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Auto della Polizia Municipale di Reggio costrette allo stop: manca la benzina

Come se non bastassero i guai legati alla girandola di Comandanti al vertice del Corpo, con ricorsi e vicende giudiziarie annessi e connessi, da circa una settimana gli agenti della Polizia Municipale di Reggio Calabria sono alle prese con un ulteriore problema che rende sempre più difficoltoso il tranquillo espletamento delle delicate funzioni da essi svolte in una città, come poche, bisognosa del servizio predisposto per mitigare il caos imperante per le strade dove l'unica ed ininterrotta colonna sonora a risuonare nelle orecchie è quella dell'incivile spiegamento dei clacson. Negli ultimi giorni, infatti, oltre la metà delle vetture a disposizione dei Vigili Urbani sono ferme perché prive di benzina. Il motivo dello stop forzato è, neanche a dirlo, legato al "vil denaro". Il mancato pagamento delle forniture sta progressivamente obbligando un numero sempre maggiore di automobili a rimanere ferme. Si procede fino all'esaurimento dei rispettivi serbatoi. Servizio a piedi: è questa la soluzione temporanea che è stata già messa in atto in questo frangente. Non il miglior viatico, a dire la verità, per offrire standard di civiltà in una realtà amara in cui si vaneggia di Smart City e Città Metropolitana dimenticando che si è ancorati saldamente ad una distanza siderale dai parametri elementari necessari a considerarla anche solo una City o Città che dir si voglia. Ogni centimetro quadrato  è divorato dalle lamiere che, oltre a provocare l'impazzimento di un traffico che, in proporzione, è superiore a quello di una metropoli, mette in scena rappresentazioni surreali con i veicoli ormai capaci anche di invadere i cassonetti dell'immondizia. Se qualcuno, con arrogante ingenuità, ritiene si tratti di un'immagine eccessiva, è pregato di fare un giro dalle parti di Via Melacrino dove, ad esempio, le automobili parcheggiate davanti ai cassonetti (compresi quelli della differenziata) sistemati di fronte al passo carraio del Comando provinciale dei Carabinieri, impediscono anche solo di avvicinarsi ad essi, se non azzardando manovre circensi degne di miglior fortuna. Un altro degli effetti collaterali prodotti dalla scellerata decisione, obbligata o meno poco importa, di interrompere il "porta a porta" nel centro della città, da rimandare a data da destinarsi. 

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