Le Serre patrimonio dell'umanità

È certamente una lodevole iniziativa,  il neonato progetto della Fondazione culturale per lo sviluppo delle aree interne dello Jonio, da Soverato alle Preserre e Serre Calabre.

Il boom delle adesioni testimonia la grande attenzione e l'amore che gli abitanti di quelle zone - e non solo - hanno per la loro terra di paradiso, spesso trascurata da istituzioni locali e nazionali.

Occorre, però, - mio avviso - stabilire tappe e mete ben precise sulla base di adeguate risorse per evitare rimpianti e delusioni, consapevoli del solito dissennato ritornello della classe politica, che al cambio di gestione, canta sempre : "ecce nova facio omnia" ( rinnoverò tutto, iniziando daccapo), concludendo ben poco.

Nella fattispecie, per esempio, quattro anni or sono si pensò ad un consorzio di comuni, capofila la cittadina "normanna " Torre di Ruggiero, dopo un convegno svolto nell'affascinante Agriturismo " Torello" . 

Proprio a Chiaravalle Centrale nell' ottobre 2013 fu allestita nella Biblioteca del Convento dei Frati francescani la Mostra " Ex reconditis relucet Claravallis " curata dal sottoscritto e da Ulderico Nistico, da sempre tenace e saggio sostenitore della cultura.

In essa risplendevano copie di documenti prestigiosi, come la bolla di Lucio III del 1184 con la quale si concedeva all' archidiocesi di Santa Severina la possibilità di recitare il Credo, senza l' utroque, cioè nella versione bizantina, la Carta geografica del Mezzogiorno redatta da Idrisi nel Libro del re Ruggero del 1154, e una lettera autografa di S. Francesco di Paola. 

L'iniziativa era stata concepita dall'assessore regionale alla Cultura Mario Caligiuri, che l'aveva correlata alla Mostra " Lux in arcana" allestita a Roma nel 2012 nei Musei Capitolini a cura dell'Archivio Segreto Vaticano.

È pleonastico dirlo: a Chiaravalle non solo non si andò avanti, ma alcune ricompense dovute finirono - con buona pace ! - nel....limbo dei "carmina non dant panem".

C' è da augurarsi davvero che il neo nato progetto possa adoperarsi per ottenere fondi europei, facendo magari stipulare gemellaggi con città europee legate, come quelle delle Serre ai Normanni o a sedi di Certose.

E che Dio ci aiuti, per dirla con "suor Angela" Elena Sofia Ricci.

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