Inps Serra, Di Bella tuona contro Censore e Greco: “Pretendiamo un’Agenzia del territorio”

"Le tardive dichiarazioni di intenti del deputato del PD Bruno Censore e  del direttore regionale dell’Inps Giuseppe Greco rappresentano una intollerabile offesa alla dignità delle popolazioni serrese.

Ammesso che avessero in animo di contestare la determina dell’Inps del 15 settembre scorso settembre scorso avrebbero dovuto farlo nelle immediatezze del provvedimento adottato dal presidente dell’Istituto Tito Boeri.

Cosa che puntualmente non è avvenuta.

Oggi il loro intervento non è credibile e conferma l’antico sistema, sempre in auge soprattutto da queste parti, di intervenire quando non c’è più niente da fare. 

La mazzata tra capo e collo è, infatti, intervenuta già da qualche mese. Era allora che Censore e Greco, e non solo, avrebbero dovuto tirare fuori gli artigli per respingere l’assurdo contenuto di una determina che ha spento sul nascere ogni speranza in chi pensava che il diktat di Tito Boeri potesse essere fermato e revocato.

Oggi le chiacchiere di Censore e Greco danno ragione a quella stragrande maggioranza della popolazione che avvilita per l’accaduto non sa a quale santo votarsi per sperare che venga fuori l’inversione di rotta di chi aveva già da tempo disegnato il disagio più grave per la popolazione serrese alle prese con i servizi erogati dall’Inps e più esattamente dell’ex Agenzia di Serra San Bruno”.

Nino Di Bella, vicesindaco di Dinami, e responsabile del patronato Encal della Cisal non ci sta e respinge ulteriormente, sdegnato, l’intervento dei “pompieri” Censore e   Greco. 

“Ringrazio il sindaco di Serra Luigi Tassone per la sua disponibilità ed il tentativo espletato di promuovere un coinvolgimento dei sindaci di tutto l’hinterland, però resta fermo il fatto che in questo momento è allarme rosso su tutto il territorio.

Mi sarei atteso un coinvolgimento di massa. Soprattutto dell’on. Bruno Censore che dopo aver dormito prima e dopo il 15 Settembre, oggi tenta di ridimensionare l’accaduto ma in  realtà la popolazione ben comprende che il dato è abbastanza eloquente. 

Noi – aggiunge - siamo dell’avviso che occorre rispedire al mittente, ovvero al presidente Tito Boeri, l’effetto devastante contenuto nella famigerata determina.

Noi chiediamo, per contro, che l’Inps riveda il proprio atteggiamento e consenta il ripristino del più pieno servizio a Serra San Bruno attraverso la istituzione di una vera e propria Agenzia del Territorio capace di superare la precarietà di attività espressa sia come Agenzia che peggio ancora come punto Inps.

Il tutto perché le necessità di popolazioni così fortemente penalizzate come ad esempio Nardodipace per non parlare della frazione Cassari, già abbondantemente derelitte, possano contare su un servizio adeguato alle esigenze della stessa popolazione. 

È giusto, inoltre, che il massimo rappresentante di Governo della Provincia, il prefetto Carmelo Casabona, si faccia carico della delicatezza del problema ed assuma tutti gli adempimenti necessari per sconfessare le valutazioni espresse da qualche dirigente regionale e provinciale Inps che, si dice, abbiano indotto il presidente a firmare la determina del 15 settembre scorso”. 

Leave a comment

Make sure you enter all the required information, indicated by an asterisk (*). HTML code is not allowed.