Covid, nuova ordinanza della Regione Calabria: aggiornate le misure per la ripartenza delle attività

Il presidente della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha firmato ieri l’ordinanza n. 40, con la quale vengono aggiornate le disposizioni per la ripresa delle attività economiche e sociali a seguito dell’ordinanza del ministro della Salute dello scorso 29 maggio.

«Le linee guida – è scritto nell’ordinanza – aggiornano e sostituiscono l’allegato 9 del Dpcm del 2 marzo 2021» e «individuano i principi di carattere generale per contrastare la diffusione del contagio». Rientra nelle prerogative delle associazioni di categoria e di altri soggetti rappresentativi «la redazione di ulteriori protocolli attuativi di dettaglio, eventualmente più restrittivi, purché nel rispetto di tali principi generali, debitamente verificati. Per tutte le attività devono comunque essere usati dispositivi di protezione delle vie aeree finalizzati alla protezione dal contagio e deve essere obbligatoria la frequente pulizia e igienizzazione delle mani».

«Le feste, conseguenti alle cerimonie civili o religiose, anche al chiuso, possibili dal 15 giugno in zona gialla e già consentite in zona bianca – è specificato –, devono svolgersi nel rispetto di protocolli e linee guida adottati ai sensi dell'articolo 1, comma 14, del decreto-legge n. 33 del 2020 e con la prescrizione che i partecipanti siano muniti di una delle certificazioni verdi Covid-19, anche in zona bianca, in quanto previsto dal decreto del Governo. Resta ferma la possibilità di procedere all’eventuale introduzione di misure più restrittive qualora la situazione epidemiologica regionale, anche di specifici territori, ne richieda l’adozione e, per le autorità comunali, di intervenire in relazione alla situazione epidemiologica caratterizzante il singolo territorio di riferimento, nel rispetto del principio di proporzionalità e adeguatezza rispetto al rischio da fronteggiare».

«Il rilascio della certificazione verde Covid-19 è previsto su richiesta dell’interessato». Il possesso e la presentazione di certificazioni vaccinali non deve comunque «sostituire il rispetto delle misure di prevenzione e contrasto della diffusione del contagio, come il distanziamento interpersonale, l’utilizzo della mascherina, l’igienizzazione della mani e delle superfici».

Nel provvedimento si dà atto che, con l’ordinanza del ministro della Salute, di concerto con il ministro per le Pari opportunità e la Famiglia del 21 maggio scorso, «sono state adottate le “Linee guida per la gestione in sicurezza di attività educative non formali e informali, e ricreative, volte al benessere dei minori durante l'emergenza Covid-19”, che aggiornano il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 2 marzo 2021».

Con l’ordinanza del ministro della Salute, di concerto con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali datata 21 maggio 2021, è stato anche «aggiornato e sostituito il Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro fra il Governo e le parti sociali».

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