"Euro 2016 sarà un cimitero", le ultime parole del terrorista che ha ucciso la coppia di poliziotti francesi

 

Alle 20,52 di ieri sera, prima di compiere l'azione terroristica che ha provocato la morte di una coppia di poliziotti, Larossi Abballa avrebbe postato su Facebook un video destinato a rivendicare il suo gesto. Il terrorista ucciso dalle teste di cuoio e riconosciuto dall'Isis come un proprio militante, ha lasciato un lungo messaggio in cui, dopo aver rivolto l'invito ad uccidere poliziotti, secondini, giornalisti e rapper, ha minacciato " l'Euro 2016 sarà un cimitero". Intanto, il  presidente francese, Francois Hollande ha assicurato: "La vigilanza verrà portata al livello massimo con mezzi supplementari".

Nel mirino dei terroristi islamici il campionato Europeo di calcio

I campionati Europei di calcio che prenderanno il via, in Francia, il prossimo 10 giugno, sono "un obiettivo attraente" per i terroristi dell'Isis. L'allarme è stato lanciato da Europol. Un attacco terroristico alla manifestazione sportiva, secondo un centro studi statunitense, sarebbe il piano "B" elaborato dallo Stato Islamico per cercare di offuscare le recenti sconfitte subite in Iraq e Siria.  A confermare i timori di possibili attentati, anche il capo di Europol, Rob Wainwright che ha dichiarato:"Guardo con molta preoccupazione ai prossimi Europei di calcio. Sono un obiettivo attraente per i terroristi".

Isis: strage di cristiani in Siria

Almeno 21 cristiani sono stati trucidati dai jihadisti dell'Isis ad al-Qaryatayn, in Siria, prima che la cittadina fosse liberata e ripresa in questi giorni dalle forze di Damasco col sostegno dell'aviazione russa. La notizia è stata diffusa dalla Bbc che ha raccolto la testimonianza del patriarca della Chiesa ortodossa siriaca, Ignazio Aphrem II. Il patriarca ha affermato che alcune delle vittime sarebbero state uccise mentre tentavano la fuga altre, invece, sarebbero state martirizzate dopo aver rifiutato di convertirsi all'Islam. Tra i cristiani uccisi anche alcune donne che i jihadisti avevano pianificato di vendere come "schiave". All'appello mancherebbero numerose persone, allo stato ritenute disperse e per le quali si teme il peggio.

 

L'Isis usa armi chimiche contro i soldati siriani

Attacco chimico dell'Isis nella cittadina siriana di Deir ez Zor dove, da circa tre anni, i paracadutisti dell'esercito di Damasco resistono all'assedio dei miliziani del Califfato. Secondo fonti russe e iraniane, l'attacco con granate contenenti agenti chimici, sarebbe stato sferrato nella zona dell'aeroporto. Da quasi due giorni la base aerea è oggetto di un massaccio attacco da parte jihadista. Per l'agenzia Reuters, che ha riportato la notizia diffusa dalla Ikhbariyah television station, la sostanza impiegata contro i militari siriani sarebbe il 'Mustard Gas' o Iprite. Il gas venefico, impiegato per la prima volta utilizzato durante il primo conflitto mondiale, avrebbe provocato la morte per soffocamento di numerosi soldati lealisti. La notizia, qualora ce ne fosse stato bisogno, conferma l'uso di armi chimiche da parte dei terroristi dell'Isis.

 

 

 

"Francia e Gran Bretagna sostengono il terrorismo"

"Il terrorismo è il vero problema.   E' sostenuto direttamente dalla Turchia. E' sostenuto direttamente dalla famiglia reale dell'Arabia Saudita e da un certo numero di stati occidentali, in particolare dalla Francia e dal Regno Unito". È quanto ha affermato il presidente siriano Bashar al Assad a Sputnik, testata vicina al Cremlino. "Dobbiamo combattere il terrorismo a livello internazionale perché non coinvolge solo la Siria: il terrorismo c'è anche in Iraq", ha aggiunto.

Attentati a Bruxelles, algerino arrestato in provincia di Salerno

Un algerino 40enne, Eddine Ouali e` stato arrestato dalla Digos di Roma e dagli uomini dell'antiterrorismo a Bellizzi, in provincia di Salerno, perche` ritenuto un presunto terrorista islamico. A carico dell'uomo, era stato emesso un mandato di arresto europeo da parte delle autorità del Belgio. Secondo gli investigatori era implicato in una rete che produceva falsi documenti utilizzati anche da alcuni terroristi implicati nelle stragi di Parigi e Bruxelles. Il suo nome era venuto fuori nel corso di una perquisizione effettuata in un covo di falsari a Saint-Gilles, un sobborgo di Bruxelles, nello scorso ottobre, qualche settimana prima delle stragi di Parigi: in quell’occasione i poliziotti trovarono e sequestrarono circa un migliaio di immagini digitalizzate, tutte riferibili a falsi documenti d’identità. Secondo le autorità, dunque, Ouali faceva parte di una rete che, su larga scala, realizzava documenti falsi per terroristi e soggetti che volevano uscire ed entrare dall’Europa senza rischiare di essere intercettati ai controlli. Analizzando il materiale, è emerso che tra i mille falsi documenti c’erano le foto e gli alias anche di tre terroristi appartenenti al gruppo che ha progettato e realizzato le stragi a Parigi del 13 novembre 2015 nonche`gli attentati di Bruxelles del 22 marzo. 

 

L'esercito siriano espugna la cittadella di Palmira

L'esercito siriano e le milizie patriottiche hanno liberato dai terroristi dell'Isis la cittadella e lo storico castello di Palmira. La notizia e` stata divulgata dall'agenzia di stampa siriana Sana. "Le unità dell'esercito e della milizia popolare hanno stabilito il controllo sul castello di Palmira dopo che i terroristi hanno sofferto pesanti perdite", ha riferito l'agenzia. La cittadella e l'imponente forte, costruito nel XIII secolo, sorgono su un'altura che domina l'area archeologica classificata patrimonio dell'umanità. La conquista della stategica collina rappresenta un ulteriore tassello verso la definitiva liberazione della citta` di Palmira, caduta nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico nel maggio del 2015. Le forze di Damasco avrebbero già il controllo del quartiere dove si trovano hotel e ristoranti, oltre che della Valle delle Tombe. Piuttosto cruenti i combattimenti nel corso dei quali sarebbero stati uccisi decine di terroristi. Intanto, l'agenzia di stampa russa Tass ha riportato che le truppe di Damasco hanno preso il controllo di una strada che porta da Palmira a Deir ez-Zor e si troverebbero "a 500 metri dall'aeroporto".

Belgio, terrorismo: ferito ed arrestato un "pesce grosso"

Un "pesce grosso", è stato individuato e fermato dalla polizia belga al termine di un’operazione antiterrorismo nel quartiere Schaerbeek di Bruxelles. Contrariamente a quanto ipotizzato inizialmente, non si tratta pero` di Mohamed Abrini, ricercato perche` ritenuto insieme a Salah Abdeslam responsabile della preparazione e della gestione logistica degli attentati di Parigi. Il sospettato, di cui al momento non è ancora stata resa nota l’identità, e`stato ferito alle gambe dagli agenti ed è stato prelevato su un marciapiede vicino a una fermata dell’autobus, dopo che gli artificieri hanno messo in sicurezza lo zainetto che portava con sé ed all'interno del quale sarebbe stato trovato esplosivo. Un testimone oculare ha riferito che la persona portata via dalla polizia e` "un uomo sulla quarantina" che si trovava alla fermata dell'autobus insieme alla figlia. La bambina è poi stata portata in salvo dalle forze speciali. Il testimone ha poi aggiunto: "Ero con i miei clienti e ho sentito il rumore di due proiettili, cinque secondi l’uno dall’altro". Sul fronte delle indagini, intanto, la procura belga con un comunicato stampa ha confermato che il terrorista che ha azionato la seconda esplosione all'aeroporto di Zeventem era effettivamente Najim Laachraouil.

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