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Incendio distrugge chiosco a Caulonia Marina

Un rogo, le cui cause sono ancora in corso d’accertamento, ha mandato in fumo un chiosco adibito a bar paninoteca, ubicato davanti alla chiesa di san Silvestro e Barbara, a Caulonia Marina.

chiosco situato davanti alla chiesa di Caulonia

Notizia tratta da: https://www.ciavula.it/2018/02/spento-rogo-al-chiosco-caulonia-marina/

 Sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco dei distaccamenti di Siderno e Bianco, che hanno domato le fiamme.

Dal canto loro, i carabinieri della locale Stazione e della compagnia di Roccella Jonica hanno effettuato i rilievi ed avviato le indagini per cercare di fare luce su quanto accaduto.

Bambino di 5 anni rischia di soffocare, salvato dalla polizia

Un bambino di 5 anni è stato salvato dagli agenti della Polizia di Stato in servizio presso il Commissariato di Cittanova.

Il fatto, di cui si è avuta notizia solo oggi, risale a qualche giorno addietro, quando è arrivata una richiesta d’aiuto al 113.

In particolare, nella telefonata veniva chiesto l’intervento della polizia per soccorrere un bambino colto da un improvviso malore.

Giunti tempestivamente sul posto, gli agenti hanno trovato il piccolo in preda alle convulsioni e che stava rischiando il soffocamento a causa della lingua che ostruiva le vie respiratorie.

Uno dei poliziotti ha quindi effettuato una manovre di primo soccorso, mentre un altro ha cercato di tranquillizzare la madre del bimbo.

Il piccolo ha, quindi, ripreso conoscenza ed è stato affidato alle cure del personale medico del 118, giunto sul posto nel frattempo.

Dopo gli accertamenti ospedalieri, mamma e figlio sono stati regolarmente dimessi.

Solo il tempestivo intervento della “Volante” ha scongiurato un epilogo che avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.

Truffa aggravata nella gestione di un centro di accoglienza per migranti e bancarotta, sequestrati beni per 1,5 milioni di euro

Personale del Comando provinciale della guardia di finanza di Reggio Calabria, con il coordinamento della locale Procura della Repubblica, ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza delle quote e dell’intero patrimonio aziendale di due società,  nonché di due unità immobiliari, con relative pertinenze, ubicate a Reggio Calabria, per un valore complessivo di 1,1 milioni di euro.

Con il medesimo provvedimento è stato disposto, inoltre, il sequestro “per equivalente” di beni, che sarebbero frutto dei reati tributari contestati a 4 indagati, per un importo complessivo di  443.583,84 euro.

La vicenda trae origine dall’attività investigativa, condotta dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Reggio Calabria, in materia di reati fallimentari e fiscali che ha riguardato due società, e che ha portato alla denuncia di 12 persone.

Alla luce delle risultanze investigative, i militari hanno acquisito elementi probatori concernenti l’esistenza di una società di fatto riconducibile a due degli indagati, G. S. e C. S., i quali, anche attraverso l’interposizione fittizia di terzi soggetti, avrebbero posto in essere operazioni societarie e immobiliari con finalità fraudolente.

In particolare, sono state segnalate all’Autorità giudiziaria sette persone ritenute responsabili dei reati di appropriazione indebita, truffa aggravata, riciclaggio, emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, in quanto, a vario titolo, avrebbero depauperato le casse ed il patrimonio aziendale di quattro società.

Gli accertamenti svolti dalle fiamme gialle avrebbero svelato, inoltre, una truffa aggravata ai danni della Protezione civile della Calabria e del Ministero degli Interni in merito alla gestione di un centro di accoglienza per migranti. Gli amministratori di fatto di una cooperativa coinvolta nell’indagine, avrebbero falsamente attestato l’idoneità di una struttura ricettiva per il ricovero dei migranti, con specifico riferimento alla presenza di adeguati posti letto (300 dichiarati, in luogo dei 155 effettivi) e alla disponibilità di due strutture alberghiere (anziché, di fatto, di una sola), conseguendo, tra l’altro, indebitamente la somma complessiva di  209.930 euro.

Alla luce della ricostruzione effettuata dai finanzieri, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria ha disposto l’esecuzione di un decreto di sequestro preventivo d’urgenza  dei beni derivanti dai reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e truffa aggravata, il cui valore è stimato in 1.100.000 di euro.

Sequestro per equivalente, inoltre, per ulteriori 443.583,84 euro, derivanti dalle violazioni penali tributarie contestate agli indagati.

Complessivamente, la misura ha interessato beni per un valore pari a 1.543.583,84 euro

Gli atti concernenti la misura cautelare sono stati convalidati dal Gip, che ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo già eseguito.

Finisce in treno la fuga d'amore di due minorenni

Si è conclusa su un treno diretto in Sicilia, la fuga d'amore di due fidanzatini Svizzeri che si erano allontanati dalle loro abitazioni di Basilea.

A rintracciare i novelli Giulietta e Romeo, sono stati gli agenti in servizio presso la Sezione di Polizia Ferroviaria di Villa San Giovanni.

La coppia (16 anni lui, 14 lei) è stata "sorpresa" a bordo di un treno partito da Milano e diretto in Sicilia.

Durante il controllo, il ragazzo avrebbe provato a depistare i poliziotti fornendo il nome e l’indirizzo di un parente che li avrebbe attesi a Messina.

Effettuati i dovuti riscontri, i poliziotti hanno, quindi, scoperto che i due fidanzatini si erano allontanati da casa, senza dare notizie della loro “fuga”.

I genitori dei giovani, contattati telefonicamente, hanno assicurato l’immediata partenza per raggiungere e riabbracciare i figli che, nel frattempo, sono stati vigilati e curati dal personale della Polizia di Stato.

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