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Albanese striglia il Centro Democratico e strizza l’occhio a Censore

"Non sono abituato a replicare a coloro che non perdono occasione di sfruttare qualche ritaglio di piccola popolarità scagliandosi offensivamente sui giovani ma, evidentemente, nell'affidare la Direzione regionale di Centro Democratico, l'On. Bruno Tabacci non ha scelto il buon vino ma l'aceto”. Replica così Vincenzo Albanese ai vertici regionali del partito che ha appena abbandonato e precisa le modalità con le quali è stato affrontato il tema dei dipendenti provinciali. “Purtroppo, non avendo scelte – sostiene Albanese - si pensava di tirare avanti la barca ma, evidentemente, si è stati politicamente abili a farla affondare. L'On. Tabacci doveva intuire che la Provincia di Vibo Valentia, quale Provincia più povera d'Italia e con un alto tasso di criminalità, doveva essere in cima alle sue priorità ma non doveva investire del problema l'attuale Direzione regionale non in grado di fornire sostanza politica ma tanto apparenza. È al corrente il Presidente Tabacci che sulla questione dei dipendenti della Provincia di Vibo, ad esempio, la Direzione regionale invece di salire subito sul tetto per manifestare solidarietà ai dipendenti in protesta da 15 giorni, ha preferito tentare di organizzare in una stanza lussuosa una conferenza stampa con il vicepresidente Fera alla quale io mi sono rifiutato di partecipare? Il Presidente Tabacci è al corrente che sulla questione dipendenti della Provicia di Vibo Valentia la Direzione regionale di Centro Democratico ha fatto un copia e incolla della relazione dell'ottimo segretario generale della Provincia dottor Cesare Pelaia? Il Presidente Tabacci ci può dire se questo documento è stato inserito nel Decreto nr.78/15 di conversione in tema di enti locali? La Festa nazionale di Centro Democratico, su impulso del Direttivo regionale – asserisce il giovane esponente politico - si doveva organizzare nella Provincia di Vibo Valentia e non nella Provincia di Reggio Calabria per dare continuità politica all'iniziativa di luglio e per rilanciare il Vibonese ma, per l'ennesima volta, la Direzione regionale di Centro Democratico ha preferito agire alla ‘Carlona’ cedendo a logiche di potere e non di territorio.  Aspetto con impazienza i risultati conseguiti da Centro Democratico in Calabria, in particolare nella Provincia di Vibo Valentia da 10 a questa parte e anzi, per l'occasione, inviterei l'On. Tabacci a rischiare di venire a Serra San Bruno dove non mancherà la vicinanza e l'affetto della gente che insegue l'ideale di una vera politica di servizio. A dispetto dell'età anagrafica – è un ulteriore attacco -  la Direzione regionale di Centro Democratico ha sfruttato una buona occasione per far emergere tutti i limiti di chi è convinto di essere qualcuno ed invece si trova ad essere un bambino viziato sempre in braccio a mamma. Aveva ragione Charlie Chaplin quando sosteneva che bisogna sempre avere il coraggio delle proprie idee e non temere le conseguenze perchè l’uomo è libero solo quando può esprimere il proprio pensiero senza piegarsi ai condizionamenti”. Poi un passaggio sul futuro: “Ora sono finalmente un uomo libero ma sempre uomo di Centrosinistra che con umiltà ha bisogno, al momento, non di un Partito politico ma di fare politica al servizio di un progetto che guarda lontano. Osservo con interesse e valuto positivamente – conclude Albanese lasciando intuire una sua imminente scelta - il lavoro dell'On. Bruno Censore leader politico meridionale che ha rinnovato il PD serrese e, nel nostro territorio, sta compiendo sforzi a ripetizione per realizzare il sogno la trasversale delle Serre e, in campo sanitario, ha sbloccato i lavori la ristrutturazione dell'Ospedale ‘San Bruno’”.

 

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