Il Professor Pietro De Leo sulla strada delle Serre, "l'eterna incompiuta"

La strada delle Serre" l'eterna" incompiuta.

Sono tanti i motivi di questo annoso ritardo, non certo unico nella nostra Calabria: basti ricordare la Salerno-Reggio Calabria (che ora ha cambiato si direbbe quasi solo il nome) per non dire dalla micidiale Statale 106.

Ma pensando alla trasversale delle Serre, mi piace ricordare un evento eccezionale.

Quando il 5 ottobre 1984 Giovanni Paolo II anticipò la Visita Pastorale in Calabria, per raggiungere Serra San Bruno, accogliendo benevolmente un appello nel quale si ricordava che proprio quell'anno si celebrava il IX Centenario dell'istituzione dell'Ordine da Bruno di Colonia nelle Alpi francesi a 1190m nella Grande Chartreuse, e poi sceso in Calabria nel 1091 al seguito di Urbano scelse di fondare nelle Serre l'Eremo di Santa Maria della Torre, luogo, da lui ritenuto  "Terra di Paradiso", lo staff dell'apparato addetto al seguito del papa, ispezionando prima il percorso, si rese subito conto delle difficoltà insite sopratutto nel tragitto che dallo svicolo di Pizzo sale a Serra San Bruno. 

Si decise perciò di adoperare un elicottero da far atterrare nello stadio comunale di Serra prontamente adeguato a tale scopo. 

Dall'aeroporto di Lamezia Giovanni Paolo II volò insieme con mons. Antonio Cantisani, arcivescovo di Catanzaro e con il famoso chirurgo calabrese prof. Francesco Crucitti dell'Università Cattolica, il quale gli aveva salvato la vita, quando 3 anni prima, il 13 maggio 1981, in Piazza San Pietro era stato colpito da una fucilata da Ali Agca.

Ricordo quel bellissimo evento che ebbi modo di vivere direttamente, grazie ai Padri Certosini. 

Quando  dopo pranzo si parlò tra l'altro anche delle difficoltà di circolazione dei mezzi di trasporto per le strade dissestate, i monaci ricordavano piacevolmente al Papa, che per loro non c'era nessun disagio, in quanto sin dalle origini loro erano abituati a "spaziare" a piedi ogni lunedì ( salvo neve o pioggia) nei sentieri  boschivi e si auguravano in cuor loro che quella quiete non fosse mai turbata, come avviene a Grenoble nell'oasi celeste della prima Certosa, alla quale ancora oggi è vietato ogni accesso con mezzi di trasporto.

Dopo la visita del Papa, invece, si delineò subito un progetto per la trasversale delle Serre, ritenuto urgente e indispensabile. Son trascorsi più di 30 anni.

Non so se sia bizzarro pensare che l'auspicio degli Eremiti abbia ottenuto la benedizione del Cielo!

Certamente, ritengo, che la riceverà l'iniziativa del Comune (eretto due secoli or sono il 1 maggio 1816 ) che ha giustamente richiesto di potersi fregiare del titolo di città. 

Pietro De Leo

 

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