L'uomo è stato sorpreso ad Amantea, nascosto sotto ad un furgone parcheggiato nei pressi di un ingrosso di prodotti per la pulizia.

I militari dell'Arma sono entrati in azione, dopo aver notato che la porta di uno degli accessi alla struttura era stata danneggiata e parzialmente divelta.

Durante il sopralluogo, i carabinieri hanno scovato, acquattato sotto un furgone parcheggiato nelle vicinanze, un uomo con un passamontagna che, vistosi scoperto, ha cercato inutilmente di darsi alla fuga.

Una volta bloccato, il 53enne è stato trovato in possesso di numerosi arnesi da scasso.

La perlustrazione dell’area limitrofa al luogo del furto ha, inoltre, permesso ai carabinieri d'individuare la vettura del malfattore, all’interno della quale era custodito altro materiale utilizzato per “ripulire case e negozi“.

Allo stato rimane sconosciuta l’identità dei complici dell'arrestato, che sono riusciti a portare via una decina di scatoloni contenenti detergenti.

L'uomo, terminate le formalità di rito, è stato tradotto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Paola, in attesa del rito direttissimo. 

 

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Operazione Camaleonte, tre persone in manette per autoriciclaggio e truffa

La guardia di finanza di Paola ha arrestato 3 persone, accusate di aver costituito e organizzato un'associazione a delinquere composta da 17 soggetti, perlopiù prestanome, finalizzata a compiere reati contro il patrimonio.

In particolare, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dalla Procura di Paola, l'associazione avrebbe attribuito fittiziamente la titolarità di società e aziende al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniali, evadere imposte, tasse e contributi e truffare soggetti terzi anche attraverso l'autoriciclaggio di somme di denaro.

L'operazione, denominata "Camaleonte", ha portato in carcere Agostino Iacovo, di 40 anni, di Cetraro, già noto alle forze dell'ordine, ed ai domiciliari Salvatore Sciammarella (62), di Paola, e Adele Nutino (44), di Cetraro, entrambi ritenuti partecipi e organizzatori dell'associazione.

Le accuse contestate, a vario titolo, sono associazione a delinquere, autoriciclaggio, truffa e trasferimento fraudolento di beni e valori.

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I parlamentari Pd incontrano i vertici calabresi di Rfi per sollecitare la riapertura della Paola-Cosenza

"Non bisogna perdere altro tempo: si provveda ad autorizzare Rfi per l’accesso alla galleria 'Santomarco'”.

È quanto hanno dichiarato i parlamentari Pd Enza Bruno Bossio ed Ernesto Magorno a conclusione dell'incontro che stamane li ha visti protagonista presso la Direzione regionale di Rfi a Reggio Calabria.

“Se Rfi non è autorizzata ad effettuare gli interventi necessari per la messa in sicurezza non potrà mai essere ripristinata la linea ferroviaria Paola-Cosenza. E se permane la interruzione del servizio non si procura soltanto un disagio a i viaggiatori pendolari ma permane la strozzatura di uno dei nodi più strategici del Sud per il trasporto di merci e persone e la connessione tra le direttrici ionico-adriatica e tirrenica”.

“Appena concessa l'autorizzazione e definitivamente chiusa la vicenda del sequestro - hanno affermato Bruno Bossio e Magorno - compete ad Rfi il rispetto di un cronoprogramma che in tempi rapidi provveda a realizzare le opere sulla linea ferroviaria e sulla infrastruttura della galleria”.

“Nell’incontro di stamane - hanno proseguito Bruno Bossio e Magorno - abbiamo avuto, in tal senso, ampie assicurazioni. Non siano prevalenti, dunque, gli intralci e i ritardi burocratici rispetto ai tempi richiesti per lo svolgimento dei lavori necessari”.

“La vicenda della Paola-Cosenza mette in evidenza la necessità di presidiare il tema delle manutenzioni delle ferrovie, delle strade ed autostrade italiane”.

“A tal fine - hanno concluso i due parlamentari- è necessario ed urgente un piano di investimenti che non può essere delegato solo ad RFI o ad ANAS ma è una priorità nella programmazione degli investimenti statali”

Paola, FI Giovani interviene sulla tratta Paola-Cosenza: "Si avviino immediatamente i lavori di ripristino"

Riceviamo e pubblichiamo

"Esistono due modi di concepire la politica: il primo orientato alla risoluzione dei problemi, il secondo orientato allo smarcamento di responsabilità. 

Noi che siamo figli della prima cultura, osserviamo il nostro territorio con gli occhi della realtà: dal 6 Dicembre la tratta Cosenza-Paola, che collega l'area urbana e quota parte della provincia all'unico hub ferroviario, snodo fondamentale per turismo ed operatori economici nonché studenti del comprensorio, é ancora inagibile. Qualche giorno dopo l'incidente l'unica forza politica, e dispiace sia così, ad occuparsi di ciò fu Forza Italia, attraverso il deputato Roberto Occhiuto, su nostra sollecitazione. Soltanto dopo tre mesi e mezzo é giunto il dissequestro della galleria all'interno della quale é avvenuto il deragliamento e chissà se adesso la non complessità, per come pare prospettarsi, dei lavori possa realmente tramutarsi in un rapido ripristino. 

Mesi interminabili, in cui 'ha fatto rumore soltanto il silenzio' di un governo regionale incapace persino di dare forma ai problemi e di sottoporli con fermezza ad un governo centrale amico e dello stesso colore politico.

Siamo sempre favorevoli a sollecitazioni che superano i personalismi e che uniscano le forze politiche intorno all'impegno per il territorio ma non si può indossare l'abito politico quando conviene e svestirsene quando lo stesso abito diventa imbarazzante, per l'incapacità politica di un PD, in grado di fallire a tutti i livelli di governo. 

Al Sit-in organizzato da un Consigliere comunale del PD hanno partecipato anche i primi cittadini dell'area urbana Mario Occhiuto, in qualità di Sindaco di Cosenza, e Marcello Manna, in qualità di Sindaco di Rende. A loro, al di là delle iniziative a cui ognuno é libero di partecipare, ed a tutti i rappresentanti istituzionali comunali, regionali e nazionali, chiediamo un impegno concreto che vada nella direzione di restituire un collegamento piú agibile a migliaia di utenti che stanno vivendo grossi disagi. 

Noi ci poniamo dei dubbi, anche provocatori. 

Se ciò fosse accaduto in un'altra regione d'Italia, in Lombardia o altrove, probabilmente la linea ed i collegamenti sarebbero già stati ripristinati. 

Se fossimo governati da una giunta regionale piú autorevole, in grado di sollecitare il governo centrale e di premere sulla Procura prima e sui dirigenti di RFI dopo, probabilmente questa interruzione paradossale sarebbe già stata superata. Siamo certi però di una cosa, l'approccio al problema degli organi governativi é stato pessimo. Adesso si proceda immediatamente ai sopralluoghi ed ai lavori perché le passerelle possono attendere, i calabresi no."

Forza Italia giovani - Paola

Calabria: sequestrate 33 mila dosi di droga

Nel corso di distinte operazioni, condotte anche con l’ausilio di unità cinofile, i carabinieri della Compagnia di Paola ed i poliziotti del locale Commissariato, hanno tratto in arresto 7 persone, accusate di produzione e detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Per gli stessi reati, una'ottava persona è stata, invece, deferita in stato di liberta.

Durante le attività, gli uomini delle forze dell’ordine hanno sequestrato: circa 150 piante di marijuana; 8,5 chilogrammi di stupefacente già essiccato e pronto per essere immesso sul  mercato; 30 grammi d’hashish; bilancini di precisione e fertilizzante destinato alla coltivazione.

Gli esami, condotti dal Laboratorio analisi sostanze stupefacenti dell’Arma, hanno permesso di accertare che, sulla base del principio attivo riscontrato, dallo stupefacente sequestrato si sarebbero potute ricavate circa 33 mila dosi.

Una volta immessa sul mercato, la droga avrebbe potuto fruttare un centinaio di migliaia di euro.

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