Agricoltura, aree montane e forestazione in Calabria: bandi per oltre un miliardo di euro

Via libera all’unanimità alla “Presa d’atto della Decisione della Commissione Europea di approvazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 (Feasr) della Regione Calabria e istituzione del Comitato di Sorveglianza". La proposta di provvedimento amministrativo, d’iniziativa della Giunta, è stata approvata dalla seconda Commissione "Bilancio, programmazione economica, attività produttive, affari dell’Unione Europa e relazioni con l’estero", presieduta dal consigliere regionale Giuseppe Aieta. Intervenendo ai lavori, l’avvocato Alessandro Zanfino (Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale) ha rimarcato come il Psr sia "l’esito di un lungo negoziato con la Commissione Europa. Fra qualche mese - ha comunicato - vi sarà l’apertura dei bandi per un programma finanziario di grande rilevanza non solo per il comparto in senso stretto, ma per la competitività, la formazione, il turismo rurale, l’infrastrutturazione dei Comuni e lo sviluppo del territorio attraverso i Gal (gruppi di azione locale), puntando sul più largo coinvolgimento del partenariato”. "Liberando 1 miliardo 103 milioni di euro, diamo alla Calabria una grande opportunità in termini di crescita e competitività" - ha commentato il presidente Giuseppe Aieta. "Le misure cardine dove saranno concentrate le maggiori risorse riguarderanno gli investimenti nel settore agricolo a sostegno sia delle aziende esistenti che di start up. Significativa la destinazione dei fondi del Psr a quanti vivono di agricoltura; la forte spinta al ricambio generazionale; il sostegno ai giovani; l’attenzione per le aree svantaggiate e montane; gli investimenti per la riqualificazione del patrimonio forestale e per promuovere il territorio e la sua identità attraverso i prodotti della nostra filiera agroalimentare. Di rilevante interesse gli aiuti al reddito, le misure destinate alla formazione e alla riqualificazione professionale del capitale umano per migliorare la qualità della progettazione e le misure per i servizi di diversificazione rurale: agriturismi, fattorie didattiche e sociali. Per una regione che ha forte identità e vocazione agricola, questo Programma - ha concluso il presidente Aieta - potrà dare una significativa svolta in termini di sviluppo, nuova occupazione e auto-imprenditorialità”.  Approvata nel corso della seduta anche la proposta di legge d’iniziativa della Giunta regionale “Modifiche ed integrazioni all’art. 44 della legge regionale n. 13 del 1983 recante: 'Norme di attuazione dello Statuto per l'iniziativa legislativa popolare e per i referendum'". Il provvedimento interviene sulla disciplina del referendum consultivo obbligatorio previsto dalle norme vigenti nell’ipotesi di fusione, nuova denominazione e mutamenti circoscrizionali dei Comuni eliminando il quorum partecipativo consistente nella maggioranza degli aventi diritto, richiesto per la validità della consultazione. “La proposta normativa si rende necessaria - ha detto Aieta - al fine di agevolare i processi di aggregazione  dei  Comuni calabresi, eliminando un quorum partecipativo che spesso, in piccoli centri dove è elevata la percentuale dei residenti all’estero, appare eccessivamente penalizzante. C’è la necessità di varare la riforma in tempi celeri, come richiesto da tanti Comuni che in merito hanno già manifestato una precisa volontà". Rinviato a martedì prossimo 23 febbraio alle ore 11.00, alla luce di una nota pervenuta dal Dipartimento Bilancio, l’esame per il parere finanziario, della proposta di legge "Valorizzazione della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento di Nicotera" che reca la firma dei consiglieri regionali Greco e Sergio. Ai lavori hanno preso parte i consiglieri regionali Battaglia, Arruzzolo, Greco e Bova.

 

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"I ritardi nei pagamenti stanno mettendo in ginocchio 40 mila aziende agricole calabresi"

Il mancato pagamento dei titoli Pac e del Psr sta mettendo in ginocchio 40 mila aziende agricole calabresi, mentre - avverte Wanda Ferro, vice coordinatrice regionale di Forza Italia - si è aperta una guerra tra poveri tra i coltivatori e gli allevatori che hanno ottenuto gli anticipi e quelli che non hanno percepito nulla. Il governatore Oliverio deve intervenire anche sul governo nazionale, della sua stessa parte politica, per chiarire la situazione di confusione che investe il settore agricolo e che sembra aprire la strada ad una nuova emergenza sociale per migliaia di famiglie calabresi. E’ necessario soprattutto che l’Agea dipani la matassa del calcolo provvisorio dei nuovi titoli Pac, una situazione resa ancora più grave dall’esaurimento del plafond finanziario disponibile sugli assi 2 e 3 del Psr 2007/2013 che impedisce l’erogazione di 24 milioni di euro, somme attese da mesi dalle aziende che ormai sono soffocate dalla mancanza di liquidità". "Da tempo - sottolinea l'esponente 'azzurra' - l’associazione Confcoltivatori denuncia lo stato di totale disinteresse delle istituzioni competenti rispetto alle problematiche di un settore, quello agricolo, dal quale sono venuti a mancare 80 milioni di euro tra mancato pagamento dei titoli Pac, oltre alle mancate erogazioni e a revoche di risorse del Psr. Il governo regionale non può continuare a sottovalutare una situazione drammatica per un comparto fondamentale per l’economia calabrese". 

 

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Agricoltura, accelerazione per l’erogazione dei buoni carburante agevolati

Il dipartimento regionale Agricoltura rende noto che, nella sede della “Cittadella” regionale, si è tenuta una riunione relativa all’ erogazione dei buoni agevolati per il carburante agricolo. Nel corso della riunione sono state messe a punto una serie di procedure operative per ridurre al minimo sia i disagi causati agli agricoltori che i ritardi nell’erogazione. Nel contempo, è stato interessato anche il competente dipartimento regionale che si occupa del sistema informativo, al fine di rendere omogenea, su tutto il territorio regionale, l’attività amministrativa e per accelerare gli interventi. In sostanza, per come chiarisce il dipartimento Agricoltura, “gli agricoltori calabresi potranno rivolgersi agli uffici periferici territoriali”. Nel corso della riunione, il dirigente generale Carmelo Salvino si è impegnato a monitorare la situazione affinché non si verifichino più i disagi che si sono creati in questi giorni.

Presunta truffa di un imprenditore agricolo: segnalato danno erariale di un milione di euro

Il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro ha segnalato un danno erariale di circa un milione di euro, corrispondente alla presunta truffa perpetrata da parte di un imprenditore agricolo della provincia di Catanzaro per ottenere illecitamente contributi comunitari volti a finanziare l’avvio e lo sviluppo di colture biologiche. L’indagine aveva preso il via sulla scorta di una truffa per presunti illeciti perpetrata da una impresa agricola in relazione ai contributi pubblici erogati a favore di quest’ultima. Sarebbe stato poi accertato dalle Fiamme gialle catanzaresi che l’impresa aveva avuto la possibilità di partecipare ai programmi regionali agro - ambientali, potendo indebitamente beneficiare di contribuzioni pubbliche erogate dall’Agea di Roma (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Il disegno fraudolento si sarebbe poi definitivamente concretizzato nella fase in cui la stessa impresa-cooperativa aveva materialmente ottenuto i contributi. Le somme, infatti, avrebbero dovuto essere ripartite pro-quota tra tutti i soci. Invece, esse erano sarebbero trattenute dalla cooperativa, mediante l’utilizzo di una privata forma di compensazione (tra l’ammontare della quota di contributi - spettante ad ogni singolo socio per l’assoggettamento dei propri terreni ai metodi di coltivazione integrato o biologico - e la quota di mezzi propri da immettere sotto forma di aumento di capitale sociale). Così facendo, la cooperativa avrebbe potuto adempiere agli obblighi di immissione di mezzi propri sanciti nell’ambito della disciplina di cui al “Patto territoriale”, ottenendo ulteriori contributi pubblici per la realizzazione di beni strumentali. L’esito delle indagini esperite, già segnalato all’Autorità giudiziaria penale, ha ora anche portato all’attuale denuncia milionaria alla Procura regionale della Corte dei conti per il danno subito dalle casse erariali. Prosegue la lotta della Guardia di Finanza contro la sleale concorrenza ed ogni forma di inquinamento del mercato, a tutela degli imprenditori onesti che agiscono con scrupolo, nel rispetto delle regole e normative vigenti.

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Protesta Confcoltivatori: Nicolò (FI) sta con gli imprenditori agricoli

"La protesta di Confcoltivatori contro la Giunta regionale per la mancata erogazione di ben 80 milioni di euro di fondi destinati ai titoli Pac (Programma agricolo comune) e Psr (Programma sviluppo rurale) peraltro argomento richiamato in aula da FI, è l’ennesima testimonianza  dei gravissimi danni che il governo regionale sta infliggendo alla Calabria". Lo dichiara in una nota il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia, Alessandro Nicolò. "Mentre in ogni altra regione la statistica offre una lettura confortante sul ritorno all’attività agricola delle giovani generazioni, il presidente Oliverio e la sua maggioranza riversano le loro diatribe interne sul buon funzionamento dell’amministrazione negando a migliaia di imprenditori agricoli la liquidazione dei contributi gestiti dall’Agea. Eppure – prosegue Nicolò – i titoli Pac, per esempio, sono facilmente quantificabili con una formula matematica che consente la perfetta corrispondenza tra il valore del titolo stesso e l’attività agricola, un meccanismo ben conosciuto dalle associazioni di categoria e dal dipartimento Agricoltura della Regione, senza che tutto ciò abbia finora prodotto alcun risultato utile per gli operatori agricoli. Sommando, come fa Confcoltivatori, gli importi totali destinati all’agricoltura, si arriva alla bella cifra di 80 milioni di euro, come dire, che il sistema agricolo lombardo o quello emiliano, fatte le debite proporzioni, incasserebbero -800 milioni di euro di spettanze!! Dinanzi a queste cifre e a tale denuncia, ogni politico dovrebbe alzare l’attenzione ed attivarsi immediatamente per rimuovere le cause per liberare così ingenti risorse ed eliminare, ove fossero riscontrati, i contorcimenti amministrativi che impediscono il flusso normale delle erogazioni. Dopo la sanità, il presidente Oliverio ed i suoi boys, toppano sull’agricoltura, deprimono finanziariamente le aziende agricole in buona parte costituite da nuclei famigliari, mentre lambiccano, senza neppure troppo pudore,  sulla prossima infornata  di incarichi di sottogoverno da distribuire ai cantori del potente di turno. Dopo un anno di legislatura – afferma ancora Alessandro Nicolò – i calabresi sono più che mai disillusi e stanchi del solito verbo oliveriano, seppure un anno fa avevano affidato il loro futuro con grandissimo consenso al Pd ed al centrosinistra. Ultimo, ma non ultimo per importanza, il presidente Oliverio dovrebbe seriamente riflettere sul suo ostinato perseverare nel mantenere nelle sue mani deleghe assessorili di particolare importanza, come l’Agricoltura, un settore che invece merita un assessore dedicato a tempo pieno ed un gruppo di lavoro ampio e sperimentato, aperto al contributo degli operatori agricoli e delle associazioni di categoria, con l’obiettivo di portare fuori dalle secche un sistema imprenditoriale che non solo in Calabria, ma nel resto d’Italia e d’Europa, sta facendo segnare il fortissimo interesse delle giovani generazioni che ritornano, dopo anni di abbandono, agli allevamenti ed a coltivare i campi".

 

Oliverio punta sul cedro: “Valore aggiunto per la nostra terra”

“Il cedro è un prodotto unico della nostra terra, un frutto che ha una storia, una propria identità ed è il simbolo di un intero territorio. Su di esso dovremo investire molte risorse ed energie”. È quanto ha detto il presidente della Regione, Mario Oliverio, intervenendo ad un convegno svoltosi all’interno della Festa della Raccolta del Cedro che si è tenuta anche quest’anno a Santa Maria del Cedro. Dopo aver ricordato che sin da giovane assessore regionale all’Agricoltura fece approvare una proposta di legge che stabilì la salvaguardia dei terreni coltivati a cedro dal punto di vista del consumo del suolo, il governatore ha invitato gli agricoltori ed i produttori presenti a compiere un ulteriore salto di qualità. “Questo salto - ha detto Oliverio - consiste nel fare di questo prodotto un valore aggiunto per la nostra regione. Non possiamo permettere che esso si sposti in altre regioni del Paese. La lavorazione, la trasformazione e tutte le fasi preliminari alla commercializzazione devono svolgersi quasi interamente all’interno del nostro territorio. Per questo motivo rivolgo agli amici del Consorzio del cedro l’invito ad aprire subito il cantiere della progettazione e ad approntare un progetto di valorizzazione capace di determinare l’affermarsi di quel valore aggiunto a cui ho accennato prima. Le risorse ci sono e sono allocate nel Piano di Sviluppo Rurale (Psr) approvato circa venti giorni fa dalla Commissione europea con un giudizio estremamente positivo. Non perdiamo tempo! Da subito occorre rendere operativi gli strumenti della programmazione comunitaria e lavorare per la valorizzazione di un prodotto che è unico e che non ha alcuna competizione né all’interno del nostro Paese né in altri paesi della Comunità europea. L’Europa ci guarda con grande interesse e considerazione. Ha capito che in Calabria spira un vento nuovo. La signora Cretu, commissaria europea, nell’ultimo incontro svoltosi qualche giorno fa a Bruxelles ed a cui ho partecipato anch’io, ha detto testualmente: ‘Un anno fa era inimmaginabile pensare che la Calabria recuperasse i ritardi accumulati negli anni precedenti e che, nell’arco di pochi mesi, producesse l’ottimo lavoro che è sotto gli occhi di tutti’. In questo anno – ha aggiunto Oliverio - abbiamo lavorato per gettare le basi di un radicale e profondo cambiamento nel modo di essere della nostra regione. Ora vogliamo essere giudicati sui fatti e non sulla propaganda e sulle chiacchiere. Questo territorio ha grandi potenzialità e noi dobbiamo investire per qualificarne l’offerta turistica e i servizi. Uno dei punti di maggiore sofferenza da cui bisogna uscire in fretta è quello dei servizi sanitari. Cinque anni di commissariamento piuttosto che migliorare la qualità dei servizi hanno aggravato le condizioni del sistema sanitario. Al ministro della Salute ho chiesto di interrompere questa spirale negativa. Ciò significa, per esempio, rimettere in piedi in questo territorio l’ospedale di Praia a mare per offrire ai cittadini servizi che permettano ad essi di interrompere i viaggi fuori dalla nostra regione e di non riversarsi sui grandi ospedali, che ormai sono al collasso, per essere curati. Anche per quanto riguarda gli altri servizi occorre fare un salto di qualità. Abbiamo appena definito le linee guida del nuovo Piano dei rifiuti. Stiamo spingendo molto sulla raccolta differenziata ed invito i sindaci che qui sono numerosi a prestare grande attenzione e a dare centralità a questo tipo di raccolta. L’ obiettivo è quello di chiudere in due anni in Calabria tutte le discariche. Alcune abbiamo già cominciato a chiuderle. Per far questo bisogna ridurre al minimo i rifiuti e valorizzare la raccolta differenziata con impianti ad ‘impatto zero’ da realizzare in Calabria e che, come avviene in altre regioni, possano creare ricchezza e nuove opportunità di lavoro. Purtroppo – ha concluso - non abbiamo ereditato una Regione ‘normale’. Siamo partiti con gli stivali nel fango. Mi riferisco alla Regione e a tutti gli strumenti subregionali, in ognuno dei quali abbiamo trovato buchi paurosi ed una grande disorganizzazione e caoticità. Stiamo lavorando per uscire da questa situazione e sono sicuro che, anche con il vostro aiuto, ci riusciremo”. 

Presentato il Psr Calabria 2014/2020: un miliardo e 103 milioni di euro per l’agricoltura

Nella sala “verde” della “Cittadella” regionale, il presidente Mario Oliverio ha presentato il nuovo “Programma di Sviluppo Rurale della Calabria 2014/2020”. “A dimostrazione – ha detto Oliverio - che possiamo essere primi in qualcosa e che quando è così bisogna rivendicarlo. Il comparto agricolo calabrese è quello che negli anni della crisi ha retto e ha fatto da traino all’intera Calabria. Un comparto che merita un’ adeguata attenzione. Questo programma è stato tra i primi delle regioni meridionali ad essere approvato e, a distanza di quindici giorni dall’approvazione del POR, per il quale abbiamo recuperato ritardi enormi. Abbiamo lavorato per riscrivere l’intera programmazione. Abbiamo fatto tutto in Calabria. Con ordini professionali, organizzazioni di categoria, enti locali, ricerca e università ed abbiamo cambiato anche il rapporto con la Commissione Europea. La vera sfida si apre oggi, con la fase operativa. Ma siamo sereni perché abbiamo una base solida, avendo compiuto scelte precise e ragionate. A differenza del passato, questi strumenti comunitari si devono parlare tra di loro e devono essere governati attraverso una visione unitaria. In totale, si tratta di circa 3 miliardi e mezzo di euro di risorse comunitarie che dovranno essere finalizzate alla crescita complessiva della Calabria”. In particolare, secondo Oliverio, nell’era della rete, “è sul terreno dell’innovazione che la Calabria gioca la sfida del futuro, per cui bisogna abbattere tempo e burocrazia e mettere gli agricoltori e gli imprenditori in condizione di utilizzare la rete. L’incremento occupazionale e soprattutto quello giovanile sono tra le priorità di quest’amministrazione. Non solo, abbiamo bisogno di far esprimere pienamente le potenzialità del settore primario, in particolare di comparti strategici quali vitivinicoltura, olivicoltura, biologico, al fine di tirare fuori il massimo valore aggiunto. E dobbiamo evitare la dispersione delle risorse, lavorando, affinché la Calabria sfrutti anche le risorse nazionali. Per far questo c’è bisogno di un cambio di cultura e mentalità: la Calabria non deve più essere vista come un problema, come una regione che non è in grado di utilizzare le risorse. E le premesse – ha precisato il governatore - sembrano essere buone, infatti faccio i complimenti al Dipartimento Agricoltura che ha lavorato alacremente anche per la chiusura finanziaria del PSR 2007/2013”. Ha introdotto i lavori dell’incontro, dopo i ringraziamenti per la forte affluenza, il dirigente generale del dipartimento “Agricoltura” Carmelo Salvino, che ha evidenziato come l’approvazione del PSR Calabria sia avvenuta in un momento molto favorevole per il sistema agricolo calabrese, a pochi giorni dal rapporto di Bankitalia sull’andamento dell’economia calabrese, che ha messo in evidenza come l’agricoltura sia l’unico comparto che traina l’economia della nostra regione. “Tra i primi delle regioni meridionali a ricevere l’ok della CE – ha affermato il dg - il PSR Calabria non deve tradire le aspettative del mondo agricolo e deve potenziare la crescita del settore, puntando su innovazione e competitività, favorendo l’inclusione sociale e lo sviluppo delle aree rurali. Ora bisogna tradurre questo programma in azioni e bandi”. A seguire, l’intervento dell’Autorità di Gestione Alessandro Zanfino, che ha spiegato i tratti principali del nuovo PSR, sottolineando che questo programma è stato scritto in Calabria con l’ausilio di sole forze calabresi e non prima di aver riflettuto su cosa servisse realmente alla Calabria, ossia ordine e capacità di organizzazione dell’intero comparto. “Insieme al partenariato – ha spiegato l’Adg – abbiamo analizzato punti di forza e di debolezza, minacce ed opportunità per il settore agroalimentare ed abbiamo lavorato affinchè 1miliardo e 103 milioni ruotassero intorno alle 6 priorità tematiche europee, attivando 14 misure, 38 submisure e 53 interventi ed affinché fosse un reale strumento di sostegno per chi vive di agricoltura e a chi produce valore aggiunto ed occupazione”. Proprio l’incremento dell’occupazione è uno degli obiettivi principali del programma, che punta ad insediare 4000 nuovi operatori, tra i quali almeno 1000 giovani. Zanfino ha approfondito poi gli aspetti sui quali il nuovo Programma investirà in maniera particolare, partendo innanzitutto dal capitale umano: “formazione, l’informazione e la consulenza saranno le basi per creare un sistema realmente competitivo – ha aggiunto – che naturalmente dovrà avvalersi della ricerca e dell’innovazione tecnologica. Questo programma, oltre a stimolare la qualità progettuale e a promuovere politiche di accompagnamento dell’investimento e di aiuto al reddito degli agricoltori, riserva un’attenzione particolare ai temi legati all’ambiente e ad alla sostenibilità, ma anche alla gestione del rischio, al potenziamento dei servizi, al patrimonio forestale, alla tutela della biodiversità, al sistema economico extra agricolo, al benessere animale, allo sviluppo locale, allo sviluppo ed alla valorizzazione delle aree interne. E perchè questo nuovo PSR possa incidere realmente sui nostri territori, c’è la necessità di bandi veloci, informatizzazione, certezza e rapidità per gli imprenditori”. Soddisfatto si è detto il consigliere regionale Mauro D’Acri il quale ha affermato come, per il mondo agricolo calabrese, si tratti di un giorno importante: “In 8 mesi sono state fatte tante riunioni. Devo ringraziare organizzazioni, ordini professionali, il dipartimento Agricoltura, i colleghi consiglieri regionali, i Gal, ed il presidente Oliverio, il primo che ha creduto nell’agricoltura, tra le priorità della sua agenda di Governo. Vedere tutta questa gente ci fa capire che il progetto è stato compreso e condiviso. Oggi ci assumiamo un impegno importantissimo, la sfida di un’amministrazione che vuole cambiare rotta, anche attraverso questo prezioso strumento che tutti insieme abbiamo preparato”. Il dirigente del settore “Servizio Rurale” Giovanni Aramini ha sottolineato invece come la “definizione dei target individuati da questo programma, significhi fare delle scelte e assumersene la responsabilità, tenendo conto della complessità del nostro territorio, della sua estrema varietà e della visione dell’agricoltura. Non dobbiamo più permettere che la nostra produzione esca fuori dai confini regionali. Ad esempio siamo secondi per produzione di olio, ma imbottigliamo solo l’11% della nostra produzione. Tutto questo nel nuovo programma deve trovare cittadinanza. Dobbiamo pensare a come confrontarci con il mercato, abbiamo necessità di azioni forti di promozione e di servizi”. Il direttore di “Arcea” Maurizio Nicolai, informando che nell’ultimo anno l’Agenzia ha speso 557 milioni di euro ed ha effettuato 5mila controlli, ha sottolineato l’importanza dell’efficienza della burocrazia: “Progetti corretti e filiera del pagamento corretto e la Calabria nei prossimi sei anni farà grandi cose”.

Agricoltura e forestazione: oltre un miliardo di euro per le aziende calabresi

"Agricoltura e forestazione rivestono un ruolo strategico per le potenzialità di sviluppo economico, sociale e produttivo della regione. Per questo, bisogna dare merito alla CGIL di aver acceso i riflettori su uno dei temi vitali per il presente ed il futuro del nostro territorio". Ad affermarlo il consigliere regionale Flora Sculco (Calabria in rete), intervenendo ieri al convegno su agricoltura e forestazione che si è svolto a Crotone. Secondo il consigliere di 'Calabria in rete': "Nel nostro impegno sociale, politico ed istituzionale non è ammissibile trascurare o, peggio ancora, ignorare questi comparti, anche alla luce dei vecchi e nuovi problemi che impongono un nuovo e più incisivo interesse da parte di tutti gli attori protagonisti. Serve dunque un 'cambio di passo' per cogliere alcune importantissime, direi, storiche ed irripetibili opportunità che non possiamo sprecare, come troppe volte purtroppo è avvenuto in passato. La prima opportunità - sottolinea Flora Sculco - è legata alla recentissima approvazione da parte della Unione Europea del 'Piano di Sviluppo Rurale', il cosiddetto PSR per il periodo 2014–2020, che impegna 1,1 miliardi di Euro per lo sviluppo del sistema agricolo-forestale-idrogeologico della Calabria. Si tratta di interventi che interessano circa 2.000 aziende le quali potranno beneficiare di consistenti investimenti per accrescere la loro competitività e per incrementare e qualificare l’occupazione". "La seconda occasione - evidenzia il consigliere - riguarda la decisione del Governo Nazionale, contenuta in un apposito 'Masterplan'  di impegnare per lo sviluppo del Sud oltre 100 miliardi di Euro nel periodo 2016/2023, proponendo e sottoscrivendo specifici 'Patti per lo Sviluppo' con le 8 regioni meridionali fra cui la Calabria. In questo progetto sono interessati e coinvolti i comparti dell’agricoltura e della forestazione, oltre che le tematiche relative alle questioni ambientali e di tutela e salvaguardia del territorio, anche nei suoi aspetti di difesa idrogeologica che da sempre hanno interessato drammaticamente una regione gracile come la Calabria. Dunque, le occasioni e le opportunità non mancano e, forse, mai come in questa fase - rilancia l’esponente politico - sono importanti e decisive per lo sviluppo della nostra terra. Tutti in campo, allora, a giocare una partita decisiva per le nostre popolazioni, per il nostro territorio e per il nostro futuro! Per quanto mi riguarda - conclude Flora Sculco - sarò fino in fondo della partita senza risparmiarmi e con tutto il mio impegno".

 

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