"Sprar" Fabrizia, la replica dell'amministrazione Fazio: "Solo strumentalizzazioni"

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

"Agli operatori del Centro di Accoglienza “Villa Fabrizia” – e per conoscenza a quei vecchi amministratori che si permettono ancora l’autoritario ardire di nascondersi dietro di essi sol perché non hanno ancora inghiottito il rospo e, anzi, avvertono i duri colpi di questo esordio, in piena legalità, trasparenza e rispetto delle regole della nuova maggioranza consiliare che ha deciso di tagliare di netto con tutti quegli interessi di casta irresponsabilmente perpetrati per anni – vogliamo dire: state tranquilli. Il gruppo LIBERI E GIOVANI ha valutato attentamente la situazione, arrivando alla determinazione in oggetto solo per il bene della comunità, del progetto di accoglienza e di quanti realmente aspirano ad avere una pubblica amministrazione che si preoccupa delle sorti del nostro territorio e non che si lava la bocca con gli ideali della legalità e della trasparenza, quando in realtà ha sempre celato interessi poco nobili – per non dire al limite della legalità – mascherandoli dietro al bluff del gioco delle tre carte.

Ma andiamo per ordine e cerchiamo, per quanto è possibile, di sciogliere il bandolo di una matassa che la precedente amministrazione ha lasciato al quanto ingarbugliato.

Partiamo dal D.M. dell’agosto 2016, quando il ministero rende noti i criteri per procedere alla domanda di rifinanziamento dei progetti di accoglienza SPRAR – MSNA in scadenza al 31/12/2016. La precedente amministrazione presenta un progetto di rifinanziamentonon più per l’accoglienza di n. 10 unità nel solo comune di Fabrizia come per gli anni passati, ma un progetto in convenzione con il comune di Vazzano per l’accoglienza di n. 18 richiedenti asilo (10 a Fabrizia e 8 a Vazzano) per un finanziamento pari quasi al doppio rispetto al passato (e precisamente 302.950,00 euro all’anno per tre anni).  Tutto l’iter di questo convenzionamento istituzionale, almeno a quanto ci risulta dal fascicolo ufficiale, è stato basato su presumibili contatti informali e uno scambio di e-mail tra l’ex Sindaco del comune di Vazzano e l’ex Sindaco del comune di Fabrizia. Sta di fatto che da gennaio 2017 ad oggi, il centro per l’accoglienza di n. 8 neo-maggiorenni che dovevano essere ospitati nel comune di Vazzano, sotto la direzione del comune di Fabrizia come comune capofila del progetto, non è mai partito. Anzi, dietro nostra sollecitazione, nel mese di luglio 2017, il nuovo Sindaco di Vazzano ha ufficialmente chiarito il fatto che l’ente da lui rappresentato non ha alcun interesse a portare avanti il progetto di accoglienza in convenzione con il nostro comune. E già qua qualcosa cominciava a farci venire forti dubbi sulla trasparenza e sulla opportunità (per non dire sulla legittimità) nella gestione del progetto per come era stato presentato con richiesta di finanziamento ottenuta dal ministero.

E fin qua stiamo parlando solo dei dubbi e delle incongruenze che abbiamo ravvisato nell’ambito del progetto di accoglienza SPRAR – MSNA istituito con appositoDecreto del Ministero dell’Interno.

A questo punto, corre l’obbligo di fare un passo indietro per evidenziare alcune incongruenze ed anomalie ravvisate anche nell’ambito dell’affidamento e della gestione del progetto “Villa Fabrizia” alle cooperative Riunite Socio-Sanitarie Onlus (CO.RI.S.S.). Senza andare troppo indietro nel tempo, basta pensare al fatto che, ovviamente, in attesa di ottenere il rifinanziamento del progetto, il 31/12/2016, contemporaneamente al progetto di accoglienza, sarebbe andata in scadenza anche la convenzione per l’affidamento in gestione di “Villa Fabrizia” alla CO.RI.S.S.

Diversamente da quanto imposto dai canoni di buona amministrazione, l’ex Giunta non si è minimamente e tempestivamente attivata per avviare sin da subito una procedura di gara ad evidenza pubblica per affidare, mediante apposito bando di gara, la relativa gestione per il triennio 2017/2019, preferendo temporeggiare – prorogando di fatto ma non di diritto – l’affidamento della gestione (senza alcun titolo) alla CO.RI.S.S. fino al 06 marzo 2017, quando, con determina n. 17 dell’Area Amministrativa (tra l’altro assunta ad interim dallo stesso ex Sindaco), si procedeva ad effettuare una “proroga Tecnica della convenzione con la Cooperativa sociale CO.RI.S.S .” tra l’altro per l’intero importo del finanziamento ottenuto di 302.950,00 Euro, trascurando il fatto che il centro di accoglienza presso il comune associato (nei confronti del quale il comune di Fabrizia aveva la responsabilità in quanto comune capofila), non era ancora e mai partito. Ci si sarebbe aspettato, almeno, che l’ex amministrazione avesse chiesto ragguagli al comune di Vazzano e/o avesse richiesto al Ministero un de-finanziamento del progetto a causa di un convenzionamento nei fatti mai andato in porto. Ma così non è stato, poiché probabilmente né l’amministrazione comunale di Fabrizia, né la cooperativa responsabile della gestione, si sono mai accorti che nel comune di Vazzano non c’era assolutamente niente da gestire.

Si aggiungano ancora altre pesanti anomalie: con determina n. 14 del 28 febbraio 2017 l’ex amministrazione approva un avviso pubblico per la partecipazione alle procedure selettive per l’individuazione dei soggetti interessati a gestire il sistema di accoglienza per il triennio 2017/2019, omettendo pur tuttavia di emettere/pubblicare il necessario bando di gara come normativamente richiesto. Ciononostante arriva presso l’ente in oggetto n. 1 plico contenente l’offerta prontamente presentata proprio dalla CO.RI.S.S.

Ovviamente, era palese e di dominio pubblico l’irregolarità di quella situazione tanto che la stessa amministrazione è stata costretta a procedere, con determina n. 21 del 20 marzo 2017, ad annullare la gara poiché, come si legge nello stesso atto “per mero errore è stata omessa la pubblicazione all’Albo Pretorio del predetto avviso pubblico” (…) “e relativi bando ed allegati”.

Pur al di là dei dubbi relativi al “se” si sia trattato effettivamente solo di un “mero errore” o meno, sta di fatto che l’ex amministrazione, dopo aver annullato la procedura selettiva nulla ha fatto (finchè è rimasta in carica) per avviare una nuova e corretta procedura di gara, preferendo invece procrastinare un regime di prorogazio quanto meno poco opportuno e trasparente – per non dire al limite della legittimità amministrativa.

A questo punto, e solo a questo punto, entriamo in scena noi. Essendo ormai in scadenza anche la proroga tecnica, diamo subito l’indirizzo politico affinchè si proceda a pubblicare l’apposito bando di gara per il tramite della stazione unica appaltante. Tuttavia, il nuovo responsabile dell’Area Amministrativa, di recente nomina, con nota interna, ci comunica che anche a seguito dell’ormai ufficiale disinteresse al convenzionamento da parte del comune di Vazzano, non era possibile indire il bando di gara poiché preliminarmente era necessario chiarire, congiuntamente al Ministero, l’anomalia su questo co-finanziamento mai realizzato nei fatti, richiedendo, eventualmente, apposito definanziamento del progetto che comprendesse solo ed esclusivamente le 10 unità effettivamente ospitate nel solo comune di Fabrizia.

Questa procedura, pur legittima dal punto di vista amministrativo, avrebbe però presupposto la necessità di concedere, all’attuale cooperativa di gestione, un nuovo regime di proroga tecnica sul quale, la presente maggioranza ha sempre nutrito forti dubbi di opportunità e di merito, sin da quando costituiva l’opposizione politica e sociale nel paese.

Pertanto, avendo ravvisato le già citate anomalie sul progetto presentato al ministero, nutrendo forti dubbi anche sull’iter di gestione soprattutto considerando un regime di proroga inopportunamente perpetrato per troppo tempo e non volendo assolutamente avallare/continuare il presente circolo vizioso, l’attuale maggioranza ha deciso di fornire un nuovo indirizzo politico che ponga un definitivo spartiacque tra la gestione passata, dalla quale vogliamo dissociarci completamente e categoricamente, e quella futura che ci riserviamo di gestire ed amministrare in piena legalità e trasparenza. Per questo motivo è stato deliberato l’interruzione dell’attuale progetto di accoglienza “Villa Fabrizia” e, contemporaneamente, l’avvio di tutte le procedure necessarie per la presentazione al ministero di un nuovo progetto SPRAR – MSNA completo e trasparente, da affidare in gestione mediante un regolare e necessario bando di gara.

Inoltre, è ferma intenzione della presente maggioranza, richiedere, agli uffici coinvolti, una relazione completa sulla gestione del progetto SPRAR – MSNA “Villa Fabrizia” dal 2014 al 2017, con annessa documentazione tecnica, amministrativa e finanziaria, da inoltrare alle autorità competenti, poiché, al di là dei nostri legittimi dubbi, qualora le istituzioni competenti dovessero ravvisare profili di responsabilità, riteniamo nostro dovere collaborare con le autorità sovraordinate per far luce su una questione amministrativamente poco chiara.

Agli operatori della cooperativa e a tutta la cittadinanza di Fabrizia suggeriamo di non lasciarsi strumentalizzare da chi usa una parvenza di buonismo solo per perpetrare i propri interessi politici. Il progetto di accoglienza ripartirà presto e sarà gestito in modo completamente trasparente, efficiente ed equo, in modo tale che le occasioni di lavoro, gli indotti economico-commerciali e gli ambiti di integrazione interculturale crescano sempre di più nel nostro paese.

A chi cerca di strumentalizzare qualsiasi situazione invece rispondiamo: la campagna elettorale è finita, le elezioni si sono svolte in modo pacifico e democratico e le avete pacificamente e democraticamente perse. Cercate di abituarvi a questa idea e fatevene una ragione. Se il popolo voleva continuare con progetti poco trasparenti, proroghe ad hoc e strumentalizzazioni dal retrogusto autoritario e restaurativo, avrebbe votato voi. Ma siccome il corpo elettorale ha deciso di dare il consenso a noi, tra l’altro in modo netto e quasi plebiscitario, vuol dire che auspicava un cambiamento netto e noi questo cambiamento lo stiamo attuando e continueremo adattuarlo almeno per i prossimi 5 anni".

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