In auto con oltre 1 Kg d'eroina, due persone in manette

I finanzieri del Comando provinciale Cosenza, nel corso dei controlli su strada attuati nell’ambito del dispositivo di contrasto ai traffici illeciti finalizzati alla repressione della criminalità diffusa, hanno sequestrato circa 3 kg di eroina e arrestato due soggetti di nazionalità albanese con l’accusa di traffico di stupefacenti.

Nel comune di Roseto Capo Spulico (Cs), lungo la Ss 106, le fiamme gialle della Tenenza di Montegiordano hanno intimato l’alt ad un’autovettura, con a bordo due persone dimoranti, rispettivamente, a Policoro (Mt) e Bari, che percorreva la statale in direzione nord.

Sulla scorta delle motivazioni poco plausibili fornite dai fermati circa la loro provenienza e destinazione, unitamente all’eccessivo nervosismo manifestato dagli stessi, i finanzieri hanno eseguito un’accurata ispezione del mezzo di trasporto che ha consentito un primo rinvenimento di 1,350 kg d'eroina.

I successivi approfondimenti desunti dalla consultazione delle banche dati sul conto dei fermati, uno dei quali, in particolare, già gravato da numerosi specifici precedenti penali e di polizia, hanno indotto i militari a proseguire, immediatamente, le attività di servizio anche fuori regione, mediante l’esecuzione di una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di quest’ultimo, nel comune di Policoro.

Giunta sul posto, la pattuglia delle fiamme gialle ha rinvenuto, abilmente occultati, altri 1,550 kg di eroina, 15 grammi di hashish e 2,400 kg di sostanza da taglio per l’eroina.

La droga rinvenuta, del valore commerciale al dettaglio di oltre 200 mila euro e l’autovettura utilizzata per il trasporto, sono state sottoposte a sequestro.

I due uomini sono stati tratti in arresto, in flagranza di reato, ed associati presso la casa circondariale di Castrovillari.

Operazione "Pressing", droga, estorsione e minacce: 20 misure cautelari

La polizia di Stato di Cosenza, nelle prime ore di oggi, su disposizione della locale Procura della Repubblica, ha eseguito 20 Ordinanze di misure cautelari (5 in carcere, 10 agli arresti domiciliari e 5 con obbligo di presentazione alla P.G.) nei confronti di altrettanti indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione ai fini di spaccio di cocaina, hashish e marijuana, estorsione come conseguenza dell’attività di spaccio e detenzione abusiva di armi.

L’operazione, denominata “Pressing”, è l’epilogo di un’attività investigativa svolta dalla Squadra mobile cosentina, che ha consentito di cristallizzare una diffusa operatività degli indagati che, in un periodo di circa 12 mesi, avrebbero posto in essere un sistematico smercio di sostanze stupefacenti in città e nel suo hinterland. La continuità e la costanza nelle attività di spaccio, per i complessivi 30 indagati, emergono chiaramente da 200 capi d’imputazione formulati dalla Procura della Repubblica ed accertati per veri dal gip.

Le indagini, peraltro, hanno consentito di individuare diverse piazze di spaccio in Cosenza, tra via Popilia, centro storico e autostazione, talune connotate da alta densità criminale tal altre frequentate da giovani e cittadini extracomunitari. Hanno consentito, inoltre, di stabilire che gli indagati, organizzati in rete, erano pronti, alla bisogna, di rifornirsi di droga reciprocamente al fine di soddisfare le richieste della propria “clientela” ampiamente diversificata e di diversa estrazione sociale.

La capacità di alcuni indagati di attuare la propria forza intimidatrice al fine di recuperare i crediti derivanti dalla cessione di droga è emersa in tutta evidenza ed è perfino degenerata, in qualche occasione, in violente aggressioni fisiche. Le ripercussioni di tale attività estorsiva, talvolta, avrebbero coinvolto talvolta anche i familiari degli assuntori, costretti a subire, oltre al dramma dello stato di tossicodipendenza del proprio congiunto, anche quello della paura di conseguenze gravi derivanti dalle minacce a loro rivolte.

La pericolosità di alcuni indagati è stata circostanziata dall’accertata detenzione e porto illegale di armi.

Alcuni degli indagati, pur trovandosi agli arresti domiciliari, avrebbero continuato l’attività di spaccio avvalendosi anche del contributo di componenti del loro nucleo familiare che, all’occorrenza, sarebbero diventi preziosi collaboratori nelle cessioni di droga e nel recupero crediti.

Nel corso delle attività d’indagine, a riscontro delle evidenze investigative e a dimostrazione della capacità degli indagati di poter disporre di diversa tipologia e quantità di droga, sono stati effettuati diversi arresti e sequestri pari ad oltre 8 chilogrammi di marijuana, grammi 200 cocaina, 1,5 chilogrammi di hashish e diversa eroina.

Inoltre, a carico di alcuni degli indagati sarebbero state sequestrate modiche quantità di sostanza stupefacente e materiale per la pesatura ed il confezionamento.

Per l’esecuzione delle misure cautelari sono state impiegate circa 150 agenti della Squadra mobile di Cosenza, dei Commissariati di Corigliano-Rossano, Paola e Castrovillari, dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza, Vibo Valentia e Siderno, delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e del Reparto Volo di Reggio Calabria.

Spaccio di droga davanti alla scuole, arrestato un 17enne

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza, durante un servizio finalizzato al contrasto allo spaccio di droga nelle vicinanze delle scuole, hanno arrestato in flagranza un 17enne, accusato del reato di spaccio di stupefacenti.

Il minorenne sarebbe stato sorpreso a spacciare droga davanti ad un istituto scolastico del capoluogo bruzio. E' seguita, quindi, una perquisizione a casa del ragazzo, dove sono stati rinvenuti oltre 20 grammi di hashish divisi in dosi pronte per lo spaccio e 580 euro in banconote di piccolo taglio.

Dopo aver sequestrato la droga e il denaro, i baschi verdi hanno associato il minorenne al Centro di prima accoglienza di Catanzaro.

L’arresto è stato convalidato dal gip del Tribunale minorile.

 

Droga: sequestrati cento grammi di hashish, denunciate tre persone

Tre persone denunciate per spaccio di sostanze stupefacenti e cento grammi di hashish sequestrati.

Questo l'esito di un servizio di controllo svolto dalla polizia nell'area di piazzale Autolinee, a Cosenza.

Alle attività hanno preso parte gli agenti della locale Questura, del reparto Prevenzione crimine Calabria Settentrionale e dell' unità cinofila della sezione di Vibo Valentia.

L'operazione ha permesso, inoltre, d'identificare 118 persone, controllare 50 veicoli e sottoporre a perquisizione sette individui.

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Cosenza, ricordata la tragedia delle Foibe

"Venerdì 10 febbraio ricorre la “Giornata del Ricordo”, in memoria delle vittime delle Foibe e dell'esodo giuliano – dalmata. Un orrore troppo a lungo avvolto nell’oblio, fino alla emanazione della Legge n. 92 del 2004, con la quale si è finalmente riconosciuta la verità.
 
Fratelli d’Italia - si legge in una nota - riconosce a questa giornata un alto valore civile e storico; pertanto s'impegna a conservare la memoria della tragedia degli esuli istriani, fiumani e dalmati e di tutte le vittime delle foibe, con una solenne commemorazione cui hanno partecipato, tra gli altri, il coordinatore provinciale del partito Angelo Brutto, il coordinatore cittadino Sergio Strazzulli, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, i rappresentanti del movimento giovanile “Gioventù Nazionale”, il presidente del “Comitato 10 febbraio” sezione di Cosenza Marco Perri, nonchè il Senatore Fausto Orsomarso ed il Consigliere regionale Luciana de Francesco.
 
L’iniziativa, culminata nella deposizione di una corona di fiori accompagnata da un breve intervento delle autorità presenti, si è svolta a Cosenza in largo Vittime delle Foibe alle ore 15.30.
 
A seguire, alle ore 18, a Praia a Mare, presso il Palazzo delle Esposizioni ha preso il via un convegno".
 
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Fondi destinati agli immigrati usati per fini personali, sequestrati 350 mila euro

I finanzieri del Comando provinciale di Cosenza hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo – emesso dal gip del Tribunale bruzio nei confronti di tre imprenditori cosentini – inerente a disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili per un totale di 350 mila euro.

In particolare, le indagini svolte dai militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Cosenza su delega della locale Procura della Repubblica sono state indirizzate a riscontrare, l’utilizzo illegittimo di fondi pubblici erogati ad una onlus cosentina demandata alla gestione di un “Centro di accoglienza straordinaria” per cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale, ubicato in un comune della provincia.

Dalle indagini è emerso che tre componenti di una nota famiglia di imprenditori cosentini, nelle loro rispettive qualità di presidente del consiglio di amministrazione e rappresentante legale della onlus (uno) e consiglieri (gli altri due), avrebbero distratto, nel tempo, dalle finalità pubbliche previste, gran parte delle risorse finanziarie ministeriali, traendone beneficio personale.

Di fatto, tra il 2015 e il 2020, i tre – mediante artifizi contabili, consistiti nell’artata creazione di scritture e poste di bilancio recanti costi e/o finanziamenti alla Onlus stessa da parte di soci, rivelatisi di fatto inesistenti – avrebbero trasferito indebitamente su conti correnti bancari personali, ovvero intestati ad altre imprese da loro amministrate, circa 350 mila euro, integrando le ipotesi di reato di “Malversazione di erogazioni pubbliche” e “Autoriciclaggio”.

Tali risultanze hanno consentito alla Procura della Repubblica di Cosenza di formulare ed ottenere dal competente Tribunale l’applicazione della misura cautelare che, ha riguardato, nello specifico, conti correnti bancari intestati ai tre denunciati e a imprese a loro riconducibili, per il totale complessivo del profitto illecito.

Ubriaco minaccia con un coltello il gestore di un locale, arrestato

Un ventiduenne è stato arrestato dalla polizia a Cosenza, per aver, in stato di ebbrezza, aggredito con un coltello il gestore di un locale.

Come se non bastasse, il giovane, una volta allontanato, avrebbe danneggiato la vetrina del locale scagliandovi contro uno sgabello trovato sul marciapiede.

Sul posto è intervenuta una volante, alla cui vista l’indagato avrebbe cercato di darsi alla fuga.

Bloccato è tratto in arresto, dovrà rispondere dei reati di lesioni personali, minacce,    danneggiamento aggravato  e resistenza a pubblico ufficiale.

In  seguito alle formalità di rito, il 22enne è stato sottoposto all’obbligo di presentazione alla pg.

Minaccia l’ex compagna, arrestato

Avrebbe minacciato l’ex compagna con una pistola, l’uomo arrestato dalla polizia a Cosenza con l’accusa di atti persecutori. Inoltre, l’indagato è stata denunciato per porto d’armi ed oggetti atti ad offendere e guida senza patente.

I fatti risalgono alla giornata di ieri, quando una donna ha segnalato al 113 di essere stata minacciata dall’ex compagno e di aver udito colpi d’arma da fuoco.

Gli agenti, quindi, hanno attivato le ricerche, rintracciando il presunto responsabile a bordo della sua auto, nella quale è stato rinvenuto un bastone. Pertanto, l’uomo, dopo gli atti di rito, è stato tradotto nella casa circondariale di Cosenza.

 

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