Callipo (Anci Calabria): «Lo strumento dello scioglimento va rivisto, così non funziona»

«La normativa che regola lo scioglimento dei Comuni per presunte infiltrazioni mafiose continua a mostrare enormi limiti, con conseguenze così dirompenti sull’autonomia dei territori, che non possono essere più accettate come inevitabili effetti collaterali di uno strumento che oggi appare spesso incapace di perseguire gli scopi per i quali è stato pensato». 

Il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, interviene nel dibattito sui numerosi e spesso reiterati scioglimenti delle amministrazioni comunali calabresi, annunciando l’istituzione di una commissione di studio, presieduta dal sindaco di Rende Marcello Manna, che possa elaborare e proporre modifiche alla normativa in vigore.

«Governo e Legislatore devono prendere atto che il meccanismo non funziona - continua Callipo -. Non si spiegherebbero altrimenti i ripetuti scioglimenti che in alcuni casi colpiscono lo stesso Comune due o tre volte consecutivamente, vanificando la partecipazione democratica dei cittadini alla vita delle proprie comunità. La semplice decisione di istituire una commissione di accesso agli atti diventa automaticamente una sentenza di condanna che porta immancabilmente allo scioglimento, come se tra le due cose ci fosse esclusivamente un nesso temporale, per il quale l’una segue l’altra sempre e comunque. A che serve, dunque, accedere agli atti, leggere le carte, indagare i meccanismi amministrativi, se poi l’esito è scontato sin dall’inizio?».

Callipo, dunque, mette l’accento anche sull’alto numero di scioglimenti che colpiscono più volte le stesse amministrazioni. «Gli episodi sono tanti - continua -, troppi per non fermarsi a riflettere che probabilmente eventuali infiltrazioni non si annidano esclusivamente nel livello politico, ma anche e soprattutto in quello burocratico. Ecco perché la normativa va cambiata, affinché diventi davvero efficace e costruttiva». Per il presidente dell’Anci regionale, un altro elemento che deve indurre a un profondo ripensamento dell’impianto normativo è il fatto che spesso vegano colpiti dai decreti di scioglimento anche quei Comuni che si sono contraddistinti nella lotta alla mafia, con sindaci che si sono esposti in prima persona in questa difficile battaglia.

«Sindaci che il giorno prima vengono elevati ad esempio da seguire - afferma Callipo -, il giorno dopo possono essere mandati a casa con infamanti sospetti alieni alla loro storia personale e politica. Ovvio che il buon nome di qualcuno non possa essere garanzia assoluta di legalità, ma non può nemmeno essere calpestato alla prima occasione senza la cautela che alcune situazioni imporrebbero, quantomeno per non generare nei cittadini la falsa convinzione che della politica, tutta la politica, non ci si possa mai fidare». Infine, il presidente di Anci Calabria richiama la lettera recentemente inviata da 51 sindaci della Città metropolitana di Reggio Calabria al ministro dell’Interno Marco Minniti, chiedendo un incontro sulla questione. «Condivido l’iniziativa dei sindaci reggini – conclude Callipo -. L’Anci è al loro fianco nel sostenere una revisione della normativa che fughi tutti i dubbi e gli equivoci che oggi dominano questa delicatissima materia».

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Sanità, il sindaco di Serra ha partecipato all'incontro con Oliverio

Erano all'incirca un centinaio i sindaci calabresi presenti questa mattina nella sala Verde della Cittadella regionale, per cercare di affrontare le criticità che stanno caratterizzando la gestione del servizio sanitario calabrese.

 Tra loro, anche, Luigi Tassone, nella duplice veste di primo cittadino di Serra San Bruno e presidente del Comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia.

«Ho apprezzato l’iniziativa di Mario Oliverio di portare avanti una battaglia nell'interesse dei calabresi – ha affermato Tassone – e, al tempo stesso, condivido la fermezza e la determinazione con la quale il presidente della Regione sta proseguendo in quella che rappresenta una sfida da vincere a tutti i costi». Proprio Oliverio, martedì prossimo incontrerà a Roma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, alla quale il capo dell’esecutivo regionale chiederà la fine della fase commissariale: «La sanità – ha detto ancora il sindaco di Serra San Bruno – deve tornare ai calabresi e quindi essere di competenza del presidente della Regione. Vogliamo autogestirci e, per questo, diciamo basta al commissariamento con una battaglia decisa che ha già trovato l'adesione di tantissimi sindaci, a prescindere dall'orientamento politico». Tanti i temi affrontati nel corso della riunione: dal fatto che, purtroppo, «sono sempre di più i calabresi costretti a partire con le valigie in mano per curarsi altrove e questo equivale ad un aumento dell’emigrazione sanitaria»; o alla «mancanza dei livelli essenziali di assistenza che oggi non vengono garantiti».

 «Saremo al fianco del presidente Oliverio nella conduzione di una sfida sacrosanta - conclude Tassone – che mira a difendere un diritto espressamente sancito dalla nostra Carta costituzionale».

 Al termine della Conferenza, il presidente dell'Anci e sindaco di Pizzo Gianluca Callipo ha sottoposto all'assemblea un documento «per rafforzare la posizione del presidente della Regione difronte al ministro Lorenzin» nel quale - come già anticipato - «si richiede per iscritto di mettere fine con urgenza al commissariamento e la possibilità di rinegoziare il Piano di rientro».

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Callipo (Anci): "La politica torni ad assumersi la responsabilità della sanità in Calabria"

«Le Sanità calabrese deve tornare nell’alveo della gestione ordinaria, affinché le istituzioni democraticamente costituite si assumano le proprie responsabilità ed esprimano le scelte che i cittadini hanno delegato loro con il proprio voto».
 
In vista dell’incontro alla Cittadella tra il presidente della Regione, Mario Oliverio, e i sindaci, il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo assume posizione sulla spinosa questione del commissariamento che ormai dal 2010 caratterizza la Sanità regionale.
 
«Commissariare così a lungo un settore cruciale, restando sordi alle istanze di normalizzazione che giungono ormai da tutti i livelli politici e della società civile - continua Callipo -, significa minare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e generare un grave vulnus nell’autonoma dei territori. La Sanità in Calabria è commissariata da 7 anni. In tutto questo tempo si è cercato di mettere a posto i conti e ridurre gli sprechi, ma posticipare oltre il passaggio di consegne con chi ha precise responsabilità politiche, ha conseguenze forse addirittura più gravi del semplice equilibrio dei bilanci. Significa sostenere implicitamente che della Calabria non c’è da fidarsi, che da queste parti il voto dei cittadini ha un peso minore che altrove. Questo non è accettabile. Ecco perché, al di là dei risultati della gestione commissariale, è necessario che la Sanità torni a essere gestita da chi poi verrà chiamato a rispondere davanti agli elettori di quanto è riuscito o non è riuscito a realizzare».

 

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Pizzo, aggiudicati i lavori per realizzare due auditorium e un sito museale nella vecchia sede comunale

Due auditorium, uno al coperto e uno all’aperto, nonché un spazio espositivo, da utilizzare in collaborazione con le associazioni culturali e con le parrocchie cittadine. È ciò che sorgerà al posto della vecchia casa comunale di via Roma, ormai dismessa da molti anni. A darne notizia sono il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo e l’assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale, che comunicano l’avvenuta assegnazione, da parte della Stazione unica appaltante (Sua) della Provincia di Vibo Valentia, dei lavori per la realizzazione dell’opera, rientrante negli interventi del Contratto di quartiere. L’impresa che si è aggiudicata l’intervento, per un importo di quasi un milione di euro, ha presentato, a norma di legge, un’offerta che prevede delle migliorie considerevoli rispetto ai parametri iniziali della gara. Piuttosto che puntare sul ribasso della base d’asta, infatti, l’impresa aggiudicataria ha proposto l’abbattimento e la completa ricostruzione del vecchio edificio esistente, nei limiti ovviamente delle cubature attuali. In altre parole, invece che ristrutturare e ammodernare il vecchio immobile come previsto in un primo momento, questo verrà ricostruito ex novo, offrendo così maggiori garanzie anche in termini prevenzione antisismica, perché sarà realizzato rispettando le normative in vigore per la costruzione dei nuovi edifici.

La nuova opera si svilupperà su tre livelli: un seminterrato che avrà in linea di massima finalità museali, ma sarà comunque messo a disposizione delle attività promosse dalle associazioni cittadine e dalle parrocchie; il piano terra che ospiterà un teatro-auditorium e l’attico che consentirà l’organizzazione di spettacoli e manifestazioni pubbliche all’aperto. 

«Siamo estremamente soddisfatti dell’esito positivo dell’iter di assegnazione dei lavori da parte della Sua - ha commentato l’assessore Pascale -. Possiamo dire che finalmente i lavori saranno realizzati, dopo aver atteso alcuni anni per sbrogliare la matassa burocratica che si era venuta a creare». 

«La realizzazione di quest’opera - ha aggiunto il sindaco Callipo - rappresenta un ulteriore tassello di quella riqualificazione urbanistica del centro storico che ha già visto la valorizzazione del quartiere più antico di Pizzo, il Carmine e che sta vedendo letteralmente rinascere il nucleo urbano più caratteristico, capace di esprimere una forte capacità attrattiva sui turisti, come dimostrano le numerose ristrutturazioni di edifici privati e le nuove attività alberghiere avviate negli ultimi anni. Un grazie particolarmente sentito va all'assessore Pascale e all’ufficio tecnico comunale, che, senza mollare mai, sono riusciti, nonostante le difficoltà, a condurre in porto questo importante progetto».

 

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Anci Calabria, Callipo chiede di sbloccare i pagamenti ai lavoratori in mobilità che operano nei Comuni

Pagare i lavoratori percettori di mobilità in deroga che stanno svolgendo la loro attività come tirocinanti nei Comuni e prorogare i progetti che li riguardano.

È quanto chiede il presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, che recentemente ha incontrato l’assessore al Lavoro, Federica Roccisano, proprio al fine di sollecitare l’intervento della Regione sulla questione.

Un incontro al quale è seguita oggi una lettera ufficiale, con cui il sindaco di Pizzo, alla guida dell’associazione che riunisce le Amministrazioni comunali calabresi, chiede all’assessore di attivarsi.

«Come abbiamo già avuto modo di sottolineare - rimarca Callipo - i tirocinanti in questione da diversi mesi stanno validamente affiancando il personale di moltissimi Comuni calabresi, spesso contribuendo in modo importante allo svolgimento di attività fondamentali per il regolare andamento dell’attività amministrativa e per la fruizione da parte dei cittadini dei servizi comunali, soprattutto in considerazione della grande carenza di personale di ruolo che colpisce tutti gli Enti locali».

Proprio con il duplice obiettivo di erogare le somme spettanti a chi le ha già maturate e, allo stesso tempo, prorogare i progetti al fine di non compromettere l’operatività dei Comuni, Callipo si rivolge all'assessore Roccisano affinché intervenga sulla questione.

«Oltre a intervenire per sollecitare l'Inps a versare quanto già maturato dai lavoratori - conclude il presidente dell'Anci -, le chiedo di dare seguito alla nostra richiesta di proroga dei progetti già avviati, nell'interesse generale sia degli Enti che dei tirocinanti, anche in considerazione dell’alta valenza sociale da attribuire a questi percorsi formativi che stanno consentendo alle persone coinvolte di permanere in un contesto lavorativo che arricchisce la loro esperienza, avendo così avere maggiori possibilità di reinserirsi nel mercato occupazionale».

 

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Politiche sociali, c'è tempo fino al 15 novembre per accedere ai contributi per il pagamento delle bollette del gas

Per i singoli cittadini e le famiglie che vivono condizioni di particolare disagio economico, c’è tempo fino al 15 novembre per richiedere un contributo massimo di 300 euro finalizzato a pagare le bollette del gas ed eventuali more accumulate. A darne notizia è l'assessore alle Politiche sociali, Pasquale Marino, che comunica l'avvenuta pubblicazione del nuovo bando per l’accesso al fondo comunale di solidarietà. 

Complessivamente, le risorse a disposizione ammontano a circa 34mila euro. Di questi fondi, 24mila euro saranno destinati a rimborsare il pagamento già effettuato di bollette relative a tutto il 2017, ma anche a coprire il costo e la riattivazione di utenze sospese per morosità nello stesso periodo. 

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Caputo (Pd) : “Elezione Callipo ad Anci Calabria elemento positivo per l’intera regione"

“Le mie congratulazioni al Sindaco di Pizzo Gianluca Callipo  per il nuovo incarico alla guida dell’Anci Calabria. L’elezione di Callipo rappresenta un elemento positivo per l’intera regione visto il ruolo delicato che gli enti locali devono svolgere nel quotidiano. Con  lui avranno una guida autorevole e competente”.

Lo ha dichiarato Nicola Caputo deputato Pd al Parlamento Europeo, gruppo Socialisti e Democratici in merito all’elezione di Gianluca Callipo alla guida di Anci Calabria”.

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Nomine Anci Calabria, la soddisfazione del sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo

“Da sindaco e da presidente del Gal “Terre vibonesi” esprimo i miei più sinceri auguri di buon lavoro al neo presidente di Anci Calabria, Gianluca Callipo, ed ai nuovi trenta  consiglieri, in modo particolare ai colleghi del vibonese Luigi Tassone, Serra San Bruno, e Francesco Mazzeo, Cessaniti”.

 E’ quanto scrive in una nota il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo

  “Cariche onorevoli ed onerose – aggiunge Papillo - quelle assunte, in un’associazione importantissima per il coordinamento e la tutela dei comuni calabresi, che, in mano a giovani amministratori, darà sicuramente una marcia in più alla stessa nei compiti che si propone di eseguire. E fondamentale che l’Anci abbia un maggior radicamento sul territorio regionale, in modo che ogni comune che la compone si senta parte di un tutto unitario. Dall’appartenervi convintamente ogni sindaco deve sentirsi più forte e protetto, cosa che in passato è fallita e, forse anche per questo, abbiamo assistito alla mancata iscrizione di tanti comuni, o di altri che, pur se iscritti, non pagano la quota, magari stanchi di essere considerati solo in tale circostanza. È questa la vera sfida che oggi l’associazione dei comuni calabresi deve cogliere e, in essa, quella ancor maggiore di dare ascolto ai piccoli centri, che sono la maggior parte, i quali, spesso già marginalizzati di per se stessi, non possono sentirsi tali anche in Anci, che deve rappresentarli e sostenerli con forza. In questo frangete – conclude il primo cittadino di Gerocarne - io do la mia piena disponibilità e collaborazione, come sindaco e come presidente di una realtà importantissima per lo sviluppo del nostro territorio quale è il Gal, per realizzare una comunione d’intenti indirizzata a risollevare le sorti degli enti che rappresentiamo. Ancora auguri di buon lavoro, auspicando che il mio appello venga colto”.

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