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Serra, comunali: spunta la terza lista ma scoppia un nuovo “caso Franzè”

Forse che sì, forse che no. Alla fine le indiscrezioni più accreditate danno quasi per certa la formazione di una terza lista che va ad inserirsi tra centrosinistra e centrodestra e che insieme a loro si contenderà, nelle comunali della primavera prossima, la prima poltrona di palazzo Tucci. Ma da dove spunta e chi sono i promotori? Spunterebbe da un malcontento generalizzato che riguarderebbe la gestione amministrativa dell’ente comunale degli ultimi dieci anni: queste le motivazioni che i promotori, il noto penalista Michele Ciconte, il sindacalista Ugl Domenico Zaffino e il “piettelliano” doc Vincenzo Mete che si muove dietro le quinte, hanno reso note. Ma c’è di più. Tutti sono vicini al consigliere regionale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori che una “bandierina” la vorrebbe mettere anche su Serra San Bruno, non fosse altro che per tentare di arginare il collega di partito e di consiglio regionale Nazzareno Salerno. Ma subito un primo nodo da sciogliere. L’imperativo sarebbe: “nessun uomo della vecchia amministrazione comunale”. Ecco quindi che si fa avanti il problema Carmine Franzè, consigliere comunale di maggioranza e uomo molto vicino proprio a Mangialavori. Come sciogliere l’empasse? Cosà farà Franzè visto il niet degli uomini di Mangialavori, andrà avanti con Rosi che non pare aver nessuna intenzione di mollare e vorrebbe ricandidarsi senza fare i conti però con un possibile “disimpegno” di Nazzareno Salerno, oppure cercherà di riprendere il dialogo col centrosinistra che si era arenato a causa di una sua mancata presa di posizione? Il rischio potrebbe essere serio e non abbastanza calcolato: quello di rimanere fuori da tutti e tre gli schieramenti. Per l’amministrazione comunale, infatti, Franzè sarebbe fuori, il centrosinistra vanta tra i suoi candidati la cugina Maria Rosaria Franzè, la terza lista lo abbiamo detto, non vorrebbe nessuna “contaminazione” con l’attuale maggioranza. E allora? Alla maniera di Salomone potrebbe giungere un intervento di Mangialavori che potrebbe “imporre” la candidatura di Franzè nella terza lista facendo scemare, quindi, le intenzioni dei promotori. Certo una terza lista in queste condizioni potrebbe fare l’ago della bilancia, se non in caso di vittoria propria, quantomeno potrebbe orientare indirettamente il flusso dei voti a favore o sfavore del centrodestra e del centrosinistra. Il primo è impantanato nella presa di posizione del sindaco Bruno Rosi che sembra voler a tutti i costi ricandidarsi: se Rosi insiste Salerno non dovrebbe muovere obiezioni, ma il condizionale in questo caso è d’obbligo. Il centrosinistra appare unito e punta su una lista di rinnovamento voluta dal deputato del Partito democratico, Bruno Censore, che vuole investire sui giovani. Lo stesso rinnovamento che con tutta probabilità avrebbe in mente anche Nazzareno Salerno per riaprire la partita col centrosinistra ma che, vista l’ostinazione di Rosi, almeno per il momento, rischia di attendere.

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Isola ecologica di Serra, avvisi di garanzia per Bruno Rosi e Roberto Camillen

Oltre al sequestro dell’isola ecologica di Serra San Bruno eseguito dagli uomini del Comando Stazione della Forestale, nella giornata di ieri sono stati notificati gli avvisi di garanzia al sindaco Bruno Rosi e al responsabile dell’area tecnica Roberto Camillen. Le ipotesi di reato contestate sono la realizzazione di discarica abusiva e la violazione della normativa paesaggistica. “Dimostreremo l'inssussistenza dei fatti contestati” ha dichiarato il legale di fiducia di entrambi Antonio Carnovale aggiungendo che “per quanto riguarda la misura cautelare reale del sequestro, essendo palesemente infondata nei presupposti relativi alle esigenze applicative, e mancando completamente il fumus commissi delicti, stiamo già predisponendo gli opportuni atti da porre all’attenzione dell’Autorita giudiziaria”.

 

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Allerta Meteo: domani scuole chiuse a Serra San Bruno

L'avviso di allerta meteo diramato trasmesso dalla Protezione Civile ha indotto il sindaco di Serra San Bruno, Bruno Rosi, a disporre la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale per sabato 31 ottobre. "Considerato che il citato avviso di condizioni meteo avverse emesso - si legge nell'ordinanza - prevede scenari di rischio di livello '2' dalle ore 16,00 del 30.10.2015 e fino alle ore 16,00 31.10.2015; Ritenuto, per tali motivi, e al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità, di dover disporre, a titolo precauzionale, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti nel Comune per giorno 31.10.2015, salvo proroga o comunque fino alla cessazione degli eventi che hanno determinato l’adozione del presente provvedimento. Visto l'art. 54 comma 1 lett. a) e comma 4 del D.Lgs. 267/2000, in base al quale il Sindaco può provvedere all’emanazione di atti contingibili ed urgenti in materia di ordine e sicurezza pubblica, al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità pubblica e la sicurezza urbana. Visto l’art. 50 del D.Lgs. 267/2000, concernente le competenze del Sindaco; ORDINA  per le motivazioni espresse in premessa, a titolo precauzionale, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel territorio comunale per giorno 31.10.2015, riservandosi di adottare ulteriori provvedimenti in relazione all’andamento meteorologico. DISPONE l'immediata comunicazione della presente alle autorità scolastiche competenti". "E' fatto obbligo a chiunque spetti - specifica il documento ufficiale pubblicato sul sito del Comune -  di osservare e fare osservare la presente ordinanza".

 

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Serra, sbloccati i lotti boschivi. Rosi: “Boccata d’ossigeno per l’economia e l’occupazione”

Novità di rilievo per la cittadina della Certosa. La giunta regionale ha dato il disco verde alla delibera n. 330/2015 recante “Art. 7 Legge regionale 45/2012 – Comune di Serra San Bruno (VV) – Piano di assestamento forestale dei beni agro-silvo-pastorali di proprietà comunale - Annualità 2013-2029. Approvazione” e ciò costituisce la concretizzazione delle aspettative del sindaco Bruno Rosi che su questa battaglia aveva riposto molte delle sue speranze. Sostanzialmente, per come specifica lo stesso capo dell’esecutivo serrese, si tratta dello sblocco della vendita dei lotti boschivi con la conseguenza che diventano reali le entrate finanziarie per l’Ente di piazza Carmelo Tucci. Si risolvono così alcuni potenziali problemi connessi alle poste di bilancio e diventano possibili interventi, anche nel campo sociale, finanziabili attraverso questi introiti. “È una vera e propria boccata d’ossigeno per la nostra comunità – ha affermato Rosi che in riferimento alla risoluzione positiva della problematica si è sempre mostrato convinto – poichè ci potranno essere delle importanti ricadute dal punto di vista dell’economia e dell’occupazione”.

 

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Rosi replica al priore dell’Addolorata: “Anomali giudizi politici”

La scomposta reazione del signor Vincenzo Vavalà a delle mie semplici affermazioni, animate dall’esclusiva volontà di valorizzare i talenti locali e non certo tese a mettere in discussione i generali principi di economicità e trasparenza nè tantomeno ad incidere sull’autonomia del seggio stesso, confermano una strana tensione e una insolita tendenza allo scontro solitamente non presenti in chi fa della fede cristiana un concreto impegno quotidiano”. Il sindaco Bruno Rosi è sorpreso da una sortita trasformatasi in un contrattacco e chiarisce il senso delle proprie dichiarazioni sottolineando l’atteggiamento di quella che è divenuta, in questo dibattito, la controparte. “Allo stesso modo – rileva il primo cittadino -  l’ingiustificata minaccia di utilizzare le vie legali per tutelare il buon nome della Confraternita, che nessuno ha mai compromesso, rappresenta una sortita anomala ed apparentemente indecifrabile. Non vorrei – è il suo sospetto - che alla base di tutto ciò ci sia  lo spirito che ha caratterizzato le altre dichiarazioni di Vavalà e cioè quelle connesse ad un giudizio prettamente politico sull’operato dell’amministrazione comunale che costituisce una novità rispetto alle attività del priore di una Confraternita”. “Non basta battersi il petto – conclude il sindaco – per essere un perfetto cattolico praticante, ma bisogna agire di conseguenza senza farsi inculcare, da parte di suggeritori nascosti, pensieri che non fanno parte del proprio modo di approcciarsi al prossimo”. 

 

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Approvato il progetto del potenziamento del sistema idrico, Rosi: “Verso la riattivazione delle sorgenti”

“È la realizzazione di quello che avevamo promesso. Cerchiamo di riattivare le vecchie sorgenti e di trovarne di nuove”. Il sindaco Bruno Rosi commenta così l’approvazione da parte della giunta comunale del progetto esecutivo relativo al potenziamento del sistema idrico. In sostanza, un decreto del dirigente generale del dipartimento n. 9 della Regione Calabria risalente al 2012 ha assegnato al Comune di Serra San Bruno “un finanziamento di 250.000 euro per il ‘Potenziamento della rete idrica’, strutturato attraverso la concessione di un contributo quindicennale di 16.700 euro da utilizzare per il rimborso delle rate di ammortamento di un mutuo a carico dell’Ente”. Considerato che, secondo gli studi degli uffici comunali, l’ammontare massimo di un finanziamento avente quota di ammortamento annuale pari al contributo concesso di 16.700 euro è di circa 180.000 euro e che la Regione Calabria, nel concedere il contributo, richiede che l’opera da realizzare abbia lo stesso valore (250.000 euro) sorge “la necessità, al fine di non perdere il finanziamento, di coprire con fondi propri il costo dell’opera non assistito dal finanziamento regionale”. In pratica, il Comune dovrà contribuire a coprire la quota da rimborsare concernente gli interessi. Ma, al di là, degli aspetti tecnici, va registrato che si tratta di un primo passo per concretizzare una sorta di autonomia idrica, almeno parziale, della cittadina della Certosa che così dovrebbe utilizzare, in maniera significativa, le acque sgorganti dalle proprie montagne. Un’azione che, alla luce dei casi di non potabilità ancora ricorrenti, rappresenta un motivo di rinnovata speranza per chi non ha mai guardato con particolare favore al liquido incolore fornito da Sorical.

 

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Serra, l’amministrazione comunale sfida le opposizioni: “Stop strumentalizzazioni, operiamo con serietà”

"Non possiamo non notare che l’avvicinarsi delle elezioni accentui la fantasia e lo spirito polemico delle diverse forze di opposizione che, per tentare di conquistare qualche consenso, non perdono occasione di strumentalizzare ogni tipo di situazione”. È la valutazione dell’amministrazione comunale di Serra San Bruno rispetto ai rilievi mossi nelle ultime settimane da parte dei componenti della minoranza. Come riprova di questa interpretazione gli inquilini del palazzo municipale di piazza Carmelo Tucci portano quanto avvenuto nelle battute iniziali delle manifestazioni estive: “senza conoscere i fatti – rilevano - qualche giovane aspirante candidato si è affrettato a chiedere le dimissioni di questa amministrazione, salvo poi essere smentito platealmente, dopo poche ore, dagli stessi protagonisti della vicenda. L’oramai nota doppia morale di una certa parte politica – aggiungono - è stata nuovamente riscontrata durante una recente Festa di partito: dal palco è stata predicata la severa lotta contro chi non effettua la raccolta differenziata, ma quando l’evento si è concluso l’atteggiamento è stato opposto rispetto alle affermazioni di principio”.  “Sappiamo bene – spiegano poi i membri della squadra guidata dal sindaco Bruno Rosi - che quello dei rifiuti è un problema complesso e noi lo stiamo affrontando con serietà. Stesso ragionamento vale per la non potabilità dell’acqua, che è una questione connessa al particolare periodo e, quindi, di carattere momentaneo e non imputabile a mancanze di questa amministrazione. All’inizio della prossima settimana saranno ripetute le analisi per monitorare la situazione. Ad ogni modo, è nostra intenzione effettuare degli investimenti per giungere ad una soluzione definitiva e comunque vogliamo sottolineare che operare delle continue verifiche sulla potabilità dovrebbe essere un fattore positivo e non un demerito”. Altro argomento caldo è quello del bilancio di previsione che, secondo quanto asseriscono gli esponenti della maggioranza, “è, per come previsto dalla legge, corredato di tutti i pareri necessari ed è improntato a criteri di veridicità e trasparenza. A dimostrazione di quanto sosteniamo – sottolineano - e contrariamente a quanto affermato dal consigliere di minoranza Mirko Tassone va ribadito che per 4 lotti boschivi le gare sono già state espletate e c’è stata l’aggiudicazione: non reggono, quindi, le accuse, velate o meno, rispetto ad una presunta manipolazione dei dati. Va inoltre ricordato che nel bilancio sono previsti cospicui investimenti nelle politiche sociali e che, pur facendo salti mortali, siamo riusciti a non aumentare le tasse”. L’attenzione si sposta sul piano prettamente politico e l’amministrazione ipotizza che “questa corsa alle frecciate è mossa dal desiderio di attrarre candidati ed elettori che alle scorse elezioni sono mancati o forse la consapevolezza di non poter concorrere con ragionevoli speranze di vittoria alla prossima competizione si tramuta in uscite avventate. A quanti si lanciano in attacchi sfrontati – è la conclusione - diciamo pertanto che, come sempre, saranno i cittadini ad esprimere il giudizio finale”.

 

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Serra, i dubbi di Salerno e le incertezze di Censore

La situazione è ancora magmatica e, nonostante la sonnacchiosa atmosfera agostana, tutto si compone e si riscompone nell'arco di poche ore. L'unica certezza sembra essere l'incertezza. In un contesto così fluido, com'è ovvio, si rincorrono mille voci, a volte divulgate ad arte per depistare più i potenziali alleati che i probabili avversari. L'unica certezza è che centrodestra e centrosinistra si avviano a scaldare i motori per predisporre le strategie necessarie a vincere le prossime elezioni amministrative. Forza Italia, che è maggioranza comunale, allo stato, sembra sostenere il primo cittadino in carica, Bruno Rosi. Proprio quest’ultimo non fa mistero di volersi ricandidare ma, tra Rosi e la sua candidatura, potrebbe insinuarsi qualche altro candidato. Nel caso in cui l’attuale sindaco dovesse decidere di fare un passo indietro non si potrebbe escludere la candidatura a primo cittadino di una donna. Tra i papabili pronti a guidare le truppe del centrodestra, la più gettonata rimarrebbe il funzionario amministrativo dell’Asp di Vibo Valentia, Maria Grazia Vavalà, cognata dell’ex vicesindaco Gerardo Bertucci. E proprio nella casa al mare di quest’ultimo, a Montepaone, si sarebbe svolta una cena alla quale avrebbe partecipato il consigliere regionale azzurro, Nazzareno Salerno, durante la quale, tra le altre cose, sarebbe stata affrontata anche questa eventualità. Un problema interno alla maggioranza berlusconiana rimane quello dell’ex assessore defenestrato, Carmine Franzè, che dopo la sua esclusione dall’esecutivo comunale resta in attesa di conoscere le motivazioni politiche sulla base delle quali è stato estromesso dalla giunta. Secondo i bene informati, poi, Franzè, avrebbe anche intrapreso un dialogo interlocutorio con il centrosinistra. A preannunciare l'inversione di rotta dell'ex assessore la recente presa di posizione con la quale Franzè ha censurato la maggioranza di cui ufficialmente fa, ancora, parte in merito all'organizzazione degli eventi estivi. Nel centrodestra rimane ancora aperto il nodo assessori donne, punto rispetto al quale, col chiaro intento di “sparigliare le carte” ci sarebbe stato un tentativo di soccorso da parte dell’ex consigliere provinciale dell'ex Margherita, Raffaello Barillari, che avrebbe proposto all’ex sindaco Raffaele Lo Iacono di “salvare” la giunta Rosi attraverso l’innesto di forze femminili gravitanti nella loro orbita. Lo Iacono, a questa eventualità, avrebbe risposto con un netto rifiuto. Sul versante opposto, incarnato dal Partito democratico, il deputato e lider maximo, Bruno Censore, complice l’armonia ritrovata proprio con Raffaele Lo Iacono, avrebbe ricompattato l'intero centrosinistra. Lo Iacono, dal canto suo, come unica condizione alla ritrovata pax avrebbe chiesto a Censore che non vengano candidati a sindaco ex consiglieri comunali coinvolti nella sua caduta. I piani alti del Pd provinciale vedrebbero come candidata sindaco, Michela De Francesco. Tuttavia, a fronte di alcuni plausi, nel Pd locale ci sarebbero non pochi veti. Contro la candidatura della giovane professionista potrebbero giungere i “veti” del consigliere comunale Rosanna Federico (che avrebbe dovuto essere la candidata naturale a sindaco del centrosinistra e che ora potrebbe mettere in forse anche la propria candidatura a consigliere comunale), dell’ex consigliere Vincenzo Damiani e dell’ex sindaco Raffaele Lo Iacono, che potrebbero rivangare i trascorsi dell’ex consigliere provinciale Ds e vicesindaco di Serra, Raffaele Masciari, consorte della De Francesco, "reo" di essersi candidato, alle ultime comunali, con “Al lavoro per il cambiamento”, la lista civica capitanata da Mirko Tassone, uomo di centrodestra, proprio contro la Federico, Damiani e Lo Iacono. Nel centrosinistra esiste, quindi, una rosa di nomi, una cinquina di papabili nella quale un ruolo preponderante la fanno donne come la De Francesco, la Federico e la Giancotti, quest’ultima direttamente sponsorizzata da Lo Iacono. Ma su nessuno c’è l’unanimità. Per questo potrebbe essere Censore ad indicare il candidato, sia essa una donna o un candidato di superamento quale potrebbe essere il segretario cittadino del locale circolo del Partito democratico. Una cosa comunque è certa, se cinque anni fa la rottura tra Censore e Lo Iacono fu dettata della necessità di un rinnovamento, anche oggi sembra perseguirsi la stessa strada, ma con la differenza che il centrosinistra, secondo i bene informati, sarebbe pronto per marciare unito.

 

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