Produzione agricola, truffa all’Unione Europea per 240mila euro: le indagini della Guardia di Finanza

Nell’ambito delle attività condotte a tutela della spesa pubblica, le Fiamme Gialle del Gruppo della Guardia di Finanza di Gioia Tauro, su direttive della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palmi, hanno portato a termine delle indagini sul conto di un soggetto della Piana di Gioia Tauro che ha percepito, tra il 2007 ed il 2015, circa 240mila euro di contributi erogati dall’Unione Europea a sostegno della produzione agricola. Proprio per ottenere tali contributi, il predetto ha presentato una serie di documenti attestanti la conduzione di una quindicina di particelle di terreno, per un totale di 14 ettari circa. Tra tali documenti, un contratto di affitto falso, sia perché sottoscritto con una controparte che è risultata deceduta da tempo, sia perché attestante situazioni non veritiere, oltre ad una “dichiarazione sostitutiva di atto notorio” anch’essa avente contenuto falso. 

In tal modo è riuscito ad indurre in errore gli enti erogatori, ottenendo indebitamente contributi comunitari maggiori di quelli spettanti per circa 240mila euro, una parte dei quali materialmente riscossa ed una parte utilizzata per fare fronte a debiti di natura previdenziale maturati con l’Inps.

Dall’inizio dell’anno i finanzieri del Gruppo di Gioia Tauro, nel solo settore dei controlli in materia di “Politica Agricola Comune”, hanno denunziato 12 soggetti con il complessivo recupero di circa mezzo milione di euro frodati all’Unione Europea. Le ipotesi di reato rilevate vanno dal riciclaggio, all’associazione a delinquere e alla truffa. 

Si tratta di fondi, destinati ad incentivare lo sviluppo delle coltivazioni agricole, che, di fatto, sono stati distratti a beneficio di soggetti, a volte anche pregiudicati per altre vicende penali. 

Colpo all’agricoltura: “La Regione Calabria ha perso 174 milioni di euro di fondi europei”

“Un altro colpo pesantissimo agli agricoltori calabresi, un’ennesima figuraccia della Regione targata Oliverio sia sulla scena nazionale che su quella comunitaria: la notizia del blocco di oltre 174 milioni di euro derivanti da finanziamenti europei destinati agli imprenditori agricoli della Calabria è l’ultima, gravissima bocciatura che rischia di trasformarsi in un buco colossale nelle finanze regionali”. È quanto afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Alessandro Nicolò, sottolineando: “Ormai i casi sconcertanti come quest’ultimo affollano i titoli di testa della stampa e degli organi di informazione non solo calabresi. Sono vicende-fotocopia che da due anni si ripetono, drammaticamente uguali, dall’istruzione ai fondi destinati ai disabili, dalla sanità all’agricoltura: ci stiamo persino stancando di farne oggetto di denuncia politica, di biasimarli e di chiedere doverosamente chiarimenti alla giunta regionale”. 

“Stavolta – continua Nicolò – speriamo almeno che il presidente Oliverio ci risparmi le solite promesse roboanti di ‘inchieste rigorose’ su responsabili e ‘colpevoli’ e i solenni annunci di chiarimenti: questi impegni li abbiamo sentiti e letti fin troppe volte e tutte le volte puntualmente elusi e traditi. La situazione è ormai tale da non consentire che i tentativi di beffa si aggiungano al danno. Un danno che si profila enorme, perchè i Fondi Ue destinati alla Calabria che Bruxelles ha bloccato ammontano a 174,5 milioni. Una cifra colossale congelata dai tecnici della Commissione europea a causa degli ‘errori rilevanti’ commessi dalla Regione nella gestione del Programma di sviluppo rurale”.

Aggiunge il capogruppo di FI a Palazzo Campanella: “Vicende come questa sono un colpo da ‘knock-out’ alla casse pubbliche ma anche uno sfregio profondo all’immagine della nostra regione. Perchè la Calabria agricola vanta piccoli, medi e anche grandi agricoltori che malgrado le difficoltà del momento hanno saputo esprimere capacità e dinamicità conquistando ai loro prodotti una meritata reputazione che ha consentito di affrontare le sfide dei mercati nazionali ed esteri. E perchè intorno all’agricoltura anche in Calabria c’è un indotto interessante e ci sono aziende di trasformazione che figurano tra i successi del ‘made in Italy’ conosciuti in tutto il mondo”.

“Su quest’ennesimo, grave scivolone della giunta Oliverio – conclude Nicolò – da parte nostra non tollereremo incertezze, risposte vaghe e, meno che mai, ridicoli tentativi di scaricabarile. Come hanno già rimarcato gli stessi organi d’informazione, il periodo messo sotto accusa dalla Commissione UE ricade interamente nella fase di piena operatività di gestione amministrativa dell'esecutivo Oliverio. È dunque da Oliverio e dalla Cittadella di Germaneto che la Calabria si aspetta risposte, chiarimenti e soprattutto comportamenti adeguati alla gravità del caso. Le finanze regionali rischiano il collasso perchè se Calabria non sarà in grado di farsi riconoscere le somme da Bruxelles sarà chiamata la Regione a rispondere direttamente con fondi propri di bilancio a corrispondere agi destinatari i contributi previsti dal Programma di sviluppo rurale”.

Psr Calabria 2014/2020, pubblicato l’elenco provvisorio dei beneficiari della Misura 13

È stato pubblicato sul sito www.calabriapsr.it l'elenco regionale provvisorio dei beneficiari della Misura 13 del Psr Calabria 2014/2020 "Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici", annualità 2016. Per la Misura 13, secondo quanto rende noto il Dipartimento Agricoltura, sono pervenute circa 15000 domande di aiuto. In particolare, 8557 sono le domande risultate ammissibili per l'intervento 13.01 "Indennità a favore delle zone montane", e 6845 le domande ammissibili per l'intervento 13.02 "Indennità compensative a favore di altre aree con altri vincoli naturali, diverse dalle zone montane". "Per la predisposizione degli elenchi regionali provvisori della Misura 13 - ha affermato il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio - il Dipartimento Agricoltura  ha provveduto ad effettuare controlli amministrativi e verifiche delle posizioni di ogni singolo beneficiario, attraverso procedure istruttorie informatizzate ed automatizzate. Tutto questo al fine di garantire massima trasparenza, precisione, efficienza ed imparzialità dei procedimenti, secondo le normative comunitarie, nazionali e regionali. La digitalizzazione delle procedure istruttorie - ha aggiunto il governatore - costituisce un altro importante tassello in direzione della semplificazione e dell'accelerazione burocratica voluta da questa amministrazione, che va ad unirsi all'utilizzo del nuovo sistema informatizzato Sian, per la gestione delle domande di pagamento del Psr Calabria 2014/2020. La Misura 13 del PSR ha un'importanza particolare e risponde ad una precisa strategia regionale - ha concluso Oliverio - perché consente di sostenere l'agricoltura nelle aree interne e marginali, che riteniamo un patrimonio da salvaguardare e valorizzare".

Agricoltura. Presentato il Piano di Sviluppo Rurale, "Nuove opportunità lavorative"

"Sull'agricoltura stiamo investendo in modo importante e concreto,  e continueremo a farlo anche in futuro,  perché il progetto per questo comparto è parte consistente e qualificante del percorso avviato dall'Amministrazione regionale per il rilancio della Calabria". Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale Francesco D'Agostino a margine della presentazione del nuovo Psr  2014/2020, questa mattina a Catanzaro.  "Questo Piano di Sviluppo Rurale, che ha visto impegnati anzi tutto il presidente Mario Oliverio ed il consigliere delegato Mauro D'Acri  - ha proseguito D'Agostino - è senza dubbio  uno strumento ambizioso, partecipato in tutte le fasi della sua redazione, articolato in azioni che mirano all'innovazione del settore, all'aggregazione, al potenziamento delle filiere produttive e alla creazione di nuove opportunità lavorative, in particolare per i giovani. Inoltre, nel documento risulta evidente l'attenzione per quelle aree interne svantaggiate che, d'ora in poi,  dovranno diventare risorsa aggiuntiva per la crescita complessiva.  L'obiettivo finale - ha sottolineato il vice presidente del Consiglio regionale - guarda ad una agricoltura calabrese moderna e capace di confrontarsi alla pari con i mercati nazionali e internazionali. Le potenzialità ci sono tutte". Per Francesco D'Agostino: "la presenza del ministro Maurizio Martina all'evento di presentazione del nuovo Psr  è  un ulteriore segnale d'attenzione del Governo verso la Calabria. Segnale che, insieme agli altri, non va sottovalutato, perché frutto di una rinnovata credibilità della nostra Regione in ambito nazionale ed europeo. Credo che al presidente Mario Oliverio, al consigliere Mauro D'Acri, e in generale a tutta la compagine di governo regionale, debbano andare un plauso e un ringraziamento per il lavoro fin qui svolto". 

 

"Necessarie misure idonee contro le sostanze nocive nella produzione agricola integrata"

"La denuncia delle associazioni di categoria secondo cui nei sistemi di produzione agricola integrata sono ancora ammesse sostanze nocive, impone una seria riflessione propedeutica all’assunzione di idonee contromisure". Ad affermarlo è il presidente del gruppo di Forza Italia alla Regione Alessandro Nicolò che aggiunge: "Il presidente Oliverio non può non ascoltare le legittime rivendicazioni del comparto dell’agricoltura biologica, degli apicoltori professionali e dei 'medici per l'ambiente Isde-Italia'". "Che senso ha che la Regione disciplini, come di recente ha fatto, la produzione agricola 'integrata' - quale sistema di coltivazione finalizzato a rendere minimo l'impiego di sostanze chimiche di sintesi in agricoltura - per poi conservare 'un elenco interminabile di principi attivi, senza sostanziale limitazione, rispetto alle prassi di uso corrente'"? "Nei giorni scorsi, tra l’altro - ricorda Alessandro Nicolò - è stato pubblicato il bando delle misure Psr cosiddette ‘a superficie’ che stabiliscono il sostegno economico alle aziende che adottano i disciplinari di produzione integrata. In realtà - come lamentano le associazioni nella missiva indirizzata al Presidente della Regione - né bando, né disciplinari prevedono una reale strategia di diminuzione dell'uso dei presidi chimici di sintesi, con parametri misurabili in grado di certificare una graduale riduzione a vantaggio dell'ambiente e della salute pubblica. Fra i principi attivi ammessi destano particolare preoccupazione le sostanze ritenute dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro ‘probabile cancerogeno per l’uomo'. Taluni pesticidi poi, essendo disponibili in formulati altamente volatili, possono provocare contaminazioni accidentali anche a notevoli distanze con pericolo per la salute degli abitanti dei terreni agricoli e danni per le stesse aziende biologiche" - stigmatizza il capogruppo. "I disciplinari, inoltre, contengono un lungo elenco di principi attivi che sono stati esclusi dalle principali catene della grande distribuzione europea. Serve dunque un’attenta riflessione da parte del vertice della Regione sulle reali compatibilità ambientali e sociali del sistema di produzione agricola ‘integrata’, prima che siano messe in atto misure di aiuto economico. La produzione integrata – come sostengono le associazioni – deve davvero costituire un primo passo verso la conversione bio-ecologica dell'agricoltura calabrese che va ripensata prevedendo significative pratiche colturali nettamente alternative all’uso delle principali sostanze chimiche di sintesi. Allo stesso modo – evidenzia Alessandro Nicolò - occorre che il finanziamento alle aziende agricole sia vincolato al conseguimento e alla garanzia di reali obiettivi di riduzione dell'uso della chimica di sintesi. Dovranno essere bandite le pratiche del diserbo con prodotti chimici di sintesi come dovrà estendersi la proibizione dell’uso di diserbanti e di insetticidi chimici di sintesi nella pulizia e nella disinfestazione delle strade e delle aree pubbliche su tutto il territorio regionale. Processi che – rilancia - dovranno vedere coinvolti produttori, tecnici e consumatori, nonché le rispettive organizzazioni di rappresentanza". "Al presidente Oliverio - conclude Alessandro Nicolò- chiediamo che su questi temi, fondamentali per la salute pubblica e per l’ambiente, venga avviato un confronto serio e responsabile, interpellando anche le organizzazioni mediche e le associazioni agrobiologiche ed ambientaliste".

 

"Sconcertante che la Regione abbia perso 20 milioni di euro destinati all'agricoltura calabrese"

"E’ grave e sconcertante – denuncia Alessandro Nicolò, presidente del Gruppo di Forza Italia alla Regione – apprendere che, malgrado gli annunci propagandistici e il facile ottimismo del governatore Oliverio, al 31 dicembre scorso sono finiti in fumo ben 20 milioni di fondi UE destinati all'agricoltura calabrese dal Psr 2007-2013". "A peggiorare il quadro – aggiunge l’esponente politico – c’è pure uno strascico allarmante: la perdita di tante notevoli risorse del Psr genera un danno ulteriore per le aziende della Calabria, il venir meno della cosiddetta 'quota di compartecipazione' pari a circa 14 milioni di fondi europei. In sostanza, alla perdita dei fondi Psr 2007-2013 bisogna aggiungere questi altri 14 milioni che saranno tagliati sulla prossima programmazione, che peraltro non risulta operativamente ancora neppure partita". Osserva Nicolò: "Avevo centrato bene il problema, rilevando che il governatore Oliverio non ha minimamente criticato il governo 'amico' di Matteo Renzi, per il via libera al colossale import di olio tunisino tax-free, perché neppure la Regione ha le carte in regola con gli agricoltori calabresi. Ma non immaginavo che la situazione fosse arrivata a questi livelli. Volano via d’un colpo 34 milioni di euro e l'ultimo report di Confcooperative ci assegna la 'maglia nera' della peggiore performance del Paese per l’utilizzazione delle risorse europee in agricoltura. Dietro questi risultati rovinosi ci sarebbero, a quanto pare, 'sviste', 'incomunicabilità tra gli uffici', 'sottovalutazioni' e 'disguidi'. Tanti, davvero troppi per una giunta di 'tecnici e professori'". 

 

Agricoltura. Liquidati da Arcea 36 milioni di euro per il saldo della Domanda Unica

Il Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura e Risorse Agroalimentari della Regione Calabria Carmelo Salvino rende noto che ieri, martedì 15 marzo, l’organismo pagatore Arcea ha effettuato il pagamento di un’ulteriore parte di saldi della Domanda Unica 2015, in favore di 25.685 beneficiari, per un importo totale di 36.424.000 euro. Da oggi, mercoledì 16, decorrono quindi i cinque giorni lavorativi a partire dai quali i beneficiari riceveranno l’accredito sui propri conto correnti. Tale pagamento è stato effettuato sulla base dei titoli all’aiuto provvisori, con una trattenuta del 7%, in attesa della determinazione dei titoli definitivi, prevista per il prossimo mese di aprile. Il Dg Salvino informa, inoltre, che Arcea ha richiesto l’elaborazione di un ulteriore decreto di pagamento per il saldo della Domanda Unica (il sesto del 2015) ed un altro per il pagamento delle somme “a trascinamento” delle misure della programmazione 2007/2013 sul nuovo PSR 2014/2020, per un importo di circa 30 milioni di Euro.

Agricoltura, nella prossima settimana saranno liquidati 40 milioni per le domande uniche

"Quella dei pagamenti dei premi dell’Unione Europea relativi al settore agricolo è una vicenda complicata e complessa. Se da una parte occorre tener conto della situazione di sofferenza finanziaria delle imprese agricole, dall’altra non si può non tenere nella giusta considerazione, i tempi tecnici che occorrono ad Arcea ed agli Organismi pagatori per adeguarsi alle nuove regole ed alle procedure complesse dell’Ue, ritardi del Sian compresi”. È quanto si legge in una nota dell’ufficio stampa della Giunta regionale. “Nei giorni scorsi – viene rilevato - il presidente della Regione Mario Oliverio, che sta seguendo da vicino la vicenda, è intervenuto anche su sollecitazione delle organizzazioni di categoria. Ad oggi, l’organismo regionale Arcea ha perfezionato l’iter di sua competenza ed Agea (Organismo nazionale) sta completando gli ultimi controlli incrociati. Nella prossima settimana sarà possibile, pertanto, liquidare le domande uniche per un importo complessivo pari a circa 40 milioni di euro che vanno ad aggiungersi agli altri pagamenti già effettuati sulla domanda unica. Intanto, procedono le verifiche degli elenchi relativi ai premi del Piano di Sviluppo Rurale che si prevede possano essere liquidati in brevissimo tempo. La Regione, poi, è ormai pronta ad utilizzare i Caa (Centri di Assistenza Agricola) per l’assegnazione di carburante agricolo alle aziende. Il presidente Oliverio – viene sottolineato - vigilerà al fine di evitare ulteriori e non sopportabili ritardi”.

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