Riordino rete ospedaliera, Greco chiede la rimozione di Scura e Urbani

"Quanto sta accadendo nella gestione della sanità in Calabria è inaccettabile: il decreto di riordino sulla rete ospedaliera attuato senza alcun confronto con la Regione, con i sindaci, con le parti sociali, rischia di incidere negativamente e con conseguenze drammatiche sul diritto alla sanità dei calabresi”. A sostenerlo è il capogruppo di “Oliverio Presidente”, Orlandino Greco che incalza: “Credo che sul tema sia urgente una discussione in Consiglio regionale per arrivare ad una linea d’azione condivisa che non guardi alla sanità secondo un’ottica campanilistica. In tal senso, sebbene siano inevitabili le rivendicazioni territoriali da parte dei tanti che evidenziano le lacune nel settore sanitario calabrese, non si può guardare all’organizzazione della rete ospedaliera senza una visione complessiva che consenta di fare scelte oculate e lungimiranti. È evidente, passato ormai un anno dalla nomina di Scura ed Urbani - evidenzia Greco - che la gestione commissariale non ha raggiunto gli obiettivi previsti. Di fatto, sia sul fronte del piano di rientro che sul riordino della rete ospedaliera, non c’è stato alcun passo in avanti e, anzi, si sono accentuati i disservizi per i cittadini. Allo stato attuale, in molte aree della Calabria, mancano i livelli essenziali di assistenza e non a caso si registra un’emigrazione passiva di oltre 300 milioni di euro all’anno”. Secondo l’esponente politico: “Bene ha fatto il presidente Oliverio a rivendicare con forza il ruolo della Regione per la programmazione sulla sanità in Calabria. L’approvazione del Piano sanitario nazionale senza alcun confronto con la Regione è un atto che mortifica l’Istituzione che rappresenta la massima espressione della volontà popolare in Calabria. Nel prossimo Consiglio regionale, dove si affronterà l’attuale situazione del sistemo sanitario, tutte le parti politiche - richiama Greco - saranno chiamate a prendere atto dell’ormai inaccettabile distacco tra la gestione commissariale e le istituzioni regionali che rappresentano i cittadini calabresi e a mettere in campo tutte le azioni utili a determinare la fine del commissariamento. In questo quadro, è auspicabile che i deputati calabresi, aldilà degli schieramenti politici - conclude Greco - facciano propria la battaglia del presidente Oliverio e chiedano al Governo la revoca dei commissari affinché la Regione, partendo dal confronto con i sindaci e le comunità, possa garantire il diritto alla salute dei calabresi attraverso la programmazione di un servizio sanitario efficiente e in linea con gli standard del resto del Paese”. 

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