Caporalato, Ferrara, Menichino e Sicoli (M5s): “Il business sui migranti non arretra, lo dimostrano gli odierni arresti avvenuti ad Amantea”

«Il business sui migranti non arretra e lo dimostrano gli odierni arresti avvenuti ad Amantea che hanno portato alla luce l’ennesimo caso di caporalato e sfruttamento dei migranti ospitati nei centri d’accoglienza».

È quanto dichiarano Laura Ferrara, eurodeputata del MoVimento 5 Stelle, Francesca Menichino e Francesca Sicoli consiglieri M5S nel Comune di Amantea, a seguito degli arresti e delle misure cautelari eseguite nelle scorse ore ad Amantea in un’operazione condotta dai carabinieri della cittadina tirrenica. 

«Dalle notizie emerse, i migranti venivano prelevati in prossimità del centro di accoglienza “Ninfa Marina” e sfruttati per lavorare nei campi con una paga “differenziata”: 25 euro al giorno i neri e 35 i bianchi. L'era dello schiavismo non è finita e le criticità che appaiono emergere oggi dalle indagini – continuano Ferrara e Menichino – le avevamo già segnalate in un’apposita relazione/esposto inviato alla Procura di Paola nell’aprile del 2016».

Continua la Ferrara: « Da tempo denuncio la scarsa trasparenza e la mancanza di controllo nella gestione dei migranti e dei Centri di Accoglienza. Anche nei mesi scorsi, a seguito di una mia ispezione a Spezzano della Sila segnalavo alla Prefettura di Cosenza le stesse criticità.»

«Lucrare sulla pelle e la dignità di queste persone, con l’aggravante della discriminazione razziale, - concludono le tre esponenti del M5S - è intollerabile. Si intensifichino i controlli ed il monitoraggio dei vari centri di accoglienza al fine di contrastare al meglio la dura piaga del caporalato».

 

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