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Ospedale di Serra, i distinguo di Papillo

Non è un coro che canta all’unisono quello dell’assemblea dei sindaci che nei giorni scorsi ha trasmesso al Commissario ad acta per il rientro dal pieno sanitario, Massimo Scura, un documento nel quale è stata stilata una serie di proposte che, nelle intenzioni, dovrebbero salvaguardare l’ospedale di Serra San Bruno. A prendere le distanze dai suoi stessi colleghi, il sindaco di Gerocarne Vitaliano Papillo che, in una lettera che il Redattore pubblica in anteprima, esprime la propria “disapprovazione” rispetto al documento licenziato dall’assemblea dei primi cittadini. In particolare, nella missiva che verrà recapitata agli interessati nei prossimi giorni, Papillo motiva la sua posizione spiegando che con la : “ nuova programmazione vi è un incremento dell’attuale situazione, relativa alle prestazioni allo stato erogate dal presidio ospedaliero di Serra San Bruno”. Nello specifico, l’incremento riguarderebbe “ l’istituzione di una struttura semplice di anestesia, allo stato non presente; 5 unità di Day – Surgery con una struttura semplice, allo stato non esistente; n° 9 posti in emodialisi, allo stato non presente; un aumento dei posti letto post –acuzie, passando da un numero di 30 a 40;  la riabilitazione con n° 20 posti;- un incremento per quanto attiene la lungodegenza, passando da n° 10 posti in DO e n° 10 posti letto, a n° 20 posti in DO e n° 20 posti letto;  Nessuna variazione del numero di posti letti previsti in medicina”. Alla luce di quanto sarebbe previsto dallo “allegato n° 1 del decreto n° 9 del 2015”, rivolgendosi ai sindaci, Papillo scrive: “rilevando che nel documento da voi redatto vengono richieste alcune delle prestazioni già previste dallo stesso decreto, sono orientato a ritenere che nella organizzazione strutturale e funzionale è previsto un incremento delle prestazione da effettuarsi presso l’Ospedale di Serra San Bruno”. A ciò aggiunge, “per quanto concerne, poi, il numero dei sanitari richiesti per un determinato reparto, questo viene stabilito sulla base di una pianta organica redatta dalla direzione aziendale, in quanto atto di competenza esclusiva dell’azienda sanitaria”. Per ciò che concerne, invece, la ventilata chiusura del laboratorio analisi, il ragionamento operato dal sindaco di Gerocarne è il seguente: “per il buon funzionamento di una postazione di PIP (postazione di primo intervento), come quello previsto per il presidio ospedaliero di Serra San Bruno, è necessario che il laboratorio analisi e radiologia siano in grado di effettuare esami H 24. Allo stato attuale per effettuare esami di laboratorio non è necessario avere la presenza del medico, ma risulta sufficiente la presenza dello strumento analitico con un infermiere della postazione per dare il risultato. In sintesi, per il funzionamento della postazione di urgenza ed emergenza non vi la necessità di avere la presenza costante del medico del laboratorio analisi, essendo sufficiente riuscire ad effettuare l’esame H 24”. Ragionamento analogo andrebbe fatto per “la radiologia”. “In conclusione – scrive Papillo - per emendare un documento completo, per le esigente dei pazienti del nostro territorio, risulta di fondamentale importanza valutare il pianto sanitario territoriale, allo stato non programmato”.

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