Arbitro fischia rigore contro, arrivano calci e pugni. Daspo per due giocatori del Bianco

Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività della Polizia di Stato di contrasto e repressione dei reati commessi in occasione delle manifestazioni sportive svoltesi nella provincia reggina che nell’anno 2015 aveva portato all’emissione di ben 58 provvedimenti di Daspo Nei giorni scorsi  sono stati emessi due provvedimenti di Daspo per la durata di anni due e mesi 6 ciascuno nei confronti del 41enne Angelo Cotroneo  e del 29enne Giuseppe Nirta, entrambi giocatori del “Bianco Calcio” che in occasione della partita disputatasi il 19 dicembre 2015 presso lo stadio comunale di Bianco tra la predetta squadra e la”Nuova Gioiese”, hanno, secondo gli inquirenti, aggredito l’arbitro per aver concesso un calcio di rigore alla squadra avversaria, prima strattonandolo e dopo colpendolo con schiaffi, pugni e calci. Ai predetti è stato prescritto l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia per eguale periodo, convalidato in data 28.01.16 dalla competente Autorità giudiziaria. Il terzo Daspo, per la durata di 5 anni, è stato emesso il 25 gennaio  a carico del 25enne Domenico Nucera, il quale, sebbene fosse in atto sottoposto ad analogo provvedimento emesso dalla Questura di Reggio Calabria il 22 gennaio, è stato individuato da personale del Commissariato P.S. di Leonforte (EN) tra i tifosi al seguito della squadra “Asd Reggio Calabria” in occasione dell’incontro disputatosi il 24 gennaio in quel comune tra la predetta compagine calcistica e la “Leonfortese”. Il Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, ad esito del giudizio di convalida, ha confermato la durata del provvedimento e del relativo obbligo di presentazione presso gli Uffici della Questura in anni cinque. Con gli odierni provvedimenti è stata ribadita la ferma volontà della Questura di rendere gli stadi della provincia reggina un luogo sicuro e accessibile a tutti, tifosi ma anche famiglie, ove poter assistere con gioia e serenità ad una manifestazione sportiva, sostenendo con passione la propria squadra me sempre nel rispetto della legalità e delle più elementari regole di convivenza civile.

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