Il Greco di Bianco alla conquista del mercato Svizzero

Si concluso ieri, con un importante risultato, TecnoBar & Food - il salone professionale per alberghi, ristoranti e bar di Fiera Padova.

Grazie alla manifestazione, il vino passito Greco di Bianco Doc è stato inserito tra i prodotti di Ami Expo. Operatore svizzero specializzato nell’importazione e distribuzione di prodotti agroalimentari di alta gamma, Ami Expo ha scelto Rete Wigwam, sia come referente per l’Italia per la selezione e il reperimento di referenze per il canale HoReCa del Psese elvetico, sia comr partner per attività mirate di informazione, formazione e presentazione delle tipicità italiane per gli operatori svizzeri della ristorazione, dell’hotellerie e del retail.

"Tutto nasce – dice Gigio Ceretti titolare di Ami Expo - dalla concomitanza dell’antica conoscenza col mondo Wigwam che, in questo frangente, si è incrociata con l’invito di Promex di Camera di Commercio Padova a visitare il salone fieristico padovano. Un frangente che capita proprio a proposito col nuovo assetto della nostra società che ha recentemente rafforzato organizzazione commerciale e radicamento sul mercato elvetico, destinazione che va esprimendo grandi potenzialità anche come tramite verso paesi terzi, in specie extracomunitari".

Il Vino Greco di Bianco passito Doc dell’Azienda Antonio Caridi di Samo (Rc), insieme ad altri rappresentativi di diverse regioni italiane – selezionati nell’occasione padovana – nelle prossime settimane, da parte di Ami Expo saranno oggetto di test per la propria rete distributiva svizzera.

"Questo dimostra che a far sistema, i risultati senz’altro arrivano – ha detto Efrem Tassinato presidente di Rete Wigwam – la stretta collaborazione della Camera di Commercio di Padova e la sua azienda di promozione Promex, di un Ente Fiera, tra i più antichi come quello di Padova, con un’organizzazione come Wigwam che ha fatto della cultura del valore del prodotto legato ai territori uno dei più ampi orizzonti di impegno, favorendo nel contempo interscambi con oltre venti paesi, può essere davvero la ricetta vincente per riposizionare l’Italia al crocevia del mondo, per uno sviluppo sostenibile e duraturo aiutato da commerci virtuosi che quindi sostengono e non rapinano le comunità locali".

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